mercoledì 27 novembre 2019

Corto Maltese

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Corto Maltese è un personaggio immaginario dei fumetti creato da Hugo Pratt nel 1967 e protagonista della serie a fumetti Cortomaltese. La serie comprende 31 storie di varia lunghezza, pubblicate, senza una periodicità fissa, nel corso degli anni da diversi editori, in Italia ed in Francia. Il personaggio propone un prototipo di un eroe del tutto innovativo e lontano dai canoni dell'eroe classico e l'opera a fumetti della quale è protagonista si caratterizza per i temi adulti e per lo stile, per il contesto storico preciso e documentato e per le notazioni geografiche puntuali e coerenti, con riferimenti dotti e culturali disseminati nell'opera senza appesantire la narrazione e per la profondità della caratterizzazione di tutti i personaggi. La storia di esordio, Una ballata del mare salato, è ritenuta un classico del genere, un graphic novel ante-litteram che ha fatto scuola[4]. Alcune storie hanno avuto una trasposizione animata che ha portato alla realizzazione di una serie di cortometraggi trasmessi dalla Rai negli anni settanta. Ha avuto varie trasposizione teatrali e innumerevoli citazioni in altri fumetti, canzoni, libri. Sono state inoltre organizzate diverse mostre di successo sul personaggio e sul suo autore. Gli è stata dedicata una statua a Grandvaux, sul lago di Ginevra dove Hugo Pratt passò un periodo della sua vita. Apprezzato dalla critica e dal pubblico colto sin dagli anni 70, nel corso degli anni il suo successo popolare è andato costantemente crescendo fino a fargli raggiungere lo status di personaggio cult; dalle sue avventure sono stati tratti negli anni 2000 un film di animazione e una serie animata, e un film live action è attualmente in produzione.

Biografia del personaggio
La vita di Corto Maltese può essere ricostruita sulla base degli indizi lasciati da Hugo Pratt nelle storie e dalle introduzioni alle stesse. Sono in generale frammentarie e, in alcuni rari casi, data la profonda meticolosità della ricerca storica compiuta da Pratt, non collimano con la realtà storica. Di professione marinaio, Corto Maltese abbandona rapidamente la vita legale per dedicarsi alla pirateria, sicuramente intorno al 1910. Con amicizie in tutto il mondo, nel mondo criminale come in quello legale, Corto attraversa la storia del primo quarto del ventesimo secolo con distacco, ironia e profonda umanità, schierandosi immancabilmente con i più deboli eppure mantenendo insospettabili amicizie con spietati criminali come Rasputin o Venexiana Stevenson.
Corto Maltese (il cui nome, come dichiarò Pratt, appartiene all'argot andaluso e significa "svelto di mano") nasce il 10 luglio 1887 a La Valletta, nell'isola di Malta. Il padre è un marinaio inglese di Tintagel in Cornovaglia, nipote di una strega dell'Isola di Man; sua madre è una gitana di Siviglia, detta la Niña di Gibraltar, bellissima, in passato modella del pittore Ingres (che, si dice, si era invaghito di lei). Studia alla scuola ebraica di La Valletta e in seguito a Cordova, dove il rabbino Ezra Toledano, amante della madre, lo inizia ai testi dello Zohar e della Cabbala. Quando, durante la sua permanenza a Cordova, una cartomante si accorge che Corto non possiede la linea della fortuna sulla mano sinistra, Corto Maltese prende un rasoio d'argento di suo padre e se ne incide una da solo. Il primo riferimento sulla sua vita sarebbe un ricordo di Joseph Conrad che ricorderebbe un giovane marinaio di Malta imbarcato come mozzo sulla "Osborn", nave sotto il comando dello scrittore che faceva servizio sulla tratta Australia-Inghilterra. Ciò sarebbe avvenuto nell'ultimo anno di navigazione di Conrad, ovvero nel 1894, quando Corto aveva solo sette anni. A soli 13 anni, nell'anno 1900, lo troviamo in Cina dove