martedì 28 gennaio 2020

Zorro

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Zorro (Volpe in lingua spagnola), è un celebre personaggio immaginario, eroico giustiziere mascherato e abile spadaccino, che appare in opere derivate nel Pueblo di Los Angeles durante l'era della California spagnola (1769–1821).
Zorro fece la sua prima comparsa nel romanzo breve La maledizione di Capistrano (The Curse of Capistrano) di Johnston McCulley, scrittore di riviste pulp, pubblicato a puntate nella rivista All-Story Weekly dal 6 agosto del 1919 e ripubblicato come Il segno di Zorro (The Mark of Zorro) in seguito al successo dell'omonimo film del 1920.
È il primo eroe mascherato ad apparire sia in un romanzo di avventura sia nel mondo del cinema, nonché fonte d'ispirazione per vari supereroi (tra i quali il celebre Batman di Bob Kane e Bill Finger).

Personaggio
Zorro è l'identità segreta di Don Diego de la Vega (Don Diego Vega, nel romanzo originale), un giovane uomo che è l'unico figlio di Don Alejandro de la Vega (in origine Don Alejandro Vega), il più ricco proprietario terriero in California, mentre la madre di Diego è morta. In genere è ritratto come un fuorilegge mascherato che difende i cittadini e le popolazioni indigene della California contro funzionari corrotti e tirannici e altri criminali.
Nelle storie, Zorro ha una taglia generosa sulla testa, ma è troppo abile e astuto per essere catturato dalle autorità borbottanti, e si diletta anche a umiliarle pubblicamente. Zorro è un acrobata ed esperto di varie armi, ma quella che impiega più frequentemente è la sua spada, che usa spesso per scolpire la "Z" iniziale sui suoi nemici sconfitti e altri oggetti. È anche un abile cavaliere, il suo fidato destriero è un cavallo nero chiamato Tornado. Nella maggior parte delle versioni, Diego imparò la sua abilità di spadaccino durante l'università in Spagna e creò il suo alter ego mascherato dopo essere stato inaspettatamente convocato a casa da suo padre perché la California era caduta nelle mani di un oppressivo dittatore. Di solito viene mostrato Diego che vive con suo padre in un'enorme hacienda, che contiene una serie di passaggi segreti e tunnel sotterranei, che porta a una grotta segreta che funge da quartier generale per le operazioni di Zorro e come nascondiglio di Tornado. Ispiratosi ad un pirata mascherato che aveva incontrato in Spagna e alla furbizia della volpe, veste i panni di Zorro, un fuorilegge atletico e ironico che agisce per vendicare gli indifesi, punire politici crudeli e aiutare gli oppressi. Al fine di distogliere i sospetti per proteggere meglio il suo segreto, minimizza la sua abilità con la spada e in alcune storie agisce come uno spadaccino piuttosto inetto. Diego è spesso interpretato come un playboy o un giovane libresco e avverso al rischio a cui importa poco di nulla al di fuori dei suoi affari, anche se questo è solo uno stratagemma.
L'aspetto tipico del personaggio è quello di un uomo a cavallo (chiamato Tornado), in indosso un costume nero che comprende un mantello nero, un cappello nero e una maschera anch'essa nera che copre il viso all'altezza degli occhi. L'arma preferita di Zorro è una spada (in realtà è una sciabola moderna) che utilizza spesso per lasciare il suo emblema distintivo, una grossa Z fatta con tre rapidi graffi.
I principali personaggi che compaiono nelle vicende di Zorro sono Lolita Pulido, una nobildonna che non prova nessun interesse per Diego ma che è attratta da Zorro, il Sergente Demetrio Lopez Garcia che è amico di Diego e nemico di Zorro, il servo muto (ma non sordo) Bernardo, il frate Felipe, il padre Don Alejandro De La Vega e un gruppo di nobili chiamati Caballeros.
Dopo il successo del film muto Il segno di Zorro (1920), protagonista Douglas Fairbanks, il romanzo fu riproposto dall'editore Grosset and Dunlap col nuovo titolo di The Mark of Zorro. Fairbanks fu protagonista anche in un seguito: Don X, figlio di Zorro, interpretando il figlio cresciuto di Don Diego, Don Cesar, oltre alla sua parte di Don Diego.
McCulley non aveva idea di quanto successo avrebbe avuto Zorro, così alla fine la vera identità di Zorro venne svelata a tutti e questi divenne presto un personaggio ricorrente in numerose riviste di storie pulp. È stato inoltre protagonista di numerosi film.

Abilità
La formazione e l'istruzione di Zorro all'Università Complutense di Madrid, in Spagna, gli hanno dato una moltitudine di abilità.
Zorro è molto intelligente e può pensare in modo tattico sia prima di entrare sul campo di battaglia sia di improvvisare piani nel momento del pericolo e del combattimento. Il più delle volte usa la presa in giro per irritare i suoi avversari, facendogli perdere la mente fredda e rendendoli troppo arrabbiati per essere coordinati in combattimento.
Oltre alle eccezionali capacità tattiche, è specializzato in infiltrazione in strutture o territori nemici pesantemente sorvegliati, spionaggio e ordigni esplosivi improvvisati.
Diego si è allenato in ginnastica acrobatica fin da ragazzo ed è estremamente agile, vigoroso e resistente. Oltre ad essere un eccellente atleta, è molto capace di atterrare da grandi altezze e cadere senza subire danni.
Zorro è un eccezionale spadaccino ed è spesso in grado di difendersi e sconfiggere più nemici contemporaneamente. Il suo stile richiede pochissima forza, ma piuttosto usa l'agilità, la precisione e l'intelligenza di cui è dotato per superare i suoi nemici. È anche famoso per mostrare la precisione sufficiente a incidere la sua Z sugli abiti dei suoi nemici senza ferirli.
Lo stile di Zorro è incredibilmente preciso anche con la frusta, usandola non solo per colpire e disarmare i suoi nemici, ma anche per afferrare e costringere le persone e appendersi a oggetti per oscillare tra i tetti della città.
Sebbene preferisca generalmente usare le armi, Zorro ha dimostrato la sua abilità nel combattimento corpo a corpo in più occasioni.
Anche se non usa molto spesso armi a proiettili, Zorro ha dimostrato di poter usare una pistola piuttosto bene ed è un tiratore molto preciso. È anche abile con un coltello da lancio, un'arma che usa per situazioni disperate.
Zorro si è anche allenato a combattere con il mantello che indossa, che può usare come tappetino da viaggio, tenda e strumento per disarmare un avversario.
Zorro è un cavaliere eccellente e in molte incarnazioni cavalca il proprio cavallo Tornado.

