domenica 20 ottobre 2019

Zora la vampira

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Zora la vampira è un personaggio immaginario dei fumetti italiani ideato da Renzo Barbieri e protagonista di una omonima testata di genere erotico/horror pubblicata dalla Edifumetto in diverse serie dal 1972 al 1985. Dal fumetto nel 2000 ne è stata tratta una trasposizione cinematografica.

Biografia del personaggio
Zora è figlia del professor Pabst, uno studioso che durante una spedizione in Transilvania, ritrova il cadavere del Conte Dracula e lo trasporta fino a Londra dove viene resuscitato involontariamente dalla ragazza stessa che, dopo essere stata morsa dal conte, diventa una vampira. Grazie a un filtro la ragazza, diversamente dagli altri vampiri, riesce a sopravvivere alla luce del sole e a dare quindi la caccia al malvagio Conte.

Genesi del personaggio
L'aspetto fisico di Zora è stato in parte ispirato da Catherine Deneuve, come è ben visibile sulla copertina del primo numero.
Il personaggio nasce sulla scia di un omologo personaggio, Jacula, edito dalla ErreGI dal 1969 e sempre ideato da Barbieri.

Storia editoriale
Pubblicato nel caratteristico formato tascabile dalla Edifumetto di Renzo Barbieri per 288 numeri divisi in cinque serie dal 1972 al 1985.
  • prima serie: settembre 1972 - dicembre 1972, 6 volumi;
  • seconda serie: gennaio 1973 - dicembre 1973, 23 volumi;
  • terza serie: gennaio 1974 - dicembre 1974, 24 volumi;
  • quarta serie: gennaio 1975 luglio 1981, 167 volumi;
  • quinta serie: luglio 1981 - settembre 1985, 68 volumi.
Le storie vennero scritte da Renzo Barbieri e Giuseppe Pederiali (Rubino Ventura) e disegnato quasi per tutti gliepisodi da Birago Balzano affiancato da Giuseppe Montanari, Giovanni Romanini e Saverio Micheloni. In Francia, edito da Elvifrance, l'edizione ha avuto un maggiore successo, continuando nella pubblicazione anche dopo l'interruzione nel 1985 della serie italiana originale.
Successivamente sono state realizzate altre serie ispirate al personaggio come Zora Nuova serie, la ristampa Super Zora e supplementi ad altre testate, albi e raccolte. Le storie sono state riproposte nelle raccolte tematiche edite negli anni 2000, Vietato ai minori, edito da Rizzoli, e Maledette vi amerò, edito da Neri Pozza.



sabato 19 ottobre 2019

La Compagnia della forca

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La Compagnia della forca è una serie umoristica a fumetti con ambientazione medievale scritta e disegnata da Magnus (Roberto Raviola) con la collaborazione di Giovanni Romanini.

Storia editoriale
L’idea per la serie nacque durante una conversazione fra Magnus e Romanini mentre i due erano in treno per una delle trasferte che periodicamente compivano fra Milano e Bologna alla fine del 1975 quando collaboravano stabilmente con la Edifumetto di Renzo Barbieri. Il tema del nuovo fumetto traeva ispirazione dal genere medievale che andava di moda al cinema e in televisione in quel periodo grazie a film come Brancaleone e ad alcuni sceneggiati televisivi trasmessi dalla Rai. L'editore concesse a Magnus ampia libertà creativa e decise di pubblicare un fumetto umoristico nella speranza di raggiungere parte dei lettori di Alan Ford, serie creata da Magnus stesso con Max Bunker, e che era uno dei maggiori successi del periodo. Decise quindi di realizzare una collana di ventiquattro episodi da centoventi pagine ciascuno nello stesso formato di Alan Ford pubblicato dalla Editoriale Corno. Le trame vennero abbozzate da Magnus già nella primavera del 1976 e la sceneggiatura dei primi sette episodi furono completate entro la fine dello stesso anno, mentre le tavole furono finite entro il giugno del 1977, con Magnus che abbozzava i disegni rifiniti e inchiostrati poi da Romanini. La storia è ambientata in un medioevo fantastico, inizialmente senza puntuali riferimenti storici, anche se nelle storie successive Magnus prese ispirazione dei suoi viaggi nei Balcani ambientando le vicende in un'epoca e in luoghi storicamente e geograficamente ben delineati. Per i personaggi Magnus si ispirò graficamente alla cerchia degli amici degli autori. Crumb, ad esempio, era ispirato a Magnus stesso e Bertrando a Romanini, mentre Euriante alla moglie di quest’ultimo e Lattemiele a Carlo Conti, responsabile amministrativo della Edifumetto. Occhidolci fu isirato dal disegnatore Marco Buldrini e il consigliere Nar-Mun all'editore Barbieri.
La serie si compone di 18 volumi pubblicati dall'aprile del 1977 al settembre dell'anno successivo per l'etichetta Edizioni GEIS. La pubblicazione mensile fu interrotta e solo nel luglio del 1979 fu pubblicato un volume conclusivo, doppio, edito dalla Edifumetto. La serie venne così chiusa anticipatamente rispetto ai 24 volumi inizialmente programmati e gli ultimi sei albi programmati vengono condensati nel numero finale che richiese a Magnus sei mesi di lavoro per terminare e completare la storia.
La serie è stata ristampata più volte. Una prima volta nel 1988 in 10 volumi da Alessandro Distribuzioni, poi dalla Granata Press tra il 1992 e 1996 in 20 volumi. Infine nel 2005 in una nuova edizione di 10 volumi dalla Panini Comics Rizzoli Lizard ha poi pubblicato le storie due volumi cartonati usciti nel 2015 e nel 2016 all'interno di una iniziativa dedicata al lavoro di Magnus.

