Thor Odinson
(letteralmente Thor figlio di
Odino) è un personaggio immaginario dei fumetti creato da Stan Lee,
Larry Lieber (testi) e Jack Kirby (disegni), pubblicato negli Stati
Uniti dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in
Journey into Mystery (vol. 1) n. 83 di agosto 1962.
Ispirato all'omonima divinità della
mitologia norrena, Thor, noto come il Dio del Tuono (God of Thunder)
o Il Tonante (The Thunderer), è l'erede al trono di Asgard, figlio
di Odino e di Gea. Grazie ai poteri derivatigli dal suo doppio
retaggio e dal martello incantato Mjolnir, Thor è uno dei più forti
e più importanti protettori di entrambi i mondi, un supereroe membro
fondatore dei Vendicatori e uno degli esseri più potenti
dell'Universo Marvel.
Nella classifica stilata nel 2011 da
IGN, si è posizionato al 14º posto come più grande eroe della
storia dei fumetti, dopo Jean Grey e prima di Sogno.
Pochi mesi dopo la creazione di Hulk,
Stan Lee ha dichiarato di essersi chiesto: «Come fai a rendere
qualcuno più forte della persona più forte? Alla fine l'ho capito:
non renderlo umano - rendilo un dio. Ho deciso che i lettori erano
già abbastanza familiari con gli dei greci e romani. Poteva essere
divertente approfondire le vecchie leggende norrene... inoltre, ho
immaginato che le divinità nordiche somigliassero ai vichinghi del
passato, con le barbe fluenti, gli elmi con le corna e le clave da
battaglia. Journey into Mystery aveva bisogno di una boccata di
ossigeno, così ho scelto Thor... a intitolare la testata. Dopo aver
scritto una base per la storia e i personaggi che avevo in mente, ho
chiesto a mio fratello, Larry, di scrivere la trama perché io non ne
avevo il tempo... e fu naturale per me assegnare le matite a Jack
Kirby». Nel 1985 Kirby ha dichiarato: «Avevo realizzato una
versione di Thor per la DC negli anni cinquanta prima di realizzarlo
per la Marvel. Ho creato Thor alla Marvel perché sono sempre stato
innamorato delle [sue] leggende, è per questo che conoscevo Balder,
Heimdall e Odino. Ho provato a aggiornare Thor e a metterlo in un
costume da supereroe, ma era sempre Thor», mentre in un'intervista
pubblicata nel 1997 ha affermato: «Conoscevo molto bene le leggende
di Thor, ma volevo modernizzarle. Sentivo che poteva essere qualcosa
di nuovo per i fumetti, prendere le vecchie leggende e
modernizzarle».
Il linguaggio di Thor e degli altri
asgardiani comprimari delle sue avventure è volutamente arcaico e
solenne, infarcito di termini enfatici che rendono i loro lunghi ed
elaborati dialoghi simili ad un poema nordico o alle atmosfere
wagneriane; i principali esempi delle forme shakespeariane con cui il
personaggio è solito parlare sono le grida di battaglia «Have at
thee!» ("In guardia!") o «I say thee nay!» ("Dicoti
no!"), nonché il frequente utilizzo del pronome di seconda
persona singolare "thou" ("tu"), che nell'inglese
contemporaneo è stato sostituito da "you" ("voi").
Nonostante il nome Thor fosse stato già
utilizzato per un personaggio Timely Comics comparso sulle pagine di
Venus (vol. 1) n. 12-13 (febbraio-aprile 1951), il personaggio della
Marvel Comics esordì nell'antologia fantasy-fantascientifica Journey
into Mystery (vol. 1) n. 83, datato agosto 1962.
Dopo il suo esordio le storie del
personaggio continuarono a essere pubblicate su Journey into Mystery
in storie da circa 13 pagine l'una che hanno visto alternarsi i testi
di Stan Lee, Larry Lieber e Robert Bernstein e i disegni di Jack
Kirby, Joe Sinnott, Don Heck e Al Hartley fino a quando, raggiunto il
n. 125 nel febbraio 1966 la serie senza cambiare la numerazione venne
ribattezzata a Thor (vol. 1). Inizialmente le storie del personaggio
si accompagnavano alla serie di racconti brevi Tales of Asgard,
iniziata sul n. 97 (ottobre 1963), poi divenuta The Mighty Thor dal
n. 104 (maggio 1964) e infine sostituita da una miniserie sugli
Inumani nei n. da 146 a 152 (novembre 1967-maggio 1968)
per poi scomparire allungando la
serie principale da 13 a 20 pagine. Contemporaneamente Thor diviene
comprimario di The Avengers fin dalla prima pubblicazione (settembre
1963) mentre la sua testata inizia dal n. 101 fino al n. 179
(febbraio 1964-agosto 1970) un lungo ciclo a opera di Lee e Kirby in
merito del quale il critico di fumetti Les Daniels ha dichiarato: «le
avventure di Thor sono state gradualmente trasformate da storie su
uno strano supereroe in una saga spettacolare», mentre il fumettista
Chic Stone ha affermato che: «Kirby poteva semplicemente condurti
attraverso tutti questi mondi diversi. I lettori lo avrebbero seguito
ovunque».
Dopo Kirby, Neal Adams ha illustrato i
n. 180 e 181 (settembre-ottobre 1970), venendo in seguito sostituito
da John Buscema, che ne diviene l'artista principale fino al n. 278
(dicembre 1978), accompagnato dai testi di Gerry Conway, Len Wein e
Roy Thomas, il quale ne diviene poi lo sceneggiatore principale,
integrando numerosi aspetti dei miti nordici e dando spesso vita a
vere e proprie trasposizioni a fumetti delle leggende norrene. A metà
degli anni settanta la Marvel prende inoltre in considerazione l'idea
di dare al personaggio una seconda testata in bianco e nero ma il
progetto fu poi abbandonato e ne rimangono solamente due storie,
pubblicate rispettivamente su Thor Annual n. 5 (1976) e su Marvel
Preview n. 10 (1977).
