Nell’universo narrativo di DC Comics, Etrigan non è un angelo caduto ma un demone nato direttamente all’Inferno, con una storia oscura e complessa che affonda le radici in epoche lontane e in battaglie infernali.
La leggenda narra che migliaia di anni fa il potente demone Beliel, arciduca dell’Inferno, deciso a espandere il proprio dominio, si scontrò con la Regina Serpente Ran Va Daath in una guerra sanguinosa e devastante. Entrambi gli eserciti subirono perdite catastrofiche e soltanto i due comandanti sopravvissero. Nel loro duello finale, un momento inatteso cambiò le sorti della loro relazione: Beliel pronunciò con un’ironia sinistra una battuta d’approccio, capace di ammaliare persino una regina demone. Da quella scintilla nacque un legame, sfociato in una gravidanza.
Tuttavia, la convivenza si rivelò tormentata: Beliel si mostrò un amante egoista e insensibile, scatenando la furia di Ran Va Daath che tentò di consumare la loro unione in un gesto estremo, noto come “Tecnica della Mantide Religiosa”. Beliel, astuto e preparato, riuscì a sopravvivere e prese sotto la sua custodia la regina fino al parto. Dopo tredici mesi dalla loro prima alleanza, Ran Va Daath diede alla luce Etrigan, un demone nato dal caos, sadico e masochista, assetato di dolore e distruzione.
Persino Lucifero stesso consigliò a Beliel di controllare il figlio, ma la natura ribelle e autodistruttiva di Etrigan rendeva ogni disciplina vana. La soluzione drastica fu l’esilio della madre di Etrigan nel Masak Mavdil, un abisso infernale destinato a imprigionare i demoni pericolosi.
Questa genesi racconta un Etrigan lontano dalle sfumature angeliche o redentrici, un essere intrinsecamente legato all’oscurità e alla brutalità del mondo infernale, nato per incarnare il caos e la violenza dell’Inferno stesso.
La vera natura di Etrigan è quella di un demone originario delle profondità infernali, forgiato da conflitti antichi e passioni tumultuose, ben distante dall’archetipo dell’angelo caduto, e più vicino all’essenza più cruda e sanguinaria del mito infernale.
Nessun commento:
Posta un commento