Ipotesi sulla storicità del personaggio
Il personaggio storico più spesso associato con il carattere Zorro è Joaquin Murrieta, la cui vita è stata romanzata in un dime novel del 1854 da John Rollin Ridge. Nel film del 1998 La maschera di Zorro, il personaggio fittizio del fratello di Murrieta, Alejandro (interpretato da Antonio Banderas), prende la parte di Zorro. Come un eroe con un'identità segreta che schernisce i suoi nemici con la firma le sue opere, Zorro trova un predecessore letterario diretto a Sir Percival Blakeney, eroe della serie letterarie La primula rossa dalla baronessa Emma Orczy.
Il paleografo e docente universitario italiano Fabio Troncarelli (1999)[1] identificò Zorro in un personaggio realmente vissuto nel Messico del XVII secolo, cioè Guillén Lombardo alias William Lamport, un avventuriero che aveva comportamenti che ricordano quelli di Zorro. Vi sono anche alcuni altri elementi di convergenza, come l'appartenenza alla Massoneria e l'anticlericalismo. Sempre secondo Troncarelli, l'appartenenza alla Massoneria l'accomuna anche all'autore del personaggio letterario Johnston McCulley e a Walt Disney, che realizzò la serie televisiva dedicata a Zorro. Inoltre i simboli di Zorro, dal mantello nero alla Z, sarebbero simboli legati alla Massoneria.
La sua vita ha ispirato il romanzo Memorias de un impostor, don Guillén de Lampart, rey de México (1872) di Vicente Riva Palacio.

Zorro al cinema
Dalla sua prima apparizione nel 1919 in La maledizione di Capistrano, Zorro è stato uno dei personaggi più soggetto a riproposizioni in infinite opere che sia al cinema che in televisione. Il primo film con protagonista il giustiziere mascherato arrivò nel 1920, Il segno di Zorro con Douglas Fairbanks. Fu un successo grandissimo, e Fairbanks rivesti nuovamente i panni di Don Diego de la Vega in Don X, figlio di Zorro (da notare che allora il culto dei sequel non era ancora sviluppato nell'ambiente cinematografico, anzi esso venne realizzato appositamente in conseguenza dell'enorme successo de Il segno di Zorro).
A partire dagli anni '30 innumerevoli opere cominicarono a sfruttare il personaggio di Zorro. Tra i tanti vanno ricordati Il segno di Zorro (1940) con Tyrone Power, oltre a diversi serial prodotti dalla Republic Pictures. Uno degli adattamenti più noti fu la serie televisiva prodotta dalla Disney nel 1957 con Guy Williams nei panni di Zorro, andata in onda per due stagioni fino al 1959 e ancora oggi uno dei lavori più apprezzati sul celebre eroe.
Anche in Italia il mito di Zorro ebbe vasta risonanza, tanto che tra gli anni '60 e '70 furono prodotti svariati film parodia sulla sua figura, e fu proprio l'Italia a sfruttarne maggiormente il filone in quegli anni mentre gli USA, dopo la fine della serie Disney, non produssero più alcun titolo sul personaggio per svariati anni (a parte un piccolo film per la TV con Frank Langella nel 1974). Fu Duccio Tessari a dirigere proprio una delle trasposizioni più note in Italia, ovvero Zorro con Alain Delon protagonista, che fu un grande successo soprattutto in Cina dove fu uno dei primi film occidentali a essere trasmessi dopo la Grande rivoluzione culturale del 1978.
Vanno ricordate poi le serie a cartoni animati Zorro (le nuove avventure) e La leggenda di Zorro, mentre nei primi anni '90 gli USA produssero una nuova serie-tv originale con Duncan Regehr nei panni di Zorro. Nel 1998, dopo quasi 60 anni dall'ultima trasposizione cinematografica hollywoodiana, uscì La maschera di Zorro prodotto da Martin Campbell e con Anthony Hopkins e Antonio Banderas protagonisti, in una trama completamente nuova. Il successo del film ha portato alla realizzazione di un sequel nel 2005 The Legend of Zorro, a tutt'oggi ultima opera cinematografica sul personaggio.
Nel 2016 è stata creata una nuova serie-tv d'animazione, Zorro - La leggenda di produzione francese.

Influenza culturale
Questo archetipo del giustiziere mascherato può anche essere considerato uno dei primi precursori del supereroe dei comic book americani (Batman su tutti), essendo una persona indipendente e valorosa con un'identità segreta che difende indossando una maschera e che fa del bene per la gente comune servendosi delle sue superiori abilità di combattente. Ha persino un animale simbolo, sebbene chi non parli spagnolo non se ne renda conto, dal momento che il suo nome è la traduzione spagnola di volpe, anche se non è mai stato raffigurato come un emblema.
In sostanza Zorro si è sempre prestato ad essere riadattato per libri di fumetti e strisce a fumetti. Il personaggio più noto ad essere stato evidentemente influenzato da Zorro è Batman, ideato da Bob Kane negli anni trenta: nello stesso svolgimento di Batman, Bruce Wayne viene ispirato da Zorro, dato che i suoi genitori furono uccisi una sera dopo avere visto The Mark of Zorro; come Zorro teneva il suo cavallo nell'interrato della sua casa, così fa Batman con la sua Batmobile nella Batcaverna sotto la sua villa.
Isabel Allende ha fornito la sua versione della leggenda nella biografia fittizia Zorro. L'inizio della leggenda (2005).
Numerosissimi i personaggi che si ispirano o fanno la parodia di Zorro: tra questi anche il Gatto con gli stivali nella serie di film d'animazione Shrek: ha stivali neri e cappello con piuma, una sciabola e parla con accento spagnolo. Inoltre, nel film Shrek 2 ha inciso con la spada una P che sta per "Puss" (il suo nome inglese), parodiando la Z di Zorro. In Shrek 2, Shrek terzo e Il Gatto con gli stivali (spin-off con lui protagonista), nelle versioni originali in inglese e in quella in italiano, il Gatto con gli stivali è doppiato proprio da Antonio Banderas, l'attore che interpreta Zorro in La maschera di Zorro e The Legend of Zorro.
Il video Discomusic, video musicale dell'omonima canzone di Elio e Le Storie Tese tratta dall'album "Craccraccriccrecr" del 1999, mostra i componenti del gruppo vestiti come Zorro.
La serie TV del 2001 La regina di spade narra le avventure di un'eroina mascherata simile a Zorro.
Il personaggio di Roronoa Zoro del celebre manga One Piece è ispirato a Zorro. Entrambi sono abili spadaccini.

Adattamenti
I più noti interpreti di Zorro furono prima Douglas Fairbanks al cinema e soprattutto Guy Williams nella serie televisiva degli anni cinquanta.