Dal n. 337 (novembre 1983) fino al n.
367 (maggio 1986) le avventure del personaggio vennero curate da Walt
Simonson, il cui ciclo di storie, oltre a enfatizzare enormemente le
origini mitologiche del personaggio, è stato un grande successo di
pubblico e critica; dopo Simonson, si passò all'allora curatore
editoriale della Marvel Tom DeFalco, che ha sceneggiato la testata,
spesso in coppia col disegnatore Ron Frenz, fino al n. 459 (febbraio
1993). In seguito al crossover Heroes Reborn a metà degli anni
novanta la serie, dopo il n. 503 (novembre 1996), torna a chiamarsi
Journey into Mystery e ospita brevemente le avventure di Shang-Chi,
la Vedova Nera e Hannibal King, prima di cessare la pubblicazione col
n. 521 (giugno 1998), lasciando spazio al secondo volume di Thor,
durato 85 numeri (luglio 1998-dicembre 2004) e sceneggiato da Dan
Jurgens per i primi 79 e Mike Oeming (con i disegni dell'italiano
Andrea Di Vito) per gli ultimi 6, ovvero il ciclo di Ragnarok, a
seguito del quale Thor e gli altri personaggi di Asgard spariscono
dall'universo Marvel per tre anni.
Nel settembre 2007 il personaggio e i
suoi comprimari fanno ritorno dalla lunga assenza nel terzo volume
di Thor sceneggiato da J. Michael
Straczynski e disegnato da Olivier Coipel; la testata, dopo i primi
12 numeri, riassume la numerazione originale in occasione del
seicentesimo. A partire dal 604 (febbraio 2010) Kieron Gillen
sostituisce Straczynski ai testi fino al n. 614 (novembre 2010),
venendo assistito ai disegni da Billy Tan, Richard Elson e Doug
Braithwaite, prima che Matt Fraction gli subentri in qualità di
sceneggiatore. In concomitanza con l'uscita del film Thor, diretto da
Kenneth Branagh, vengono pubblicati quattro speciali: Thor: The
Mighty Avenger, Thor: First Thunder, Thor: For Asgard
e Iron Man/Thor. Dal n. 621 di
Thor (maggio 2011) la serie riassume per la seconda volta il titolo
Journey into Mystery, concentrandosi sulle avventure di Loki
sceneggiate da Gillen, mentre a Fraction viene assegnata la gestione
di una nuova testata, The Mighty Thor
(ai disegni Olivier Coipel),
cancellata dopo 22 numeri
per via del rilancio Marvel NOW! e
sostituita da Thor: God of Thunder, serie sceneggiata da Jason Aaron
e disegnata da Esad Ribić, che sarebbe durata 25 numeri. A ottobre
2014, in seguito a Original Sin, inizia un quarto volume di Thor,
sempre scritto da Aaron, illustrato da Russell Dauterman, e
incentrato su Jane Foster nei panni di una versione femminile del
personaggio. A causa dell'evento Secret Wars la serie viene chiusa
dopo 8 numeri, sostituita dalla miniserie di 4 numeri Thors e poi
riaperta a evento concluso con lo stesso team creativo e nome The
Mighty Thor. Nel 2016 dopo diversi mesi di assenza, il Thor originale
riottiene una sua testata a cura di Aaron e Coipel intitolata The
Unworthy Thor, che si concluderà dopo 5 numeri. Nel 2018, terminata
la serie del Thor femminile, è iniziata una nuova testata regolare
con protagonista il Figlio di Odino. Essa è sceneggiata ancora da
Jason Aaron e disegnata da Mike Del Mundo.
In Italia le avventure di Thor sono
state inizialmente pubblicate dall'Editoriale Corno sulla rivista
omonima da aprile 1971 a agosto 1980 per un totale di 243 numeri.
Dopo il fallimento dell'editore i diritti sono passati alla Play
Press, che lo ha prima pubblicato sui numeri da 1 a 36 di Silver
Surfer (ottobre 1989-settembre 1992), e in seguito in una nuova
testata interamente dedicata al personaggio e durata per 60 numeri
(febbraio 1991-1994) più alcuni speciali. Con l'avvento di Marvel
Italia, le avventure di Thor sono state inizialmente pubblicate
assieme a quelle di Capitan America in Capitan America & Thor
(novembre 1994-agosto 1997) e poi dal 1999 in maniera autonoma su
Thor, per un certo periodo rinominato Thor & i Nuovi Vendicatori.
Nato ad Ásgarðr
dal dio di Asgard Odino e dello
spirito della Terra Jord (avatar di Gea) così che i suoi poteri non
derivassero esclusivamente dalla patria degli dei celesti, Thor viene
cresciuto tra gli asgardiani nella convinzione che Frigga, la
legittima sposa del padre, fosse anche sua madre biologica. Trascorsa
la fanciullezza gettandosi nelle avventure più disparate assieme
all'invidioso fratello adottivo Loki, agli amici Balder, Fandral,
Hogun, Volstagg e al suo primo amore Lady Sif
ben presto, non smentendo la forza
e la nobiltà del suo retaggio, Thor diviene il miglior guerriero di
Asgard, tanto abile da riuscire a brandire il martello incantato
Mjolnir
e da recuperare l'anello del
Nibelungo per conto di suo padre sotto le mentite spoglie di
"Siegfried", dando vita all'omonima leggenda. Tutto ciò
porta tuttavia il principe asgardiano a sviluppare un carattere
arrogante, impulsivo e quasi guerrafondaio, motivo per il quale Odino
decide di insegnargli il valore dell'umiltà esiliandolo sulla Terra
(senza memoria né poteri) nel corpo del giovane, gracile, mite e
zoppo studente di medicina Donald Blake che, dopo dieci anni, apre
una clinica privata a New York divenendo un brillante dottore noto
per le sue virtù di perseveranza e compassione. Compreso che ormai
ha imparato la lezione, Odino fa in modo che il figlio vada in
vacanza in Norvegia, presso una grotta, rinvenga Mjolnir e recuperi i
suoi poteri in tempo per sventare un'invasione di alieni kronani.
