lunedì 13 aprile 2020

Yami Yugi

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Yami Yugi (闇遊戯 Yami Yūgi) è il protagonista del manga Yu-Gi-Oh!, ideato da Kazuki Takahashi, nonché dell'omonima serie anime del 1998 e di quella del 2000. Compare anche in Yu-Gi-Oh! GX.
Non distinguendolo inizialmente dall'alter ego Yugi, gli altri lo chiamano "Yugi", ma in seguito "Faraone". "Yami Yugi" è il nome con cui lo spirito del Millennium Puzzle (Puzzle del Millennio nella versione italiana dell'anime) viene comunemente indicato nel doppiaggio statunitense; in quello originale, il Faraone viene chiamato "Yami no Yūgi" ("Yugi oscuro"), "Mō hitori no Yūgi" ("Altro Yugi") o "Na mo naki Farao" ("Faraone senza nome"). Yugi Muto lo chiama "Mō hitori no boku" ("Altro me stesso") o "aibō" ("compagno"). Come verrà rivelato alla fine della serie, il vero nome dello spirito è "Atem" (アテム Atemu).

Il personaggio
Prima di disputare la maggior parte dei duelli importanti, Yugi si trasforma in Yami Yugi. Quest'ultimo è lo spirito racchiuso nel Millennium Puzzle, che la sua reincarnazione, Yugi appunto, porta al collo. Ha un carattere molto forte. Si lancia contro ogni pericolo, è indomito, testardo e coraggioso, scaltro e astuto in duello, portato a fare discorsi sull'onore, sull'amicizia e la lealtà. Considera Yugi, verso il quale è molto protettivo, come un amico, e può sempre contare sull'appoggio di Jonouchi, Anzu e Honda. Anzu è innamorata di lui, oltre che di Yugi; si tratta di un triangolo amoroso, come lo stesso autore, Kazuki Takahashi, lo definisce. Yami Yugi non ha alcun riguardo per i malvagi e i bugiardi, e mentre duella, anche se rispetta l'avversario, non ha alcuna pietà. Durante la sfida contro Seto Kaiba sul tetto del castello di Pegasus, si mostra disposto ad attaccare il contendente anche quando questo, tentando di far leva sulla sua compassione, si ferma sul cornicione; pur rischiando di farlo cadere ed ucciderlo, Yami Yugi non si tira indietro, ma Yugi lo ferma. Yami Yugi è un abile giocatore, capace di ideare efficaci strategie, fiducioso nel proprio deck, e riporta ben poche sconfitte. Diviene il Re dei Giochi, e verrà considerato il miglior duellante di Duel Monsters della storia. Nell'antico Egitto è stato un Faraone giusto e generoso.

Creazione e sviluppo
In giapponese, Yami Yugi vuol dire, letteralmente, "gioco oscuro"; prima di trasformarsi, Yugi è solito esclamare «Yu-gi-oh», che significa "re dei giochi".
Fisicamente, Yami Yugi si può considerare una versione più adulta di Yugi. La tonalità del colore dei suoi occhi è ametista, i capelli sono scuri con le punte magenta, screziati da ciocche bionde, e ciuffi, ancora biondi, cadono davanti e dietro le orecchie. Condividendo il corpo di Yugi, Yami Yugi indossa i suoi stessi abiti, tranne quando ritorna a vestire i panni di un Faraone, nelle Memorie del Faraone, con addosso un lungo mantello blu, una tunica corta tenuta stretta alla vita da una cintura, gioielli d'oro e una corona sulla fronte; al collo, il Millennium Puzzle. Il character design è differente nei primi volumi del manga, dove i ciuffi sulle orecchie sono più ondulati, come spesso anche nella serie del 1998, tratta appunto dai capitoli iniziali dell'opera cartacea.

