Ammettiamolo, tutti conosciamo almeno
un gioco di carte collezionabili. Tra chi è cresciuto con
Magic the Gathering, chi
tornava da scuola solo per vedere
Yu-gi-oh!
e chi oggi si ammazza di
Hearthstone, sono milioni i
giocatori di questo enorme mondo.
Ma non serve essere degli
esperti per cadere tra le grinfie di spietati predatori, nessuno è
al sicuro. Basta anche una singola partita di prova per ritrovarsi
dinanzi ad uno dei 10 nemici naturali dei giocatori di GCC.
–
Il Baro: Uno dei primi nemici in assoluto, il Baro. Una
figura che si ritrova a predare in qualsiasi gioco, che sia un
GCC, un videogame o dama.
Uno di quelli che pesca anche quando non è il suo turno, inventa gli
effetti delle carte e, spesso, modifica l’intera matematica per
farvi più danni. Questo tipo di predatore è una faccia da culo
incredibile, capace di negare anche dinanzi all’evidenza di voi che
avete solo 5 carte in mano e lui 8, tra le quali anche un +4 di
Uno
e 500 euro del monopoli.
Il Baro, di solito,
dimostra abilità paragonabili a quelli che fanno il gioco delle tre
carte dietro gli autogrill. Per questo tenete gli occhi su di lui,
tenete gli occhi su tutti, non fidatevi mai. Una partita a carte è
come una guerra, se abbassate la guardia avete già perso.
In ogni
caso, a partita finita, niente vi vieta di tirargli una craniata in
viso. Niente, a parte il buon senso e una legge o due.
– Il Culuto:
Come in qualsiasi cosa che si
basa, anche, su una probabilità matematica, ecco arrivare lui.
Il Culuto
è quel dannatissimo pezzo di
fango che, nonostante non stia davvero barando, inizia la partita con
la mano perfetta e pesca sempre la carta giusta al momento giusto.
Un Culuto
in un videogame non è
paragonabile ad un
Culuto
in un
GCC:
Trovare la carta adatta
proprio contro il mazzo che state usando, proprio contro le carte che
avete posizionato, non è accettabile. Probabilmente ha venduto
l’anima al diavolo solo per battervi senza alcuna logica ogni
volta, forse ha una zampa di coniglio infilata in tasca, forse non è
la vostra giornata ma sta di fatto che vorreste solo prendere ciò
che di più pesante avete a portata di mano e scaraventarglielo sul
viso.
L’unica cosa che potete fare è sperare nelle vostre
abilità, ma se il mondo vi va contro, dovete solo accettarlo e
piangere. Piangere tanto.
–
Il Mazzo:
Dopo aver passato giorni a
prepararlo, aver speso tantissimo soldi in carte, aver scambiato,
sbustato ed aver chiamato un prete a benedirlo, finalmente avete il
vostro
Mazzo. Come un’estensione
del vostro corpo,
il Mazzo
è l’arma che avete per
combattere,
il Grimorio
delle vostre magie,
il Deck
per i vostri duelli all’ultimo
sangue… Insomma, la base del vostro gioco. Il vostro “migliore
amico” però, nonostante tutto quello che ci avete speso sopra
(oltre a tutti i bei soldoni), è pronto a pugnalarvi alle spalle in
ogni momento. Tutte le partite fino a quel momento erano andate
discretamente. Le amichevoli le dominavate nemmeno foste un dio dei
giochi di carte ma, adesso, adesso che siete uno contro uno a delle
qualificazioni vi lascia. Adesso che siete in una vera competitiva vi
fa pescare carte che fra di loro non hanno senso di esistere, con
combinazioni così penose che la resa è l’unica risposto concreta.
Ma non si ripeterà, penserete voi… E invece sì!
Probabilmente
dovreste rivedere la conformazione del mazzo, modificare qualcosa per
equilibrarlo un po’ e, se tutto questo non funziona, accendere un
cero a qualsivoglia divinità potrebbe essere l’unica soluzione.