Successivamente Thor e il suo alter ego
Donald Blake iniziano una doppia vita prendendosi cura dei malati
nella loro clinica privata assieme all'infermiera Jane Foster (amata
da entrambi) e difendendo l'umanità dal male. I principali avversari
affrontati dal "Dio del Tuono" nel corso delle sue prime
avventure sono l'Uomo Assorbente, il Distruttore, il Demolitore,
Zarrko l'uomo venuto dal domani, l'Uomo Radioattivo, l'Uomo Lava,
Cobra, Mister Hyde, Amora l'Incantatrice, Skurge l'Esecutore,
Gargoyle e infine il suo arcinemico nonché fratello adottivo Loki
che, in un'occasione, per
sconfiggerlo assume il controllo di Hulk facendolo scontrare con lui,
prima che la situazione degeneri però, in soccorso dell'eroe
asgardiano arrivano Iron Man, Ant-Man e Wasp, grazie ai quali riesce
a liberare Hulk mettendo in fuga il "Dio delle Malefatte".
Visto l'ottimo lavoro di squadra, terminata la battaglia i cinque
eroi decidono di formare i Vendicatori.
Innamoratosi di Jane Foster e della
vita sulla Terra, Thor si rifiuta di fare ritorno ad Asgard anche
dopo che Odino sancisce la fine del suo esilio, cosa che crea
numerosi attriti tra padre e figlio.
Nel frattempo, a causa delle
macchinazioni di Loki, l'eroe si vede trascinato in una serie di
avventure epiche quali affrontare il demone Surtur e il gigante Skagg
al fianco di Odino e Balder o provare la sua innocenza da una falsa
accusa davanti al Tribunale degli Dei; eventi che lo costringono a
prendersi un lungo periodo d'assenza dai Vendicatori. Tempo dopo,
Thor conosce il dio greco Ercole
con cui, dopo aver affrontato
Pluto,
Ego il Pianeta vivente
e l'Alto Evoluzionario, instaura
una profonda e duratura amicizia. Infine, Odino acconsente a
trasformare Jane in una dea per sottoporla a una prova e stabilire se
sia degna del figlio ma, dopo aver fallito, l'infermiera viene
privata dei poteri e rispedita sulla Terra senza alcun ricordo di
Thor, il quale in seguito ricomincia la sua storica relazione con
Sif, assieme alla quale affronta per la prima volta il troll Ulik.
Dopo essersi ricongiunto ai vecchi compagni di battaglia per
proteggere Asgard dal mostro chiamato Mangog, Thor soccorre Sif dopo
che "Lui" la rapisce, scopre le origini di Galactus,
affronta nuovamente Surtur, lo Straniero e Abominio, dopodiché si
scontra col Dottor Destino.
Dopo aver impedito alla "Dea della
Morte" Hela di impadronirsi di Asgard, sconfitto Mangog in due
differenti occasioni, vissuto un'altra serie di avventure al fianco
di Ercole e combattuto il "Potere di Odino" (Odin Force)
nel momento in cui diviene una pericolosa forza senziente, Thor si
salva da un'antica profezia, secondo la quale sarebbe caduto in
battaglia contro il Serpente di Midgard, grazie al sacrificio del
reporter Red Norvell, insignito da Loki degli stessi poteri del Dio
del Tuono. In seguito, "Il Tonante" affronta numerose
battaglie al fianco degli Eterni e scopre il ciclo di eterna
distruzione e rinascita cui è condannata Asgard. Al termine della
Quarta Coorte dei Celestiali, giunti sul pianeta per giudicare la
razza umana, Thor scopre la vera identità di sua madre
dunque rendendosi conto della
profonda e recondita ragione del suo attaccamento alla Terra. Nel
corso delle sue successive avventure l'asgardiano affronta due Araldi
di Galactus, il demone Mefisto
e il "Dio della Guerra"
Tyr, libera Drax il Distruttore dalla possessione di un parassita
alieno, collabora con Iron Man per sconfiggere la Bi-Bestia e la
Super Bestia, combatte contro il drago Fafnir e il conte Dracula;
dopodiché scopre dell'esistenza di Atum, il "Divoratore di
Dèi", figlio di Gea e quindi suo fratellastro, che affronta per
ristabilire gli equilibri universali.
Esplorando una navicella aliena su
richiesta di Nick Fury, Thor si imbatte inoltre in Beta Ray Bill, un
alieno korbinita che, dopo qualche iniziale dissapore, si dimostra
degno di impugnare Mjolnir,
ragion per cui viene insignito da Odino dei medesimi poteri del
figlio e riceve il martello incantato Stormbreaker, la cui creazione
cancella tuttavia Donald Blake dall'esistenza, cosa che costringe
Thor a crearsi una nuova identità segreta camuffandosi da mortale e
spacciandosi per il lavoratore edile Sigurd Jarlson. Bill diviene
successivamente uno dei principali alleati di Thor e di Asgard,
assistendo il regno nella lunga guerra con le schiere del demone
Surtur, al termine della quale, pur riuscendo a sconfiggere il
nemico, apparentemente, Odino muore lasciando al figlio il gravoso
compito di impedire che il regno sprofondi nel chaos a causa delle
macchinazioni di Loki
o di Hela, che arriva a maledire
Thor rendendo le sue ossa fragili come vetro e privandolo della
possibilità di morire, cosa che gli provoca numerosi danni
lasciandolo in uno stato di perenne agonia finché il suo corpo viene
completamente polverizzato dopo uno scontro col Serpente di Midgard.