Storia
Yu-Gi-Oh!
Il Regno dei Duellanti
Yugi si trasforma in Yami Yugi per duellare con Seto Kaiba, il campione mondiale di Duel Monsters. Sconfitto l'avversario, Yami Yugi attiva i poteri del Millennium Puzzle per aprirne la mente e allontanare dal ragazzo la parte oscura. Il nome di Yugi diviene dunque famoso. Presto, Yugi riceve un guanto, due stelle, altrettante carte ed una videocassetta, in cui compare il mittente, Pegasus, ossia l'inventore del Duel Monsters. Grazie al Millennium Eye (Occhio del Millennio), Pegasus riesce a disputare un Duello delle Ombre contro Yami Yugi, al quale assegna un termine massimo di tempo per sconfiggerlo. Con il suo oggetto magico, può leggere nella mente dell'avversario, del quale perciò prevede le mosse. Yami Yugi non rispetta la scadenza, così l'anima del nonno di Yugi viene fatta prigioniera da Pegasus. Nel torneo organizzato dall'ultimo nel Regno dei Duellanti, ogni partecipante deve sconfiggere tanti avversari da vincere altre stelle, che in tutto debbono essere dieci per permettergli di sfidare Pegasus, e chi ottiene la vittoria potrà esaudire un desiderio; partecipando, Yugi vuole salvare suo nonno. Pegasus è interessato al Millennium Puzzle, e segue con attenzione i duelli del suo possessore. Sull'isola, il primo duellante contro cui Yami Yugi combatte è Insector Haga, in seguito si scontra con Ryōta Kajiki. Per ottenere le stelle rubate ad un duellante, si batte con un sosia di Seto Kaiba, che si rivela essere la parte oscura che Yami Yugi aveva separato dal ragazzo. Vincitore, Yami Yugi usa i poteri del Millennium Puzzle per spedire l'entità malvagia nel Regno delle Ombre.
Per un po' di tempo, gli amici di Yugi e Yugi stesso non credono che l'ultimo sia un'entità distinta da Yami Yugi. Quando, nel Regno dei Duellanti, Yugi e gli altri incontrano Bakura, loro compagno di scuola, rivelano, esaudendo una richiesta dell'amico, quale carta del Duel Monsters sia la loro preferita. Yugi e Bakura dovrebbero ora duellare amichevolmente, ed il primo aggiunge alle proprie carte quelle prima indicate da ciascuno. Dopo che Yami Bakura, lo spirito del Millennium Ring (Anello del Millennio) portato da Bakura, si impossessa di quest'ultimo, la sfida si trasforma in un Duello delle Ombre. Per salvare i suoi amici, Yami Yugi è costretto a giocarne, quando occorre, le carte preferite, ovvero i mostri in cui Yami Bakura ha trasferito le anime di Yugi, Jonouchi, Anzu e Honda. Adesso Yami Yugi e Yugi sono inspiegabilmente due identità separate, e dinnanzi alla sorpresa degli amici Yugi sostiene di non essere capace di fornire precise spiegazioni, ma che in duello gli sembra di sentire che qualcuno lo stia guidando. Yami Yugi annuisce. Lo scontro termina con la vittoria dello spirito del Millennium Puzzle.
Yami Yugi ottiene le stelle rimanenti grazie al duello in coppia con Jonouchi contro i fratelli Paradox. Yugi può accedere perciò al castello di Pegasus per sfidare l'ultimo, ma Seto gli chiede una rivincita, in realtà ricattato dallo stesso Pegasus, che tiene in ostaggio l'anima di Mokuba. Solo uno dei due contendenti avrà la possibilità di sfidare Pegasus. Il duello avviene sulla cima del castello. Yami Yugi riesce a contrastare il potente Drago Finale Occhi Blu, adottando una strategia che lo condurrebbe verso la vittoria, ma Seto, disposto a tutto pur di salvare suo fratello Mokuba, si posiziona sul cornicione e minaccia di buttarsi nel vuoto se l'avversario scaglierà l'attacco vincente. Inizialmente, Yami Yugi esita, ma poi prevale sull'alter ego e manda la sua creatura all'attacco. Viene fermato a fatica da Yugi, che riprende possesso del proprio corpo e, permettendo a Seto di fare la sua mossa, perde il duello e tutte le sue stelle. Yugi ha sentito una sgradevole sensazione, lottava con se stesso, e a stento è riuscito a fermare l'altra entità. Temendo quest'ultima, non vuole duellare più, ma grazie ad una dimostrazione d'amicizia di Anzu, che riesce a riconquistare le stelle per lui necessarie, ricomincia a giocare. Superate tutte le prove cui Pegasus lo aveva sottoposto, può quindi entrare nel castello. Per sconfiggere Pegasus, dovrà scoprire i poteri del Millennium Puzzle, come suggerito dall'anima di suo nonno. Ad ora, però, non si fida di Yami Yugi, e nella semifinale contro l'amica Mai non gli concede piena libertà di agire. Yami Yugi gli dice di non aver avuto, nel duello contro Seto, cattive intenzioni, che voleva soltanto aiutarlo. Stabilito che si fa come egli dice, Yugi si convince a lasciare che l'alter ego interagisca con lui. Consapevole della sua imminente sconfitta, Mai si arrende, e Yami Yugi si aggiudica il duello. Vinta successivamente la finale contro Jonouchi, il ragazzo affronta Pegasus, il quale lo mette in difficoltà, prevedendo le sue mosse grazie al Millennium Eye. Il nonno consigliò a Yugi di dominare i poteri del Millennium Puzzle per sconfiggere il nemico, perciò il giovane Mutō idea di scambiarsi continuamente con l'alter ego, e suggerisce che loro due non debbano, questa volta, essere in simbiosi, ma disconoscere l'uno il pensiero dell'altro. Così succede, e Pegasus non fa in tempo a penetrare nella mente di Yami Yugi, la cui mossa non può leggere nel pensiero di Yugi, che prende momentaneamente possesso del proprio corpo, e allo stesso modo non riesce a scrutare i pensieri dell'ultimo. Grazie al Millennium Eye, Pegasus trasferisce il duello nel Regno delle Ombre, dove Yugi si sente male. Con un ultimo sacrificio, Yugi pesca una carta vincente, e lascia il combattimento nelle mani dell'alter ego. Pegasus non riesce a leggere nel pensiero di Yami Yugi grazie alla forza data allo spirito da Jonouchi, Anzu e Honda, i quali, rimasti nel loro mondo, mantengono anche un contatto con Yugi, che resta così in vita. Usando la carta di Yugi, Yami Yugi vince il duello. Dopo che le anime di suo nonno, di Seto e di Mokuba tornano nei propri corpi, Yugi dice all'alter ego di non conoscere neppure il suo nome; Yami Yugi risponde, lo chiamavano in modi differenti: spirito, Faraone, ma il suo nome è Yami.

La Città dei Duelli
Un nuovo nemico cerca di impadronirsi del Millennium Puzzle, contenente poteri che il suo possessore non immagina, e Yugi rischia davvero di perdere l'oggetto magico, insieme allo spirito. Dopo questo avvenimento, il ragazzino si sente turbato, ma Yami Yugi gli dice di aver fiducia in lui.
Yami Yugi non ricorda nulla del suo passato. Sperando di scoprire qualcosa, entra insieme ad Anzu in un museo in cui è in corso una mostra egizia, e si trova davanti ad una tavola risalente all'antico Egitto, dove sembrano essere raffigurati lui e Seto. L'organizzatrice della mostra, Ishizu Ishtar, che possiede la Millennium Tauk (Collana del Millennio), gli rivela che egli fu un Faraone che salvò il mondo, e che adesso dovrà farlo di nuovo. Gli dice anche di partecipare al torneo, per il quale, Yami Yugi ancora non sa, ha ricevuto un invito; così il ragazzo avrà delle risposte. Yami Yugi partecipa al torneo della Città dei Duelli, organizzato da Seto. Affronta uno dei Rare Hunter, la cui mente, in seguito alla sconfitta, viene posseduta da Marik, che si presenta così al Faraone, non mostrando però il volto. Il nemico dichiara di volersi impossessare del Millennium Puzzle e dei poteri dello spirito che vi abita. Yami Yugi comincia così a comprendere di quale minaccia stesse parlando Ishizu. Nel corso del torneo, Yami Yugi affronta diversi avversari, tra cui gli scagnozzi di Marik, i Rare Hunter. Riesce anche a sconfiggere un nemico nel cui deck Marik ha inserito Slifer Drago del Cielo, una delle due Divinità Egizie in suo possesso, facendolo restare senza carte da giocare. In base alle regole del torneo, Yami Yugi si impadronisce di Slifer Drago del Cielo, la carta più rara dello sconfitto. Marik, ora, vuole anche recuperare la sua carta delle Divinità Egizie: per ottenere i poteri del Faraone, deve possedere il Millennium Puzzle, che è l'oggetto del Millennio più potente, e le tre carte delle Divinità Egizie, le più forti creature del Duel Monsters, che solo chi possiede un legame con gli Oggetti del Millennio sa domare senza correre pericolo. Anche Seto, in possesso di una Divinità Egizia, vuole vincere Slifer Drago del Cielo. Per raggiungere il suo scopo, Marik costringe Yami Yugi a disputare un duello contro Jonouchi. Con la Millennium Rod (Barra del Millennio), il malvagio controlla la mente dell'amico di Yugi. Gli avversari hanno una caviglia legata ad un'ancora, che trascinerà in fondo all'oceano il perdente o entrambi i ragazzi, se il tempo scadrà senza che il combattimento abbia un vincitore; ciascuno di loro ha dinnanzi uno scrigno, che in caso di vittoria si aprirà, mostrando la chiave con cui il duellante potrà liberarsi. Nel corso della sfida, Yugi chiede all'alter ego di continuare a duellare al posto suo, sentendo di dover aiutare Jonouchi con le sue forze. Egli riuscirà a salvare l'amico.

