Nella vasta galassia dei supereroi, pochi personaggi incarnano il concetto di potenziale inespresso come Flash. A dispetto del suo ruolo iconico nel pantheon DC, spesso Barry Allen – o Wally West, a seconda dell’epoca narrativa – viene ritratto con un livello di potere che, a un’analisi rigorosa, risulta pesantemente depotenziato per esigenze di trama. Se però si eliminassero tutte le limitazioni arbitrarie, note agli appassionati come "Plot-Induced Stupidity" (PiS), il profilo reale del Velocista Scarlatto emergerebbe con prepotente chiarezza.
Flash, al massimo delle sue capacità teoriche, sarebbe tra gli individui più pericolosi e imbattibili dell’intero universo DC. Il suo dominio della Forza della Velocità – una misteriosa energia extradimensionale – gli conferisce abilità che vanno ben oltre il semplice correre più veloce della luce.
Tra le sue capacità più sbalorditive:
Preveggenza istantanea: attraverso una percezione temporale espansa, Flash può vedere simultaneamente infinite possibilità future, un potere che – per analogia – supera persino la celebre visione molteplice del Dottor Strange nell’universo Marvel.
Senso temporale assoluto: Barry e Wally possono percepire ogni evento in procinto di accadere, analizzando miliardi di scenari in una frazione di secondo.
Controllo del tempo: correndo a velocità trans-luminari, Flash ha mostrato di poter praticamente fermare il tempo dal proprio punto di vista, agendo in un mondo completamente congelato.
Furto di velocità: uno dei suoi talenti più devastanti. Flash può letteralmente "rubare" l’energia cinetica di qualunque oggetto o essere vivente, immobilizzando avversari – anche di potenza superiore – senza necessità di scontri diretti.
Pugno a massa infinita: grazie alla relatività, colpendo a velocità vicine a quelle della luce, ogni suo pugno equivarrebbe all’impatto di un piccolo asteroide.
Manipolazione molecolare: Flash può attraversare oggetti solidi vibrando a frequenze precise e, spingendo oltre questo potere, ha dimostrato la capacità di alterare selettivamente la materia di altri corpi, distruggendo bersagli senza subirne effetti collaterali.
Tutte queste abilità, liberate da ogni vincolo narrativo, renderebbero Flash capace di sconfiggere qualsiasi entità la cui esistenza dipenda da una forma fisica tangibile.
Con una piena padronanza delle sue facoltà, Flash sarebbe virtualmente imbattibile contro il 90% degli antagonisti della DC Comics. Dal Joker a Lex Luthor, da Deathstroke a Black Adam, nessuno, basandosi esclusivamente su forze fisiche o mentali convenzionali, potrebbe rappresentare una minaccia concreta.
Persino avversari notoriamente potenti come Doomsday o Mongul cadrebbero rapidamente sotto una combinazione di pugni a massa infinita, furto di velocità e attacchi impossibili da percepire o contrastare.
Tuttavia, l'universo DC è popolato anche da entità cosmiche e esseri concettuali: creature come l’Anti-Monitor, Perpetua o la quintessenza degli Endless (Destiny, Death, Dream e soci) operano a livelli esistenziali che trascendono la materia, il tempo e lo spazio. Flash, per quanto supremo nella dimensione fisica, resterebbe impotente contro entità immortali o astratte.
Inoltre, alcuni nemici come il Professor Zoom (Eobard Thawne) o Savitar, avendo connessioni dirette con la Forza della Velocità, presenterebbero sfide molto più complesse, pur restando teoricamente battibili da un Flash pienamente risoluto.
La percezione comune di Flash come "debole" deriva dall’uso sistematico della PiS nei fumetti e negli adattamenti. Per motivi di suspense narrativa, gli autori hanno spesso ridotto drasticamente il suo potere reale, rendendolo suscettibile ad attacchi prevedibili o incapace di evitare trappole lente e goffe – un paradosso evidente per chiunque consideri seriamente la natura delle sue capacità.
In molte storyline, Flash viene sconfitto da nemici che, logicamente, non dovrebbero neanche riuscire a toccarlo. Senza questi artifici, la stragrande maggioranza delle trame DC avrebbe dovuto risolversi in una manciata di microsecondi.
Se liberato da ogni catena narrativa, Flash rappresenterebbe una vera e propria forza naturale: un cataclisma cosciente, capace di decidere le sorti di interi mondi in battiti d’ali impercettibili. Più che un semplice "uomo più veloce del mondo", sarebbe l'incarnazione stessa della velocità, dell'energia cinetica, del cambiamento immediato.
In questo contesto, Barry Allen e Wally West non sono semplicemente supereroi: sono concetti viventi, difficilmente misurabili in scala con il resto degli esseri umani o dei metahumans.
Al massimo del suo potenziale, Flash è uno degli esseri più potenti mai concepiti nella narrativa a fumetti. L'unica sua vera debolezza è, paradossalmente, la necessità degli scrittori di renderlo vulnerabile, affinché le storie possano avere un conflitto credibile.
Ma nella realtà fisica e logica del suo universo, senza restrizioni arbitrarie, Flash non sarebbe semplicemente un eroe: sarebbe un dio.
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