Assunto il controllo del Distruttore,
Thor riesce a costringere Hela ad annullare l'incantesimo
ripristinando la sua forma originaria, dopodiché affronta nuovamente
i Celestiali
e riesce a ritrovare Odino
(imprigionato da Seth a seguito alla sua presunta morte) restituendo
a Asgard il suo legittimo sovrano, che tuttavia poco dopo sprofonda
nel "Sonno di Odino" (Odinsleep) lasciando Heimdall a
governare in sua vece. Nel corso di tale periodo, Thor è costretto a
uccidere Loki, andando contro il volere di Odino e costringendo
dunque il reggente di Asgard a esiliarlo assegnando il suo ruolo e i
suoi poteri al mortale Eric Masterson, con cui, per un certo periodo,
il "Dio del Tuono" è stato fuso;
in seguito si scopre però che
Loki è ancora vivo
e dunque, poco dopo il risveglio
di Odino, Thor viene richiamato dall'esilio e torna a ricoprire il
ruolo di protettore dei Nove Mondi. Poco tempo dopo, a causa delle
numerose assunzioni di identità mortali, Thor ha un crollo nervoso e
cade vittima della "follia del guerriero", da cui si
riprende solo grazie al padre, a Adam Warlock e al Dottor Strange.
In seguito alla battaglia con Onslaught
Thor muore assieme a molti Vendicatori e ai Fantastici Quattro ma il
semi-onnipotente Franklin Richards li resuscita in un universo
tascabile di sua creazione
da cui fanno poi ritorno
all'universo originario. Scoperto che in sua assenza gli Dèi Oscuri
hanno catturato la sua gente, il Dio del Tuono corre in loro soccorso
insieme a Ercole
ma, nel corso di tale impresa,
viene ucciso dal Distruttore e, per salvarlo, uno dei corvi di Odino
unisce la sua forza vitale a quella di Jake Olson, giovane paramedico
a sua volta deceduto nello scontro. L'unione vitale tra i due ha però
breve durata in quanto, poco dopo, Odino li separa
di modo che Olson possa riprendere
in mano la propria vita mentre Thor partecipa all'ennesima guerra tra
Asgard e i Demoni di Fuoco, al termine della quale Odino e Surtur si
uccidono a vicenda; un addolorato Thor si assume dunque le sue
responsabilità e sale al trono ereditando il regno e l'immenso
potere paterno.
Trovandosi diviso tra i suoi
doveri regali e il desiderio di proteggere i mortali, per non dover
scegliere Thor decide di modellare la Terra a immagine del suo mondo
instaurando, di fatto, una tirannia
provocando numerosi dissapori da
parte dei suoi alleati
e del governo statunitense, che
decide infine di lanciare una bomba atomica su Asgard portando il
"Dio del Tuono" a dichiarare guerra al mondo intero e
conquistarlo. Sposatosi con Jarnsaxa in un matrimonio di convenienza,
Thor ha un figlio, Magni, che, raggiunta l'età adulta, decide di
sollevarsi contro il padre dando vita a una sanguinosa guerra nel
corso della quale, rendendosi conto del suo errore, Thor resetta tali
eventi attraverso un viaggio temporale.
In seguito, Loki ritrova lo stampo di
Mjolnir, il nucleo di una stella, e se ne serve per costruire
innumerevoli altri martelli magici con cui armare un esercito per
marciare su Asgard e dare inizio a Ragnarǫk. I Nove Regni vengono
conquistati uno a uno dall'esercito di Loki. Thor entra in possesso
del potere di Odino e della sua saggezza, grazie alla quale capisce
che Ragnarok non è un unico evento apocalittico, ma un ciclo creato
da Dei superiori, attraverso il quale essi si nutrono dell'energia di
Asgard. Thor affronta l'odiato fratello adottivo sulla cima
dell'Albero della Vita (Yggdrasill) e lo decapita. Poi si erge contro
"Coloro che Siedono nell'Ombra" ponendo fine alla
maledizione del Ragnarök; rendendosi conto che tale è sempre stato
il piano di Odino, mentre il crepuscolo delle divinità si avvia al
compimento, Thor rimane sospeso nel vuoto in una sorta di
ibernazione.
Anni dopo, Mjolnir viene rinvenuto sul
suolo statunitense e posto sotto la sorveglianza della United States
Army
ma, quando il Dottor Destino
irrompe nella struttura tentando senza successo di rubarlo, nella
confusione che si genera, il martello viene trafugato di nascosto da
Donald Blake, nel frattempo divenuto un'entità a sé stante; grazie
all'artefatto il medico riesce a raggiungere Thor nel vuoto
risvegliandolo dal suo stato di sospensione e convincendolo a unirsi
nuovamente a lui e tornare sulla Terra
per resuscitare tutti gli dèi del
pantheon, rinati sotto spoglie mortali
eccetto Odino, rimasto in un limbo
per prevenire il ritorno di Surtur.
Ripristinato in seguito il regno di
Asgard a Broxton, Oklahoma, Thor viene a sapere degli eventi della
guerra civile dei superumani e del ruolo giocatovi da Iron Man;
infuriatosi, non appena questi lo avvicina per chiedergli di
registrarsi a sua volta, Thor minaccia di considerare al pari di un
nemico chiunque si avvicini al suo regno senza permesso, ragione per
la quale il governo si vede costretto a riconoscere ad Asgard lo
status di ambasciata.
