venerdì 1 aprile 2022

Zagor

 



«Aaahhhyaaaak!!!»

(il grido di battaglia di Zagor)



Za-gor-te-nay, o più brevemente Zagor, nella prima metà del diciannovesimo secolo si batte per mantenere la pace, proteggere le tribù indiane e dare la caccia ai criminali. Il vero nome di Zagor è Patrick Wilding. Suo padre Mike è stato un ufficiale dell'esercito ucciso insieme alla madre Elisabeth "Betty" Burton dagli indiani Abenachi. Rimasto orfano vien adottato da uno strano trapper, di nome Nathaniel Fitzgeraldson (detto Wandering Fitzy), che vive nella foresta. Cresce cercando di vendicare la morte dei genitori ma scopre che suo padre si era reso responsabile della morte di indiani innocenti, motivo per il quale venne ucciso per vendetta dagli Abenachi dal bianco Salomon Kinsky. Zagor prova per questo un forte risentimento verso il padre da lui ritenuto «un militarista e un massacratore di indiani» (nel n. 400 tra i due si avrà un chiarimento). Questa scoperta gli fece capire che il bene e il male non stanno mai da una parte sola e per questo decise di divenire Za-gor-te-nay ovvero "lo Spirito con la Scure" schierandosi a difesa dei deboli e degli innocenti di qualunque razza.

Creduto un essere soprannaturale dagli indiani, che lo chiamano «Spirito con la Scure», Zagor abita con l'amico Cico nell'immaginaria foresta di Darkwood nel nord est degli Stati Uniti ottocenteschi, in una capanna difesa da sabbie mobili e paludi. Strenuo difensore della foresta e dei nativi americani, le sue armi sono la pistola e una scure indiana fatta con una pietra arrotondata e si ritrova a fronteggiare rivolte indiane come invasioni extraterrestri e oltre agli abituali abitanti come indiani e trapper si possono incontrare Thug, Vichinghi, Eschimesi e creature fantastiche come vampiri, lupi mannari e altri personaggi.

Zagor è sempre vestito con una maglia rossa di fattura indiana che raffigura all'interno di un cerchio giallo sul petto l'Uccello del Tuono.

Come già detto, "Za-gor-te-nay" è, nella storia, il nome indiano in dialetto algonchino del personaggio. In realtà, nelle lingue dei nativi americani questo termine non significa nulla, è una pura invenzione del creatore, Sergio Bonelli, che ideò questo nome durante un viaggio in macchina, sull'Autostrada del sole. Inizialmente aveva pensato a qualcosa come Aiax ma venne poi scartato perché era già il nome di un detersivo. Il nome avrebbe dovuto contenere la lettera zeta per ragioni grafiche in quanto sarebbe sembrata un fulmine sulla copertina e da qui si arrivò a Za-gor-te-nay. Il termine Aiax è comunque rimasto nel grido di battaglia di Zagor, "Aaayyyaaakkk!". Per un errore di stampa, nella prima striscia di Zagor, La foresta degli agguati, Zagor dice a Cico che i pellerossa lo chiamano «ZA-GOR-TENAY».

Suo inseparabile compagno è il messicano Cico (il cui nome completo – anche se compaiono varianti infinite – è Cico Felipe Cayetano Lopez Martinez y Gonzales), grassottello, basso, perennemente affamato, un po' tonto, pauroso, ingenuo e protagonista di siparietti comici spesso causati dalla sua imperizia. Nonostante questo talvolta dimostra qualità nascoste in grado di stupire positivamente.





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