Giocare contro un
Baro rende tutto molto simile ad una partita a Poker nel
Far West: gente che spara, risse fra i tavoli, ed il tipico tizio
che guarda tutto dall’esterno.
–
Il Counter:
Per quanto
Il Mazzo
sia, a volte un problema, c’è
da ammettere che spesso e volentieri fa il suo dovere in modo
eccelso. Certo, ha difficoltà con uno o due mazzi specifici, ma
quante probabilità ci sono che ve ritroviate contro?
Così,
spavaldi, inizierete la vostra competitiva online o, (per chi ancora
ama, come me, il gioco cartaceo) il vostro torneo, sicuri della
vittoria.
Ma ecco spuntare uno di quei due mazzi specifici, i
cosiddetti
Counter, che distruggeranno ogni vostra tattica di
gioco costringendovi alla resa. E vada per una, vada per due, ma alla
quinta volta inizierete a piangere chiedendo pietà nemmeno vi
stessero torturando da ore con una canzone di
Paolo Meneguzzi
in loop.
Cambiate mazzo, fate
più strategie e sperate
di essere anche voi un po’
Culuti, ma in questi casi
c’è poco da fare.
– Il Riccone:
In ogni gioco che si rispetti, c’è
un insegnamento fondamentale, un’ottima metafora della vita di
tutti i giorni: Se hai i soldi puoi fare tutto.
Ed è così anche
e sopratutto nei
giochi di carte collezionabili.
Il Riccone è il tipico stronzo di turno che spende il più possibile
per avere il meglio del meglio, che sbusta pacchetti su Hearthstone
come fossero pacchi di crackers e
che si crea un mazzo con tutte carte foil solo per il gusto di averlo
brillante. Quest’individuo, mentre voi sudate per avere la seconda
copia di una carta fondamentale, si presenta con un 3x di tutto e di
più, facendovi il culo in ogni occasione grazie alla superiorità
che il potere dei soldi gli conferisce.
Non disperate, per quanto
odiosi, questi
Tony Stark dei giochi di
carte non sono quasi mai così tanto bravi e basta un minimo di
strategia per destabilizzarli e trovare un punto di fuga dalle loro
abilità.
No davvero, scherzavo, non avete scampo, perderete e non
avrete nemmeno i soldi per il bus del ritorno. Potreste sempre
chiederglieli in prestito.
– Gli Inesperti:
Figure mistiche che si crede non
esistono realmente, ma che siano solo dei simpatici burloni.
Gli Inesperti
continuano a confondere i vari
GCC, chiamando tutto
Yu-gi-oh!
e le carte da gioco “figurine“,
quasi fossero vostra madre, attirando l’ira di tutti i presenti
come qualcuno che ha bestemmiato durante un battesimo.
Questi
simpatici esserini si nutrono della vostra frustrazione e delle ire
che gli inviate contro e, per tanto, continueranno a prendere in giro
il gioco, i nomi delle carte ed anche la complessità del suo
sistema.
Non disperatevi se ignorati, vanno via da soli,
scomparendo come fumo nell’aria.
Seto Kaiba, della serie
Yu-Gi-Oh! vi dimostra come è possibile mandare a quel paese
le regole se si hanno dei soldi.
– Il Pignolo:
Rari esemplari di giocatori di
carte che si manifestano solo in determinate condizioni ancora
sconosciute. Giocare contro
un Pignolo
è più una sfida con se stessi.
La sfida consiste nell’evitare di ribaltare il tavolo da gioco in
preda ad una crisi di rabbia perché, proprio per sua indole, il
Pignolo
non farà che sindacarvi il nome
delle carte, chiedendovi di dirlo tutto e correttamente. Come se non
bastasse, leggerà ogni effetto anche per più volte e non aspetterà
un secondo prima di chiamare il judge (l’arbitro) ogni volta che
non capirà qualcosa, e saranno tante.