Solo molto tempo dopo il Dio del Tuono
e Capitan America si riconciliano definitivamente con Iron Man.
Nel corso dell'invasione segreta degli
Skrull, Thor e Beta Ray Bill uniscono le forze per difendere la Terra
da una delle flotte dei mutaforma, dopodiché, a causa delle
macchinazioni di Loki, l'eroe asgardiano si trova costretto a
uccidere il suo resuscitato nonno Bor, cosa che costringe Balder a
esiliarlo da Asgard; inoltre Mjolnir viene danneggiato nella
battaglia e, per ripararlo, Thor chiede aiuto al Dottor Strange, che
infonde l'anima del guerriero nel martello legandoli
indissolubilmente. Tale riparazione permette a Thor di salvare Sif
dalle grinfie di Loki, che la tiene prigioniera in forma mortale per
potersi servire del suo corpo. I piani di Loki inducono Balder a
spostare il regno di Asgard dall'Oklahoma alla Latveria, terra
dominata dal Dottor Destino. Il dio dell'Inganno agiva in combutta
con Von Doom: gli aveva promesso infatti i corpi di alcuni asgardiani
da dissezionare e studiare, per carpire il segreto dell'immortalità.
Thor comprende l'inganno e sconfigge i due avversari, ma non riesce a
impedire che diversi asgardiani minori siano uccisi da Destino.
Durante l'Assedio ad Asgard degli
Oscuri Vendicatori di Norman Osborn, Thor si erge in difesa del regno
assieme ai suoi compatrioti e alla coalizione formata da Giovani
Vendicatori, Secret Warriors e Nuovi Vendicatori, riuscendo a
respingere le truppe nemiche ma non ad impedire a Sentry di radere al
suolo Asgard e uccidere un pentito Loki, provocando la furia di Thor
che, in tutta risposta, uccide Sentry. Terminato il conflitto il
governo statunitense fa marcia indietro riguardo l'Atto di
Registrazione dei Superumani e Balder annulla l'esilio di Thor
nominandolo suo consigliere. Nel frattempo, aiutato Amadeus Cho a
soccorrere Ercole da una dimensione parallela, Thor si unisce alla
Squadra di Dei formata dall'amico per affrontare il Re del Caos;
bisognoso d'aiuto, in tale frangente l'asgardiano decide di
resuscitare il padre Odino e di ripristinare memoria e poteri del
fratello adottivo Loki, reincarnatosi in un ragazzino.
Qualche tempo dopo Sin libera il
fratello di Odino: Cul il "Dio della Paura" noto come "Il
Serpente" imprigionato e rimosso dalla memoria per via della sua
ferocia; una volta uscito dalla sua prigione nella fossa delle
Marianne, egli accresce sempre di più il suo potere annidando la
paura nei cuori umani e fomentandola fino a scatenare la Guerra del
Serpente, un conflitto con tutti i supereroi del pianeta nel corso
del quale, pur sconfiggendo il nemico, Thor muore a causa delle
ferite. Al funerale del Dio del Tuono il troll Ulik ne usurpa il
ruolo ribattezzandosi "Tanarus" e sostituendosi a lui nella
memoria di tutti tramite un incantesimo. In seguito però, Thor,
resuscitato e fatto tornare tornare dal limbo delle divinità
dimenticate grazie a Loki e Silver Surfer, sconfigge l'impostore.
Come conseguenza di tali eventi, Blake
e Thor vengono nuovamente separati.
Nello svolgimento della guerra tra
Vendicatori e X-Men, Thor guida i Vendicatori Segreti contro la
Fenice venendo però sconfitto e catturato da Colosso e Magik,
entrambi potenziati da tale entità. Terminato il conflitto Capitan
America seleziona Thor per entrare nella Avengers Unity Squad, gruppo
composto sia da Vendicatori che da X-Men.
Nel 2013 un nuovo scrittore inizia a
occuparsi delle sceneggiature di Thor: è Jason Aaron, già
conosciuto per i suoi cicli su Wolverine & X-Men, Ghost Rider e
Hulk. Sotto le sue mani Thor si trova ad affrontare Gorr, il
Macellatore di Dei, che vuole sterminare tutti gli dei dell'universo,
aiutato da un'arma di potenza cosmica, la Necrospada. La narrazione
si svolge su più piani temporali: uno, quello del Thor vendicatore,
nel tempo presente; il secondo nell'Alto Medioevo, quando Thor era
giovane e non ancora degno di Mjolnir; il terzo nel futuro remoto,
quando Thor è l'ultimo dio di Asgard, senza un occhio e con un
braccio mancante rimpiazzato da quello del Distruttore. I tre Thor
uniti sconfiggono Gorr. Nel secondo ciclo di storie, Malekith viene
liberato dalla sua prigione e dà inizio a una guerra che percorre
tutti i regni, che ha avuto il suo culmine nella serie "The War
of the Realms", uscita nel 2019 negli USA. Nell'ultima parte
della serie "God of Thunder" Thor lotta contro la
multinazionale del petrolio Roxxon, aiutato da Rosalind Solomon,
un'ambientalista dello Shield.
Dopo il misterioso omicidio di Uatu
l'Osservatore, tutti i segreti da esso custoditi vengono esposti; di
conseguenza riemerge il ricordo del Decimo Regno: Haven, terra di un
tipo di Angeli (simile al Paradiso solo per l'assonanza del nome ma
diverso dall'altro regno dove vi finiscono i giusti) il cui
collegamento con Yggdrasill è stato reciso in preda all'ira da Odino
dopo che essi gli fecero credere di avere ucciso sua figlia, Angela,
in realtà cresciuta con loro. Ricongiuntosi alla sorellastra, Thor
collabora con gli eroi della Terra smascherando il colpevole
dell'assassinio di Uatu: Nick Fury, il quale, nel corso dello scontro
finale, sussurra all'orecchio del Dio del Tuono un segreto che lo
rende indegno di brandire Mjolnir. Successivamente, Thor perde anche
il braccio sinistro in combattimento contro Malekith il Maledetto,
mentre una misteriosa figura femminile (poi rivelatasi Jane Foster)
solleva il martello incantato assumendo il manto di nuova Thor.
