martedì 15 luglio 2025

SHAZAM! E LA SUA OSCURA GALLERIA: I VOLTI DEL MALE NEL MITO DEL FULMINE

 


Quando si pronuncia il nome “Shazam”, è inevitabile pensare al lampo, alla trasformazione, al ragazzo che diventa dio. Ma ogni eroe, per essere tale, ha bisogno di un’ombra. E l’ombra di Shazam è popolata da alcune delle figure più bizzarre, inquietanti e potenti dell’intero universo DC. Se Black Adam è il più noto al grande pubblico, è solo la punta di una piramide molto più stratificata e pericolosa.

Tra questi avversari, uno dei più singolari è Mister Mind, che sfida ogni convenzione sul concetto di villain. Non ha muscoli d’acciaio, né un arsenale ipertecnologico: è un verme. Ma non un verme qualsiasi. Mister Mind è una creatura psionica venuta da Venere, capace di controllare menti a distanza, duplicarsi e lanciare incantesimi grazie a un’incredibile riserva di magia aliena. È anche l’ideatore della Monster Society of Evil, uno dei primi team di supercriminali nella storia dei fumetti. In alcune delle sue incarnazioni più recenti, Mister Mind si evolve in una creatura multiversale — l’Hyper-Fly — capace di divorare intere realtà. L’unica sua debolezza? Ha bisogno di una scatola vocale per parlare. Un dettaglio che non riduce la sua pericolosità, ma la rende ancor più disturbante.

Al suo fianco, spesso in contrasto e alle volte in alleanza, si muove il Dottor Sivana. La sua figura ricorda quella del classico scienziato pazzo, ma con un’intelligenza così superiore da sfidare persino il senso stesso della realtà. In epoche diverse lo vediamo sprovvisto di poteri, armato solo della sua mente, o capace di manipolare la magia come un negromante moderno. È l’inventore dello Suspendium, un tempo artificiale che ha riscritto le regole della scienza nei fumetti, e in alcune versioni è persino in grado di attraversare le pareti con equazioni. Se Mister Mind rappresenta l’anarchia mentale, Sivana è l’incubo razionale: una mente umana così fredda e geniale da sfiorare la divinità.

Con loro si forma la cosiddetta Trinità dei Mostri: Mister Mind, Sivana e Black Adam. Quest’ultimo, pur essendo il più “fisico” e conosciuto del trio, nasconde al suo interno una tragedia antica. Adam è un campione caduto, un eroe perduto, che ha trasformato il dono del potere in strumento di dominio. La sua visione della giustizia è quella dell’assoluto: dura, implacabile, tirannica. Proprio per questo rappresenta forse l’antagonista più speculare a Shazam, due facce di uno stesso potere divino.

Oltre a loro, la galleria dei nemici di Shazam si popola di figure che sembrano provenire da incubi alchemici o racconti mitologici distorti: Mister Atom, un androide a energia nucleare dotato di forza distruttiva planetaria; Re Kull, un sovrano preistorico con forza sovrumana e un odio primitivo per l’umanità; e i Sette Peccati Capitali, demoni ancestrali che incarnano l’eterno conflitto morale che ogni eroe deve affrontare.

E ancora: Sabbac, l’anti-Shazam che trae potere dai demoni, pronuncia il suo nome per trasformarsi in una creatura infernale; Captain Nazi, simbolo del superuomo ariano, creato durante la Seconda Guerra Mondiale; e i figli di Sivana, Georgia e Thaddeus Jr., giovani e brillanti, ma corrotti da un’educazione votata alla vendetta.

Shazam, a differenza di altri eroi, non combatte solo il crimine o il caos: affronta idee malate di potere, conoscenza, immortalità. Il suo mondo è popolato da minacce che non seguono le regole del realismo urbano di Gotham o della politica aliena di Krypton. È un pantheon dove scienza e magia collidono, e dove il vero scontro non è tra bene e male, ma tra ciò che l’uomo dovrebbe sapere e ciò che osa sfidare.

In un’epoca in cui gli eroi vengono analizzati come archetipi e gli antagonisti come specchi deformanti delle nostre paure, Shazam ci ricorda che il male può presentarsi in qualsiasi forma: un uomo, un dio… o un verme parlante venuto da un altro pianeta.



Nessun commento:

Posta un commento