Trama e personaggi
Protagonista della serie è una compagnia di ventura capitanata dal coraggioso sir Percy di Montblanc e composta da personaggi di varia estrazione e intenti, che affrontano nemici in una sequenza di avventure corali senza protagonista fisso; a seguito dello scioglimento della compagnia, verranno narrate anche le vicende dei singoli personaggi in giro per il mondo. A capo della compagnia sta sir Percy di Montblanc, un giovane e imbranato cavaliere della casata dei Montblanc il quale raramente esce vincitore nei vari scontri con gli avversari, spesso finisce in prigione o schiavizzato su qualche nave galea per poi tornare libero e riunirsi agli altri membri della compagnia per lo scontro finale con le forze del male[7]. Gli altri componenti del gruppo sono:
  • Capitan Golia, Magister militum, forte e esperto guerriero;
  • Annalisa di Montblanc, sorella di Percy (e più abile di lui), graziosa fanciulla con modi da maschiaccio e l'abbigliamento in stile Robin Hood, esperta nel tiro con l'arco e spesso riesce a dimostrare la sua superiorità agli sprezzanti colleghi maschi. Di lei si innamoreranno molti personaggi della storia. Nonostante il fratello la ritenga inadatta per la vita militare è, a differenza del fratello stesso, piuttosto in gamba e abile. Dopo lo scontro finale con le forze dell'Oscuro Signore e lo scioglimento della compagnia si accasa con un giovane cavaliere.
  • Bertrando, fromboliere e menestrello (ispirato alle fattezze di Romanini) è un simpatico dongiovanni che per le sue passioni si ritroverà spesso costretto a fuggire inseguito da mariti traditi.
  • Messer Ciacco, vivandiere ed ex boia;
  • Ser Crumb, anziano scudiero di Percy (le cui fattezze ricordano Magnus);
  • Crusca è addetto ai lavori più umili e considerato erroneamente un idiota da Capitan Golia. In realtà è in gamba ma ha un pessimo carattere. A seguito dello scioglimento della compagnia, Crusca farà valere le sue abilità arrivando a comandare un gruppo di predoni ma poi si riunirà agli altri componenti nel finale della storia, dando un valido contributo alla vittoria.
A questo gruppo di mercenari si uniscono spesso anche il Dottor Nadir, uno studioso di scienze orientali, con il suo amico Re Rospo (un rospo), e Lattemiele, un furbo contabile. La compagnia è avversata dall'Oscuro Signore e dai suoi servi, in particolare Crocca, un avvoltoio che fa da voce narrante oltre che protagonista. Compaiono inoltre saggi, monaci corrotti, geni, draghi, sultani, nani, giganti, personaggi storici e di fantasia. Fanno da ricorrente siparietto i battibecchi tra un finto rappresentante dell'imperatore e il suo servo Rosencranz.


venerdì 18 ottobre 2019

Doc Savage

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Doc Savage è uno dei più famosi ed imitati personaggi dei pulp magazine statunitensi. Fu ideato da Lester Dent che scrisse la maggior parte delle 181 storie uscite tra il 1933 ed il 1949, tutte pubblicate dalla Street and Smith. Fino al 1947 la periodicità fu mensile, mentre nei due anni successivi divenne a cadenza irregolare. Dopo i primi due anni a Dent si alternarono autori come Norman Danberg, Alan Hathway e William Bogart.
Conosciuto anche con il soprannome di "Uomo di bronzo", il vero nome di Doc Savage è Clark Savage, Jr. È un medico chirurgo, scienziato, avventuriero, esploratore, ricercatore e, come rivelato in The Polar Treasure, un musicista.
Lester Dent dovette usare lo pseudonimo di Kenneth Robeson, imposto dalla casa editrice, per pubblicare le avventure di questo precursore di Superman.