Seppur inizialmente desideroso di reclamare l'artefatto
l'asgardiano le cede volentieri il
nome di "Thor" dopo averla visto in azione; decidendo da lì
in poi di farsi chiamare solo "Figlio di Odino" e di
proseguire il suo operato da supereroe servendosi di una protesi in
uru nero e dell'ascia da battaglia Jarnbjorn.
Tempo dopo, quando Capitan America
coinvolge tutti i vendicatori nella caccia agli Illuminati, rei di
aver distrutto intere Terre alternative e ucciso i loro abitanti pur
di salvare la propria e il proprio universo, Thor deciderà di
tenersi fuori dallo scontro giudicandolo inutile; si unirà così a
Roberto Da Costa, anch'egli vendicatore e nuovo capo dell'A.I.M.,
intenzionato a porre fine alle Incursioni tra universi paralleli
servendosi dei metodi scientifici. Prima dell'Incursione finale tra
Terra 616 e Terra 1610, parteciperà ad un'ultima missione disperata
per tentare di fermare gli Arcani, esseri onnipotenti e veri fautori
delle Incursioni, insieme ai compagni vendicatori Hyperion, Starbrand
e Nightmask: quest'ultimo muore nel teletrasportare i compagni
dall'altra parte dell'universo, mentre gli altri tre cadranno poco
dopo combattendo valorosamente contro gli Arcani stessi.
Nella serie limitata del 2016 L'indegno
Thor, il Figlio di Odino viene a sapere che il martello di Ultimate
Thor è accidentalmente atterrato su Asgard seguendo la trama di
Secret Wars. In ultima analisi, rifiuta la possibilità di sollevarlo
e rivela a Beta Ray Bill che le parole che Nick Fury gli sussurrò
erano "Gorr aveva ragione", spiegando che nessun dio è
degno di ammirazione dei mortali. Dopo questo un individuo
sconosciuto, poi rivelatosi Volstagg, raccoglie il martello di
Ultimate Thor divenendo "War Thor".
Nelle due serie a lei dedicate, la
sostituta di Odinson lotta contro diversi nemici: Malekith, i Giganti
di Ghiaccio, i demoni di Muspelheim, gli Dei Shi'ar e infine Mangog,
che distrugge Asgard, priva della vista Heimdall e alla fine viene
ucciso dalla Tempesta insita nel cuore di Mjolnir. Il martello, privo
della Tempesta, viene lanciato nel sole. Jane arriva fino ai cancelli
del Valhalla, ma viene richiamata indietro dall'Indegno, che
imbriglia il potere della Tempesta e riporta Jane alla vita. La
donna, senza più Mjolnir, cessa la sua attività come Thor e si
dedica solo a combattere il cancro dentro di lei.
Thor Odinson continua le sue battaglie,
grazie a nuovi martelli forgiati dai nani di Nidavellir e incantati
da Odino, e con un nuovo braccio dorato.
Thor, essendo figlio di Odino e Gea è
il più potente tra gli asgardiani difatti, oltre a possedere i
poteri comuni a tutta la sua razza, quali forza, agilità, velocità,
riflessi e resistenza sovrumani derivanti dall'avere pelle e ossa
circa tre volte più dense di quelle di un comune essere umano, la
sua longevità è quasi illimitata, È quasi immortale essendo un
semidio e (a differenza dei suoi simili) i suoi poteri non subiscono
alcuna riduzione spostandosi da Asgard alla Terra. È quasi
completamente invulnerabile, i suoi sensi sono tanto acuti da
permettergli di localizzare oggetti che si spostano a velocità
superluminale
o di percepire un suono dall'altra
parte del pianeta, le sue capacità di sopportazione sono tali da
permettergli di affrontare un'intera armata di Giganti di Ghiaccio
per nove mesi senza sosta né sostentamento riuscendo a sconfiggerli,
inoltre è immune a qualsiasi disagio terrestre e alla magia, sebbene
solo entro certi limiti. Eccellente leader e finissimo stratega, per
scongiurare definitivamente Ragnarǫk Thor si è impiccato per nove
giorni e nove notti a uno dei rami di Yggdrasill conseguendo una
sorta di onniscienza: la "saggezza delle rune"; in qualità
di miglior guerriero di Asgard, è un superbo combattente sia a mani
nude che con le armi bianche, in particolare il martello, la spada,
l'ascia da battaglia e la mazza. Se portato al limite nel corso di
uno scontro, Thor è in grado di entrare in uno stato noto come
"follia del guerriero" (in norvegese: berserksgangr) grazie
al quale incrementa notevolmente le sue capacità combattive ma perde
completamente il controllo di sé stesso, attaccando indistintamente
nemici e alleati. Oltre a essere in grado di guarire le sue ferite in
pochi istanti servendosi di forze mistiche, per retaggio materno
esercita un innato controllo sulla superficie terrestre.