Il dirigibile
Yami Yugi accede alle finali della Città dei Duelli, che si svolgono a bordo di un dirigibile della Kaiba Corporation. Il sorteggio decide che lui e Bakura saranno i primi a battersi; lo spirito del Millennium Puzzle affronta così quello del Millennium Ring, e lo sconfigge. Yami Bakura però continua a vivere: aveva trasferito una parte del suo spirito all'interno del Millennium Puzzle, dove ora si nasconde. Durante il volo, Yami Yugi conosce l'aspetto di Marik, il quale, più in là, gli rivela di essere stato costretto, in qualità di guardiano della tomba del Faraone, di cui si aspettava il ritorno, a condurre una vita sacrificata. In Malik nacque per questo un lato oscuro, che è cresciuto sempre di più, e che Yami Yugi può sconfiggere, salvando il vero Marik. Ishizu, altra guardiana della tomba, dona la sua Millennium Tauk, che non le risponde più, all'erede del Faraone, Yugi.

Mondo virtuale
Il dirigibile vola verso l'isola su cui Seto ha fatto innalzare la Torre dei Duelli, dove si svolgeranno le semifinali, ma cambia rotta, controllato da un ragazzino di nome Noah, che intrappola Yugi e gli altri in un mondo virtuale. Qui i ragazzi dovranno duellare contro i Big 5, ex soci della Kaiba Corporation che tentarono di sbarazzarsi di Seto e vennero intrappolati in un universo digitale dopo la sconfitta contro Yami Yugi e Kaiba. Essi vogliono ora un corpo per poter fuggire e tornare nel mondo reale, e si impadroniranno di quello del duellante che sconfiggono. Yami Yugi batte Konosuke Oshita. Noah darà ai Big 5 un'ultima possibilità per impossessarsi di un corpo, invitando loro a sconfiggere Yugi, il rivale di Seto, in modo da dimostrare la sua superiorità rispetto a Kaiba. Gli avversari combattono contro Yami Yugi e Jonouchi, alternandosi nel corso del duello e usando il corpo di Honda, che in caso di sconfitta dovranno restituire. Yami Yugi e Jonouchi vincono, ma quelli non rispettano i patti.
Seto disputa un duello con Noah, che, in un turno nel quale uno dei due avversari perderà, indipendentemente dai Life Points rimasti, vince. Noah decide di non rubare il suo corpo per tornare nel mondo reale: potendone scegliere un altro, preferisce relegare Seto in questo universo digitale, perciò trasforma lui e Mokuba in statue di pietra. Yugi si trasforma in Yami Yugi, che rinfaccia al nemico di aver ottenuto la vittoria barando. Lo sfida, egli continuerà il duello al posto di Seto, dal quale eredita, ovvero, le carte e i Life Points, il cui numero è inferiore rispetto a quello di Noah; parte svantaggiato di molto. In caso di vittoria, Yami Yugi, non solo dimostrerà la superiorità di Seto rispetto a Noah, ma porrà anche fine a quest'incubo virtuale. Nel corso del combattimento, Noah si stanca di sentirsi insultato dagli amici del Faraone, che fanno il tifo per il loro compagno. Così, decide di pietrificare qualcuno al termine di ogni turno in cui l'avversario non lo sconfiggerà. Yami Yugi perde tutti, tranne Yugi, che gli dà forza quando pensa di essere rimasto solo. Sconfiggendo Noah, libera i suoi amici dall'incantesimo. Noah tenta ugualmente di rubare il suo corpo, ma il Millennium Puzzle protegge il ragazzo. Allora compare Gozaburo Kaiba, che rivela a Yami Yugi e agli altri di aver digitalizzato la propria mente dopo aver perso la Kaiba Corporation, sottrattagli da Seto, figlio adottivo; ha sfruttato Noah, di cui è padre biologico, per realizzare il suo piano: se prima voleva riprendersi l'azienda, ora mira a trasferire il mondo reale in questo universo digitale, del quale vuole essere il dominatore. Noah finge di aiutare il gruppo ad uscire dal mondo virtuale, in cui, come le vittime hanno scoperto, sono prigioniere solo le loro menti, non i corpi; una volta fuori, i ragazzi potranno avvertire il mondo della minaccia di Gozaburo. Yami Yugi non si fida, a differenza del suo alter ego, al quale propone di proseguire al posto suo. Aveva ragione, ma alla fine Noah si riscatta, e tutti possono tornare nel loro mondo.

