L’universo Marvel è terreno fertile per controversie pseudo-scientifiche e mitologiche, in cui le leggi della fisica si piegano al carisma narrativo. Una delle più affascinanti — e frequentemente fraintese — è la questione del leggendario Mjolnir, il martello incantato di Thor. Domanda comune tra fan e appassionati è: Thor può imprigionare Hulk semplicemente puntandogli il martello sul petto? La risposta, contrariamente alla narrativa visiva proposta in più occasioni dall’Universo Cinematografico Marvel (MCU), è un deciso no.
Tutto ruota attorno alla celebre iscrizione sull’impugnatura di
Mjolnir:
“Chiunque tenga questo martello, se ne è degno,
possiederà il potere di Thor.”
Questa formula, imposta da Odino stesso, viene spesso interpretata come una sorta di “maleficio gravitazionale”: se non sei degno, il martello è impossibile da sollevare. Ma questa lettura è imprecisa. L’incantesimo non afferma che Mjolnir diventi infinitamente pesante per gli indegni, bensì che solo i degni possono ottenere il potere di Thor impugnandolo. Questo non significa che il martello diventi un’ancora incrollabile se appoggiato su una persona.
Il mito della “pesantezza assoluta” è in larga parte una costruzione simbolica, enfatizzata dal MCU per fini spettacolari. Tuttavia, il materiale fumettistico originale — più fedele alla logica interna della magia asgardiana — suggerisce una realtà più sottile. Personaggi straordinariamente forti, come Hulk o Red Hulk, non possono impugnare Mjolnir, ma possono sollevare chi lo impugna. In effetti, più di una volta Hulk ha sollevato Thor stesso, brandente il martello, aggirando così l’incantesimo.
Questa distinzione è fondamentale: non si tratta di una questione di forza bruta, ma di dignità morale e spirituale. Hulk non può usare il martello, ma può influenzarne la posizione indirettamente. Di conseguenza, anche se Thor posasse Mjolnir sul torace di Hulk, l’alter ego di Banner potrebbe facilmente ruotare il proprio corpo o usare la forza per scrollarselo di dosso, pur senza impugnarlo.
Mjolnir è forgiato nell’Uru, un metallo asgardiano fittizio dotato di immense proprietà magiche. È, in effetti, pesante, ma non infinitamente pesante. In assenza dell’incantesimo, il martello potrebbe essere sollevato da chiunque possieda sufficiente forza fisica. L’elemento che lo rende inamovibile non è la massa, ma l’enchantment.
Eppure, nemmeno questo incantesimo è assoluto. Esseri di livello cosmico — come il Tribunale Vivente o l’Ente dell’Eternità — potrebbero ignorarlo completamente, pur senza “divenire degni” in senso asgardiano. In quei casi, la magia stessa viene subordinata a poteri superiori. Tuttavia, è essenziale notare che, anche se costoro potessero spostare Mjolnir, non otterrebbero il potere di Thor, che rimane vincolato alla “degna impugnazione”.
In alcune sequenze del MCU, come in Avengers: Age of Ultron, vediamo Thor usare Mjolnir per “inchiodare” Loki o altri personaggi a terra. Sebbene cinematograficamente efficace, questa soluzione non resiste a una lettura coerente con la logica interna dell’universo fumettistico. Hulk, dotato di una forza fisica praticamente incalcolabile, non sarebbe immobilizzato da un oggetto posato su di lui. Potrebbe ribaltarsi, ruotare, colpire il suolo o deformarlo, inducendo il martello a scivolare via.
Per Thor, Mjolnir è un’arma, un canale per incanalare energia mistica, e anche un simbolo del proprio stato. Non è una trappola magica. L’idea che possa essere usato come una sorta di incudine soprannaturale per imprigionare un essere del calibro di Hulk non trova alcun fondamento solido nei testi canonici, e ancor meno nelle regole interne della magia asgardiana.
La narrativa popolare — alimentata da film, meme e interpretazioni visive — ha semplificato un elemento complesso come Mjolnir a un banale “peso mistico”. Ma l’essenza dell’incantesimo che lo governa è morale, non fisica. In ultima analisi, Hulk può essere fermato da molte forze: dalla propria coscienza, da Banner, dal tempo, persino dalla ragione. Ma non da un martello appoggiato sul petto.
La mitologia Marvel, come tutte le mitologie, è tanto più affascinante quanto più si rispettano le sue regole interne. E in questo caso, l’unica prigione che Mjolnir può costruire… è quella del giudizio.
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