Film
  • Il segno di Zorro (The Mark of Zorro, 1920) di Fred Niblo e con Douglas Fairbanks.
  • Don X, figlio di Zorro (Don Q Son of Zorro) (1925) di Donald Crisp, sequel del film del 1920, sempre con Douglas Fairbanks
  • The Bold Caballero (1936), con Robert Livingstone
  • La maschera di Zorro (Zorro Rides Again), primo serial cinematografico della Republic Pictures del 1937
  • Zorro (Zorro's Fighting Legion), secondo serial della Republic Pictures del 1939
  • Il segno di Zorro (The Mark of Zorro, 1940), con Tyrone Power
  • La frusta nera di Zorro (Zorro's Black Whip), terzo serial della Republic Pictures del 1944
  • Il figlio di Zorro (Son of Zorro), quarto serial della Republic Pictures del 1947
  • Il doppio segno di Zorro (Ghost of Zorro), quinto e ultimo serial della Republic Pictures del 1949
  • Il sogno di Zorro (1952) con Walter Chiari (film parodia)
  • La sfida di Zorro (The Sign of Zorro, 1958), con Guy Williams. Film Disney di 91 minuti, condensato di alcuni episodi della serie TV 'Zorro' del 1957-59
  • La rivincita di Zorro (Zorro the Avenger, 1959), con Guy Williams. Film Disney di 93 minuti, condensato di alcuni episodi della serie TV Zorro del 1957-59
  • L'ombra di Zorro (1962)
  • Zorro alla corte di Spagna (1962)
  • Zorro e i tre moschettieri (1963) di Luigi Capuano
  • Il segno di Zorro (1963) di Mario Caiano
  • Zorro contro Maciste (1963) di Umberto Lenzi
  • Le tre spade di Zorro (1963)
  • Il giuramento di Zorro (1965)
  • Zorro il ribelle (1966) di Piero Pierotti
  • El Zorro (1968)
  • I nipoti di Zorro (1968) di Marcello Ciorciolini
  • Zorro alla corte d'Inghilterra (1969)
  • Zorro il dominatore (1969)
  • Zorro marchese di Navarra (1969)
  • Zorro, il cavaliere della vendetta (1971)
  • Zorro, la maschera della vendetta (1971)
  • E continuavano a chiamarlo figlio di... (El Zorro justiciero, 1969) di Rafael Romero Marchent
  • Le galanti avventure di Zorro (Les aventures galantes de Zorro) (1972)
  • Il figlio di Zorro (1973)
  • The Mark of Zorro (1974), film TV con Frank Langella
  • Zorro (1975) di Duccio Tessari, con Alain Delon
  • Il sogno di Zorro (1975), con Franco Franchi (film parodia)
  • Ah sì?... E io lo dico a Zzzorro! (1975), con George Hilton (film parodia)
  • Zorro mezzo e mezzo (Zorro, the Gay Blade, 1981) (film parodia)
  • La maschera di Zorro (The Mask of Zorro, 1998) di Martin Campbell, con Anthony Hopkins e Antonio Banderas
  • The Legend of Zorro (2005) di Martin Campbell, con Antonio Banderas.
Dei serial cinematografici degli anni trenta-quaranta compresi nell'elenco nel 1959 venne distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi una versione condensata, con durate di poco superiori all'ora. I film vennero così trasmessi in televisione in Italia, ove quindi furono visti per la prima volta.



lunedì 27 gennaio 2020

Blade

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Blade, il cui vero nome è Eric Brooks, noto anche come il cacciatore di vampiri, l'ammazzavampiri o il "Diurno", è un personaggio immaginario dei fumetti pubblicati negli Stati Uniti d'America dalla Marvel Comics e creato da Marv Wolfman (testi) e Gene Colan (disegni) nel 1973. È apparso originariamente come comprimario nella serie The Tomb of Dracula (vol. 1) n. 10 (luglio 1973), e in seguito è stato protagonista di diverse serie a fumetti.
Il personaggio ha avuto trasposizioni cinematografiche, con una trilogia di lungometraggi, e televisive con una serie nel 2006. Nonostante sia nato come personaggio nei fumetti, ha conosciuto il successo maggiore nelle trasposizioni cinematografiche nelle quali le origini del personaggio sono state modificate e dalle quali è stata tratta una nuova versione a fumetti.

Biografia del personaggio
Origini
Eric Brooks è un ibrido nato dalla relazione tra un vampiro ed una umana. Dopo poco tempo, sua madre cominciò a diventare un vampiro e fu costretta a lasciare il figlio in un orfanotrofio per evitare che potesse seguire lo stesso destino. Cresciuto, scappò dall'orfanotrofio e dovette vivere di furti. Durante un inseguimento, si trasformò in un vampiro e fece scappare i suoi inseguitori dopo averne tramortito uno. Con il tempo scoprì di non avere i punti deboli dei vampiri e si fece allenare per anni da Quincy Harker per controllare la sete di sangue. A seguito di questo allenamento egli, sotto il nome di battaglia di "Blade", inizia la sua crociata anti-vampiro con la speranza di poter ritrovare la madre, nel frattempo diventata la sanguinaria regina dei vampiri e dimentica del suo passato. In questa versione è meticcio, porta sempre giacca in pelle e pantaloni lunghi da biker ed ha una moto che ha modificato per poter salire dappertutto. In più ha una relazione con il capo della polizia di Forest Hills.

La versione successiva alla trasposizione cinematografica
Nella trasposizione cinematografica sono state modificate le origini del personaggio e a queste modifiche è stata successivamente adeguata la sua rinnovata versione a fumetti. In questa versione Eric Brooks nasce a Soho, in Gran Bretagna, il 24 ottobre 1929. Malgrado questo dimostra una trentina d'anni perché i suoi poteri da vampiro lo mantengono molto più giovane.
La mamma di Eric, Tara Brooks, una prostituta, che stava per dar alla luce il figlio, fu portata all'ospedale e fu soccorsa da un dottore. Il dottore si chiamava Diacono Frost e in realtà era un vampiro. Frost la morse e la uccise; inavvertitamente trasmise i suoi poteri al bimbo. Ne uscì fuori Eric, un superuomo immune ai morsi dei vampiri. Eric si allenò ben presto, divenendo un campione nei combattimenti corpo a corpo e, inoltre, divenne un esperto nel saper maneggiare ed usare qualsiasi arma, sia da fuoco sia bianca.
Un giorno tornando a casa da scuola, Eric vide un vecchio uomo aggredito da una gang di vampiri. Eric riuscì a salvarlo e scoprì che il vecchio era Jamal Afari, un amante della musica jazz che suonava la tromba e, soprattutto, un cacciatore di vampiri. Afari allena Eric e lo educa anche sulla musica. In poco tempo Eric diventa un cacciatore di vampiri molto abile. Ma ben presto scopre che le sue capacità sono anche una maledizione, e in poco tempo perde sia il mentore sia la sua fidanzata. Decide di non mandare tutto all'aria e comincia ad inseguire Dracula tra Asia Minore ed Europa. E durante questo periodo Eric adotta il nomignolo di "Blade".