Occasionalmente Thor si serve di
Megingjord, una cintura capace di raddoppiare la sua forza, sebbene
la sua arma abituale sia Mjolnir, un martello incantato, virtualmente
indistruttibile, brandibile solo da coloro che ne sono degni, capace
di tornare sempre in mano al suo possessore e di conferire poteri
quali: l'assorbimento e l'emissione di energia, il teletrasporto
dimensionale, il viaggio temporale e la manipolazione degli agenti
atmosferici come la neve, la pioggia, il vento e soprattutto il
fulmine; in qualità di "Dio del Tuono" Thor è infatti
capace di emettere fulmini di gran lunga più potenti di quelli
presenti in natura, di servirsene per eseguire una defibrillazione e
di generare raggi di energia elettrica dall'immensa potenza offensiva
(God Blast), termici (Thermo-Blast)
o in grado di respingere altre
forme energetiche (Anti-Force). Tramite Mjolnir, Thor è inoltre in
grado di manipolare la materia, la materia oscura e l'antimateria,
creare campi di forza e, ruotandolo rapidamente per poi lanciarlo
nella direzione desiderata rimanendo aggrappato al laccio di cuoio in
fondo al suo manico, volare a velocità supersonica (nell'atmosfera
terrestre) o superluminale (nello spazio). Sebbene se ne serva
raramente, il "Dio del Tuono" possiede inoltre un carro da
guerra trainato da Tanngnjóstr e Tanngrisnir, due capre asgardiane
insignite di poteri mistici tali da renderle in grado di viaggiare
tra i Nove Mondi quasi alla stessa velocità di Mjolnir.
Dopo che il Dottor Strange ha infuso in
Mjolnir una parte dell'anima di Thor per ripararlo da un danno subito
in battaglia, la vita dell'asgardiano diviene legata a doppio taglio
all'integrità della sua arma: se Mjolnir si rompesse nuovamente,
Thor morirebbe.
Altri cinque personaggi hanno assunto
il ruolo di Thor:
- Roger "Red" Norvell, noto anche come Thor II, è apparso per la prima volta in Thor (vol. 1) n. 273 (luglio 1978) a opera di Roy Thomas (testi) e John Buscema (disegni). Reporter innamoratosi di Lady Sif nel corso di una spedizione ad Asgard, viene insignito da Loki degli stessi poteri di Thor per poterlo affrontare, sottrargli Mjolnir, rapire Sif e fuggire. Dopo che la dea riesce a farlo ragionare tuttavia, Red fa ammenda per le sue azioni morendo al posto di Thor nello scontro con il Serpente di Midgard. Il suo spirito, salito nel Valhalla, viene successivamente richiamato alla vita da Odino, il quale gli conferisce nuovamente dei poteri nominandolo nuovo protettore di Asgard al posto di Thor, che ha lasciato il regno dopo una lite col padre. Nel momento in cui, per difendere i suoi sudditi dalle mire di Seth, Odino li priva di memoria e poteri nascondendoli sulla Terra, Red è il solo a mantenere i ricordi e, dopo aver recuperato anche i suoi poteri, si mette alla ricerca degli asgardiani assieme a Thor ma muore nel corso dell'impresa e viene resuscitato come servitore di Seth. Liberatosi dal dominio del dio egizio nel momento in cui l'essenza divina di tutti gli asgardiani viene ripristinata, Red contribuisce alla battaglia contro Seth venendo però in seguito catturato dagli Dèi Oscuri e, successivamente, liberato da Thor. Non è noto quale sia stato il suo destino dopo Ragnarök.
- Beta Ray Bill: Alieno korbinita geneticamente modificato, nonostante l'apparenza mostruosa Bill si rivela il primo extraterrestre capace di brandire Mjolnir e, dopo una battaglia con Thor per il possesso dell'arma, viene dotato da Odino di un martello incantato chiamato Stormbreaker, che gli conferisce gli stessi poteri del "Dio del Tuono", di cui diviene uno dei maggiori alleati.
- Eric Masterson: Architetto incontrato da Thor nei panni di Sigurd Jarlson, Eric diviene un prezioso alleato dell'asgardiano che, per salvarlo da una ferita mortale, decide di fondersi con lui; portando Heimdall a nominarlo nuovo Thor nel momento in cui è costretto a esiliare l'eroe per l'apparente omicidio di Loki. Quando Odino rimuove la condanna del figlio, Eric ottiene una mazza incantata come ringraziamento per i suoi servigi e se ne serve come arma per proseguire l'attività supereroistica col nome di Thunderstrike. Dopo essersi servito dell'ascia maledetta Bloodaxe per sconfiggere Seth, ne combatte l'influenza maligna e muore per lo sforzo.
- Dargo Ktor, noto anche come Thor III, è apparso per la prima volta in Thor (vol. 1) n. 384 (ottobre 1987) a opera di Tom DeFalco (testi) e Ron Frenz (disegni). Abitante di un futuro alternativo distopico (Terra-8710) oppresso da un regime denominato Corporazione, Dargo, assieme alla fidanzata Salla, partecipa a una cerimonia del "Culto del Martello", setta i cui adepti tentano di sollevare Mjolnir nella speranza che uno di loro divenga l'erede di Thor. Nel momento in cui Loki, temendo i propositi del culto, si allea con la Corporazione mandando le sue truppe a fermare il rito, Dargo afferra Mjolnir divenendo il nuovo Thor e sconfiggendo i gregari del "Dio delle Malefatte", che per evitare altre battaglie decide di distruggere la Corporazione mettendo fine al loro dominio. Sebbene in seguito l'uomo lasci che il martello vada verso il suo proprietario in un tunnel temporale, tempo dopo Mjolnir ritorna da lui e Zarrko l'uomo venuto dal domani, approfittando della cosa, lo manda nella realtà di Terra-616 per fargli affrontare Eric Masterson con l'inganno sebbene poi, grazie a Beta Ray Bill, Dargo comprenda la verità e si allei con gli altri due Thor per fermare i piani di Zarkko. I tre formano successivamente i Thor Corps e, combattendo al fianco del Thor originale, riescono a sconfiggere Demonstaff[.
