L'attore e protagonista della prima
trilogia di Spider Man è scomparso nel nulla già da un bel po', e
se avete sentito voci su di lui, non avrete di certo sentito cose
carine… Ma cosa è successo, quindi, all'amichevole Spider-Man di
quartiere?
La carriera di Tobey Maguire (il quale
si era già fatto un nome ben prima di assicurarsi il ruolo di
Spider-Man; tramite film quali Pleasantville, Paura e delirio a Las
Vegas, e Le regole della casa del sidro) e la sua popolarità
ricevettero un brutto, bruttissimo colpo dopo Spider Man 3, il quale
(proclamato all'epoca il più costoso film di sempre), nonostante un
buon risultato al botteghino non soddisfò le aspettative dei fan, ed
il ruolo e l'interpretazione più in chiaroscuro di Peter Parker e
Maguire alienò a quest'ultimo molti dei suoi supporter.
Tobey 'faccia da bebè' (nomignolo
dovuto a quella sua nota espressione, che ti fa venire voglia di
tirargli un ceffone ma allo stesso tempo ti intriga ed intrattiene)
passò il suo periodo d'oro durante la triologia ragnesca (riuscendo
anche ad aggiudicarsi altri ruoli importanti nel mentre, fornendo
infatti altre buone prestazioni in film come Seabiscuit, che fu
rilasciato tra il primo ed il secondo Spider-Man) la quale fu seguita
da un'altra buona interpretazione in Brothers (2009), prima che
l'attore iniziasse a cadere sempre più lontano dal palcoscenico. Non
furono, tuttavia, l'interpretazione nell'ultimo Spider-Man ed una
serie di insuccessi al botteghino la cosa che fece più scalpore…
Nel 2014, la responsabile di partite di
poker tra vip di Los Angeles Molly Bloom, dopo una condanna per la
conduzione di queste ultime e, tra le altre cose, riciclaggio di
denaro; pubblicò il suo racconto di questa vicenda, e di queste
partite clandestine nella quali, oltre a Maguire, presero parte altri
attori famosi, quali Ben Affleck e l'amico
Leonardo Di Caprio). Maguire (che fu la
persona che propose di ospitare queste partite nel locale di Molly)
non è nominato nel libro, ma visto il suo ruolo fondamentale nella
faccenda è palese che egli corrisponde al misterioso 'Player X', che
appare come dispettoso, manipolativo, e per certi versi spietato
(Bloom racconta come Maguire l'avrebbe fatta "abbaiare come una
foca" per una chip da mille dollari), passivamente stizzito
nelle sconfitte e crudele nelle vittorie. Tre anni dopo, il libro fu
trasposto cinematograficamente (Molly's Game, 2017), con protagonista
Jessica Chastian, e fece pure bene, sia al botteghino che nell'occhio
della critica.
In realtà, Tobey ha anche la fortuna
(o sfortuna degli altri giocatori) di essere piuttosto bravo a
poker (vinse anche diversi tornei ufficiali),
e quello che si può dire in sua
difesa è che, per quando discutibile dal punto di vista morale,
questa pratica non è illegale in tutti i contesti, e la sua bravura
al gioco e verosimile antipatia non fanno di lui un criminale. Nel
2011, ad esempio (prima di Molly's Game), Maguire si oppose alla
restituzione delle sue vincite (legittime), poiché uno dei giocatori
scommise fondi comuni azionari. Come per gli eventi legati a Molly
Bloom, anche in questo caso Tobey fece le prime pagine, e anche se,
come detto, il denaro fu vinto
legittimamente, avere il proprio
nome associato a denaro rubato non è proprio un 'toccasana' per
l'immagine.
La reputazione di Maguire fu
ulteriormente e definitivamente incrinata dopo il suo ultimo film
ufficiale, ovvero il noiosetto La grande partita, che fece tra
l'altro fiasco totale al botteghino.
Sicuramente, vicende personali a parte,
Maguire dovette sempre sopportare quella croce e delizia che è la
sua 'faccia da bebé', quel 'sorriso da babbeo (detto bonariamente)
che lo caratterizza troppo strettamente; ma è anche vero che Tobey
dimostrò pure buone capacità recitative, come dimostrato con la sua
ultima partecipazione ad un grande film, ovvero il bellissimo Grande
Gatsby (2014), sempre con Di Caprio.
E' quindi assolutamente possibile che
Maguire sia tenuto alla larga da Hollywood per la sua ormai cattiva
reputazione, ma questa lontananza dal grande schermo è attribuibile
(almeno in parte) anche alle sue attività in parallelo, che oltre al
gioco del poker sportivo comprendono la produzione di film. Maguire,
tuttavia, non ha mostrato lo stesso talento dimostrato a poker anche
nel campo della produzione cinematografica, visto che quasi tutti i
film da lui prodotti (con l'eccezione de
La Quinta Onda) hanno fatto fiasco
totale.
In ogni caso, tra occasionali
produzioni di successo e massive vincite a poker, non c'è dubbio che
Maguire non si senta (economicamente) costretto a recitare, o ad
accettare ruoli in film di serie-B a destra e a manca.
Infine, Maguire partecipò come
narratore a The Boss Baby, nel 2017, e nel 2020 è in programma su
Netflix l'uscita della sua ennesima produzione, ovvero The Violent
Heart, con Mary J Blige.
*
In ogni caso, fosse anche un addio al
grande cinema, noi difficilmente ci dimenticheremo di lui e delle sue
interpretazioni—e di certo non ci dimenticheremo mai dei suoi
contributi al mondo dei social!
Nessun commento:
Posta un commento