Tomb of Dracula
Blade localizza Dracula a Parigi e qui fa la conoscenza di Quincy Harker, il figlio di Jonathan Harker. Blade aveva sentito parlare di Quincy ma non lo aveva mai incontrato. Blade instaura un'amicizia solida e allo stesso tempo litigiosa, per via del suo carattere burbero, con Quincy, Rachel Van Helsing (pronipote del ben più famoso Van Helsing), Taj Nital e Frank Drake. Essi sono un gruppo di cacciatori di vampiri in erba, chiamati i Drac Pack, che hanno come obiettivo l'uccisione di Dracula. Blade non entra nel gruppo ma si servirà del loro aiuto molte volte.
Dopo una battaglia terminata male contro Dracula, Blade decide di abbandonare il gruppo e di andare in cerca di colui che uccise sua madre. Così fa la conoscenza di Hannibal King, un detective che fu morso dal Diacono Frost molti anni prima, e che ora ha deciso di dare la caccia ai vampiri. I due stringono un'alleanza per cercare il loro nemico comune: Diacono Frost.

I Nightstalkers
Negli anni successivi Blade, Hannibal King e Frank Drake diventano molto amici del Dottor Strange così da assisterlo nell'esecuzione della Formula Montesi, la quale conduce alle pagine del Darkhold, un libro magico che ha dato vita a tutti i vampiri. Grazie al libro distrugge Dracula e tutti i vampiri sulla Terra per un breve lasso di tempo. Blade, King e Drake formano un'agenzia, la Borderline Inc. che fallisce ben presto.
Il Dottor Strange decide di riunire la vecchia squadra e di chiedere a Blade, King e Drake di riformare la Borderline Inc. I tre decidono di chiamarsi Nightstalkers, una nuova squadra all'interno dei Figli della Mezzanotte di Strange, in grado di combattere tutti gli attacchi soprannaturali alla Terra. Infatti il team combatte nemici come Darkholders, Hydra's DOA, Lilin e Varnae, il signore dei vampiri. Le cose non vanno bene per sempre e la Formula Montesi si risveglia, causando molti danni al gruppo. Dopo aver ristabilito l'ordine e aver affrontato Zarathos, i Nightstalkers continuano ad affrontare i vampiri. La tragedia però è dietro l'angolo: dopo un combattimento violento contro Varnae, muore uno dei suoi vecchi soci del Drac Pack: Taj Nital, vampira ora alleata di Varnae. In suo onore, Blade decide di ritornare il semplice cacciatore di vampiri solitario che era e di dare la caccia al risorto Diacono Frost.
Blade continua la sua caccia tra New Orleans e New York. Infatti Blade ha seguito Morbius, il vampiro vivente, nella grande mela dove ha stretto un'alleanza con l'Uomo Ragno. Qui Blade fu morso da Morbius e il risultato fu una nuova forma di supervampiro: il Daywalker (il Diurno, in italiano). Blade ha continuato a dare la caccia ai vampiri, collaborando persino con lo S.H.I.E.L.D., per creare dei cloni di vampiri operativi al servizio del bene; ha però lasciato il progetto prima che fosse completato, dopodiché ha dovuto combattere di nuovo Dracula, circostanza durante cui ha anche modo di conoscere Noah Van Helsing.
Blade ha incontrato il Punitore in occasione di un'escalation di vampiri a New Orleans, con Luke Cage, Fratello Voodoo e Pantera Nera, successivamente Blade ha ricevuto anche l'invito al matrimonio tra Pantera Nera e Tempesta degli X-Men, nello stato di Wakanda.

La nuova serie
La nuova serie di Blade, iniziata nel settembre 2006 ad opera di Marc Guggenheim e Howard Chaykin, vede il personaggio collegato allo S.H.I.E.L.D. Dracula torna in vita e decide di trasformare un gruppo di ragazzi in vampiri, tramite insegnamento. Grazie alla sua influenza trasforma, per un breve lasso di tempo, l'Uomo Ragno in un vampiro, che farà da insegnante. Tocca di nuovo a Blade fermare questa minaccia. Dopo questa avventura Blade torna ad essere lo spietato cacciatore di vampiri che era prima.

Poteri e abilità
Blade ha tutti i poteri di un vampiro senza tuttavia avere nessun loro punto debole tranne la sete di sangue che placa con un siero. Ogni sua qualità fisica è sovrumana: forza (può alzare fino a 1 tonnellata anche se probabilmente il suo limite massimo è superiore), agilità, velocità, resistenza e riflessi. Con la forza delle gambe è in grado di fare salti di oltre 10 metri di distanza e 6 metri in alto. Blade possiede una forza sovrumana con cui è perfettamente in grado di lanciare un uomo per notevole distanza con un solo pugno o con un calcio. Blade ha un fattore rigenerante che gli permette di guarire da ferite allarmanti; non se ne conosce il limite, ma dopo essere stato morso da Morbius è in grado di rigenerare arti o interi organi. In quanto mezzo vampiro Blade non invecchia oltre una certa età. Blade possiede un'incredibile resistenza contro le offese fisiche riuscendo a sopravvivere a cadute da grandi altezza, esplosioni ravvicinate e colpi da parte di esseri dalla forza sovrumana come Hulk e la sua velocità è oltremodo elevata, quasi invisibile ad occhio umano, capacità che lo rende uno straordinario predatore notturno. Ogni suo senso ha potenza sovrumana, inoltre possiede una sorta di sesto senso che è in grado di percepire attività paranormali. È un esperto in varie forme di arti marziali (nei film:Taekwondo, Karate, Hapkido, Escrima, Shaolinquan, Wushu, Taijiquan e Capoeira) e nell'uso di qualunque arma da taglio, da lancio e da fuoco. Fa utilizzo di un equipaggiamento formato da armi automatiche e semiautomatiche, oltre che paletti d'argento, bombe ultraviolette, aglio, liquido anticoagulante, spade e pugnali di vario genere. Le munizioni che usa sono studiate appositamente per uccidere i vampiri, quindi sono tutte in argento. Blade fa utilizzo anche di proiettili a punta cava ed esplosivi, oltre che giubbotti in kevlar, dispone inoltre di molte risorse e possiede diversi nascondigli in tutti i luoghi in cui è stato, in questo modo, nel caso in cui la sua attuale base venisse scoperta avrebbe un posto dove nascondersi. Oltre all’inglese, parla fluentemente russo, rumeno e la lingua vampirica.

Altre versioni
La versione Ultimate di Blade fa una brevissima comparsa in Ultimate Spider-Man n. 54. Lo si vede inseguire un vampiro nel centro del Queens, ma Spider-Man, credendolo un criminale lo attacca, ricevendo un rimprovero dall'ammazzavampiri. Data la sua breve comparsa non si conosce la biografia e le abilità del personaggio, anche se esteticamente è identico alla versione originale.
Sul primo numero di Ultimate Comics: Avengers lo si vede in copertina, accovacciato su una roccia.


domenica 26 gennaio 2020

Numero Uno (Disney)

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La Numero Uno o Numero 1 (Number One Dime oppure Old Number One) è una moneta immaginaria presente nei fumetti e cartoni animati della Disney, ideata da Carl Barks nel 1953. Appare per la prima volta nella storia The Round Money Bin, pubblicata su Uncle Scrooge n. 3.