- Jane Foster: Nel momento in cui Thor diviene indegno di brandire Mjolnir Jane Foster, a insaputa di chiunque, riesce a sollevare l'arma e diviene la nuova "Dea del Tuono".
- In 1602, il predicatore cristiano padre Donald è la forma mortale di Thor, tuttavia disprezza profondamente la suddetta partizione di coscienza ritenendo lo porterà alla dannazione. Tale versione del personaggio, anziché esprimersi nella tradizionale forma shakespeariana, parla in versi allitterativi anglosassoni.
- Nel futuro di Marvel 2099, gli asgardiani hanno cessato di esistere ma intorno a loro si è creato un culto tanto vasto da spingere la società senza scrupoli nota come Alchemax a creare un programma di realtà virtuale chiamato Valhalla. Uno dei preti del suddetto culto, Cecil MacAdam, vi viene connesso dall'amministratore delegato della società divenendo il nuovo Thor, condizionato mentalmente affinché obbedisca alla Alchemax. Successivamente un ringiovanito Steve Rogers solleva Mjolnir divenendo brevemente il nuovo Thor, prima di consegnarlo a Miguel O'Hara (Uomo Ragno 2099).
Thor è stato usato, assieme a dei
personaggi DC Comics, per creare due personaggi Amalgam Comics:
- Thorion (unione di Thor e Orion) è il figlio di Thanoseid (unione di Thanos e Darkseid) cresciuto dall'Altopadre di Tutto (unione tra l'Altopadre e Odino) il quale in cambio ha ceduto al tiranno suo figlio L'ok D'saad (unione tra Loki e Desaad) così da formare una tregua tra Apokolips e Nuova Asgard. Nel tentativo di impedire Ragnarǫk, Thorion sprigiona una tale energia da disintegrarsi e rigenerarsi sotto forma di un essere chiamato "Celestiale".
- Thor-El/Access (unione tra Thor e Superman) è un essere costituito di pura energia membro della X-League.
Nel Marvel Mangaverse, Thor viene
evocato dagli eroi della Terra per sconfiggere il demone Dormammu.
Nel crossover Marvel contro DC, Thor
affronta Shazam vincendo piuttosto facilmente.
Nella serie Iron Man Noir, il Barone
Zemo dichiara che, in passato, il suo castello è appartenuto a un
folle che, convinto di essere una divinità di Asgard, aggrediva
sovente i visitatori con un martello; lo scheletro del suddetto
nobile nordico viene mostrato in una teca di vetro con il tipico elmo
di Thor.
Nella realtà di Marvel Zombi, Thor è
tra i tanti supereroi infetti e, non essendo più degno di brandire
Mjolnir, si serve di un martello composto legando un mattone a un
bastone. Dopo la sconfitta di Silver Surfer, Thor è tra i pochi
zombie che riescono a nutrirsi di lui acquisendo i suoi poteri
cosmici ma viene successivamente ucciso e bruciato da Giant-Man.
Nell'universo di Spider-Ham è presente
una parodia del personaggio: Thrr "Il Cane del Tuono".
Nell'universo Ultimate
Thorlief Golmen
è un infermiere norvegese no
global dalle tendenze hippie convinto che il governo stia cospirando
per creare un nuovo ordine mondiale. Nonostante si dichiari la
reincarnazione di Thor, sappia volare, possa generare elettricità,
abbia tratti di onniscienza e possegga una singolare arma metà ascia
e metà maglio (Mjolnir) utilizzabile solo da lui, molti lo credono
un pazzo ossessionato dai miti nordici, ciò non di meno viene
reclutato negli Ultimates e, in seguito, affrontando il fratellastro
Loki dimostra di essere veramente Thor, fatto rinascere sulla Terra
dal padre Odino in seguito alla distruzione di Asgard per impedire a
Loki di scatenare la Terza Guerra Mondiale
facendo così risorgere il regno e
riacquisendo appieno i suoi poteri divini nonché un aspetto più
simile alla controparte classica. Nel momento in cui Reed Richards e
i suoi Figli del Domani uccidono nuovamente tutti gli asgardiani
radendo al suolo la città, Thor ritorna mortale
iniziando a servirsi di un assetto
di poteri tecnologici fornitigli da Tony Stark.
Il personaggio è stato reinventato in
tre scenari della serie fuori continuity What If?:
- Nel primo, che immagina cosa sarebbe successo se fosse stata Jane Foster a trovare Mjolnir al posto di Donald Blake, essa diviene la supereroina Thordis e salva perfino Asgard da Ragnarök venendo poi costretta da Odino a cedere il martello a Blake per poter liberare il figlio dalla sua prigionia mortale. In seguito tuttavia, Jane e il ripristinato Thor si innamorano e convolano a nozze, motivo per il quale Odino le conferisce lo status di dea.
- Nel secondo, che immagina cosa sarebbe successo se Rogue avesse assorbito permanentemente i poteri di Thor, non riuscendo a controllarli la giovane mutante uccide vari membri dei Vendicatori e della Confraternita dei mutanti malvagi prima di rivelarsi degna di brandire Mjolnir e venire manipolata da Loki affinché attacchi Asgard. Vedendo il sincero dolore di Odino tuttavia, Rogue rinsavisce e decide di abbracciare il suo ruolo di nuova Thor.
- Nel terzo, che immagina cosa sarebbe successo se per difendere Asgard da Galactus Thor avesse deciso di divenire un suo araldo, egli decide inizialmente di guidare il Divoratore di Mondi solo su pianeti abitati da razze assetate di sangue che reputa meritevoli della distruzione, tuttavia, anni dopo, saputo che Asgard è caduta in mano a Loki e ai Giganti di Ghiaccio, vi si reca facendo sì che venga divorata da Galactus.
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