assiste e forse partecipa alla guerra dei Boxers, secondo un rapporto del Maggiore Okeda, responsabile dell'informazione militare per il Giappone durante la guerra russo-giapponese. Nel 1904 Corto si imbarca a La Valletta come marinaio sulla Vanità Dorata e inizia i suoi viaggi. Nel 1905 è presente in Manciuria verso la fine della guerra russo-giapponese. Qui incontra il giornalista e scrittore Jack London. Fa la conoscenza anche con il personaggio che lo seguirà, volente o nolente, in molte delle sue avventure: Rasputin, allora disertore dell'esercito zarista ed assassino senza motivo. È London a presentare Rasputin a Corto Maltese, che sta per imbarcarsi per l'Africa in cerca delle miniere di Re Salomone. Nel 1905, assieme a Rasputin, lascia l'Oriente in nave per raggiungere l'Africa sperando di trovare le miniere d'oro della Dancalia, ma, a causa di un ammutinamento, sbarcano in Argentina. Qui Corto e Rasputin incontrano Butch Cassidy e Sundance Kid, i due fuorilegge statunitensi rifugiatisi in Patagonia per sfuggire alle polizie di mezzo mondo. Nel 1906 è ad Ancona, dove incontra un giovane Stalin, che fa il portiere di notte in un albergo. Nel 1908 torna in Argentina, dove incontra nuovamente l'amico Jack London. Poi, a bordo di diverse navi gira per i sette mari, attraccando, fra l'altro, negli Stati Uniti ed in Cina. Nel 1909 Corto sarebbe a Trieste dove, sulla spinta di una lettera del sindacalista ed amico Connolly, avrebbe aiutato lo scrittore Joyce a superare la sua timidezza con le donne. Nel 1910 Corto era secondo ufficiale sul cargo bestiame "S.S.Bostonian" sulla tratta Boston a Liverpool, dove era imbarcato anche il giornalista John Reed. A seguito di un episodio avvenuto sulla nave, Corto riesce a fare assolvere Reed dall'accusa di omicidio ma ciò gli costa la carica e la possibilità di continuare a navigare. Perciò finisce per dedicarsi al contrabbando tra le Antille e il Brasile. In questo lasso di tempo, in un momento e un luogo imprecisato (in qualche avventura mai narrata tra il 1910 e il 1913), conosce lo scrittore inglese Frederick Rolfe, meglio noto come Baron Corvo, il quale, alla sua morte nel 1913, gli lascia una lettera che darà inizio ad un'avventura che avverrà nel 1921 (nella storia "Favola di Venezia (Sirat Al-Bunduqiyyah)").
In seguito lui e Rasputin entrano nell'organizzazione del Monaco, misterioso armatore di una flotta pirata nell'Oceano Pacifico. Mentre la tensione tra le potenze europee, tra il 1913 e il 1914, sale, il Monaco entra in contatto con i tedeschi, che in quell'epoca avevano delle colonie nell'Oceano Pacifico, per aiutarli a rifornirsi di carbone e nella loro "guerra di corsa", in caso di scoppio della guerra. In questo contesto, l'equipaggio di Corto Maltese si ammutina e lo abbandona legato su una zattera al largo delle Isole Salomone. Viene ripescato il primo novembre 1913 dall'imbarcazione dell'amico-nemico Rasputin. Nello stesso giorno vengono salvati da Rasputin anche i due cugini Groovesnore, Pandora e Cain, che vengono fatti prigionieri per ottenere un riscatto dai loro ricchi genitori. Questi avvenimenti, narrati ne "Un ballata del mare salato", avvengono tra il novembre 1913 e il gennaio 1915, ma anche su questa cronologia vi è forse qualche dubbio. Compare un marinaio tedesco, Boëke, che ritroviamo sei anni dopo a Venezia dove è amico di Corto (in "Favola di Venezia") ma qui i due non si conoscono e non è certo che i due Boëke siano proprio lo stesso personaggio. Quanto a Pandora, che si rivelerà essere la figlia illegittima del Monaco, ella sembra provare qualcosa per Corto Maltese, ma alla fine della storia tornerà in Australia dove sposerà un altro uomo. L'amicizia tra i due non cesserà mai, e molti anni dopo sarà proprio Pandora ad accoglierlo presso di sé durante gli anni della sua vecchiaia.