Caratterizzazione
È la prima moneta guadagnata da Paperon de' Paperoni; è un decino, ovvero una moneta da 10 centesimi di dollaro americano.

Storie di produzione USA
La moneta, in quanto la prima guadagnata, è conservata da Paperone gelosamente in una teca di vetro, appoggiata su un cuscino. Nel 1961 Barks introduce il personaggio di Amelia, la quale è convinta che la moneta abbia poteri magici e cerca di impossessarsene per compiere un incantesimo che la renderà ricca. Per farlo si allea a volte con la Banda Bassotti.
Nella serie televisiva DuckTales viene spiegato che il potere però non deriva dalla moneta in sé, ma dal fatto che ogni volta che Paperone l'ha toccata, le ha passato "le vibrazioni di ogni affare, di ogni decisione, di ogni dollaro della vita Paperone!".

Saga di Paperon de' Paperoni
Nelle storie scritte da Don Rosa, la monete appartiene a un conio ben preciso realmente esistito, il "Seated Liberty" del 1875; nella Saga di Paperon de' Paperoni, Don Rosa racconta come il giovane Paperone riuscì a guadagnarla il giorno del suo decimo compleanno,quando ricevete in regalo da suo padre Fergus un kit da lustrascarpe affinché iniziasse a lavorare per poter un giorno diventare qualcuno; quello stesso giorno, Howard Rockerduck (padre del futuro avversario di Paperone), vedendo dei bambini per strada, regala a loro degli spiccioli; uno di questi venne dato a Matilda e Ortensia, sorelle di Paperone, che lo portano al padre, il quale lo passa a Burt, uno scavafossi, e si accorda con lui perché si presenti come primo cliente del giovane papero e lo paghi con una moneta americana, inutile in Scozia al fine di far sudare al figlio i propri guadagni e allo stesso tempo insegnargli a diffidare. La strega Amelia, che era tornata indietro nel tempo, vede la scena e, dopo che Fergus si assenta, compra per due scellini la moneta di Burt (uno da dare a Paperone e un altro per Burt, per il suo silenzio). Paperone incontra effettivamente Burt e impiega molto tempo per pulire il fango secco dai suoi scarponi, tanto che a lavoro finito sviene per la stanchezza; al momento di pagarlo, però, Burt va in un ristorante dove, con gli scellini di Amelia, si compra una cena in offerta. Capendo che rubando la Numero Uno a Paperone prima che diventi ricco la moneta perde il suo valore, Amelia la mette allora nelle mani di Paperone (ancora svenuto) e torna nel suo presente; al risveglio, Paperone si ritrova nella mano la prima moneta guadagnata "col suo lavoro", ma immediatamente si accorge che è americana; capisce così che la vita è piena di lavori duri e che ci sarebbero sempre stati dei furbi pronti a imbrogliarlo, così promette di essere "più duro dei duri e più furbo dei furbi" e di far quadrare i suoi conti. Nel successivo capitolo della saga, Il leggendario papero del deserto d'Australia, prima di diventare miliardario Paperone perde la sua moneta a causa di un'inondazione catastrofica mentre è impegnato a salvare la vita a uno sciamano; salvatosi dall'inondazione, si rende conto di aver perso la moneta, ma la ritroverà alcuni giorni dopo grazie all'aiuto provvidenziale dello sciamano che gli predice il futuro.

Storie di produzione italiana
Diversamente da quelle di produzione americana, la moneta viene raffigurata con numero "1" inciso su una faccia, e non come un decino, ovvero come una moneta da 10 centesimi, anche se viene chiamata dai personaggi "decino", oltre che "Numero 1".
Nelle storie di produzione italiana la moneta è per Paperone un amuleto magico; in molte storie, quando Amelia ruba la moneta o Paperone la smarrisce, tutte le sue attività economiche incominciano ad andare male; nella storia Gastone e il talismano annullafortuna il potere della moneta è tale da annullare, per una sorta di effetto "chiodo scaccia chiodo", la fortuna di Gastone.
Gli autori hanno spiegato il potere della moneta in molti modi. In Zio Paperone e il Codice Metsys, del 2005 (parodia del romanzo Il codice da Vinci), il guardiano del Louvre, Pontìere, zio di Brigitta, rivela a Paperone che la Numero Uno contiene una scaglia della pietra filosofale. Nella storia si immagina infatti che il pittore Metsys fosse un alchimista (nel quadro Il banchiere e sua moglie avrebbe nascosto particolari riguardanti l'alchimia e la pietra filosofale) e che, con altri alchimisti, avrebbe nascosto le scaglie in monete di piccolo taglio, una di queste è proprio la Numero Uno.
In un'occasione (Zio Paperone e la pace con Amelia, su Topolino n. 1681 del 14 febbraio 1988), al fine di porre termine al conflitto con Amelia, Zio Paperone sembra acconsentire a cederle la Numero 11, l'undicesima moneta di Paperone. Tale moneta è meno potente della Numero 1 ma, unita ad altri talismani dei più ricchi abitanti del pianeta, è ugualmente in grado di realizzare il talismano bramato dalla strega. Ma Paperone non rispetterà i patti.

Influenza culturale
  • Nel 1993 la Disney Italia e l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato crearono delle edizioni della moneta denominata "1° Cent di Zio Paperone", in bronzo, argento e oro, oltre a una edizione limitata nel 1994 in oro e platino con diamante incastonato.
  • Durante la mostra Rapallo 2005 dedicata a Carl Barks, fu stampato e venduto un volume dal titolo "Rapallo 2005 Carl Barks - The Good Artist, l'Uomo dei Paperi" e coniata e venduta una riproduzione della moneta rappresentante il primo decino basata sulla moneta da "one dime" degli Stati Uniti del 1875.
  • Su Topolino n. 2710, del 6 novembre 2007, viene allegata ed offerta a tutti i lettori una riproduzione della Numero Uno in metallo dorato, recante sul verso il profilo di Zio Paperone e sul recto la dicitura "Banca di Paperopoli", la scritta "1 cent" e l'anno "2007". La moneta è stata disegnata da Giovan Battista Carpi. Il "valore nominale" di queste riproduzioni, come da tradizione nelle storie italiane, è da un centesimo anziché da dieci come nelle storie USA originali di Carl Barks. Sono stati coniati alcuni esemplari della moneta in oro.