La Torre dei Duelli
Ricomincia il torneo, sull'isola della Kaiba Corporation. Yami Yugi, Jonouchi, Seto e Marik sono i finalisti rimasti, e si affrontano simultaneamente in un duello per decidere gli abbinamenti delle prossime sfide: i due giocatori che perderanno, si affronteranno per primi. Il Faraone vuole scontrarsi in semifinale con Marik, e cerca di proteggere Jonouchi nel corso del combattimento, perché l'amico non debba affrontare il malvagio nel prossimo turno: Marik è pericoloso. Jonouchi chiede però a lui di dimostrargli fiducia, così Yami Yugi cessa di coprirlo. Durante il combattimento contro Marik, Jonouchi viene privato delle sue energie, e la sua mente finisce nel Regno delle Ombre. La Millennium Tauk mostra al Faraone un evento futuro, in cui il sovrano gioca contro l'amico. L'oggetto del Millennio, però, aveva sbagliato previsione quando era in possesso di Ishizu, per cui Yami Yugi può attualmente solo sperare nell'attendibilità di questa premonizione, secondo cui Jonouchi si riprenderà. Per Yami Yugi è ora giunto il momento di affrontare Seto sulla Torre dei Duelli, in una semifinale che vede affrontarsi le due Divinità Egizie. Durante l'ultimo scontro tra le mastodontiche creature, che si stanno distruggendo vicendevolmente, una luce abbagliante travolge i duellanti, mentre il Millennium Puzzle e la Millennium Rod di Marik, spettatore, reagiscono; a causa degli oggetti del Millennio, Yami Yugi e a Seto hanno una visione: si ritrovano nell'antico Egitto, devastato dalle tenebre provenienti dal palazzo del Faraone, il quale, sfidato dallo stregone malvagio (Seto), si accinge a combattere. Nessuno sa come terminò lo scontro. Tornati nel presente, Yami Yugi e Seto proseguono il loro duello. Il primo vince, facendo esultare gli amici, tra i quali Jonouchi, che si è risvegliato. In base al regolamento del torneo, Yami Yugi ora sottrae a Seto la sua carta delle Divinità Egizie, Obelisco del Tiranno.
Nella finale contro Marik, che inizia un Gioco delle Ombre, Yugi e la parte buona del nemico si riducono a due ostaggi: ogni volta che i Life Points del loro alter ego diminuiscono, essi perdono una parte del proprio corpo; senza il corpo di Yugi, il Faraone rimarrebbe uno spirito vagante. Yami Yugi deve salvare le vittime di questo duello ed il mondo intero.
Rimasto con un solo Life Point, il malvagio viene vinto dal Marik buono, che si ritira, causando la definitiva eliminazione dell'alter ego. Yami Yugi vince così il torneo della Città dei Duelli e conquista Drago Alato di Ra, la carta delle Divinità Egizie che possedeva Marik. Questo, ora, mostra le incisioni sulla propria schiena: per anni, la sua famiglia ha aspettato il ritorno del Faraone, che salvò il mondo e perse la memoria; il sovrano egizio sapeva che avrebbe avuto bisogno di recuperare i propri ricordi, perciò affidò il suo segreto ad una famiglia, quella degli Ishtar, la quale costituisce la chiave della memoria di Yami Yugi. Le tre carte delle Divinità Egizie, che insieme al Millennium Puzzle svelano il segreto dei poteri del Faraone, mostrano a Yami Yugi, incapace di leggere i simboli sulla schiena di Marik, la tavola che gli fece vedere Ishizu al museo.
Marik, inoltre, cede al Faraone la Millennium Rod ed il Millennium Ring, sottratto a Bakura.

