Hugo Pratt,
nome d'arte di
Ugo Eugenio Prat
(Rimini, 15 giugno 1927 –
Losanna, 20 agosto 1995), è stato un fumettista, disegnatore,
pittore, scrittore e attore italiano.
Annoverato fra i maggiori autori di
fumetti italiani, ha raggiunto una notorietà internazionale
soprattutto con il personaggio di Corto Maltese, da lui ideato e uno
dei più noti del fumetto italiano; Una ballata del mare salato,
prima storia del personaggio, è considerata insieme a La rivolta dei
racchi di Guido Buzzelli, uno dei primi esempi di romanzo a fumetti
italiano.
Ugo Eugenio Prat, meglio noto con il
nome d'arte di Hugo Pratt, nacque a Rimini il 15 giugno del 1927,
figlio di Rolando Prat, capo squadra della MVSN di origini provenzali
ed inglesi da parte di padre, morto nel 1942 in un campo di
concentramento francese dopo essere stato preso prigioniero in Africa
orientale, e di Evelina Genero, a sua volta figlia del poeta
dialettale veneziano di origini marrane Eugenio Genero, che Pratt
citerà in Corte Sconta detta Arcana. La sua vita si sviluppò
soprattutto intorno alla città di Venezia, con cui ebbe un forte
legame e ove sono ambientati due suoi fumetti, L'angelo della
finestra d'oriente e Favola di Venezia (Sirat Al-Bunduqiyyah). È
proprio qui che fece il suo esordio nel 1943. In precedenza aveva
soggiornato sei anni con la famiglia nell'Africa Orientale Italiana.
Il nonno di Pratt, cresciuto ugualmente a Venezia, era un po' inglese
e un po' francese, mentre la nonna veniva dalla Turchia.
Allo scoppio della seconda guerra
mondiale la famiglia di Prat si trovava nell'Africa Orientale
Italiana, dove il padre era stato arruolato nella Polizia dell'Africa
Italiana. Nel 1941 alla caduta dell'Africa Orientale Italiana la
famiglia Prat fu internata in un campo di concentramento a Dire Daua
dove il padre morì nel 1942.
Un anno dopo Pratt poté rientrare
in Italia grazie all'intervento a favore dei prigionieri della Croce
Rossa e a Città di Castello frequentò fino a settembre un collegio
militare. Nel 1943, dopo l'armistizio di Cassibile aderì alla
Repubblica Sociale Italiana e fu per breve tempo marò della Xª
Flottiglia MAS militando nel Battaglione Lupo finché la nonna lo
costrinse a ritornare a casa. Nell'autunno del 1944 rischiò invece
di essere fucilato dalle SS, che temevano fosse una spia sudafricana.
Nel 1945 raggiunse gli angloamericani e fu impiegato da questi come
interprete per le armate Alleate. Nel 1945 a Venezia, incominciò a
organizzare spettacoli per le truppe della coalizione vincitrice.
La sua vocazione era però quella di
raccontare storie simili a quelle con le quali era cresciuto: storie
e romanzi di James Oliver Curwood, Zane Grey, Kenneth Roberts; e
ancora i fumetti di Lyman Young (Cino e Franco), Will Eisner (The
Spirit) e soprattutto Milton Caniff (Terry e i pirati). Fondò allora
la testata Albo Uragano, in collaborazione con Mario Faustinelli e
Alberto Ongaro, che dal 1947 divenne Asso di Picche - Comics, dal
nome del suo personaggio di punta, Asso di Picche, un eroe mascherato
dall'aderente costume giallo.
La rivista attirò numerosi giovani
talenti come Dino Battaglia, Rinaldo D'Ami, Giorgio Bellavitis,
mentre il personaggio di Asso di Picche riscuoteva sempre maggior
successo, soprattutto in Argentina. Pratt vi si trasferì su invito
della Editorial Abril con altri amici del "Gruppo di Venezia",
e risiedette nella città di Buenos Aires per tredici anni.