Nel 1916 ritroviamo Corto in Sudamerica e nei Caraibi. Qui ha luogo la serie di storie più lunga, ambientate fra Brasile, Colombia, Belize, Antille, Venezuela e Honduras. E qui conosce tanti personaggi fra cui il giovanissimo Tristan Bantam, sua sorella Morgana, la veggente Bocca Dorata ed il professore ceco Steiner. Dal Sudamerica, Corto si sposta nel Mar dei Caraibi, dove perde temporaneamente la memoria e si fa chiamare "John Smith". Le avventure caraibiche terminano nel 1917.[20] In Perù nel 1917 Corto apprende che una mappa dell'“Eldorado” si trova a Venezia. Pertanto, Corto si sposta in Veneto, dove assiste impotente allo scempio della prima guerra mondiale. Frattanto si interessa al mistero delle “Sette città di Cibola”, un'ennesima versione del mito dell'Eldorado. In un monastero di Venezia recupera la mappa delle città misteriose, ma si accorge che una sua vecchia conoscenza, Venexiana Stevenson, ha avuto la sua stessa intuizione. Con l'aiuto di soldati di diverse nazioni riesce a recuperare, in un paesino sulla linea del fronte, l'oro del re del Montenegro. Pochi mesi dopo, sempre nel 1917, Corto si sposta in Irlanda. Qui cominciano le quattro avventure, denominate “le Celtiche”, che si svolgono a distanza di pochi giorni, in Irlanda, a Stonehenge e sul fronte franco-tedesco della Prima Guerra Mondiale. Durante le sue avventure, Corto si troverà un'altra volta impegnato in azioni di guerra, ritroverà Cain Groovesnore che gli darà notizie dell'incostante Pandora, confidandogli il sentimento che la cugina ha sempre provato nei confronti del marinaio, ed assisterà alla morte del Barone Rosso (21 aprile 1918). Nell'estate del 1918 Corto si trova nello Yemen, incaricato di comandare una nave per conto di un signore della guerra arabo. Incontra Cush, il guerriero dancalo, che lo affiancherà in tutte le vicende in cui verrà coinvolto, fra Yemen, Somalia ed Etiopia. Nell'autunno del 1918 Corto ha raggiunto Hong Kong, dove ha una casa. Ci rimane poco, dato che riparte alla volta della Siberia, passando per la Cina, all'inseguimento di un treno carico d'oro. Questa avventura gli porta via circa due anni. Nell'aprile 1921, tornato dall'Asia, Corto si ferma a Venezia, dove ha numerosi amici fra cui Gambetta d'Argento e suo figlio Boëke (non si sa se è lo stesso Boëke che compare brevissimamente in "Una ballata del mare salato"); è spinto qui da una lettera del suo amico (morto otto anni prima) Baron Corvo, che lo incita a trovare il leggendario smeraldo detto "Clavicola di Salomone"; incontra poi, di sfuggita, Gabriele D'Annunzio. Nella magica città lagunare viene coinvolto in una storia altrettanto magica, in cui se la deve vedere con i membri di una misteriosa Loggia Massonica. Nell'autunno 1921 Corto si trova in Grecia, e più precisamente sull'isola di Rodi. Da qui si imbarcherà per uno dei suoi viaggi più lunghi: destinazione Samarcanda, lungo la mitica Via della Seta, ancora una volta alla ricerca di un tesoro, quello di Alessandro il Grande. Corto attraversa ancora una volta l'Atlantico nel 1923; arriva in Argentina dove viene coinvolto in una storia che è quasi un film poliziesco. Deve scoprire che fine ha fatto una sua vecchia amica, Louise. Per farlo si scontra con la polizia locale L'anno seguente, 1924, Corto è tornato in Europa ed intraprende un lungo viaggio attraverso la Svizzera, di nuovo in compagnia del professor Steiner. Qui incontra lo scrittore Herman Hesse Nel 1925 è ambientata l'ultima delle avventure di Corto che Hugo Pratt disegna. Corto parte per il Sud America, assieme a Rasputin, alla ricerca del mitico continente sommerso di Atlantide detto anche Mu ad Harar insieme al romanziere Henry de Monfried. In un'altra storia di Hugo Pratt della serie Gli scorpioni del deserto, ambientata in Abissinia (dove Pratt soggiornò a lungo) durante la seconda guerra mondiale, compare Cush, il guerriero Beni Amer amico di Corto, il quale racconta ai protagonisti che Corto "sembra sia sparito durante la guerra di Spagna".
Nella prima tavola di Una ballata del mare salato leggiamo, in una lettera datata 16/6/1965 del nipote di Cain Groovesnore, Obregon Carranza, un brano di una lettera di Pandora Groovesnore, scritta diversi anni dopo gli avvenimenti nel Pacifico. La lettera di Pandora narra della morte di "zio Tarao" e di come questa ha fortemente colpito Corto e la famiglia di Pandora, dai quali i due facevano oramai parte.
Ha dichiarato una volta Hugo Pratt:
«Non sono nessuno per giudicare, so soltanto che ho un'antipatia innata verso i censori, i probiviri... ma soprattutto sono i redentori coloro che mi disturbano di più.»
