giovedì 17 aprile 2025

Quando Krypton incontra Oa: i kryptoniani e l’eredità del Corpo delle Lanterne Verdi

Nel vasto universo narrativo della DC Comics, dove costellazioni, volontà e lignaggi cosmici si intrecciano, poche alleanze risuonano con il fascino mitologico di quella tra i kryptoniani (e i loro cugini Daxamiti) e il Corpo delle Lanterne Verdi. Un’unione che unisce la volontà incrollabile al potere solare, dando vita a eroi capaci di cambiare l’equilibrio dell’intero cosmo.

Uno dei nomi più emblematici di questa convergenza è Sodam Yat, un Daxamita, ovvero un discendente di coloni kryptoniani che si sono evoluti su un pianeta diverso, diventando potenzialmente anche più potenti dei loro progenitori. Come i kryptoniani, i Daxamiti assorbono l’energia di una stella gialla e sviluppano capacità sovrumane. Ma a differenza di Superman, la loro debolezza non è la kryptonite, bensì il piombo: un’esposizione anche minima può risultare fatale.

Sodam Yat fu reclutato nel Corpo delle Lanterne Verdi durante uno dei periodi più tumultuosi dell’universo DC: la Guerra del Sinestro Corps, un conflitto che minacciava l’intero tessuto dell’ordine galattico. Nel pieno della battaglia, Yat fu scelto come nuovo ospite per Ion, l’entità cosmica della volontà che aveva precedentemente abitato Kyle Rayner. Fu un’investitura drammatica: ai suoi poteri daxamiti si aggiunse l’incommensurabile forza di Ion, trasformandolo in un essere virtualmente onnipotente.

Il suo compito: affrontare Superboy Prime, forse l’antagonista più devastante che l’universo DC avesse mai conosciuto fino a quel momento. L’incontro tra Yat e Prime è uno dei più memorabili per i lettori del ciclo di Geoff Johns: un duello che fonde mitologia moderna e brutalismo cosmico, dove due esseri dalla forza incalcolabile si scontrano tra le rovine di mondi e ideologie.

Ma la gloria ha un prezzo. Durante lo scontro, Yat cade in una trappola: una stanza piena di piombo, letale per i Daxamiti. Solo l’intervento del potere dell’anello lo salva, mantenendolo in vita e consentendogli di fuggire e continuare il combattimento. È un momento che sintetizza alla perfezione la tensione narrativa tra vulnerabilità e volontà, tra la debolezza fisica e l’incrollabilità dello spirito.

Negli anni successivi, il destino di Sodam Yat resta avvolto nell’incertezza. Alcune narrazioni lo dipingono come una figura leggendaria e solitaria: in Final Crisis: Legion of Three Worlds, ambientata nel futuro remoto dell’universo DC, viene presentato come l’ultima Lanterna Verde sopravvissuta. Isolato, resiste ancora, in eterno conflitto con Superboy Prime, in un duello ciclico che sembra incarnare la stessa dialettica tra ordine e caos.

Ma Sodam non è l’unico esempio di connessione tra kryptoniani e le Lanterne Verdi.

In realtà alternative, questa fusione prende forma in modi sorprendenti. In Superman: Last Son of Earth — un Elseworld firmato da Steve Gerber — Kal-El viene salvato da Jonathan Kent e cresciuto sulla Terra, ma con un’inversione radicale: è la Terra a esplodere, e Kal finisce su Krypton. Da adulto, riceve un anello del Corpo delle Lanterne Verdi, e diventa non solo Superman, ma una Lanterna Verde. Una fusione perfetta tra due archetipi eroici: la forza fisica e la volontà illuminata.

Non è finita. Nella monumentale DC One Million, ambientata nel 853° secolo, vediamo un Superman Prime — la versione evoluta e semi-divina di Kal-El — tornare dopo secoli di esilio nel sole, dotato anche di un anello delle Lanterne Verdi come parte del suo arsenale cosmico. È l’apoteosi del supereroe, un essere che incarna la saggezza del tempo, la luce della volontà e il fuoco del sole.

La ricorrenza con cui DC torna a esplorare l’incrocio tra kryptoniani e Lanterne Verdi non è casuale. È la convergenza di due concetti profondamente americani ed eternamente umani: l’idea di un destino superiore (Superman) e quella del merito conquistato con la forza d’animo (Lanterna Verde). Uno è “nato per salvare”, l’altro “scelto perché degno”. Quando questi due percorsi si fondono, il risultato è un’energia narrativa potentissima.

Ma se i kryptoniani sono spesso sinonimo di potere incondizionato, la Lanterna Verde rappresenta la responsabilità morale, il dovere di usare quel potere per il bene, solo finché si dimostra degni. Il Daxamita Sodam Yat, con la sua debolezza letale e il suo spirito incrollabile, rappresenta perfettamente questo dualismo.

Nel multiverso DC, potenza e volontà si cercano costantemente. E quando si incontrano, si accende la luce verde anche nei cuori più solari.








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