Il personaggio
«Quel fatidico venerdì 15 febbraio 1933 [...] fu il giorno in cui comparve in edicola il primo numero della rivista di Doc Savage. [...] Avevo compiuto quindici anni da soli venti giorni, quando vidi per la prima volta su una copertina l'"Uomo di bronzo" dagli occhi dorati, Doc Savage: indossava una camicia strappata e stringeva al petto un piccolo idolo nero, mentre gli davano la caccia tre guerrieri maya che lo spiavano da dietro la colonna di un antico tempio.»
(Philip José Farmer, Doc Savage: una biografia apocalittica, 1973)


Un gruppo di scienziati finanziato da suo padre lo ha appositamente allenato fin dalla nascita nel corpo e nella mente per dargli abilità quasi superumane: grandi forza e resistenza, memoria fotografica, maestria nelle arti marziali e vaste conoscenze scientifiche, da cui il soprannome "Doc". Per mantenere le sue capacità egli si dedica ogni giorno a due ore di intenso allenamento psicofisico. Doc è inoltre un maestro del travestimento e un eccellente imitatore delle voci. "Egli raddrizza torti e punisce i malvagi." Dent descrisse il suo eroe come un misto delle capacità deduttive di Sherlock Holmes, delle eccezionali doti fisiche di Tarzan, dell'istruzione scientifica di Craig Kennedy e della bontà di Abramo Lincoln. Dent descrive Doc Savage come dotato di "spirito cristiano" (Christliness). Il carattere e la visione del mondo di Doc sono mostrati nel suo giuramento, che è il seguente:
(EN)
«Let me strive every moment of my life to make myself better and better, to the best of my ability, that all may profit by it. Let me think of the right and lend all my assistance to those who need it, with no regard for anything but justice. Let me take what comes with a smile, without loss of courage. Let me be considerate of my country, of my fellow citizens and my associates in everything I say and do. Let me do right to all, and wrong no man.»
(IT)
«Che io mi sforzi ogni attimo della mia vita per rendermi migliore e migliore, al meglio delle mie capacità, affinché tutti possano trarre profitto da ciò. Che io pensi al giusto e a dare tutto il mio aiuto a chi ne ha bisogno, senza riguardo per null'altro che la giustizia. Che io possa accettare ciò che viene con un sorriso, senza perdere coraggio. Che io sia rispettoso del mio paese, dei miei concittadini e dei miei collaboratori in tutto ciò che dico e faccio. Che io possa fare il bene a tutti e male a nessuno.»
Il suo quartier generale è all'ottantaseiesimo piano di un grattacielo. Anche se non viene mai detto, lo si identifica generalmente con l'Empire State Building a Manhattan, New York che però conta 85 piani escludendo l'osservatorio. Inoltre in un magazzino in riva al fiume tiene numerosi veicoli che usa nelle sue missioni: auto, aerei, elicotteri (inizialmente un autogiro), un dirigibile e varie imbarcazioni, fra cui un sommergibile.
Possiede in Alaska una base dove ogni tanto si ritira e che ha ribattezzato la Fortezza della solitudine. Nelle storie del Superman pre-Crisis viene mostrata spesso un analogo posto dove il kriptoniano colleziona i reperti delle sue avventure, un omaggio neanche tanto velato al padre putativo di tutti i supereroi.
Nei combattimenti corpo a corpo è solito neutralizzare gli avversari con una stretta sui centri nervosi alla base del collo precedendo di trent'anni la "stretta Vulcaniana" di Star Trek mentre nel romanzo The Vanisher (L' uomo che scompariva) il villain di turno si serve di un apparecchio di teletrasporto.

Comprimari e avversari
Doc è fiancheggiato nelle sue avventure dai "favolosi cinque", che sono nell'ordine:
  • L'avvocato ed ex generale di brigata Theodore Marley "Ham" Brooks e la sua scimmia Chemistry
  • I l chimico ed ex tenente colonnello Andrew Blodgett "Monk" Mayfair con il suo maialino Habeas Corpus
  • L'ingegnere civile ed ex colonnello John "Renny" Renwick.
  • L'ingegnere elettronico ed ex maggiore Thomas J. "Long Tom" Roberts.
  • L'archeologo e geologo William Harper "Johnny" Littlejohn.
Tutti questi risultano essere stati suoi commilitoni durante la prima guerra mondiale cui partecipò giovanissimo. Saltuariamente compare poi la sua affascinante cugina Patricia, che di solito gestisce un lussuoso salone di bellezza.
Il suo arcinemico, o meglio quello che appare più frequentemente, è John Sunlight, uno dei tanti scienziati pazzi che vogliono conquistare il mondo. Spesso i criminali venivano sottoposti a un delicato intervento chirurgico per curare i loro impulsi malvagi ed essere reintegrati nella società americana.