sabato 25 gennaio 2020

Mjolnir

Risultati immagini per Mjolnir wallpaper




(EN)
«Whoever holds this hammer, if he be worthy, shall possess the power of Thor.»
(IT)
«Chiunque impugni questo martello, se ne sarà degno, possiederà il potere di Thor.»
(Le parole incise su Mjolnir)




Mjolnir è un oggetto immaginario dei fumetti Marvel Comics comparso per la prima volta in Journey into Mystery (Vol. 1) n. 83 (agosto 1962).
Ispirato all'omonimo martello del Dio del Tuono della mitologia norrena, Mjolnir è l'arma caratteristica del supereroe Thor, nonché uno degli artefatti più potenti di Asgard e dell'intero universo Marvel; nella sua versione principale (quella di Terra 616) è rappresentato come un grosso martello da guerra a forma di parallelepipedo rettangolo grigio con l'impugnatura corta, avvolta in lacci di cuoio marrone e culminante in un cordino circolare. Oltre a conferire immensi poteri a chi lo impugna, Mjolnir è virtualmente indistruttibile, può venire brandito solo da coloro che ne sono ritenuti degni ed è in grado di tornare sempre in mano del suo possessore.
In inglese il nome del martello, "Mjöllnir" (pron. mmyol'-niir), traducibile dal norreno antico come "Frantumatore", è stato anglicizzato in "Mjolnir" per facilitare le operazioni di lettering e la lettura; soluzione che è stata adottata anche dai traduttori in lingua italiana.

Storia
La creazione di Mjolnir è stata ordinata da Odino circa 65 milioni di anni prima dell'era moderna; al fine di realizzarlo nell'indistruttibile uru, minerale asgardiano con caratteristiche intermedie tra la roccia e il metallo dotato della capacità di assorbire energia e magia, viene commissionato a Eitri, Brokk e Buri, i migliori nani fabbroferrai di Nidavellir, uniche creature in tutti i Nove Mondi a conoscere i luoghi e gli incantesimi specifici indispensabili per lavorare il suddetto materiale. Mjolnir viene dunque forgiato all'interno del nucleo di una stella morente e le energie rilasciate durante la sua lavorazione provocano sia la distruzione del corpo celeste che l'estinzione dei dinosauri sebbene esista una leggenda asgardiana secondo la quale il martello sia l'ultimo dei tre tesori (dopo il vello d'oro Gullinbursti e l'anello magico Draupnir) realizzato dai tre nani per vincere una scommessa fatta con Loki il quale, pur di non perdere, si sarebbe trasformato in una zanzara pungendo Eitri sul naso e costringendolo a staccare le mani dal mantice della fornace per un istante ottenendo come risultato che, a lavoro ultimato, il manico del martello fosse assai più corto del dovuto e, dunque, maneggiabile solo con una mano.
A prescindere da quale sia la verità sulle sue origini, Mjolnir è considerato il più prezioso tesoro asgardiano e lo stesso Odino se ne è servito durante la guerra a Jotunheim per uccidere il re dei Giganti di Ghiaccio Laufey decretando in seguito che un'arma di tale potenza dovrebbe essere brandita solo da qualcuno veramente degno e benedicendolo dunque con un incantesimo che impedisce di sollevarlo a chiunque non lo sia. Secoli dopo, superata una serie di ardue prove, il primo a riuscire a impugnare il martello dimostrandosene degno è proprio il figlio di Odino, Thor. Da allora, Mjolnir diviene l'arma distintiva del Dio del Tuono e, sul suo lato, compare la caratteristica incisione.
Quando Thor viene esiliato sulla Terra nei panni del gracile, mite e zoppo dottor Donald Blake per imparare il valore dell'umiltà Odino lancia sul martello altri cinque incantesimi oltre a quello che lo rende impugnabile solo da chi ne è degno; ovvero che: sarebbe tornato sempre in mano al suo possessore , avrebbe concesso a chi lo brandisce il controllo sui fenomeni atmosferici , avrebbe reso capace il suo proprietario di viaggiare nello spazio, nel tempo e nelle dimensioni, se non fosse rimasto sempre a contatto fisico con Thor dopo soli sessanta secondi questi sarebbe ritornato alla sua forma umana e che avrebbe conferito la capacità di volare.
Diversi anni dopo il Dio del Tuono conosce l'alieno korbinita Beta Ray Bill che, dopo qualche iniziale dissapore, diventa un prezioso alleato del regno di Asgard dimostrandosi a sua volta capace di impugnare Mjolnir e ricevendo perciò in dono da Odino il martello Stormbreaker su cui viene trasferito l'incantesimo della trasformazione cancellando Donald Blake dall'esistenza, cosa che porta Thor ad assumere un'altra identità segreta, prima camuffandosi da mortale col nome di Sigurd Jarlson e poi unendo la sua forza vitale con quella del paramedico Jake Olson, accidentalmente morto in uno scontro tra Thor e il Distruttore, finché, dopo Ragnarǫk Thor rimane sospeso nel vuoto in una sorta di ibernazione mentre Mjolnir attraversa le dimensioni e precipita sulla Terra finendo in mano al rinato Donald Blake di modo che questi si riunisca al Dio del Tuono permettendone il ritorno. Successivamente, in seguito a una battaglia col resuscitato nonno di Thor, Bor, il martello viene danneggiato e, per ripararlo, l'eroe asgardiano chiede aiuto al Dottor Strange che riesce nell'impresa infondendo nell'arma l'anima del guerriero ma ottenendo come effetto collaterale che, se Mjolnir si rompesse nuovamente, Thor morirebbe.
Dopo il misterioso omicidio di Uatu l'Osservatore Thor aiuta i Vendicatori a investigare scoprendo che il colpevole è Nick Fury il quale, nel corso dello scontro finale, gli sussurra all'orecchio un segreto che lo rende indegno di brandire Mjolnir. Il martello viene in seguito sollevato da una misteriosa figura femminile (Jane Foster) che diviene dunque la nuova Thor, cambiando il testo dell'incisione in "se ne sarà degna".

Branditori
Nell'universo Marvel classico (Terra 616), oltre a Thor, gli individui che si sono dimostrati degni di sollevare Mjolnir sono:
  • Odino
  • Beta Ray Bill
  • Eric Masterson
  • Dargo Ktor
  • Jane Foster
  • Visione
  • Capitan America
Nei crossover Marvel contro DC e Vendicatori/JLA, due rappresentanti dell'Universo DC si dimostrano degni di sollevare Mjolnir, e sono Wonder Woman durante Marvel contro DC e Superman durante lo scontro Vendicatori/JLA. Da notare come il magico martello, dopo la fine della battaglia, sia risultato impossibile da sollevare persino per l'Uomo d'Acciaio.

