Nei fumetti, molti villain si contraddistinguono per la loro crudeltà e le loro motivazioni contorte, ma pochi sono tanto spietati e imprevedibili quanto Victor Zsasz. Se c’è un cattivo che incarna la pura malvagità, quella che non fa distinzione tra le vittime, che non ha un piano se non la distruzione per il gusto della distruzione, è proprio lui.
Victor Zsasz è un personaggio che ha avuto il privilegio (o la maledizione) di emergere come uno dei più agghiaccianti e psicotici nemici di Batman. La sua caratteristica più distintiva è il suo modo di uccidere. Non ha bisogno di una grande pianificazione o di gadget tecnologici per commettere i suoi crimini: tutto ciò di cui ha bisogno è un coltello e una mente disturbata. Ogni vittima che Zsasz uccide viene marchiata con una cicatrice sul suo corpo, come se il suo stesso corpo fosse diventato un memoriale delle sue atrocità. Ogni segno, ogni cicatrice, rappresenta una vita che ha preso. E ciò che lo rende ancora più terrificante è il fatto che Zsasz uccide senza motivo apparente. Non c’è un obiettivo specifico, un vendetta personale o una missione da compiere: Zsasz uccide per puro piacere, per l'ebbrezza che prova nell’imporre la morte su chiunque gli capiti a tiro.
La vera essenza di Zsasz, ciò che lo rende una minaccia ancora più pericolosa, è la sua imprevedibilità. A differenza di altri criminali, che operano secondo un piano preciso o per guadagnare potere, Zsasz non ha limiti. Potrebbe uccidere chiunque in qualsiasi momento, senza preavviso. Questa sua natura incontrollabile lo rende imprevedibile anche per Batman, che, per quanto esperto nel decifrare i suoi nemici, non riesce mai a prevedere i suoi movimenti. La sua assenza di motivazioni e il piacere che trae dal sangue versato lo rendono uno degli avversari più pericolosi di Gotham.
Un esempio lampante della sua spietatezza è la sua apparizione in Injustice: Gods Among Us, un fumetto che esplora una realtà alternativa in cui Superman diventa un dittatore tirannico. In questa trama, Zsasz viene liberato da Superman per interrogare Alfred Pennyworth su dove si trovi Batman. La scena in cui Zsasz viene rilasciato per torturare e minacciare Alfred è un chiaro esempio della sua crudeltà: il solo pensiero di infliggere dolore a una figura amata e rispettata come Alfred dimostra quanto sia disposto a spingersi oltre ogni limite umano.
Quando Batman, ovviamente, interviene, il confronto tra lui e Zsasz è inevitabile. L’aspetto più inquietante non è solo la lotta fisica, ma la visione della sua stessa mente contorta che prende forma nei suoi atti. Zsasz non ha alcuna remora nel minacciare la vita di Alfred, ma la sua vera missione è di essere il peggior incubo possibile per Batman.
E se Batman è la figura che tenta costantemente di mantenere il controllo sulla sua città, il giovane Damian Wayne rappresenta l’aspetto più umano di quest’uomo tormentato. Un incontro in particolare con Zsasz rivela come il giovane Robin non sia immune alla brutalità di un nemico come lui. Quando Zsasz minaccia Alfred, il dialogo tra Damian e Zsasz tocca un punto delicato: non si tratta più di un semplice combattimento tra eroi e cattivi, ma di una battaglia psicologica che mette in gioco la vita delle persone più care a Batman. È in questi momenti che la figura di Zsasz si distingue dalla massa di altri villain: non agisce solo per ottenere qualcosa, ma per il piacere di vedere l'altro soffrire, per colpire i punti deboli dei suoi avversari, non solo fisicamente ma anche emotivamente.
Ciò che rende Zsasz veramente terribile non è solo la sua violenza, ma il suo essere una forza di distruzione priva di motivazioni razionali. È il caos personificato, un uomo che uccide perché può, senza una causa da seguire se non la sua stessa follia. In un mondo di nemici con motivazioni complesse e piani elaborati, Zsasz rappresenta una minaccia che non può essere fermata con la logica o la forza bruta. È un'entità caotica che opera senza scrupoli, senza esitazione, e con un piacere disturbante nel seminare terrore.
Se Batman è il paladino della giustizia e la sua città è un luogo di speranza, Zsasz è il suo antitesi perfetta. La sua mancanza di empatia e la sua capacità di infliggere sofferenza senza motivo lo rendono una figura di puro male, un simbolo di quella parte oscura dell'animo umano che non conosce redenzione. Zsasz non è solo un assassino, è un mostro che trascende la semplice violenza, e per questo merita di essere considerato uno dei villain più vile e spietato dei fumetti.
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