(Corto Maltese in Tango y todo a media luz)

Caratterizzazione
Hugo Pratt spiegò la genesi del personaggio di Corto Maltese su Photo 13 nel 1973, affermando che aveva bisogno di un personaggio mediterraneo, ma inserito in una cultura anglosassone in quanto "nella tradizione narrativa anglosassone c'è più fiaba, più leggenda". Optò perciò per un maltese, originario quindi di un luogo dove molte culture si sono incrociate (elemento che sarebbe ritornato utile nella creazione delle varie storie), figlio di una prostituta di Gibilterra e di un marinaio della Cornovaglia.
All'apparenza Corto Maltese mostra di essere un personaggio cinico, individualista ed egocentrico, affermando che non è interessato agli affari altrui e lamentandosi se vi viene coinvolto suo malgrado. Tuttavia, oltre l'ostentato cinismo, la personalità di Corto Maltese è contraddistinta in realtà da lealtà e solidarietà umana. Spesso lo si ritrova ad aiutare gli altri, persino coloro con cui ha rapporti ostili, e per lui uccidere è sempre un decisione "criticamente consapevole": egli uccide, anche in modo deciso, ma solo se la situazione lo richiede. Brunoro nota nel personaggio addirittura una "componente romantica", in contraddizione col suo apparente cinismo. Egli è romantico nella sfera dei sentimenti (non sono rari momenti di scoramento, oppure di tristezza quando deve abbandonare la donna di cui si è innamorato), nella sua humanitas, nello schierarsi dalla parte del più debole e bisognoso d'aiuto quando deve giocoforza partecipare a un conflitto. Ma Brunoro lo definisce "romantico" anche nella vera e propria accezione manualistica del termine, ovvero "quella che vuole il romanticismo come movimento che alimenta la propensione verso l'ignoto, la fiaba, il vago fantasticare fuori dalla realtà". Il critico infatti nota che il "pirata" Corto Maltese è sì spesso alla ricerca di oro, ma di quello di tesori scomparsi e città leggendarie. Questo non perché sia perso in divagazioni ed esaltazioni idealistiche e quindi disancorato dalla realtà - spiega Brunoro - ma perché egli possiede una grande fantasia e una grande curiosità, doti che smascherano il suo apparente cinismo.
Altro aspetto peculiare della personalità di Corto Maltese è l'ironia. Brunoro definisce l'ironia di Corto come "arguzia e distacco"; è un espediente "psicologico" che secondo il critico gli permette di affrontare le avventure in cui - a suo malgrado o meno - si ritrova coinvolto. Brunoro nota anche come talvolta l'ironia assuma una funzione catartica rispetto alla carica drammatica accumulatasi in precedenza.
L'aspetto di Corto Maltese è caratteristico: prevalentemente veste all'uso marinaio, con lungo paltò nero della marina, ampi pantaloni bianchi , gilet rosso chiaro, camicia bianca con il colletto alzato e una sottile cravatta nera; porta spesso un cappello bianco da marinaio con visiera. Il suo viso è stato vagamente ispirato da quello di Burt Lancaster nel film Il trono nero; ha gli occhi castano chiaro, dal taglio vagamente orientaleggiante, e fitti capelli neri arruffati con lunghe e folte basette, che diventeranno meno evidenti nelle ultime storie. All'orecchio sinistro porta un orecchino ad anello (simbolo di appartenenza alla marina mercantile e simbolo anarchico ricorrente nei primi anni del XX secolo). È alto 1.83 ed ha un fisico asciutto ed agile.

Storia editoriale
Il personaggio esordì nel 1967 sul primo numero della rivista Sgt. Kirk edita dalla Florenzo Ivaldi Editore. Fu Stelio Fenzo a far incontrare Ivaldi, appassionato di fumetti e ammiratore di Hugo Pratt con l'autore; dall'incontro nacque il progetto della casa editrice. Per la nuova rivista Sgt. Kirk Pratt creò il personaggio e realizzò la prima storia, Una ballata del mare salato, che verrà pubblicata a puntate fino alla conclusione nel n° 20 della rivista nel febbraio 1969. Questa prima storia fu successivamente ristampata sempre a puntate anche sul Corriere dei Piccoli nel 1971 mentre la prima edizione in un volume unico è del 1972, edita da Mondadori. L'esperienza genovese termina nel 1969 con la chiusura della rivista.
