Zora la vampira
è un personaggio immaginario dei
fumetti italiani ideato da Renzo Barbieri e protagonista di una
omonima testata di genere erotico/horror pubblicata dalla Edifumetto
in diverse serie dal 1972 al 1985. Dal fumetto nel 2000 ne è stata
tratta una trasposizione cinematografica.
Zora è figlia del professor Pabst, uno
studioso che durante una spedizione in Transilvania, ritrova il
cadavere del Conte Dracula e lo trasporta fino a Londra dove viene
resuscitato involontariamente dalla ragazza stessa che, dopo essere
stata morsa dal conte, diventa una vampira. Grazie a un filtro la
ragazza, diversamente dagli altri vampiri, riesce a sopravvivere alla
luce del sole e a dare quindi la caccia al malvagio Conte.
L'aspetto fisico di Zora è stato in
parte ispirato da Catherine Deneuve, come è ben visibile sulla
copertina del primo numero.
Il personaggio nasce sulla scia di un
omologo personaggio, Jacula, edito dalla ErreGI dal 1969 e sempre
ideato da Barbieri.
Pubblicato nel caratteristico formato
tascabile dalla Edifumetto di Renzo Barbieri per 288 numeri divisi in
cinque serie dal 1972 al 1985.
- prima serie: settembre 1972 - dicembre 1972, 6 volumi;
- seconda serie: gennaio 1973 - dicembre 1973, 23 volumi;
- terza serie: gennaio 1974 - dicembre 1974, 24 volumi;
- quarta serie: gennaio 1975 luglio 1981, 167 volumi;
- quinta serie: luglio 1981 - settembre 1985, 68 volumi.
Le storie vennero scritte da Renzo
Barbieri e Giuseppe Pederiali (Rubino Ventura) e disegnato quasi per
tutti gliepisodi da Birago Balzano affiancato da Giuseppe Montanari,
Giovanni Romanini e Saverio Micheloni. In Francia, edito da
Elvifrance, l'edizione ha avuto un maggiore successo, continuando
nella pubblicazione anche dopo l'interruzione nel 1985 della serie
italiana originale.
Successivamente sono state realizzate
altre serie ispirate al personaggio come Zora Nuova serie, la
ristampa Super Zora e supplementi ad altre testate, albi e raccolte.
Le storie sono state riproposte nelle raccolte tematiche edite negli
anni 2000, Vietato ai minori, edito da Rizzoli, e Maledette vi amerò,
edito da Neri Pozza.
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