La
Numero Uno o
Numero 1
(Number One Dime
oppure Old Number One) è
una moneta immaginaria presente nei fumetti e cartoni animati della
Disney, ideata da Carl Barks nel 1953. Appare per la prima volta
nella storia The Round Money Bin, pubblicata su Uncle Scrooge n. 3.
È la prima moneta guadagnata da
Paperon de' Paperoni; è un decino, ovvero una moneta da 10 centesimi
di dollaro americano.
La moneta, in quanto la prima
guadagnata, è conservata da Paperone gelosamente in una teca di
vetro, appoggiata su un cuscino. Nel 1961 Barks introduce il
personaggio di Amelia, la quale è convinta che la moneta abbia
poteri magici e cerca di impossessarsene per compiere un incantesimo
che la renderà ricca. Per farlo si allea a volte con la Banda
Bassotti.
Nella serie televisiva DuckTales viene
spiegato che il potere però non deriva dalla moneta in sé, ma dal
fatto che ogni volta che Paperone l'ha toccata, le ha passato "le
vibrazioni di ogni affare, di ogni decisione, di ogni dollaro della
vita Paperone!".
Saga di Paperon de'
Paperoni
Nelle storie scritte da Don Rosa, la
monete appartiene a un conio ben preciso realmente esistito, il
"Seated Liberty" del 1875; nella Saga di Paperon de'
Paperoni, Don Rosa racconta come il giovane Paperone riuscì a
guadagnarla il giorno del suo decimo compleanno,quando ricevete in
regalo da suo padre Fergus un kit da lustrascarpe affinché iniziasse
a lavorare per poter un giorno diventare qualcuno; quello stesso
giorno, Howard Rockerduck (padre del futuro avversario di Paperone),
vedendo dei bambini per strada, regala a loro degli spiccioli; uno di
questi venne dato a Matilda e Ortensia, sorelle di Paperone, che lo
portano al padre, il quale lo passa a Burt, uno scavafossi, e si
accorda con lui perché si presenti come primo cliente del giovane
papero e lo paghi con una moneta americana, inutile in Scozia al fine
di far sudare al figlio i propri guadagni e allo stesso tempo
insegnargli a diffidare. La strega Amelia, che era tornata indietro
nel tempo, vede la scena e, dopo che Fergus si assenta, compra per
due scellini la moneta di Burt (uno da dare a Paperone e un altro per
Burt, per il suo silenzio). Paperone incontra effettivamente Burt e
impiega molto tempo per pulire il fango secco dai suoi scarponi,
tanto che a lavoro finito sviene per la stanchezza; al momento di
pagarlo, però, Burt va in un ristorante dove, con gli scellini di
Amelia, si compra una cena in offerta. Capendo che rubando la Numero
Uno a Paperone prima che diventi ricco la moneta perde il suo valore,
Amelia la mette allora nelle mani di Paperone (ancora svenuto) e
torna nel suo presente; al risveglio, Paperone si ritrova nella mano
la prima moneta guadagnata "col suo lavoro", ma
immediatamente si accorge che è americana; capisce così che la vita
è piena di lavori duri e che ci sarebbero sempre stati dei furbi
pronti a imbrogliarlo, così promette di essere "più duro dei
duri e più furbo dei furbi" e di far quadrare i suoi conti. Nel
successivo capitolo della saga, Il leggendario papero del deserto
d'Australia, prima di diventare miliardario Paperone perde la sua
moneta a causa di un'inondazione catastrofica mentre è impegnato a
salvare la vita a uno sciamano; salvatosi dall'inondazione, si rende
conto di aver perso la moneta, ma la ritroverà alcuni giorni dopo
grazie all'aiuto provvidenziale dello sciamano che gli predice il
futuro.
Diversamente da quelle di produzione
americana, la moneta viene raffigurata con numero "1"
inciso su una faccia, e non come un decino, ovvero come una moneta da
10 centesimi, anche se viene chiamata dai personaggi "decino",
oltre che "Numero 1".
Nelle storie di produzione italiana la
moneta è per Paperone un amuleto magico; in molte storie, quando
Amelia ruba la moneta o Paperone la smarrisce, tutte le sue attività
economiche incominciano ad andare male; nella storia Gastone e il
talismano annullafortuna il potere della moneta è tale da annullare,
per una sorta di effetto "chiodo scaccia chiodo", la
fortuna di Gastone.
Gli autori hanno spiegato il potere
della moneta in molti modi. In Zio Paperone e il Codice Metsys, del
2005 (parodia del romanzo Il codice da Vinci), il guardiano del
Louvre, Pontìere, zio di Brigitta, rivela a Paperone che la Numero
Uno contiene una scaglia della pietra filosofale. Nella storia si
immagina infatti che il pittore Metsys fosse un alchimista (nel
quadro Il banchiere e sua moglie avrebbe nascosto particolari
riguardanti l'alchimia e la pietra filosofale) e che, con altri
alchimisti, avrebbe nascosto le scaglie in monete di piccolo taglio,
una di queste è proprio la Numero Uno.
In un'occasione (Zio Paperone e la pace
con Amelia, su Topolino n. 1681 del 14 febbraio 1988), al fine di
porre termine al conflitto con Amelia, Zio Paperone sembra
acconsentire a cederle la Numero 11, l'undicesima moneta di Paperone.
Tale moneta è meno potente della Numero 1 ma, unita ad altri
talismani dei più ricchi abitanti del pianeta, è ugualmente in
grado di realizzare il talismano bramato dalla strega. Ma Paperone
non rispetterà i patti.
- Nel 1993 la Disney Italia e l'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato crearono delle edizioni della moneta denominata "1° Cent di Zio Paperone", in bronzo, argento e oro, oltre a una edizione limitata nel 1994 in oro e platino con diamante incastonato.
- Durante la mostra Rapallo 2005 dedicata a Carl Barks, fu stampato e venduto un volume dal titolo "Rapallo 2005 Carl Barks - The Good Artist, l'Uomo dei Paperi" e coniata e venduta una riproduzione della moneta rappresentante il primo decino basata sulla moneta da "one dime" degli Stati Uniti del 1875.
- Su Topolino n. 2710, del 6 novembre 2007, viene allegata ed offerta a tutti i lettori una riproduzione della Numero Uno in metallo dorato, recante sul verso il profilo di Zio Paperone e sul recto la dicitura "Banca di Paperopoli", la scritta "1 cent" e l'anno "2007". La moneta è stata disegnata da Giovan Battista Carpi. Il "valore nominale" di queste riproduzioni, come da tradizione nelle storie italiane, è da un centesimo anziché da dieci come nelle storie USA originali di Carl Barks. Sono stati coniati alcuni esemplari della moneta in oro.
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