Superciuk è un personaggio
immaginario dei fumetti creato da Max Bunker per
l'albo Alan Ford. Fu disegnato per la prima volta da Magnus e
rappresenta, fin dalla sua prima apparizione (n. 26
dell'agosto 1971), una delle figure di maggior successo della
serie. Il personaggio contribuì anzi al lancio definitivo di Alan
Ford, che anche grazie alla suddivisione della storia in tre episodi
consecutivi ottenne tre ristampe e si portò oltre le 100.000 copie
tirate.
Superciuk è l'alter ego di Ezechiele
Bluff, il cui nome viene svelato solo nel n. 119. Nella vita
quotidiana è uno spazzino squattrinato, irascibile e
dedito all'alcol. In seguito all'esplosione di una distilleria, però,
ha acquistato un temibile superpotere: una fiatata alcolica
dall'odore nauseante che gli consente di mettere fuori combattimento
qualsiasi avversario. Sfruttando questa caratteristica, che alimenta
con le continue bevute di cattivo barbera e vini meno
nobili, Superciuk indossa un costume (composto di maschera,
mantellina, fiasco, palloncino per volare e un corsetto che
rende irriconoscibile la sua altrimenti pingue figura) e imbocca la
via del crimine. Nel n. 143 riacquista i superpoteri grazie a un
diverso ingrediente, i pomodorialla cipolla agliata.
Il personaggio di Superciuk è un antieroe concepito come
il negativo di Robin Hood: egli ruba ai poveri per
dare ai ricchi. Persegue in realtà un vero e proprio ideale:
nel suo lavoro di netturbino si imbatte infatti sovente in un'umanità
miserevole, poco attenta all'igiene, laddove i ricchi sono a suo dire
educati e rispettosi della pulizia delle strade. Questo quadro è lo
spunto di feroci attacchi satirici alla
società italiana dei primi anni 1970, ma ha
conservato la sua attualità. Superciuk è coniugato con l'energica
banditessa Beppa Giosef, di cui subisce le continue angherie. È
inoltre protagonista dell'unico cortometraggio animato di Alan
Ford, intitolato Alan Ford e il gruppo TNT contro Superciuk.
Max Bunker ha rivelato che prese spunto
per la creazione del personaggio dal portinaio dello stabile milanese
dove risiedeva all'epoca. Egli ogni mattina lo salutava di buon'ora
al mattino presto con un alito già pesantemente compromesso
dall'alcol, emanando un notevole olezzo nell'aria. L'uomo venne
così soprannominato "Semper ciuc", che in dialetto
milanese significa "sempre ubriaco". Di lì al nome
"Superciuk" il passo fu breve. Secchi, avendo da poco
importato in Italia i supereroi Marvel per la prima volta
attraverso gli albi della casa Editoriale Corno, ebbe l'idea di
fare una parodia di questi ultimi inventando lo spazzino dalla
fiatata alcolica da contrapporre agli sgangherati agenti segreti del
Gruppo TNT.
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