Dopo l'iniziale collaborazione con la
Editorial Abril di Cesare Civita, Pratt si trasferì alla Editorial
Frontera di Héctor Oesterheld: è in quegli anni che misero alla
luce alcune serie molto importanti nella carriera dell'autore
italiano: Junglemen, su testi di Ongaro, Sgt. Kirk, Ernie Pike e
Ticonderoga, tutte scritte da Héctor Oesterheld, sceneggiatore
dell'opera fantascientifica L'Eternauta (poi desaparecido).
Il suo tratto cominciò a fare
proseliti, tanto che Pratt, prima con Alberto Breccia, quindi in
Brasile, tenne dei corsi di disegno presso la Escuela Panamericana de
Arte diretta da Enrique Lipszyc, alternando l'attività didattica con
frequenti escursioni in Amazzonia, nel Mato Grosso e in altri luoghi
esotici.
In quello stesso periodo realizzò
anche il suo primo fumetto completo, Anna nella giungla. Questa serie
di quattro storie, che presentava ancora pesanti influenze di
Oesterheld, si pone come omaggio a quell'avventura classica con la
quale si era formato negli anni giovanili e le cui atmosfere avrebbe
riportato nelle due seguenti opere complete, Capitan Cormorant e
Wheeling. Quest'ultima è un vero e proprio romanzo-fiume ispirato
alle opere di Zane Grey e Kenneth Roberts, che mescola con metodica
precisione fatti storici e fantasia, pratica che Pratt avrebbe
raffinato più avanti con Corto Maltese.
Per alcuni anni ha insegnato disegno a
Buenos Aires e recentemente sono stati pubblicati alcuni bozzetti di
quell'attività.
Tra il 1959 e il 1960 Pratt si trasferì
a Londra dove disegnò una serie di brevi storie di guerra per
Fleetway Publications (in Italia pubblicate sulla collana Eroica e
Supereroica); quindi, senza successo, tentò la via degli Stati
Uniti, per poi tornare in Sudamerica, da cui ritornò in Italia nel
1962. Qui incominciò a collaborare proficuamente con Il Corriere dei
Piccoli per il quale, tra le altre cose, realizzò le riduzioni a
fumetti di numerosi romanzi della letteratura per ragazzi, come
L'isola del tesoro e Il ragazzo rapito di Robert Louis Stevenson,
entrambe sceneggiate da Mino Milani, e diede vita, ancora assieme ad
Alberto Ongaro, al suo secondo giustiziere mascherato, emulo e
prosecutore dell'Asso di Picche, L'Ombra.
La svolta importante nella sua carriera
avvenne con l'incontro con l'imprenditore ed editore genovese
Florenzo Ivaldi. Era il 1967 e i due decisero di aprire una rivista
dal titolo Sgt. Kirk, dove pubblicare le storie argentine del
cartoonist, alcuni classici americani e degli inediti. Sul numero 1,
il primo inedito a esordire fu proprio Una ballata del mare salato,
la prima avventura di Corto Maltese, il più famoso e importante
personaggio di Pratt. La narrazione, come la maggior parte delle
avventure del suo personaggio, rimanda la memoria ai grandi romanzi
d'avventura di Conrad, Melville, Lewis, Cooper, Dumas, che tanto
successo e tanta fama hanno avuto presso generazioni di lettori. Ma
soprattutto, a ispirare Pratt per questa storia fu uno scrittore oggi
dimenticato, Henry De Vere Stacpoole, autore di Laguna Blu. Questa
prima storia, autentica pietra miliare del fumetto, fu
successivamente ristampata anche sulle pagine del Corriere dei
Piccoli. Nel 1969 lavorò con Mino Milani, sempre per il Corriere dei
Piccoli, all'adattamento dei romanzi Le tigri di Mompracem e La
riconquista di Mompracem di Emilio Salgari, che non fu completato. Le
due storie incomplete sono state ritrovate da Alfredo Castelli e
pubblicate in volume nel 2009.
Nel 1970 Corto ritornò, questa volta
sulle pagine della rivista per ragazzi francese Pif Gadget, ove
vennero pubblicate ventuno brevi storie di cui il malinconico
marinaio è l'assoluto protagonista. La prima s'intitola Il segreto
di Tristan Bantam (tra i migliori racconti vanno ricordati anche Per
colpa di un gabbiano, La laguna dei bei sogni, Concerto in O' minore
per arpa e nitroglicerina, L'ultimo colpo). Pratt ricordò poi di
quegli anni che "bisognava rispolverare Marx ed Engels, autori
che dovetti frequentare e che mi annoiarono immediatamente. Visitai
anche Marcuse e qualche altro e ritornai ai classici dell'avventura.