Il risveglio dei draghi
Yami Yugi si reca al museo, ed espone le carte delle Divinità Egizie dinnanzi alla stele, per ricordare il segreto dei suoi poteri. Una forza oscura, però, assorbe la potenza delle creature, e congela la tavola, impedendo al Faraone di arrivare alla verità; da questo momento, le creature del Duel Monsters invadono la Terra.
Le carte delle Divinità Egizie vengono in seguito rubate, e per riaverle Yami Yugi affronta Gurimo, che conosce misteriosamente la sua identità di sovrano egizio. L'avversario gioca la carta magia del Sigillo di Orichalcos, la quale isola al suo interno i contendenti, per poi sottrarre l'anima allo sconfitto; questa magia è più antica rispetto a quella degli Oggetti del Millennio, perciò Yami Yugi non può contrastare il Sigillo con il suo Millennium Puzzle. Con sorpresa, il Faraone constata che Obelisco del Tiranno, il quale, come le altre carte delle Divinità Egizie, può essere domato solo da chi possiede un legame con gli Oggetti del Millennio, viene sopraffatto dal potere di Orichalcos ed obbedisce, perciò, al nemico. Ottiene la vittoria, ma non gli vengono restituite le sue carte: prima, il ragazzo dovrà sconfiggere i tre motociclisti che gli hanno fatto incontrare Gurimo, gli stessi che adesso tornano dall'uomo che li guida per avvisarlo di aver trovato il Faraone.
Una creatura del deck di Yugi, la Giovane Maga Nera, compare in un sogno del ragazzino, informando il sovrano egizio e l'alter ego dell'esistenza di due mondi: quello degli esseri umani e quello dei mostri del Duel Monsters. Tra essi, aggiunge, si è aperto un passaggio. La Grande Belva sta risucchiando i mostri per potersi risvegliare. Nell'antichità, tre draghi leggendari, protettori del popolo delle creature, la sconfissero, ma in seguito al loro atto vennero intrappolati nel cristallo. La leggenda, aggiunge la ragazza magica, narra di tre guerrieri leggendari, capaci di risvegliare i draghi. La Giovane Maga Nera è convinta che il Faraone sia uno di questi, e per provarlo lo invita ad estrarre la spada conficcata nel cristallo che imprigiona una delle creature. Infatti, Yami Yugi e Yugi riescono a tirare fuori l'arma, liberando Timaeus, che diventa un mostro del loro deck.
In California, sede dell'Industrial Illusions di Pegasus, dove Yugi, invitato, ha accettato di recarsi, lo spirito del puzzle ascolta il discorso pronunciato da un ologramma dell'inventore del Duel Monsters, al quale è stata sottratta l'anima; quello parla delle origini del gioco, non risalenti all'antico Egitto, ma ad Atlantide, e del malvagio Dartz, da sempre in possesso di un potere che lo rende invincibile, che ruba le anime degli esseri viventi per risvegliare la Grande Belva, Leviatan, già sconfitto in passato. Yami Yugi trova l'enigmatica carta bianca che Pegasus ha voluto lasciargli perché sconfigga il nemico.
Il professor Hopkins, il cui laboratorio ha sede in California, viene rapito, e per salvarlo Yugi accetta la sfida di Rafael, che gli ha lasciato un biglietto; il giovane Mutō indossa la collana da cui pende la pietra di Orichalcos, posseduta da Gurimo e raccolta al termine del duello con quello, e lascia il posto a Yami Yugi. Lo sfidante gli rivela che Arthur è già stato liberato, ma il combattimento inizia ugualmente. Rafael è convinto che la Terra sia stata rovinata dal malvagio genere umano, che va distrutto, e riferisce all'avversario che Dartz gli ha raccontato del Faraone, il quale fu un sovrano crudele, che causò la distruzione dell'Egitto. Yami Yugi, che ricorda la visione avuta nella semifinale contro Seto sulla Torre dei Duelli, contrasta la storia tramandata a Rafael, e sostiene di non ricordare nulla del proprio passato, ma di sapere che salvò il mondo, gesto che il destino lo porta di nuovo a compiere; ma l'altro crede che il sovrano egizio salverà il mondo offrendo la propria anima. Un turno prevede che i contendenti si scambiano le carte che hanno in mano, e Yami Yugi ottiene così quella del Sigillo di Orichalcos. Rafael dice che da sempre Orichalcos ha messo alla prova gli esseri umani, facendoli affrontare il proprio lato oscuro, e che ergo svela la natura degli stessi; anticamente, ci fu una guerra tra l'esercito del bene e quello del male. Cerca di persuadere il Faraone a giocare la carta del Sigillo. Yami Yugi esita, ma per la salvezza del mondo deve vincere a tutti i costi, perciò, nonostante le suppliche dell'alter ego, gioca la carta magia, in presenza della quale Timaeus abbandona il campo. Il potere di Orichalcos annebbia la sua mente, ed il sovrano egizio sacrifica senza pietà le sue creature, che diventano reali all'interno del Sigillo. Il Faraone viene sconfitto, ma Yugi si sacrifica per salvarlo, ed il Sigillo di Orichalcos prende la sua anima. Depresso, Yami Yugi si sente in colpa. Rafael torna da Dartz per informarlo di aver ottenuto l'anima più potente, quella del Faraone, ma l'altro gli svela la verità.
Per salvare Yugi, il sovrano ed i suoi amici non possono combattere con le armi in loro possesso, serve aiuto; occorrono prove per avvisare della minaccia incombente sul mondo, ma sembra che i nemici le abbiano distrutte tutte, anche le rovine che Arthur trovò in fondo all'oceano. In base alle iscrizioni da lui rinvenute, esprime il professore, egli pensa che quei malvagi siano discendenti di Atlantide, il continente sommerso, e che gli stessi abbiano distrutto ciò che è rimasto della civiltà dei loro avi perché nelle rovine era racchiusa la storia spiacevole, da mantenere segreta, di Atlantide. L'uomo dice che ad Atlantide regnava la pace finché un Re malvagio non evocò una terribile creatura; Yami Yugi è perplesso, ricorda le parole di Rafael, secondo cui il Faraone fu responsabile della distruzione dell'Egitto. Quel sovrano attinse forza da una misteriosa pietra, che a sua volta riceveva forza da un altro mondo. Arthur aggiunge di aver depositato una copia delle iscrizioni in un museo della Florida: Yami Yugi e gli altri si recheranno lì per recuperarla.
I vagoni del treno si staccano, separando gli amici. La parte del veicolo in cui si trovano Yami Yugi ed Anzu continua a correre senza essere pilotata. Il treno è stato dirottato da Insector Haga e Dinosaur Ryuzaki, che hanno accettato il potere di Orichalcos per riscattarsi e devono eseguire il compito assegnato loro da Dartz, ovvero rubare le anime del Faraone e di Jonouchi. Insector Haga sfida Yami Yugi, contro cui vuole ottenere la rivincita: la sconfitta subita nel Regno dei Duellanti gli costò il crollo del successo e della popolarità. Il Faraone gioca Timaeus, ma questi non vuole collaborare, e scompare: l'avversario sostiene che il sovrano egizio abbia ancora dentro di sé la magia di Orichalcos e, perciò, non possa contare sull'aiuto del drago leggendario. Ad un certo punto della sfida, Insector Haga finge di avere l'unica carta che possa salvare Yugi, e la spezza. Quasi subito rivela che si trattasse di uno scherzo, ma il contendente non lo perdona, e anche dopo la vittoria continua ad attaccarlo, finché Anzu non lo supplica di fermarsi, dicendogli che ormai Insector Haga ha perso, ed il Sigillo di Orichalcos se l'è portato via.
Il treno esce dai binari e precipita in un burrone, ma Yami Yugi e la sua amica vengono salvati da Ironheart e la nipote Chris. Raccogliendo le carte del Faraone, Ironheart nota Timaeus, e si complimenta con il sovrano egizio per il possesso della creatura. Yami Yugi, però, ritenendo di non esserne degno, affida la carta all'uomo. Il Faraone confessa di aver perso il suo migliore amico, che lo sta cercando per chiedergli scusa, e Ironheart lo conduce presso il Cerchio delle Anime, dove quello può ritrovare Yugi, ma in cui potrebbe rimanere intrappolata l'anima stessa del sovrano egizio, il quale, all'interno del Cerchio, incontrerà spiriti malvagi. Yami Yugi rivede, infatti, anime che cercano vendetta contro di lui, ma le sorpassa deciso, fino ad imbattersi in Yugi. Chiede perdono all'alter ego, dice che senza di lui le tenebre stanno prendendo il sopravvento sulla sua persona, di temere di essere davvero il Faraone malvagio di cui parlava Rafael. Sorprendentemente, l'amico non accetta le scuse, ed invita il sovrano a provare se sia realmente malvagio, sfidandolo a duello. L'altro è costretto ad accettare. Inizialmente, Yami Yugi ha l'impressione che lo sfidante possa avere intenzione di perdere. Nel corso del combattimento, Yugi gioca il Sigillo di Orichalcos e, come aveva fatto l'avversario, sacrifica senza scrupoli i propri mostri. Trovando la forza per respingere il suo attacco, Yami Yugi vince. Yugi gli rivela allora di aver agito in quel modo per aiutarlo: infatti, vincendo contro l'alter ego, il Faraone ha sconfitto le paure e l'oscurità che albergava dentro di sé. L'anima del giovane Mutō svanisce, ma Yami Yugi promette che salverà l'amico.
Rafael trova il Faraone, ma non può entrare nel Cerchio delle Anime: sarebbe rischioso; in contatto con il seguace, Dartz gli ordina di usare la sua pietra di Orichalcos, mentre lui evoca un mostro, che compare dinnanzi a Yami Yugi, nel Cerchio della Anime. Gli spiriti mostrano al Faraone scene dell'antica guerra di cui parlava Rafael, combattuta tra i soldati dell'Orichalcos, di cui faceva parte il mostro, e l'esercito del bene, del quale Ironheart e Chris erano membri. L'anziano lottava con Timaeus contro l'uomo misterioso (Dartz) che volava sul dorso della Grande Belva.
Attualmente, il mostro dell'esercito di Orichalcos duella con Yami Yugi. Ironheart, Chris ed il suo fedele cane, che si rivela essere una creatura del Duel Monsters, vengono colpiti dai fulmini di Dartz per portare Timaeus al Faraone, bisognoso del drago leggendario per vincere. Questa volta, Timaeus aiuta il sovrano egizio, che sconfigge e fa sparire l'avversario.
Dinnanzi ad una pietra, sulla quale sono incise le figure di Ironheart, Chris ed il suo cane, che lottano insieme ai draghi leggendari, Yami Yugi ed Anzu parlano ora di quelli come spiriti che combattono contro Dartz da millenni. Il Faraone si impegnerà anche per loro.
Yami Yugi ed Anzu si ricongiungono a Jonouchi ed Honda, e tornano nella loro città a bordo dell'elicottero di Seto. Gli uomini rimasti fedeli a Kaiba, mandati in Florida, riescono ad inviare al computer di Seto la foto delle iscrizioni che il Faraone e gli altri cercavano, nonostante l'aggressione degli scagnozzi di Dartz. Serve un miglioramento della qualità, ottenibile con un'elaborazione effettuata dal computer centrale della Kaiba Corporation, di cui Dartz è attualmente proprietario; con l'aiuto di Rebecca, che con il suo portatile viola i sistemi di sicurezza dell'edificio, Yami Yugi e Seto, affrontando i mostri dell'esercito dell'Orichalcos, raggiungono il computer centrale dell'azienda. Ingrandiscono la foto da inviare al portatile di Rebecca, perché il professor Hopkins la riceva: l'iscrizione parla del risveglio di un serpente nero e della rinascita di un paradiso, che lo studioso pensa possa essere Atlantide; nel simbolo di Orichalcos, Seto riconosce lo stemma di una compagnia finanziaria, La Paradias, di cui Dartz è proprietario. Quest'ultimo appare improvvisamente dinnanzi al Faraone e Kaiba; Yami Yugi lo sfida a duello, e gioca la carta del drago leggendario, come fa anche Seto, ma il nemico scompare. Il Faraone è perplesso: Dartz è lo stesso individuo che combatté anticamente contro Ironheart, ed è ancora vivo.
Raggiunti gli altri al camper, Yami Yugi e Seto vengono a sapere che ormai la polizia è sotto il controllo dell'Orichalcos, perciò non possono contare sul suo aiuto. Cercando Jonouchi ed Honda, che si sono allontanati, il gruppo si imbatte ancora nei mostri dell'Orichalcos. Ritrovato Honda, Yami Yugi continua a cercare, insieme a lui e ad Anzu, Jonouchi, ma lo raggiunge quando l'amico ha già perso l'anima. Il sovrano egizio vuole ora sfidare Dartz, ma giunto alla Paradias si imbatte in Rafael, che gli consegna la carta del drago leggendario di Jonouchi. Nel corso del duello, cerca di aiutare l'avversario a liberarsi dall'influenza del potere di Orichalcos. Avendo successo, il Sigillo, alimentato dalle tenebre del cuore, scompare prima che possa catturare l'anima di chi lo aveva giocato, Rafael, sconfitto. L'edificio della Paradias adesso sta crollando, ma l'elicottero di Seto giunge a proposito. Yami Yugi aiuta Rafael, stremato dallo scontro, a raggiungere il veicolo, ma l'altro lo allontana per non farlo soccombere insieme a lui, e prima di precipitare gli consegna un chip per computer, che mostra l'ubicazione dell'isola segreta dove dimora Dartz. Mentre il gruppo del Faraone vi si dirige, un elicottero militare affianca quello di Seto, e si fa seguire. Dopo l'atterraggio, un ufficiale della marina rivela ai ragazzi che da tempo Dartz viene controllato, ma non si è ricavata prova che dimostri i suoi piani. Il malvagio vuole realizzare il suo scopo sfruttando il gioco del Duel Monsters, per cui l'ufficiale chiede aiuto a Yami Yugi e Seto.
Raggiunta l'isola, Yami Yugi e gli altri incontrano Dartz, il quale, dopo aver collezionato per tutti questi anni tante anime, ha bisogno di quelle del Faraone e di Kaiba perché Leviatan si risvegli. Ne segue un duello a tre. Il Sigillo di Orichalcos, giocato da Dartz, provoca una visione, durante la quale Yami Yugi e l'alleato vedono Atlantide e ascoltano la storia raccontata dal nemico, l'antico sovrano di quel continente, scelto, a sua detta, dall'Orichalcos per eliminare il malvagio genere umano e rendere la Terra un paradiso. Nel corso dell'attuale duello, Dartz mette in campo le anime di Yugi, Jonouchi, Mai e Pegasus, controllate dal potere di Orichalcos. Yami Yugi non vuole attaccare i suoi amici: teme che le loro anime vengano eliminate. Ad un certo punto del combattimento, Seto, convinto che si tratti di un trucco dell'avversario, attacca, chiedendo fiducia al suo alleato; gli amici del Faraone vengono così eliminati dal gioco.
Kaiba perde: prima che il Sigillo di Orichalcos catturi la sua anima, egli dice a Yami Yugi di aver combattuto con troppa foga, e lo invita a vincere; la carta del suo drago leggendario passa nelle mani del sovrano egizio. Con l'anima di Seto, Leviatan diventa più forte, e all'apparizione del suo occhio si alza un vento, che travolge i tifosi di Yami Yugi, i quali perdono i sensi. Rimasto solo con il Faraone, Dartz gli rivela di averlo incontrato 5000 anni prima in Egitto e di aver notato la sua grande potenza: il sovrano egizio inventò i Giochi delle Ombre; Dartz capì subito che Yami Yugi fosse l'anima necessaria al risveglio della Grande Belva, ma non era ancora pronto a sconfiggerlo. Millenni dopo, Yugi ricompose il Millennium Puzzle, risvegliando gli spiriti del Faraone e dei suoi antichi nemici (Seto e Yami Bakura).
Nel corso del combattimento, Dartz, in vantaggio, tenta di fare il lavaggio del cervello all'avversario, il quale è rimasto solo, invitandolo a desistere ormai: dice che Yami Yugi sarebbe, in questo modo, più utile ai suoi amici. il Faraone sta per arrendersi. Il malvagio lo spinge a guardare dentro di sé, e mentre il Sigillo di Orichalcos sta per stringersi intorno al sovrano egizio, il Millennium Puzzle protegge il suo possessore: guardandosi dentro, Yami Yugi ha trovato una luce colma d'amicizia, e ha capito che i suoi compagni sono sempre insieme a lui. Il Sigillo si espande di nuovo intorno agli opponenti, ed il Faraone riprende a duellare. Usando la carta datagli da Pegasus, restituisce ai tre draghi leggendari il vero aspetto: le creature, in realtà, sono esseri umani. Con il loro aiuto, vince; Dartz viene inghiottito dalla Grande Belva, che compare momentaneamente alle sue spalle. Ora, le anime di Yugi, Jonouchi e Seto tornano nei propri corpi, ma il continente di Atlantide si innalza dalle acque: lì si troverà Dartz; prima di attraversare il varco che condurrà i guerrieri leggendari a destinazione, Yugi trova le carte delle Divinità Egizie, anche se il Faraone sostiene che esse siano prive di energia, assorbita da Dartz per aiutare Leviatan a risvegliarsi. Ad Atlantide, Yami Yugi, Jonouchi e Seto affrontano Leviatan, risvegliatosi grazie al sacrificio di Dartz, il quale, offrendo la sua energica anima alla terribile creatura, si è fuso con essa. Quando rimane l'unica speranza di salvezza, non essendo ancora stato assorbito completamente da Leviatan, come invece è successo a Jonouchi e Seto, Yami Yugi invita le persone, i cui sentimenti negativi alimentano il potere della Grande Belva, a ricordare le cose buone della loro vita; le anime risucchiate all'interno di Leviatan riescono a sentirlo, e, insieme a Jonouchi e Kaiba, gli offrono la propria luce: così, le Divinità Egizie riacquistano energia, Yami Yugi può evocarle ed i guerrieri leggendari si salvano. In seguito Yami Yugi, abbandonando il corpo dell'alter ego, combatte da solo contro Dartz, mettendo in campo le Divinità Egizie, e lo sconfigge. Jonouchi e Seto attraversano il portale per tornare a casa, ma il Faraone ferma Yugi, sostenendo che non sia ancora finita. Infatti, Dartz, separatosi da Leviatan, compare dinnanzi ai due rimasti. La Grande Belva è ancora viva, e travolge il sovrano egizio con il suo attacco. Immerso nel vortice oscuro del mostro, il Faraone rifiuta l'aiuto dell'amico: si tratta di una prova, egli deve dimostrare che la sua ira è scomparsa. Con la luce dell'amicizia, Yami Yugi elimina la Grande Belva, e Dartz viene liberato dall'influenza del potere di Orichalcos. Lasciando Dartz insieme agli spiriti del padre Ironheart e della figlia Chris, il sovrano egizio e l'alter ego possono lasciare Atlantide. Come se qualcuno ve li avesse guidati, si ritrovano su una spiaggia, dove salutano definitivamente i tre cavalieri leggendari, che tornano a proteggere il mondo delle creature del Duel Monsters. La Giovane Maga Nera li ringrazia e segue i cavalieri. Lo spirito e Yugi vengono raggiunti dai loro alleati, che volano a bordo di un elicottero di Seto.