Storie di altri autori
Altri autori si sono cimentati con l'uomo di bronzo. Tra questi Philip José Farmer ne ha scritto una pseudo biografia apocrifa, Doc Savage: una biografia apocalittica (Doc Savage, His Apocaliptyc Life, 1973) dopo averlo fatto scontrare con Tarzan nel romanzo Festa di morte (A Feast Unknow, 1969, primo di una trilogia, dove i personaggi sono ribattezzati Lord Tiger e Doc Caliban per evitare problemi di copyright) in cui si scopre che entrambi sono fratelli e frutto di esperimenti alieni.

Altri media
Cinema
Nel 1975 il regista Michael Anderson gira il film Doc Savage, l'uomo di bronzo (Doc Savage: The Man of Bronze). Il protagonista era interpretato da Ron Ely, famoso per aver avuto il ruolo di Tarzan in una serie televisiva. La sceneggiatura venne scritta da George Pal che si era ispirato proprio alla biografia fantastica di Philip José Farmer ed il personaggio diventa una sorta di superuomo nicciano con una spiccata fisionomia ariana. Si è parlato più volte di un remake del film da produrre con un budget miliardario, ma il progetto non è stato realizzato. Il 30 maggio 2016 Dwayne Johnson annuncia tramite la sua pagina Facebook di essere il prossimo interprete del personaggio.

Fumetti
A Doc Savage si ispirano dichiaratamente sia il personaggio Tom Strong, creato da Alan Moore per la sua linea di fumetti ABC, sia Warren Ellis che nel serial Planetary lo omaggia con il personaggio di Axel Brass.
Sono stati tratti anche vari fumetti dedicati all'Uomo di Bronzo. Ricordiamo in particolare le serie Doc Savage di soli 8 numeri (ottobre 1972 - gennaio 1974) della Marvel Comics (pubblicata in Italia dall'Editoriale Corno) disegnata da Ross Andru, con l'eccezione dell'ultimo numero realizzato da Rick Buckler, e scritta da Roy Thomas e vari altri scrittori. Anche la DC Comics negli anni ottanta ha dedicato una serie di quattro parti scritta da Dennis O'Neil e disegnata dai fratelli Andy e Adam Kubert, a cui farà seguito l'anno dopo una serie regolare di 23 numeri.
Doc Savage è stato protagonista anche di alcune rare apparizioni sulle testate regolari della Marvel, diventando estemporaneo compagno di avventure della Cosa (Marvel Two-In-One n. 21, 1976) e dell'Uomo Ragno (Giant-Size Spider-Man n. 3, 1975). La sua esistenza nell'universo "principale" della Marvel ci viene confermata dall'Uomo Ragno stesso che ricorda di averne letto le gesta come avventuriero ed eroe operante negli anni trenta. Probabilmente il personaggio non è stato ulteriormente impiegato per questioni legate ai diritti di pubblicazione in quanto detenuto su licenza.
La casa editrice Millennium ha poi pubblicato diverse miniserie dedicate all'Uomo di Bronzo negli anni ottanta senza grande successo. Nella prima metà degli anni novanta la Dark Horse Comics ha pubblicato una miniserie dal titolo Curse of fire God disegnata da Gary Gianni e scritta da Steve Vance, che firma anche il team-up con The Shadow, un'altra icona degli eroi pulp.
Nel romanzo di fantascienza Strada senza fine scritto da Roger Zelazny il dottore infine compare in un breve cameo.


giovedì 17 ottobre 2019

Dio Brando

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Dio Brando (ディオ ブランドー Dio Burandō) è un personaggio di fantasia presente nel manga Le bizzarre avventure di JoJo e nelle sue opere derivate. Nato dalla matita e penna di Hirohiko Araki, è l'antagonista principale dell'opera nella prima e nella terza parte della serie.

Creazione e sviluppo
Dio è stato concepito come un personaggio arrogante e desideroso di essere al di sopra di tutti, quasi una divinità; per questo Hirohiko Araki scelse di chiamarlo con il termine italiano per "Dio", anche in riferimento a Ronnie James Dio, mentre il cognome è un riferimento all'attore Marlon Brando. In coppia con Jonathan Joestar, rappresentano i valori assoluti del male e del bene, rispettivamente.