Venni subito accusato di infantilismo, di edonismo e di fascismo".
In seguito Pratt fu licenziato poiché l'editore, politicamente
vicino al Partito Comunista Francese, lo tacciava di libertarismo.
«La parola evasione che dà tanto fastidio ai materialisti
storici, significa scappare da qualche cosa; l'avventura è
cercare qualche cosa, che può essere bella o pericolosa, ma che
vale la pena di vivere...» |
(Hugo Pratt) |
A metà degli anni settanta, a Venezia,
Hugo Pratt strinse grande amicizia con il giovane Lele Vianello che,
assorbendone la tecnica e lo stile, diventò suo braccio destro
collaborando graficamente alle sue opere. Nel borgo di Malamocco a
Venezia si forma un gruppo di disegnatori di cui oltre a Pratt e
Vianello vi fa parte anche Guido Fuga
Nel 1974 Pratt cominciò a disegnare
Corte Sconta detta Arcana, operando un primo notevole cambiamento
stilistico in direzione della semplificazione: "Vorrei arrivare
a dire tutto con una linea", ripeteva - e da allora le storie di
Corto ebbero sempre la forma di romanzi a fumetti più o meno lunghi.
Alcuni di loro si affermarono presto come classici assoluti del
fumetto (il già citato Corte Sconta, Favola di Venezia, La casa
dorata di Samarcanda). La serie termina con Mu, disegnato nel 1988 e
pubblicato in volume nel 1992.
Il "maestro di Malamocco"
(come lo definì Oreste Del Buono) aveva però in mente un altro
capitolo per la saga del marinaio con l'orecchino e che sarebbe stata
la continuazione de La giovinezza, opera del 1981 nella quale si
narrava una parte dell'adolescenza del protagonista. La casuale
scoperta di un pugno di strisce, tredici in tutto, con dialoghi solo
abbozzati, avvenuta nel settembre del 2005 da parte della figlia di
Pratt rovistando dentro una rivista, ne è la prova.
Attraverso le avventure del suo
marinaio, Pratt si affermò come uno dei più importanti autori di
fumetti al mondo. Il suo immaginario così colto e popolare al
contempo, la perenne ricerca di uno stile grafico essenziale ed
espressivo (tenendo sempre a mente la lezione del maestro Milton
Caniff e costeggiando, per certi versi, le soluzioni della "linea
chiara" franco-belga), la consumata abilità narrativa lo
rendono un punto di riferimento per chi voglia studiare le
possibilità espressive della "letteratura disegnata"
(orgogliosa definizione data dallo stesso Pratt, che comunque
preferiva farsi chiamare "fumettaro").
Oltre alla serie di Corto Maltese,
Pratt è stato autore di un'altra serie d'avventura, Gli scorpioni
del deserto, ambientata in Africa durante la seconda guerra mondiale
e terminata da altri disegnatori dopo la sua morte. Ha collaborato
alla collana Un uomo, un'avventura, edita da Bonelli (allora
Editoriale Cepim), con quattro storie: L'uomo del Sertao, L'uomo
della Somalia, L'uomo dei Caraibi e L'uomo del grande Nord
(quest'ultimo ripubblicato in seguito con il nome Jesuit Joe). Tutto
ricominciò con un'estate indiana ed El Gaucho sono invece due storie
scritte per l'amico e allievo Milo Manara.
Il 24 aprile 1987, Pratt cede a CONG SA
la proprietà e l'esclusiva dell'esercizio del diritto d'autore di
tutta la sua produzione, passata e futura.
Oggi sono proprio queste storie che ci
restano in eredità: il 20 agosto 1995, infatti, Hugo Pratt muore di
cancro del colon-retto senza riuscire a vedere la sua creatura, Corto
Maltese, finire protagonista in televisione di una serie animata. La
sua tomba si trova alle porte del paese di Grandvaux, nel Canton Vaud
in Svizzera, dove viveva dal 1984 nella sua casa situata nei pressi
del Lago Lemano.