Grand Championship
Mokuba raggiunge, in Florida, Yugi ed amici, ai quali offre un passaggio a bordo di un aereo della Kaiba Corporation, che condurrà i ragazzi a casa, ma in cambio chiede la loro partecipazione al torneo organizzato da Seto, il cui vincitore affronterà il Re dei Duelli, Yugi. A Kaiba Land, la nuova catena di parco giochi della Kaiba Corporation, il gruppo di amici resta intrappolato nell'arena in cui i duellanti possono allenarsi sfidando un computer, causa un sabotaggio del sistema da parte di Siegfried, il quale vuole vendicarsi di Seto per ragioni misteriose. Per salvare la situazione, Yami Yugi affronta il computer, usando il deck di Rick e portandolo, per la prima volta, alla vittoria.
Yami Yugi duella ancora contro Vivian, sua grande ammiratrice e concorrente ormai fuori gara. La giovane promette di curare il mal di schiena del nonno di Yugi, se l'avversario vincerà; in caso contrario, il ragazzo dovrà uscire con lei (nella versione originale della serie, invece, il patto prevede che egli diventi schiavo d'amore di Vivian). Yami Yugi trionfa.
Durante il duello tra Seto e Siegfried, Yugi ed i suoi amici scoprono che il secondo vuole vendicarsi di Kaiba, il quale, secondo il nemico, gli avrebbe rubato l'idea degli ologrammi delle creature di Duel Monsters; il vincitore del torneo è Leon, che nel corso del combattimento contro Yami Yugi, suo beniamino, si rivela essere il fratello minore di Sigfried. Contrariamente alla volontà del parente, però, Leon vuole combattere in modo onesto contro il Faraone. Quest'ultimo ottiene la vittoria.