Nell'anno successivo Pratt iniziò a creare nuovi racconti brevi con il personaggio come protagonista per la rivista francese Pif Gadget sulla quale esordì il 3 aprile 1970 nel nº 1296 con il racconto Il segreto di Tristan Bantam; la collaborazione durò tre anni e terminò nel 1973 quando venne pubblicato sul n. 1455 il racconto Leopardi, l'ultimo destinato al periodico francese. Le ventuno storie apparse sul settimanale francese furono poi raccolte in vari albi negli anni successivi e poi pubblicate negli anni ottanta in Italia dalla rivista Corto Maltese. Tali storie furono poi raccolte in vari albi negli anni successivi.
Chiusa l'esperienza con Pif Gadget, Pratt lavorò al racconto lungo Corte sconta detta arcana, che venne pubblicato sulla rivista mensile italiana Linus dal 1974 al 1977 e raccolta in volume per la prima volta nel 1977 dalla Milano Libri.
Nel frattempo a metà degli anni settanta Hugo Pratt aveva stretto grande amicizia con il giovane Lele Vianello che, assorbiti la tecnica e lo stile del grande fumettista, diventò suo braccio destro collaborando graficamente alle sue opere. Altri collaboratori storici di Pratt in questo periodo, che contribuirono alle storie di Corto Maltese, furono il disegnatore Guido Fuga (per le architetture, i veicoli e i dettagli tecnici) e le coloriste Anne Frognier (all'epoca sua moglie), Mariolina Pasqualini (a cui Pratt si ispirò per il personaggio di Venexiana Stevenson) e, dagli anni 80, Patrizia Zanotta, che ne divenne la principale collaboratrice insieme a Marco Steiner.
Il lavoro seguente fu Favola di Venezia (Sirat al Bunduqiyyah), pubblicato nel 1977 sulla rivista L'Europeo dai nn. 21-22 fino al n. 51; due anni più tardi la storia fu pubblicata per la prima volta in un unico albo dall'editore Milano Libri.
Nel frattempo Bompiani pubblicò la prima edizione degli albi Le etiopiche e Le celtiche, rispettivamente nel 1979 e nel 1980. Nel primo, con prefazione firmata da Umberto Eco, furono raccolti i racconti Nel nome di Allah misericordioso e compassionevole, L'ultimo colpo, ...e di altri Romei e di altre Giuliette e Leopardi; nel secondo furono raccolte le storie Concerto in O' minore per arpa e nitroglicerina, Sogno di un mattino di mezzo inverno e Burlesca e no tra Zuydcoote e Bray-Dunes.
Agli inizi degli anni ottanta Pratt cominciò a lavorare al racconto lungo La casa dorata di Samarcanda, ma la pubblicazione ebbe una storia editoriale piuttosto travagliata: le prime due tavole a colori vennero pubblicate in anteprima su Imaginaria 1 il 30 maggio 1980 per poi continuare la pubblicazione prima su À suivre (1980/1981), poi su Linus (dal nº 10 dell'ottobre 1981 al nº 3 del marzo 1983), rimanendo in entrambe le occasioni incompiuta. Fu ripresa sul primo numero della neonata rivista Corto Maltese nel 1983 per concludersi nel nº 4 dell'aprile 1985.
Nel frattempo, in attesa di terminare la storia precedente, Pratt aveva iniziato un racconto sul giovane Corto Maltese: il 5 maggio 1981 iniziò la pubblicazione de La giovinezza su Le matin de Paris, terminata il 1º gennaio 1982, mentre la prima uscita a colori comparve nel nº 1 de L'Eternauta nel marzo 1982 e terminò nel nº 9 del novembre dello stesso anno. Milano Libri pubblicò la storia in un unico albo a colori nel 1985.
Gli ultimi tre racconti comparvero tutti sulla rivista Corto Maltese: Tango (Tango... y todo a media luz) fu pubblicato dal nº 6 del giugno 1985 al nº 5 del maggio 1986, Le elvetiche "Rosa Alchemica" fu pubblicato nel 1987 dal nº 3 al nº 8 e l'ultimo episodio della serie, Mū - la città perduta, fu pubblicato dal nº 12 del dicembre 1988 al nº 6 del giugno 1989 e dal nº 1 al nº 9 del 1991. Le rispettive prime edizioni in volume unico di questi tre racconti furono pubblicate da Rizzoli/Milano Libri rispettivamente nel 1988, nel 1989 e nel 1992.