Saranno così tante che lo
stesso judge si infastidirà e, per tanto, potrete condividere
insieme lo stesso odio sperando che il match termini presto, anche se
Il Pignolo
sta ancora leggendo il titolo di
questo articolo da 2 ore ed ha chiamato voi per spiegarglielo.
–
Le Bustine:
Ammettiamolo, quando si gioca ad
un
GCC, la parte più
esaltante è quella dello “spacchettamento”. Ci sono veri e
propri trend di
Youtube
intorno al sistema di aprire
bustine, che siano fisiche
o digitali, proprio per via del mistero e della suspance che genera
il solo ottenere qualcosa di casuale. Quindi, che sia
Pokémon, Magic, Hearthstone o
Final Fantasy, comprare una busta di espansione crea una
sensazione simile alla vigilia di natale, con i genitori che devono
sedarti affinché tu non apra i regali in anticipo. Quindi ci si
prepara a sbustare il tutto con calma ma, non tutti sanno, che
le bustine
di espansione sono il male
assoluto.
Simili ai Video-poker e ai Gratta e Vinci, non vi
daranno mai nulla di buono fino a quando non ci avrete speso un
capitale sopra. E se vi capita roba decente non era assolutamente ciò
che volevate. E quindi comprate ancora qualcosa, nella speranza di
trovare una di quelle carte ed ancora nulla, e così via per
centinaia di volte. La carta che volevate non era nemmeno tanto rara,
magari avete la migliore ma non vi serve o, peggio, il vostro amico
Culuto
ha sbustato tutto alla
perfezione.
Non disperate, per quanto le bustine siano casuali,
qualsiasi cosa vi arrivi potreste sembre scambiarla per ciò che
cercate… Oppure rapinare la fumetteria mascherati da
Darth
Vader.
Però non vi consiglio di farlo,
specie con la spada laser da 20 € in mano.
– Le Novità:
Uno dei problemi che affligge il
mondo dei GCC è proprio il continuo cambiamento di
regolamenti e tattiche di gioco. Migliaia di persone smettono di
giocare ad un gioco di carte solo perché non apprezzano il nuovo
sistema. Ed in effetti, dopo aver speso soldi per creare Il Mazzo
sopracitato, essersi imparato ogni
tattica a memoria ed aver affrontato tutti i predatori elencati in
precedenza, buttare via
il Deck
perché inutile è un po’
bruttino.
La novità, che dovrebbe modificare e ravvivare il
gioco, spesso lo uccide, è vero, ma senza modificare nulla non ci
sarebbe possibilità di creare roba nuova e diversa. Provate a
testare i nuovi sistemi, a rapportarvici con calma perchè, se la
passione c’è, la voglia di giocare non muore mai.
–
Il Torneo:
Ultimo gradino nella scalata
contro i nemici naturali dei giocatori di
GCC
è lui:
Il Torneo.
Il luogo perfetto dove trovare
ogni singolo nemico naturale di questo mondo. Il luogo perfetto dove
fare scambi, farsi fregare e, spesso, perdere miseramente tempo e
denaro. Perché, ovviamente,
il Torneo
non si svolgerà mai in un posto
vicino a voi, come minimo non si fa nemmeno nella vostra provincia.
Sarete quindi costretti ad organizzare un viaggio solo per farvi
menare male dal
Riccone, sclerare contro
il Culuto, odiare
il
Counter
e richiedere la resa contro
il Pignolo.
Eppure,
nonostante sia così, voi continuerete a spendere soldi in questo
gioco, investendo tempo, denaro e pazienza in qualcosa che, per
qualche motivo, vi fa sentire bene.
PERCHÉ ALLA FINE, CHE SI VINCA O CHE SI PERDA, CI SI DIVERTE
SEMPRE A GIOCARE CON CIÒ CHE ABBIAMO CREATO, SFIDANDO IL CASO, LA
FORTUNA ED ANCHE QUEL CANE DEL PIGNOLO. PERCHÉ ALLA FINE, CHE SI
VINCA O CHE SI PERDA, DATEMI LE CARTE GIUSTE BUSTINE DI MERDA.