Imitazioni
Nel corso degli anni sono inoltre state create numerose imitazioni di Mjolnir tra cui il martello Stormbreaker e la mazza Thunderstrike, rispettivamente realizzate per Beta Ray Bill e Eric Masterson; mentre Loki ha creato il martello Stormcaster per controllare Tempesta, una copia di Mjolnir per il "mercenario chiacchierone" Deadpool al fine di indispettire Thor e innumerevoli altri martelli magici realizzati dallo stampo dell'originale grazie ai quali armare le truppe di Surtur e dare inizio a Ragnarǫk. Sono state inoltre costruite due versioni tecnologiche di Mjolnir: una dagli scienziati dell'HYDRA per equipaggiare il loro clone del Dio del Tuono, Hammer, e l'altra da Reed Richards e Tony Stark per il loro clone-cyborg, Ragnarok. Una versione miniaturizzata del martello creata da una scheggia dell'originale e chiamata Frogjolnir è in possesso del membro dei Pet Avengers Throg.

Poteri e abilità
Descritto come sufficientemente potente da poter "distruggere montagne" con un singolo impatto, Mjolnir è in grado di incrinare l'adamantio primario e ammaccare il vibranio, generare vortici o campi di forza capaci di contenere esplosioni di potenza tale da distruggere un'intera galassia, emettere scariche di energia mistica, controllare l'elettromagnetismo, manipolare la materia e sparare svariati tipi di raggi di energia ad alto potenziale termico (Thermo-Blast), sprigionate attingendo dalla forza gravitazionale di un pianeta (Geo-Blast)[36], respingendo altre forme energetiche (Anti-Force), o alimentandole con l'energia vitale di chi la impugna (God Blast). Il martello ritorna sempre in mano a chi lo ha lanciato nel giro di pochi istanti a prescindere dalla forza che tenti di trattenerlo e dalla distanza spaziale o dimensionale che lo separa dal suo proprietario mentre, qualora lasciato cadere al suolo, crea una piccola conca e diviene fondamentalmente inamovibile per chiunque non sia ritenuto degno; Mjolnir è quasi completamente indistruttibile, può creare particelle di antimateria, assorbire energia di qualsiasi tipo in quantità pressoché illimitata e, se fatto roteare rapidamente, generare raffiche di vento forti a sufficienza da sollevare il Taj Mahal o smuovere il Monumento a Washington.
Altre capacità meno note di Mjolnir sono localizzare individui o oggetti mistici, disperdere le illusioni (anche se create da esseri del calibro di Mefisto), conferire limitate capacità elettrocinetiche agli esseri umani, proiettare immagini, incanalare un tale quantitativo di energia da alimentare tre vascelli da guerra atlantidei e prosciugare lo scudo deflettore del Fenomeno. In qualità di antica reliquia religiosa Mjolnir è inoltre letale per i non morti e il solo toccarlo può ridurre in cenere i vampiri.
Inizialmente Mjolnir conferiva a Thor la capacità di trasformarsi nel suo alter ego mortale Donald Blake e viceversa semplicemente battendone a terra la parte inferiore , ma dopo che Odino crea un martello incantato per Beta Ray Bill, Stormbreaker, tale capacità viene trasferita nel suddetto e rimossa da Mjolnir per diversi anni per poi tornarvi misteriosamente attiva nel momento in cui a brandirlo è Jane Foster; sebbene nel suo caso la trasformazione risulti deleteria poiché, purgando il suo organismo da ogni sorta di radiazioni, annulla le chemioterapie favorendo indirettamente l'avanzamento del suo cancro.
Nel corso della sua vita editoriale Mjolnir è stato distrutto e ricostruito in sei differenti occasioni: quando il Distruttore lo fonde con un raggio d'energia, quando Molecola lo scioglie grazie ai suoi poteri, dopo aver tentato invano di contenere l'energia del Celestiale Exitar, Lo sterminatore, nel momento in cui il Dio Oscuro Perrikus lo taglia a metà con la sua falce, andando a collidere con le armi in uru di un gruppo di Giganti di Ghiaccio e dopo uno scontro con Bor.

Altre versioni
Futuro imperfetto
Nella realtà di Futuro imperfetto, dove una versione deviata di Hulk nota come "Il Maestro" ha conquistato il mondo, Mjolnir è una delle molte reliquie dei Vendicatori custodite dall'anziano Rick Jones e, in seguito alla morte di Thor, nessuno è più stato in grado di impugnarlo sebbene, in una realtà alternativa simile, lo stesso Rick sia divenuto degno di impugnare Mjolnir.

Ultimate
Nell'universo Ultimate Mjolnir appare inizialmente come una singolare arma metà ascia e metà maglio dal manico estremamente più lungo, utilizzabile con entrambe le mani e difficile da sollevare sebbene nella saga Potere Supremo Hyperion riesca a impugnarla utilizzandola contro lo stesso Thor e altrettanto faccia poi Magneto in Ultimate War grazie al potere esercitato sui metalli; tale arma non presenta infatti origini divine o mistiche essendo stata realizzata dall'Iniziativa di Difesa Europea (risposta dell'Unione europea agli Ultimates) e successivamente trafugata da Thor ritenuto un pazzo ossessionato dai miti nordici.
Quando però, a seguito di uno scontro con Loki, Asgard viene ripristinata dando finalmente prova delle origini divine di Thor quest'ultimo recupera i suoi poteri asgardiani ed un aspetto più simile alla controparte classica iniziando ad impugnare un martello magico a manico corto e dalla forma squadrata che, tuttavia, viene perduto nel momento in cui i Figli del Domani di Reed Richards uccidono nuovamente tutti gli asgardiani radendo al suolo la città, rendendo Thor mortale e costringendolo a tornare a servirsi di un assetto di poteri tecnologici.