Le memorie del Faraone
Yugi risvegliò lo spirito di Yami Yugi quando completò il Millennium Puzzle, all'interno del quale è nascosta la memoria del Faraone. Quest'ultimo, dopo una lunga attesa, viaggia nel passato, e riesce finalmente a ricordare il suo nome, Atem, e a sconfiggere definitivamente il suo antico nemico. Tornato nel presente, Atem otterrà la libertà della sua anima dal mondo dei vivi solo se perderà, non di proposito, un duello. Seto si offre di combattere, ma Yugi si oppone, sostenendo che l'avversario debba essere lui stesso. Così, Atem e Yugi si scindono, abbandonando il primo il corpo dell'altro, e si affrontano. Yugi combatte usando le carte scelte del deck che compose insieme al Faraone, mentre quest'ultimo ha selezionato, tra le altre dello stesso mazzo, quelle degli incantatori e delle potentissime divinità egizie. Atem evoca le ultime in un colpo solo, mettendo l'avversario alle corde. Yugi, a questo punto, rivela come si sia sentito in tutto questo tempo: Atem conduceva il gioco, ed egli gli restava dietro, sperando di riuscire a raggiungerlo. Il ragazzino aggiunge che il giorno desiderato sia arrivato, che riuscirà anche a superare il suo amico, e per dimostrarlo distrugge tutte le divinità egizie in una sola mossa. I due avversari combattono senza esclusione di colpi. Dopo aver perso persino il Mago Nero, Atem cerca di resuscitare Slifer, divinità egizia, per finire Yugi, ma l'ultima contromossa dell'alter ego annulla l'evocazione, e, con l'attacco successivo, Yugi mette fine al duello. Atem è perciò libero, e lascia il mondo dei vivi fra le lacrime di tutti.