Storia
Phantom Blood
Dio Brando nasce nell'Inghilterra di fine XIX secolo, in epoca vittoriana, come figlio di Dario Brando, un malvivente alcolista e violento e di una prostituta. Alla misteriosa morte del padre fa seguito la adozione sua da parte di George Joestar I, un nobile inglese, che ripaga così un debito d'onore contratto con Dario, che riteneva erroneamente avergli salvato la vita 12 anni prima, in occasione di un incidente, dove invece aveva trovato la morte la moglie (in realtà il lestofante stava cercando di derubare i cadaveri). Ben presto la personalità forte di Dio causa ripetuti guai al figlio più giovane di George, Jonathan Joestar: ancora più avido e sprezzante del padre, Dio è intenzionato a sfinire Jonathan e prendere il suo posto nel cuore di George come figlio prediletto.
In un primo momento Dio sembra riuscire a guadagnare la fiducia del patriarca della famiglia Joestar, specialmente attraverso il suo charme e ripetuti inganni. Nonostante ciò i suoi piani di impadronirsi dell'eredità dei Joestar viene scoperto da Jonathan, che lo smaschera: Dio aveva non soltanto causato la morte di Dario avvelenandolo, ma era intenzionato a ripetere il gesto contro George stesso.
Ormai alle strette, Dio non vuole arrendersi e per ribaltare la situazione a suo favore decide di non accontentarsi dell'eredità dei Joestar, ma di guadagnare un potere smisurato grazie all'uso di un artefatto magico, la Maschera di Pietra; grazie a ciò si trasforma in un vampiro pressoché inarrestabile, guadagnando dei poteri soprannaturali basati sull'utilizzo di tutto il potenziale del corpo umano. Dio diventa quindi capace di camminare sui muri e rigenerare le proprie ferite più velocemente di quanto il fuoco possa consumare la sua carne; è in grado di comprimere il liquido presente nelle sue cavità orbitali e di spararlo come un proiettile, uccidendo esseri viventi e distruggendo la dura pietra. È inoltre in grado di vaporizzare i fluidi del suo corpo talmente velocemente da ghiacciare qualsiasi cosa al tatto. D'altro canto, queste capacità fanno da contraltare alla necessità di sostenere il suo corpo con energia di matrice negativa; una sufficiente forza vitale - come la luce del sole - avrebbe negato la presenza di tale forza a sostenerlo e disintegrato il suo corpo di non-morto.
Al termine della serie, il corpo di Dio viene distrutto da Jonathan. Si salva solo la sua testa (ancora in vita) che viene raccolta da un suo seguace. Dio decide così di prendere il corpo di Jonathan stesso così lo segue sulla nave dove si era imbarcato per il suo viaggio di nozze. Per impedire il diabolico piano di Dio, Jonathan si sacrifica causando l'inabissamento della nave e portando con sé il vampiro sul fondo dell'Oceano Atlantico.

Stardust Crusaders
All'inizio della terza serie, ambientata 100 anni dopo la prima, è rivelato che il piano di Dio ha funzionato ed egli, preso possesso del corpo di Jonathan Joestar è rimasto in una sorta di letargo sul fondo del mare chiuso in un baule. Un trio di pescatori recupera accidentalmente il baule risvegliando così la sua minaccia. Grazie all'aiuto di Enya Gail e all'artefatto conosciuto come La Freccia, entra in possesso del potente stand The World. Il collegamento psichico che il suo corpo ha con i componenti della famiglia Joestar, fa sì che anche in loro si risvegli lo stesso tipo di potere. Sfortunatamente però, Holly Joestar, figlia di Joseph Joestar e madre di Jotaro Kujo non è abbastanza forte per controllare il suo potere e rischia la morte. Per impedirlo, JoJo e soci decidono di raggiungere Dio nella sua residenza al Cairo e ucciderlo.
Dio, dal canto suo, gli oppone tutti i suoi seguaci portatori di Stand attendendoli alla meta. Alcuni, tra cui inizialmente Kakyoin e Polnareff, vengono "convinti" tramite dei "germogli di carne " che Dio impianta nel loro cervello manipolandone la mente; altri rimangono semplicemente affascianati dal suo carisma come N'Doul e Vanilla Ice. Quest'ultimo verrà premiato per la sua fedeltà venendo trasformato in vampiro da Dio. Una volta sconfitti tutti i suoi alleati, Dio affronterà personalmente il gruppo di Jotaro. Ucciderà Kakyoin rivelando il potere del suo stand, The World, in grado di fermare il tempo e ferirà gravemente Joseph. Combattendo contro Jotaro, Dio rimarrà sconvolto di sapere che lo stand del suo avversario, Star Platinum, è simile al suo e Jotaro sta imparando a muoversi nel tempo fermo. Dopo aver preso il sangue di Joseph, Dio aumenterà la durata in cui può tenere fermo il tempo e si convincerà di essere invincibile, ma finirà ucciso da Jotaro che ha sviluppato anche lui il potere di fermare il tempo. Metà del suo corpo verrà usato per riportare in vita Joseph tramite una trasfusione e poi verrà bruciato dal sole.