Altri media
Cinema
  • La versione Ultimate di Mjolnir compare nel film d'animazione Ultimate Avengers e nel suo sequel Ultimate Avengers 2.
  • Mjolnir appare nel film d'animazione Hulk Vs. e ha un breve cameo in Planet Hulk.
  • Il martello compare nel finale del film animato Thor: Tales of Asgard, incentrato sulla gioventù del Dio del Tuono.
  • Nel franchise del Marvel Cinematic Universe, Mjolnir è un elemento ricorrente e, oltre a Thor e Odino, solo altri due individui sono degni di impugnarlo: Visione e Captain America, che riesce prima a smuoverlo leggermente, ed infine ad impugnarlo (in "Avengers: Endgame" ) nello scontro con Thanos
    • In Iron Man 2 (2010) il mistico martello compare in una scena dopo i titoli di coda dove l'agente dello S.H.I.E.L.D. Phil Coulson lo ritrova al centro di una conca in Nuovo Messico.
    • In Thor (2011) Mjolnir compare in qualità di fidata arma del protagonista.
    • In The Avengers (2012) nel corso di un conflitto tra Hulk e Thor, viene mostrato come nemmeno il potentissimo mostro verde riesca a sollevarlo.
    • In Thor: The Dark World (2013) appare nuovamente come arma del Dio del Tuono.
    • In Avengers: Age of Ultron (2015) Mjolnir ha un ruolo fondamentale nella creazione di Visione che, successivamente, se ne serve assieme a Thor per affrontare Ultron.
    • In Thor: Ragnarok Mjolnir viene ancora impugnato da Thor e successivamente distrutto da sua sorella Hela. Attraverso gli affreschi presenti nella sala del trono si scopre che anche la stessa Hela ne fece uso.
    • In Avengers: Infinity War Thor si reca sul pianeta Nidavellir per ottenere un'arma in grado di contrastare Thanos, sostenendo con i Guardiani della Galassia che lo stesso Mjolnir fosse stato forgiato lì; il nano Eitri costruisce col suo aiuto l'ascia Stormbreaker, che porta il nome dell'arma di Beta Ray Bill ma somiglia a quella di Ultimate Thor.
    • In Avengers: Endgame Thor rientra in possesso di Mjolnir attraverso un viaggio nel passato. Durante la battaglia contro Thanos, viene mostrato che anche Capitan America è in grado di sollevarlo. Alla fine Cap viene incaricato da Thor di riportarlo nell'epoca giusta.
  • Mjolnir appare impugnato da Thor nell'anime direct-to-video del 2014 Avengers Confidential: La Vedova Nera & Punisher.
Televisione
  • Mjolnir affianca Thor in ogni serie animata in cui è comparso il personaggioː The Marvel Super Heroes (1966), in cui è chiamato "Martello Uru" ("Uru Hammer" in originale), L'Uomo Ragno e i suoi fantastici amici (1981), L'Uomo Ragno (1982), I Fantastici Quattro (1994-1996), L'incredibile Hulk (1996), Super Hero Squad Show (2009-2011), Avengers - I più potenti eroi della Terra (2010-2013), Ultimate Spider-Man (2012), LEGO Marvel Super Heroes: Maximum Overload (2013), Avengers Assemble (2013-presente), Hulk e gli agenti S.M.A.S.H. (2013), Phineas and Ferb: Missione Marvel (2013), Disk Wars Avengers (2014-2015) e LEGO Marvel Super Heroes: Avengers Reassembled (2015).
  • Nel film TV La rivincita dell'incredibile Hulk (1988), Mjolnir viene rinvenuto in una caverna in Norvegia dal dottor Donald Blake che, dopo averlo afferrato, viene posseduto dallo spirito di un dio vichingoː Thor.
  • Nonostante Thor non sia presente nella serie, Mjolnir ha un cameo nel trentunesimo episodio de Insuperabili X-Men.



venerdì 24 gennaio 2020

Hanno ucciso l'Uomo Ragno, questa volta davvero




Nel numero 700 del fumetto Spiderman nuore per mano del dottor Octopus. La Marvel però precisa che ci sarà una nuova serie da gennaio: The Superior Spider-Man.

Stavolta è tutto vero (per quanto si tratti di un fumetto), non è uno scherzo o la celebre canzone-tormentone degli 883, "Hanno ucciso l'Uomo Ragno", che spopolò in italia nel 1992. L'uomo Ragno e' morto davvero, ucciso dal suo acerimme nemico il dottor Octopus. Questo il contenuto dell'ultimo numero, il 700, di "The Amazing Spiderman", edizione speciale per il 50ennale delle avventure di Peter Parker.
La Marvel ha chiarito che non intende rinunciare al suo suoper-eroe favorito ma ha spiegato che il non ci sarà il numero 701 dell'Uomo Ragno, ma il numero 1 di una nuova serie, "The Superior Spider-Man" da gennaio. Un'evoluzione quindi per rilanciare un eroe forse un po' datato. L'escamotage di uccidere i protagonisti dei fumetti non è nuova nell'universo dei super-eroi, che poi quasi sempre risorgono.

giovedì 23 gennaio 2020

Così siamo diventati la patria del fumetto




Milano capitale del fumetto? Già. Da alcuni anni il fenomeno è in costante sviluppo e il numero di lettori, parallelo a quello delle case editrici, ha favorito il proliferare di «fumetterie»: vale a dire librerie specializzate, ma anche spazi espositivi, fiere, festival e incontri.
Per fare una mappa è giusto partire proprio dai negozi che attirano appassionati di tutte le generazioni e che sono ormai disseminati sull'intera città. A Milano se ne contano almeno una ventina di buon livello. Le più gettonate sono Alastor Milano Fumetto di Via Pontida/Via Volta, 2 (zona Brera), Super Gulp in Ripa di Porta Ticinese 57 (Navigli), la Borsa del Fumetto di via Lecco 16, la libreria Yamato di via Lecco 2. Da quasi tre anni ormai vanta anche un museo pubblico che tuttavia opera più che altro come spazio espositivo. Wow Spazio Fumetto, situato in un ex deposito Atm in viale Campania 12 ospita infatti mostre di diesegnatori celebri e anche nuovi taklenti. In questa stagione estiva ospita due mostre: la prima celebra i 50 anni di Spider-Man esponendo per la prima volta in Italia le tavole originali dei più grandi disegnatori italiani e stranieri della serie, albi rari, gadget, merchandising, anteprime e altro. La seconda presenta 100 opere originali del maestro Aldo Di Gennaro, immagini realizzate per gli Almanacchi della Sergio Bonelli Editore (Fantascienza, Giallo, West, Avventura) e storiche illustrazioni per il Corriere dei Piccoli e il Corriere dei Ragazzi. Tantissimi i personaggi che hanno preso forma dalla sua matita, dai celeberrimi Tex Willer e Dylan Dog ai fumetti della serie Il Maestro su testi di Milo Milani (1974-1975) e l'esemplare “giornalismo grafico“ rappresentato dal fumetto Il bandito Giuliano (1972). La vivacità del mercato ha fatto nascere negli ultimi anni manifestazioni che attirano il pubblico dei fumettari di tutt'Italia. Il mese scorso il Parco delle Esposizioni di Novegro ha ospitato l'ultima edizione del Festival del Fumetto dove gli espositori attraversano tutti i generi dell'universo comix, tra albi rari, da collezione, edizioni speciali fino ad arrivare alle ultime pubblicazioni. La sezione denominata “Japan culture“, inoltre, offre come di consueto uno spaccato del meglio della produzione manga (e non solo) che anche dalle nostre parti vanta uno zoccolo duro di lettori. In vendita, oltre ai prodotti editoriali, un mondo di oggettistica tra robots giapponesi, action figures made in usa, modellini, accessori e centinaia di altri prodotti da collezione per gli appassionati del genere. A marzo, invece, alla fiera di Rho Pero si tiene la tre giorni di Cartoomix, il grande evento dedicato al mondo dei cartoons e dei cosplay, che nella passata edizione ha raggiunto la cifra record di 42mila visitatori.