Yami Yugi
(闇遊戯
Yami Yūgi) è il protagonista del manga Yu-Gi-Oh!, ideato da
Kazuki Takahashi, nonché dell'omonima serie anime del 1998 e di
quella del 2000. Compare anche in Yu-Gi-Oh! GX.
Non distinguendolo inizialmente
dall'alter ego Yugi, gli altri lo chiamano "Yugi",
ma in seguito "Faraone". "Yami Yugi" è il
nome con cui lo spirito del Millennium Puzzle (Puzzle del Millennio
nella versione italiana dell'anime) viene comunemente indicato nel
doppiaggio statunitense; in quello originale, il Faraone viene
chiamato "Yami no Yūgi" ("Yugi oscuro"),
"Mō hitori no Yūgi" ("Altro Yugi") o "Na
mo naki Farao" ("Faraone senza nome"). Yugi Muto
lo chiama "Mō hitori no boku" ("Altro me
stesso") o "aibō" ("compagno"). Come
verrà rivelato alla fine della serie, il vero nome dello spirito è
"Atem" (アテム
Atemu).
Prima di disputare la maggior parte dei
duelli importanti, Yugi si trasforma in Yami Yugi. Quest'ultimo è lo
spirito racchiuso nel Millennium Puzzle, che la sua reincarnazione,
Yugi appunto, porta al collo. Ha un carattere molto forte. Si lancia
contro ogni pericolo, è indomito, testardo e coraggioso, scaltro e
astuto in duello, portato a fare discorsi sull'onore, sull'amicizia e
la lealtà. Considera Yugi, verso il quale è molto protettivo, come
un amico, e può sempre contare sull'appoggio di Jonouchi, Anzu e
Honda. Anzu è innamorata di lui, oltre che di Yugi; si tratta di un
triangolo amoroso, come lo stesso autore, Kazuki Takahashi, lo
definisce. Yami Yugi non ha alcun riguardo per i malvagi e i
bugiardi, e mentre duella, anche se rispetta l'avversario, non ha
alcuna pietà. Durante la sfida contro Seto Kaiba sul tetto del
castello di Pegasus, si mostra disposto ad attaccare il contendente
anche quando questo, tentando di far leva sulla sua compassione, si
ferma sul cornicione; pur rischiando di farlo cadere ed ucciderlo,
Yami Yugi non si tira indietro, ma Yugi lo ferma. Yami Yugi è un
abile giocatore, capace di ideare efficaci strategie, fiducioso nel
proprio deck, e riporta ben poche sconfitte. Diviene il Re dei
Giochi, e verrà considerato il miglior duellante di Duel Monsters
della storia. Nell'antico Egitto è stato un Faraone giusto e
generoso.
In giapponese, Yami Yugi vuol dire,
letteralmente, "gioco oscuro"; prima di trasformarsi, Yugi
è solito esclamare «Yu-gi-oh», che significa "re dei giochi".
Fisicamente, Yami Yugi si può
considerare una versione più adulta di Yugi. La tonalità del colore
dei suoi occhi è ametista, i capelli sono scuri con le punte
magenta, screziati da ciocche bionde, e ciuffi, ancora biondi, cadono
davanti e dietro le orecchie. Condividendo il corpo di Yugi, Yami
Yugi indossa i suoi stessi abiti, tranne quando ritorna a vestire i
panni di un Faraone, nelle Memorie del Faraone, con addosso un lungo
mantello blu, una tunica corta tenuta stretta alla vita da una
cintura, gioielli d'oro e una corona sulla fronte; al collo, il
Millennium Puzzle. Il character design è differente nei primi volumi
del manga, dove i ciuffi sulle orecchie sono più ondulati, come
spesso anche nella serie del 1998, tratta appunto dai capitoli
iniziali dell'opera cartacea.
Yugi si trasforma in Yami Yugi per
duellare con Seto Kaiba, il campione mondiale di Duel Monsters.
Sconfitto l'avversario, Yami Yugi attiva i poteri del Millennium
Puzzle per aprirne la mente e allontanare dal ragazzo la parte
oscura. Il nome di Yugi diviene dunque famoso. Presto, Yugi riceve un
guanto, due stelle, altrettante carte ed una videocassetta, in cui
compare il mittente, Pegasus, ossia l'inventore del Duel Monsters.
Grazie al Millennium Eye (Occhio del Millennio), Pegasus riesce a
disputare un Duello delle Ombre contro Yami Yugi, al quale assegna un
termine massimo di tempo per sconfiggerlo. Con il suo oggetto magico,
può leggere nella mente dell'avversario, del quale perciò prevede
le mosse. Yami Yugi non rispetta la scadenza, così l'anima del nonno
di Yugi viene fatta prigioniera da Pegasus. Nel torneo organizzato
dall'ultimo nel Regno dei Duellanti, ogni partecipante deve
sconfiggere tanti avversari da vincere altre stelle, che in tutto
debbono essere dieci per permettergli di sfidare Pegasus, e chi
ottiene la vittoria potrà esaudire un desiderio; partecipando, Yugi
vuole salvare suo nonno. Pegasus è interessato al Millennium Puzzle,
e segue con attenzione i duelli del suo possessore. Sull'isola, il
primo duellante contro cui Yami Yugi combatte è Insector Haga, in
seguito si scontra con Ryōta Kajiki. Per ottenere le stelle rubate
ad un duellante, si batte con un sosia di Seto Kaiba, che si rivela
essere la parte oscura che Yami Yugi aveva separato dal ragazzo.
