venerdì 1 maggio 2020

Zuvembie

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Uno zuvembie è una creatura usata da Robert E. Howard per il suo racconto I colombi dell'inferno (Pigeons from Hell), pubblicato postumo in Weird Tales nel 1938 per il ciclo di Kirby Buckner. Nel 1970 il termine venne usato dalla Marvel Comics al posto della parola "zombie", bandita al suo tempo dalla Comics Code Authority.

Riviste pulp
Come detto prima, Robert E. Howard usò lo zuvembie per ilr acconto I piccioni dell'inferno.
In questo racconto, una donna può diventare uno zuvembie bevendo una Miscela Nera. La creatura risulterà essere non più umana, non riconosce amici o parenti. Non parla o non pensa come un essere umano. non ha bisogno di mangiare e vivrà per sempre, stando in una grotta o in una vecchia casa. Ha alcuni poteri come comandare i gufi, i pipistrelli, i piccioni e i lupi mannari. Può anche ipnotizzare una persona con la sua voce e ordinargli di uccidere o uccidersi finché il corpo non è freddo. Può essere uccisa solo da piombo o ferro.

Televisione
Quando I piccioni dell'inferno venne adattato in un episodio della prima stagione serie televisiva Thriller, lo "zuvembie" è stato adattato anch'esso, interpretato da Ottola Nesmith.

Fumetti
Sotto il Comics Code Authority, ai fumetti del XX secolo vennero apportati numerose restrizioni, finalizzate soprattutto per prevenire l'uso di elementi horror. Questo codice divenne più indulgente nel 1971, ma impediva ancora l'uso di termini come "zombie" perché legate allo sfondo letterario di creature come vampiri e lupi mannari, anche se non l'uso di zombie e creature simili a questi. Per aggirare il problema la Marvel Comics usò il termine "zuvembie" come sostituto per "zombie" nei suoi fumetti. Nel 1989 il codice cambiò e venne permesso l'uso del termine "zombie", e la Marvel prontamente abbandonò il termine "zuvembie". Nel 1997 John Byrne citò questo termine brevemente in Wonder Woman n.6, pubblicato dalla DC Comics, suggerendo che, fin dalla sua prima apparizione in Weird Tales, il termine "zuvembie" è un termine riconosciuto da entrambe le maggiori case editrici dei fumetti.



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