Vento Aureo e Stone Ocean
Si scopre che ha avuto dei figli tra cui il più famoso è Giorno Giovanna (Stand: Gold Experience), protagonista della quinta serie. Altri suoi figli sono Ungaro (Stand: Bohemian Rhapsody), Rykiel (Stand: Sky High), Donatello Versus (Stand: Underworld) comparsi come avversari nella sesta serie. Da notare il fatto che, avendo Dio generato questa prole quando aveva il corpo di Jonathan, essi sono a tutti gli effetti dei membri della famiglia Joestar (con tanto di voglia a forma di stella sul collo).
Nella sesta serie, Stone Ocean, si scopre il desiderio di Dio di creare un mondo perfetto per se stesso e alcuni suoi subordinati; diede a Enrico Pucci il compito di essere la sua "coscienza vivente" nel caso che fosse impazzito e avesse abbandonato il progetto. Pucci, dopo essersi fuso con il Bambino Verde (nato da un osso di Dio) è divenuto una sorta di suo discendente biologico.

Steel Ball Run
In Steel Ball Run, ovvero la settima serie ufficiale del manga ma che di fatto rappresenta una storia a sé stante, compaiono molti personaggi che richiamano i protagonisti della serie principale. In quest'opera fa la sua comparsa Diego Brando (alter ego di Dio Brando) detto Dio, un formidabile fantino di origine inglese che partecipa alla gara (chiamata appunto Steel Ball Run). Anche questo Diego è di umili origini e, dopo l'abbandono da parte del padre Dario, ha vissuto con la madre la quale ha fatto grandi sacrifici pur di riuscire a sfamare il figlio. Dopo averla vista morire di malattia a causa della loro misera condizione, Diego decise di scalare la società grazie alle sue doti ippiche unite a una volontà di emergere senza pari e a mancanza di scrupoli. Iniziò come Hot Walker (lavorando anche per la famiglia Joestar) fino a diventare un affermato e rispettato fantino professionista. Secondo un aneddoto, ha sposato una ricca signora ottantenne che è poi deceduta lasciandolo unico erede. Johnny Joestar lo ha definito un Predatore. Si metterà quasi subito al soldo del presidente Funny Valentine, al quale chiederà come ricompensa, per il suo aiuto, l'intera isola di Manhattan, tuttavia non esiterà a tradirlo.
Questa versione di Diego muore scontrandosi con Valentine. Tuttavia, quest'ultimo, utilizzando il suo stand D4C in grado di superare le barriere dimensionali, porta nel Mondo Fondamentale un Diego alternativo, anche lui fantino e concorrente della SBR ma portatore di The World. Questo Dio riesce ad aver ragione del potere della rotazione infinita di Johnny Joestar e a vincere la gara. Tuttavia, prima che riesca ad impossessarsi della reliquia, Lucy Steel lo uccide utilizzando la testa mozzata del corpo del Diego Brando originale.

Eyes of Heaven
Il Dio Brando che compare nel gioco Jojo's Bizzarre Adventure: Eyes of Heaven proviene da una dimensione alternativa, in cui ha sconfitto Jotaro e si è evoluto, divenendo la cosa più vicina ad un dio di quanto immaginasse. Tale versione viene scoperta da Funny Valentine per eliminare Johnny Joestar dell'universo Steel Ball Run, tuttavia quando scoprì che la sua realtà era solo una delle tante Dio decise di conquistare l'universo principale e ascendere al suo paradiso personale, sebbene per farlo avrebbe avuto bisogno delle parti della sacra reliquia (apparsa sempre in SBR). Viene alla fine sconfitto da Jotaro grazie a ciò che rimane del corpo del Dio sconfitto in Stardust Crusaders, il quale collide con Dio danneggiandolo e permettendo a Jojo di distruggerlo.

Personalità
La natura sadica, violenta e intransigente di Dio Brando può parzialmente essere spiegata dalla sua infanzia tormentata nelle mani del padre alcolista, che lui stesso ucciderà. Dio è narcisista, ambizioso, arrogante e megalomane: i suoi obiettivi e desideri lo spingono a compiere qualsiasi gesto, anche i più efferati ed inumani, in una condotta priva di scrupoli e remore, sin da ragazzo. Ha mostrato una certa affezione verso coloro i quali lo hanno ricambiato di bontà; in particolare, si è mostrato riconoscente nei confronti di Vanilla Ice, riportandolo in vita dopo che questi si era ucciso per dimostrare la sua totale devozione, e affabile verso Enrico Pucci, che a sua volta gli mostrava fedeltà: generalmente Dio Brando è più un egocentrico narcisista, che premia la fedeltà ed il rispetto dei suoi seguaci, sanziona con durezza chiunque si opponga alle sue brame di dominio e tende a sfruttare il prossimo, da lui percepito come inferiore per natura. Egli infatti è convinto di essere un essere superiore destinato a dominare gli umani.
Amante della lettura e della cultura, Dio non è solito attaccare spontaneamente alcuno che non sia suo nemico o ostacolo; più spesso ha tentato di persuadere le persone a lavorare per lui, e solo in caso di diniego ha provveduto a combatterli ferocemente.