Yu-Gi-Oh!: The Dark Side of Dimensions
Atem manca molto a Yugi. Seto, desideroso di vendicarsi, intende risvegliare il suo spirito per sconfiggerlo in duello, e rintraccia i pezzi del Millennium Puzzle. Diva riesce a rubargliene uno, volto invece a impedire il ritorno dell'antico sovrano, che, secondo la profezia del suo maestro Shadi Shin, priverebbe lui e gli altri Plana del potere del Cubo Quantico, pericoloso se usato con paura e odio. Diva vuole creare un mondo perfetto, ma, animato da sentimenti negativi, sfrutta le sue facoltà soprannaturali in modo scorretto, provocando la sparizione di persone che lui reputa indegne, e pensa di scongiurare il risveglio di Atem distruggendo il corpo di Yugi, che potrebbe ospitare lo spirito del Faraone.
Jonouchi, vittima di Diva, dopo aver visto Atem torna da una dimensione in cui, persi i ricordi, rischiava di scomparire. Dirà di esserci riuscito conservando i ricordi incancellabili di alcune persone, tra cui Yugi e gli altri amici, per poi ringraziare il primo, senza fornirgli una spiegazione.
In possesso di un altro pezzo del Millennium Puzzle, ricevuto da Sera, Yugi accetta, per salvare Bakura, anch'egli vittima di Diva, di partecipare al torneo di duelli organizzato da Seto, che intende recuperare i tasselli mancanti dell'Oggetto del Millennio. Nel duello finale con Kaiba, completa il Puzzle per dimostrare all'avversario che il risveglio di Atem non dipende dalla loro volontà, che lo spirito non dimora più nel manufatto; anche lui aveva provato a ricongiungersi con l'alter ego, ma invano. Lo scontro viene interrotto da Diva, che, finito in un'altra dimensione dopo la sconfitta contro Yugi, è stato posseduto dallo spirito malvagio del Millennium Ring per poi ritornare sulla Terra e ingaggiare contro il giovane Mutō e il suo avversario un Duello Dimensionale, in cui i partecipanti rischiano la vita; le persone iniziano a scomparire, e Seto si sacrifica per permettere al compagno di far tornare il Faraone. Yugi non si arrende, e continua a credere nel cuore delle carte, ma, sfinito, sta per accasciarsi. Allora, interviene Atem, che s'impossessa un'ultima volta del suo corpo e lo accompagna verso la vittoria che salverà il mondo. Diversamente da Seto, con il quale si esprime a riguardo, Yugi non credeva nel suo ritorno.
Il risveglio del Faraone, come profetizzato, priva Diva e gli altri Plana del potere del Cubo Quantico, l'ottavo Oggetto del Millennio.
Nel finale del film, Kaiba, collaudando una propria invenzione tecnologica, riesce finalmente a raggiungere Atem per sfidarlo.

Yu-Gi-Oh! GX
Prima serie
Dieci anni dopo, Jaden Yuki (il protagonista della nuova serie) si imbatte in Yami Yugi, il quale gli affida la carta di Kuriboh Alato, animata da uno spirito dei duelli, che poche persone riescono a vedere.

Quarta serie
Diplomatosi, Jaden ha intenzione di lasciare l'Accademia del Duellante, ma prima entra nella stanza dove è esposto il deck di Yugi, Re dei Giochi; qui rivede Yami Yugi, il quale, dopo l'incontro con il ragazzo, ha seguito il percorso di Jaden, divenuto ormai adulto. Yami Yugi constata che l'interlocutore ha perso, tuttavia, qualcosa d'importante, ma la recupererà incontrando una persona. Jaden viene successivamente abbagliato da una luce intensa, e si ritrova a Domino. Incontra Yugi, il quale, sorprendendolo, sembra non conoscerlo; il giovane Yuki capisce allora di trovarsi in una dimensione spazio-temporale creata appositamente per lui e Mutō. Segue un duello, durante cui l'avversario di Yugi riesce nuovamente a divertirsi, ritrovando la passione per il gioco. Verso la conclusione della sfida, Yami Yugi, appassionatosi, chiede all'alter ego di prendere il suo posto. Evoca Slifer Drago del Cielo.
Jaden torna nel presente. È determinato a diventare più forte: riuscitoci, incontrerà ancora Yugi.

Poteri
Il puzzle trovato da Yugi nella sua cantina non era altro che il Millennium Puzzle proveniente dall'antico Egitto, il più potente degli Oggetti del Millennio. Venne trovato nella tomba di un Faraone, nella Valle dei Re, proprio dal nonno del ragazzino. Al suo interno, il Puzzle nascondeva un enorme segreto: vi erano stati sigillati lo spirito di Yami Yugi, Faraone egizio vissuto 3000 anni prima (5000 nella versione americana e italiana dell'anime), del quale Yugi non è altri che la reincarnazione, e il potere dei Giochi delle Ombre (Yami no Game in giapponese). Il Millennium Puzzle conferisce a Yami Yugi il potere “Mind Crush”, che purifica le anime dal male e dall'oscurità.

Deck
Il deck usato da Yami Yugi è composto da potenti mostri, quali il Mago Nero, il Teschio Evocato o la Giovane Maga Nera, e da carte magia e trappola, con le quali il duellante elabora efficaci strategie. Le carte che hanno permesso al ragazzo, nel corso della prima sfida contro Seto, l'evocazione dell'imbattibile Exodia il Proibito vengono gettate nell'oceano da Insector Haga, che teme di venirne sconfitto. Al deck di Yami Yugi si aggiungono le tre temute Divinità Egizie, ovvero Slifer Drago del Cielo, Obelisco del Tiranno e Drago Alato di Ra.


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