Non è il Joker. Non è Thanos. Il villain più
spaventoso dell’universo supereroistico è l’uomo che corre
contro il tempo, contro la logica e contro l’amore.
C'è qualcosa di visceralmente inquietante nell’idea che il peggior incubo dell’eroe non sia un essere cosmico, non un genio criminale o un demone ultradimensionale, ma un uomo. Un uomo con una sola ossessione: distruggere tutto ciò che rende il suo avversario umano. Eroe. Amato. Vivo.
Il suo nome è Eobard Thawne, ma è meglio noto come Reverse-Flash, o per chi mastica meglio l’italiano, Anti-Flash. E se pensate che sia solo un “velocista malvagio”, un semplice “negativo” del protagonista, preparatevi a scoprire l’essenza del terrore nella sua forma più pura.
Alla base del personaggio c’è un concetto tanto semplice quanto devastante: Thawne è l’opposto di Barry Allen, ma non nel senso banale del termine. È l’anti-tesi assoluta: non solo si oppone a Flash, ma vive per negarlo, per cancellarlo, per riscrivere la realtà stessa in modo che Flash non sia mai esistito.
Thawne non combatte Flash con i pugni. Lo colpisce dove fa più male: nella storia. Nel tempo. Nella psiche. Nella memoria.
Flash salva la realtà. Thawne la smonta, con la stessa velocità con cui un colpo d’ala può alterare un uragano.
I suoi poteri sono, in una parola, apocalittici. Non è solo veloce: è più veloce della luce. Corre oltre la fisica conosciuta, si muove tra i secondi come un chirurgo impazzito tra le vene del tempo.
Può:
rubare la velocità agli altri, fermando il tempo a piacimento;
guarire a velocità sovrumana;
creare energia sufficiente a distruggere continenti, se non l’intera struttura molecolare del pianeta.
E se state pensando “sì, ma Flash è più veloce”, ricordate che l’unico motivo per cui Barry vince è che i fumetti glielo permettono. Perché nel mondo reale (quello dei lettori, non degli eroi), Thawne vince ogni volta.
A differenza di altri villain impulsivi o mossi dalla sete di potere, Thawne è un uomo di scienza. Proviene da un futuro distante, dove la tecnologia ha superato ogni barriera immaginabile. È in grado di comprendere la fisica quantistica come noi comprendiamo un orologio. Può manipolare la materia, la cronologia, la genetica. È Tony Stark, Reed Richards e Lex Luthor in un solo cervello — ma con la velocità di Dio.
E con un solo obiettivo: distruggere Flash. Non sconfiggerlo. Non vincere una battaglia. No: cancellarlo dalla linea temporale, spegnere ogni istante della sua esistenza. Privarlo di ogni gioia. Assicurarsi che il nome “Barry Allen” non venga mai pronunciato.
Ciò che rende Anti-Flash il più spaventoso di tutti non è solo il suo potere, ma la sua motivazione.
Thawne era un fan. Un devoto. Un uomo che ammirava Flash nel futuro… fino a quando non scoprì che era destinato a diventare il suo nemico. Questo evento lo spezzò. Lo consumò. Il suo amore per Flash si mutò in un odio ossessivo, come un ex che non riesce ad accettare il rifiuto — solo che può attraversare il tempo e uccidere tua madre prima che tu nasca.
Lui sa. Sa ogni passo, ogni scelta, ogni errore. Ha visto tutte le timeline, tutte le varianti. Non combatte Barry: lo scolpisce, lo perseguita, lo riplasma a sua immagine.
Ha cancellato la madre di Flash. Ha trasformato suo padre in un assassino. Ha avvelenato ogni relazione significativa. E continua a tornare. Perché non basta vincere. Deve riscrivere l’amore come odio, la velocità come maledizione, l’eroismo come fallimento.
Ci sono villain che minacciano l’universo. Ma Eobard Thawne minaccia la natura della realtà emotiva. Non vuole uccidere l’eroe: vuole che il suo eroismo non abbia mai avuto senso.
Perché? Perché l’amore che provava per Barry Allen si è deformato in un buco nero di vendetta. E come ogni buco nero, inghiotte tutto ciò che lo circonda, compresi noi lettori, che restiamo inchiodati a ogni storia in cui compare, tremando al pensiero che questa volta possa davvero vincere.
Se Thawne è un Dio dell’Odio, Barry Allen è il figlio prediletto della plot armor. Perché senza l’intervento degli autori, senza la magia narrativa del “il bene deve trionfare”, Anti-Flash avrebbe già vinto mille volte.
Ma noi lettori ricordiamo. E tremiamo. Perché sappiamo che ogni volta che sentiamo un fruscio d’aria… potrebbe essere lui.
L’uomo che corre per cancellare ogni cosa.
L’uomo più spaventoso dei fumetti.
Nessun commento:
Posta un commento