Aspetto fisico
Giovinezza
Dio fa la sua comparsa nel primo capitolo. Ha un viso angelico e di grande fascino, e i capelli biondi.

Forma oscura dal gioco JoJo's Bizarre Adventure
In questa veste Dio non ha il volto visibile, per effetto dell'oscurità che circonda il suo rifugio, mentre i suoi capelli sono bianchi e fluenti. Non porta nulla sul busto, che è quello di Jonathan (sul quale si è inserita la sua testa immortale) e indossa pantaloni verdi, polsiere nere lucide su entrambi i polsi e ginocchiere verdi, con una grande decorazione frontale, a forma di cuore. La sua voce è distorta, e questa sua 'forma' è detta "J'yaku no Kenshin Dio." (Incarnazione Malvagia di Dio)

Forma Fuku
Il vestiario di Dio, in questa forma, presenta, rispetto alla precedente, l'aggiunta di una canottiera attillata, a collo alto, una giacca a maniche lunghe, che lascia la parte inferiore del busto totalmente scoperta e una bandana che richiama l'aspetto delle ginocchiere, ma con una decorazione centrale ridimensionata. Mostra, inoltre, un volto visibile e una capigliatura bionda, acconciata in un taglio prettamente anni ottanta.

Forma furiosa
Dio si presenta in questa forma dopo aver succhiato il sangue di Joseph. Rispetto alla Fuku form, ora non indossa la giacca né la bandana. Il suo look è molto più aggressivo e furioso, omicida, lontano dal tocco cool che aveva in precedenza; i suoi capelli sono disordinati, pettinati verso l'alto; richiama l'aspetto di Dio nell'ultima fase della storia del manga.

Eyes of Heaven
Dio in questo gioco ha la pelle tendente al violaceo, è vestito quasi come un faraone e porta ornamenti dorati con la parola "DIO" che si ripete di continuo. Ha i capelli lunghissimi e sul volto ha un disegno dorato di una stella simile a quello che aveva Enrico Pucci nella sua forma finale.

Stand
Anche senza le abilità del suo Stand, Dio è un combattente pericolosissimo. Le sue abilità da vampiro sopracitate lo rendono di per se un avversario temibile. Possiede inoltre dei riflessi decisamente notevoli che gli hanno permesso di respingere l'Emerald Splash di Kakyoin con un semplice dito (l'attacco in questione è abbastanza forte da rompere il metallo). Possiede inoltre un eccellente fattore rigenerante, che gli permette di guarire da ferite altrimenti letali in poco tempo. Nello scontro finale con Jotaro Kujo, quest'ultimo gli aveva letteralmente sbriciolato il cranio. Eppure dopo un breve lasso di tempo, le sue ferite erano guarite.
Lo Stand di Dio Brando nella terza serie del manga è The World (世界 Za Wārudo) che, così come Star Platinum di Jotaro, è uno stand dotato di incredibile forza fisica, resistenza e riflessi - ma se possibile ancor più veloce e preciso. Più importante, lo stand di Dio è in grado di fermare il tempo per un lasso di tempo non indifferente. All'inizio della serie si vede Dio con uno stand fatto di rovi in grado di scattare una "fotografia" di una visione, un po' come Joseph, questo molto probabilmente è uno stand nato dal corpo di Jonathan, che Dio usa a suo piacimento. Nella sesta serie dimostra inoltre di saper guarire le ferite di Enrico Pucci, come il Crazy Diamond di Josuke. Questo ha portato alcuni fan a pensare che il vero potere di The World fosse il poter disporre dei poteri stand dei Joestar, sebbene questa teoria non sia mai stata accertata.
Nell'universo alternativo di Steel Ball Run, Diego Brando (alter ego di Dio Brando) inizialmente non è dotato di nessun potere stand. In seguito, dopo essere entrato in possesso dell'occhio sinistro della reliquia, Diego acquisisce l'abilità dello stand Scary Monsters di Ferdinand che era stata usata su di lui. Il potere dello stand di Diego sembra essere maggiore rispetto a quello di Ferdinand, in quanto gli permette di acquisire lui stesso i tratti di un dinosauro oltre a poter trasformare le altre creature. Il Diego Brando proveniente da un'altra dimensione che compare negli ultimi due volumi della serie è invece portatore dello stand The World, identico a quello già comparso nella terza serie.
In Eyes of Heaven lo stand di Dio si chiama The World Over Heaven, ed è l'evoluzione di quello precedente. Simile a quello precedente salvo i colori bianco e oro, questo Stand ferma il tempo per un periodo illimitato, riscrive completamente la realtà e riporta in vita i morti rubandogli l'anima e soggiogandoli al volere di Dio. Ha tuttavia un campo d'azione ristretto a due metri e gli oggetti possono essere modificati dallo Stand solo se colpiti da esso.

