Tra le domande più intriganti dell’universo DC, ce n’è una
che da decenni affascina appassionati, studiosi di fumetti e analisti
cosmologici:
“Se i Kryptoniani acquisiscono poteri
sovrumani sotto l’influenza delle stelle gialle, e se la loro
civiltà fu un tempo un impero galattico, come mai non esistono
miliardi di ‘Superman’ disseminati per l’universo?”
La questione è tutt’altro che banale. Dopotutto, sappiamo che l’esposizione a un sole giallo — come quello della Terra — trasforma un kryptoniano in un essere praticamente divino: forza incalcolabile, volo, invulnerabilità, visione a raggi X, super-udito, e così via. Perché allora, se Krypton era una civiltà avanzatissima, con una portata interstellare, non abbiamo intere galassie dominate da kryptoniani superpotenziati?
Proviamo a rispondere, esaminando la questione da più angolazioni: storica, politica, culturale e fisica.
1. Non tutti i soli sono uguali
Il primo fattore da considerare è astronomico: i poteri kryptoniani emergono solo sotto specifiche condizioni stellari. Il sole di Krypton era una stella rossa, nota come Rao, la cui radiazione non conferiva alcun potere speciale ai suoi abitanti. Solo quando un kryptoniano viene esposto a una stella gialla (come il nostro Sole), o in alcuni casi arancione o blu, avviene l’amplificazione fisica e sensoriale.
Quindi: anche se i kryptoniani viaggiavano nello spazio, non significa che colonizzassero mondi orbitanti attorno a stelle gialle. Anzi, è plausibile — e coerente con le rappresentazioni fumettistiche — che Krypton avesse regole severe su quali mondi esplorare, e che le stelle gialle fossero viste come un rischio biologico, non un’opportunità.
2. Il crollo dell’impero: isolamento e decadenza
In alcune versioni della mitologia DC, i kryptoniani furono un tempo espansionisti, costruendo colonie (come Daxam) e diffondendo la loro scienza genetica. Ma in seguito a guerre civili, crisi etiche e degenerazioni tecnologiche, l’Impero Kryptoniano si richiuse su se stesso, adottando una politica di isolazionismo culturale e genetico. Ogni kryptoniano veniva “programmato” geneticamente per una specifica funzione: scienziato, soldato, politico. Libertà, esplorazione e contaminazione culturale divennero anatemi.
Col tempo, il viaggio interstellare venne abbandonato, e Krypton divenne un mondo sterile, orgoglioso e decadente. Nessuno veniva più inviato nello spazio, nessuno “fuggiva”, e la conoscenza delle stelle esterne svanì dalle menti comuni. Quando Kal-El viene mandato sulla Terra, è l’eccezione assoluta, un gesto disperato di due genitori visionari.
3. Controllo genetico e paura del potere
I kryptoniani sapevano dei poteri derivanti dalla radiazione solare gialla. Alcuni testi, come Superman: Birthright e New Krypton, mostrano che gli scienziati di Krypton erano consapevoli del potenziale dormiente nei loro corpi. Ma questa consapevolezza portò timore, non entusiasmo.
In una società rigidamente strutturata, dove ogni individuo aveva un ruolo predeterminato, l’idea che chiunque potesse diventare una divinità vivente era un pericolo per l’ordine. Immaginate un sistema sociale in cui un operaio o uno scriba potesse, su un altro pianeta, diventare più potente del Consiglio di Krypton. Inaccettabile. Così, ogni tentativo di colonizzazione in ambienti con sole giallo venne proibito o abbandonato.
4. Kryptoniani sopravvissuti: ce ne sono, ma sono pochi
Non dimentichiamolo: non tutti i kryptoniani sono morti nell’esplosione del pianeta.
Kara Zor-El (Supergirl): sopravvissuta in animazione sospesa, arriva sulla Terra ed ottiene poteri simili a quelli di Superman.
General Zod e i suoi seguaci: sopravvissuti nella Zona Fantasma, spesso si risvegliano e causano disastri intergalattici una volta potenziati.
Daxamiti: discendenti dei kryptoniani, ma vulnerabili al piombo invece che alla kryptonite, dimostrano anch’essi di possedere poteri enormi sotto una stella gialla (come Mon-El).
Quindi, in realtà, esistono diversi “Supermen” nell’universo DC — ma sono rari, e spesso fuori dal tempo o dall’accesso diretto alle fonti energetiche necessarie. Inoltre, i kryptoniani tradizionalmente non si riproducono in modo naturale ma attraverso incubatori genetici, limitando drasticamente la proliferazione casuale della specie.
5. L’eccezionalità di Superman
Kal-El è unico non solo per la sua genetica, ma per la sua educazione umana. Cresciuto da Jonathan e Martha Kent, ha interiorizzato valori come compassione, giustizia, sacrificio. È questo che lo distingue da altri kryptoniani sopravvissuti, spesso arroganti, vendicativi o moralmente ambigui.
È il perfetto equilibrio tra potere alieno e cuore umano, ciò che rende Superman non solo “un uomo d’acciaio”, ma una guida morale per l’intero universo DC.
La mancanza di miliardi di kryptoniani superpotenziati non è una
svista narrativa. È una scelta coerente con la
storia e la filosofia di Krypton: una civiltà morente che ha scelto
l’ordine all’esplorazione, il controllo alla libertà,
l’arroganza alla speranza.
E da quella decadenza, un solo
bambino è stato lanciato verso le stelle.
Quel bambino è diventato Superman. E questo basta.
Nessun commento:
Posta un commento