Il nonno e il padre di Pratt furono
massoni, e Hugo Pratt fu membro della Gran Loggia d'Italia degli
Alam, dove fu iniziato apprendista massone nella Loggia "Hermes"
all'Oriente di Venezia il 19 novembre 1976, passato compagno il 27
aprile 1977, e poi maestro massone il 26 novembre 1977. Entrò negli
alti gradi del Rito Scozzese Antico e Accettato l'11 novembre 1989,
nella Loggia di perfezione "La Serenissima", del Supremo
Consiglio d'Italia, durante una cerimonia svoltasi a Nizza in comune
con la Loggia di perfezione "L'Olivier secret", del Grand
Collège des Rites (Gran Collegio dei Riti) del Grande Oriente di
Francia, sebbene non abbia mai voluto rivelare tale appartenenza
nemmeno agli amici più intimi.
La massoneria è esplicitamente citata
nei racconti a fumetti Favola di Venezia e Wheeling. La Gran Loggia
d'Italia, dopo la sua morte, ha organizzato diversi convegni pubblici
sul suo personaggio Corto Maltese e in Francia, a Parigi, è stata
organizzata nel 2012 una mostra di fumetti dell'autore italiano
presso il Musée de la franc-maçonnerie (Museo della Massoneria).
Hugo Pratt scrisse anche alcuni romanzi
d'avventura, perlopiù ispirati alle (o ispiratori delle) sue storie
a fumetti. Una ballata del mare salato e Corte Sconta detta Arcana
vedono protagonista, come nel loro corrispettivo a fumetti, ancora
Corto Maltese (così come Aspettando Corto); mentre Il romanzo di
Criss Kenton ripropone in prosa le avventure già narrate in
Wheeling, così come Jesuit Joe rappresenta la versione in romanzo
del fumetto L'uomo del grande Nord.
Nel 1988 vince il premio speciale Grand
Prix de la ville d'Angoulême per il quindicesimo anniversario della
manifestazione.
Nel 2005, a dieci anni dalla morte, gli
è stato assegnato il premio Eisner (sezione Hall of Fame), uno dei
più prestigiosi riconoscimenti statunitensi riguardanti il mondo dei
fumetti.
Negli anni si sono susseguite
generazioni di autori, appassionati di fumetto o semplici fan che
hanno voluto tributare a Pratt o a Corto Maltese, il suo personaggio
più famoso, un omaggio, sia quando Pratt era ancora in vita sia dopo
la sua morte. Tra queste Le avventure di Giuseppe Bergman, scritte e
disegnate da Milo Manara, grande amico e, per sua stessa
affermazione, allievo di Pratt: in queste, il protagonista Giuseppe
Bergman viene istruito "all'avventura" da un creatore di
avventure di nome HP, uguale in tutto e per tutto al Maestro
veneziano. Sempre dello stesso Manara si può ricordare Tribute for
Corto, scritto e disegnato dopo la morte del creatore del marinaio
con l'orecchino. In particolare per quanto riguarda Corto, gli
omaggi, specialmente da parte disegnatori, ma anche di scrittori e
giornalisti, sono numerosissimi: Dino Battaglia, Andrea Pazienza,
Vittorio Giardino, Vincenzo Mollica, Umberto Eco, Christian Kracht,
Stefano Babini.
Frank Miller gli dedicò una storia di
Sin City dal titolo Notte silenziosa, e anni prima aveva chiamato
"Corto Maltese" un'isola nella miniserie Il ritorno del
Cavaliere Oscuro (citazione ripresa nel film Batman del 1989 di Tim
Burton).
Nel 1971, il regista e critico
cinematografico Ernesto G. Laura dedica a Pratt il cortometraggio
documentario I mari della mia fantasia, che illustra il lavoro del
disegnatore.
Nel 2017, viene pubblicata su Topolino
la storia Topo Maltese, una ballata del topo salato, omaggio a Corto
Maltese e alla sua prima avventura in occasione dei 50 anni della
pubblicazione della stessa, per i testi di Bruno Enna e i disegni di
Giorgio Cavazzano.
Nessun commento:
Posta un commento