Altre apparizioni
Dio è un personaggio giocabile del videogioco Jump Super Stars e del suo seguito Jump Ultimate Stars, entrambi disponibili per Nintendo DS. Dio Brando è un personaggio giocabile anche del videogioco crossover Jump Force per PS4 e Xbox One.
Nella serie di videogiochi Touhou è presente un personaggio femminile di nome Sakuya Izayoi che è una parodia di Dio Brando, e le sue tecniche di combattimento si basano appunto sulla capacità di manipolare il tempo e sul lancio di coltelli.


mercoledì 16 ottobre 2019

Don Zauker

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Don Zauker è una serie a fumetti scritta da Emiliano Pagani e disegnata da Daniele Caluri (conosciuti anche come Paguri), pubblicata con cadenza mensile su Il Vernacoliere fino a novembre 2011.

Il personaggio
Don Zauker è un immaginario prete esorcista, sboccato, dal fisico palestrato e tatuato, pornofilo, donnaiolo, tossicomane, omofobo, razzista e per nulla vicino alle posizioni ufficiali della Chiesa cattolica. Il nome di Don Zauker deriva dall'omonimo antagonista della serie Daitarn 3, il capo dei cattivi, a sottolineare subito il carattere del personaggio:
«Don Zauker è arrogante, manesco, ignorantissimo, egoista, bugiardo; è l’incarnazione dei peggiori vizi dell’uomo e non fa assolutamente niente per nasconderlo.»
(Emiliano Pagani)
Le fattezze fisiche e qualche battuta (se un uomo con il crocifisso incontra un uomo con la pistola, l'uomo con il crocifisso è un uomo morto) invece, ricordano da vicino quelle di Clint Eastwood e dei duri del cinema d'azione.
Secondo il fumetto, Don Zauker è nato a Dzez-Kazan, un piccolo villaggio nei pressi della steppa del Kazakistan. Ha trascorso l'infanzia in Germania collezionando alcune presenze nelle giovanili del Karl Zeiss Jena; nel 1953 venne registrato al porto di Livorno come unico passeggero dello Spirit of Whitby, ed infine chiese di essere assunto come esorcista in Vaticano allegando alla domanda di assunzione le referenze scritte da Rasputin e Bokassa. Avrebbe "lasciato il segno un po' ovunque dall'Uzbekistan all'Amazzonia".
Sempre secondo la storia immaginaria, nei primi anni del suo soggiorno in Italia Don Zauker riuscì ad arrivare a Pietrelcina. Venuto in possesso di diverse lettere composte da un eminente prelato riguardanti le attività di Padre Pio, Don Zauker studiò le attività del frate di Pietrelcina usandole come pietra di paragone per creare la sua immagine pubblica di sant'uomo, mistico e devoto.

Caratteristiche particolari
La pistola di Don Zauker è una Luger P08 che porta sempre sotto la tunica (chiaro riferimento alla sua militanza nella Gioventù hitleriana durante il nazionalsocialismo, visto che la Luger era l'arma di ordinanza degli ufficiali tedeschi durante la II Guerra Mondiale).
Ha battuto 15 a 1 il Santo Padre Benedetto XVI in una partita di calcetto tenutasi negli appartamenti papali, con cui aveva un conto in sospeso per una partita svoltasi nell'estate del 1941 fra membri della Gioventù hitleriana e dobermann contro ebrei, zingari, storpi, handicappati, beduini, comunisti e gay.
Le tribù nomadi Dell'Uzbekistan lo hanno soprannominato "Il Lupo della steppa".
Gli Indios della foresta amazzonica si riferiscono a lui con l'appellativo di "PAQUE-TOCH-SIACHT-NAMPUR" ovvero "lo spirito venuto da lontano a trombarci le mogli".

Pubblicazioni e spettacoli
Don Zauker, su testi di Emiliano Pagani, è una summa di satira acida a tutto campo e di anticattolicesimo (sentimento largamente condiviso da Caluri che non ne fa mistero). Una raccolta delle puntate pubblicate del fumetto di Don Zauker (più una inedita) è stata presentata in anteprima nel corso di Lucca Comics 2006.
Nel 2008 per l'editore Clair de Lune il fumetto (con il nome di Dom Zauker, Exorciste) è stato pubblicato anche in Francia.
Durante la tradizionale festa organizzata a Livorno dalla rivista i due autori hanno realizzato uno spettacolo, in collaborazione con la compagnia teatrale I Licaoni, il "Don Zauker Talk Show", replicato durante l'edizione di Lucca Comics 2006, in seguito riproposto in diverse località.