Agli inizi degli anni novanta furono pubblicati da Rizzoli/Milano Libri le prime edizioni degli albi Suite caribeana (contenente i racconti Il segreto di Tristan Bantam, Appuntamento a Bahia e Samba con Tiro Fisso) e Il mare d'oro (contenente Un'aquila della giungla, ...e riparleremo dei gentiluomini di fortuna e Per colpa di un gabbiano), entrambi a colori. Dal 1993 la casa editrice Lizard, fondata dallo stesso Pratt insieme ai suoi collaboratori Patrizia Zanotti e Marco Steiner, è l'editore esclusivo italiano di Corto Maltese e di tutte le opere di Hugo Pratt. Nel corso degli anni l'editore ha ripubblicato tutte le storie del marinaio, in vari formati e in edizione integrale e definitiva, spesso ricolorate e arricchite da testi e acquarelli originali.
Dopo Mū, il "maestro di Malamocco" - come lo definì Oreste Del Buono - aveva in mente un altro capitolo per la saga che sarebbe stato la continuazione de La giovinezza del 1981, nella quale si narrava una parte dell'adolescenza del protagonista; di questa ultima opera sono state ritrovate tredici strisce, con dialoghi solo abbozzati, scoperte dalla figlia Silvina nel 2005 e pubblicate due anni più tardi.
Con la morte di Hugo Pratt avvenuta a Losanna nel 1995, Mū resterà l'ultima avventura di Corto scritta dal suo autore.
Poco prima di morire, Pratt si era dichiarato favorevole alla continuazione delle avventure di Corto Maltese da parte di altri autori. Venti anni dopo la sua morte, la Cong SA - società fondata da Pratt che ha l'esclusivo controllo della sua opera - decise di proseguire la realizzazione delle storie del personaggio, affidandone l'incarico allo sceneggiatore Juan Díaz Canales e al disegnatore Rubén Pellejero. Nel 2015 venne così pubblicato da Rizzoli Lizard il trentesimo episodio, dal titolo Sotto il sole di mezzanotte, il primo a non essere firmato dal suo creatore.
La trentunesima storia, anch'essa realizzata da Canales e Pellejero, è intitolata Equatoria e viene pubblicata in anteprima su La Repubblica in dieci puntate quotidiane dal 4 al 13 agosto 2017 e subito dopo edita da Rizzoli Lizard in volume unico.

Stile narrativo
L'opera fumettistica di Pratt, anche e soprattutto per quanto riguarda la saga Corto Maltese, è caricata da una consistenza letteraria: grazie a un particolare progresso stilistico e tematico si possono definire le sue opere con l'espressione "letteratura disegnata", coniata dallo stesso autore veneziano. Nel proseguire della sua carriera infatti i fumetti di Pratt assumono sempre di più i connotati del romanzo.
Gianni Brunoro osserva come già nel 1967 la Ballata del mare salato consista nel primo esempio assoluto italiano di romanzo a fumetti in cui si possono evidenziare gli elementi che lo possono categorizzare come un vero e proprio romanzo, un'opera letteraria, corredato però da illustrazioni e disegni. Innanzitutto, come un'autentica opera letteraria, la Ballata non si basa su una vaga ambientazione alla stregua dei fumetti classici, ma su una precisa realtà storica (l'inizio del XX secolo), e di questa ambientazione vengono sottolineati gli aspetti politici, sociali, economici e umani. Inoltre nella Ballata l'autore effettua un'analisi introspettiva della psicologia dei vari personaggi. Infine l'opera si presenta come un racconto corale caratterizzato da grande equilibrio narrativo dove tutti i personaggi hanno spazio e nessuno prevarica l'altro, nemmeno lo stesso Corto Maltese, come in una matura opera letteraria (il marinaio maltese diventerà unico protagonista solo dalla ripresa della saga sulla rivista Pif Gadget).
L'esigenza di dare autorità letteraria al fumetto porta Pratt a cambiamenti tematici e stilistici che si notano soprattutto a partire da Favola di Venezia. Da una parte il disegno si fa sempre più scarno ed essenziale, ma non meno espressivo; dall'altro la componente testuale diviene sempre più ricca con notizie storiche, riferimenti e la trattazione di temi importanti dai risvolti umani, sociali, letterari e misterico-esoterici (come la massoneria o l'immortalità). Le storie acquistano sempre più caratteristiche appartenenti al genere del romanzo avvicinandosi agli odierni graphic novel.
L'integrazione tra letteratura e fumetto e la nobilitazione di quest'ultimo divennero il primo e unico scopo dei suoi ultimi anni di carriera. È in questo processo che si inserisce la trascrizione in romanzo della Ballata del mare salato (1995) e di Corte sconta detta arcana (1996).


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