Vincitore, Yami Yugi usa i poteri del Millennium Puzzle per spedire
l'entità malvagia nel Regno delle Ombre.
Per un po' di tempo, gli amici di Yugi
e Yugi stesso non credono che l'ultimo sia un'entità distinta da
Yami Yugi. Quando, nel Regno dei Duellanti, Yugi e gli altri
incontrano Bakura, loro compagno di scuola, rivelano, esaudendo una
richiesta dell'amico, quale carta del Duel Monsters sia la loro
preferita. Yugi e Bakura dovrebbero ora duellare amichevolmente, ed
il primo aggiunge alle proprie carte quelle prima indicate da
ciascuno. Dopo che Yami Bakura, lo spirito del Millennium Ring
(Anello del Millennio) portato da Bakura, si impossessa di
quest'ultimo, la sfida si trasforma in un Duello delle Ombre. Per
salvare i suoi amici, Yami Yugi è costretto a giocarne, quando
occorre, le carte preferite, ovvero i mostri in cui Yami Bakura ha
trasferito le anime di Yugi, Jonouchi, Anzu e Honda. Adesso Yami Yugi
e Yugi sono inspiegabilmente due identità separate, e dinnanzi alla
sorpresa degli amici Yugi sostiene di non essere capace di fornire
precise spiegazioni, ma che in duello gli sembra di sentire che
qualcuno lo stia guidando. Yami Yugi annuisce. Lo scontro termina con
la vittoria dello spirito del Millennium Puzzle.
Yami Yugi ottiene le stelle rimanenti
grazie al duello in coppia con Jonouchi contro i fratelli Paradox.
Yugi può accedere perciò al castello di Pegasus per sfidare
l'ultimo, ma Seto gli chiede una rivincita, in realtà ricattato
dallo stesso Pegasus, che tiene in ostaggio l'anima di Mokuba. Solo
uno dei due contendenti avrà la possibilità di sfidare Pegasus. Il
duello avviene sulla cima del castello. Yami Yugi riesce a
contrastare il potente Drago Finale Occhi Blu, adottando una
strategia che lo condurrebbe verso la vittoria, ma Seto, disposto a
tutto pur di salvare suo fratello Mokuba, si posiziona sul cornicione
e minaccia di buttarsi nel vuoto se l'avversario scaglierà l'attacco
vincente. Inizialmente, Yami Yugi esita, ma poi prevale sull'alter
ego e manda la sua creatura all'attacco. Viene fermato a fatica da
Yugi, che riprende possesso del proprio corpo e, permettendo a Seto
di fare la sua mossa, perde il duello e tutte le sue stelle. Yugi ha
sentito una sgradevole sensazione, lottava con se stesso, e a stento
è riuscito a fermare l'altra entità. Temendo quest'ultima, non
vuole duellare più, ma grazie ad una dimostrazione d'amicizia di
Anzu, che riesce a riconquistare le stelle per lui necessarie,
ricomincia a giocare. Superate tutte le prove cui Pegasus lo aveva
sottoposto, può quindi entrare nel castello. Per sconfiggere
Pegasus, dovrà scoprire i poteri del Millennium Puzzle, come
suggerito dall'anima di suo nonno. Ad ora, però, non si fida di Yami
Yugi, e nella semifinale contro l'amica Mai non gli concede piena
libertà di agire. Yami Yugi gli dice di non aver avuto, nel duello
contro Seto, cattive intenzioni, che voleva soltanto aiutarlo.
Stabilito che si fa come egli dice, Yugi si convince a lasciare che
l'alter ego interagisca con lui. Consapevole della sua imminente
sconfitta, Mai si arrende, e Yami Yugi si aggiudica il duello. Vinta
successivamente la finale contro Jonouchi, il ragazzo affronta
Pegasus, il quale lo mette in difficoltà, prevedendo le sue mosse
grazie al Millennium Eye. Il nonno consigliò a Yugi di dominare i
poteri del Millennium Puzzle per sconfiggere il nemico, perciò il
giovane Mutō idea di scambiarsi continuamente con l'alter ego, e
suggerisce che loro due non debbano, questa volta, essere in
simbiosi, ma disconoscere l'uno il pensiero dell'altro. Così
succede, e Pegasus non fa in tempo a penetrare nella mente di Yami
Yugi, la cui mossa non può leggere nel pensiero di Yugi, che prende
momentaneamente possesso del proprio corpo, e allo stesso modo non
riesce a scrutare i pensieri dell'ultimo. Grazie al Millennium Eye,
Pegasus trasferisce il duello nel Regno delle Ombre, dove Yugi si
sente male. Con un ultimo sacrificio, Yugi pesca una carta vincente,
e lascia il combattimento nelle mani dell'alter ego. Pegasus non
riesce a leggere nel pensiero di Yami Yugi grazie alla forza data
allo spirito da Jonouchi, Anzu e Honda, i quali, rimasti nel loro
mondo, mantengono anche un contatto con Yugi, che resta così in
vita. Usando la carta di Yugi, Yami Yugi vince il duello. Dopo che le
anime di suo nonno, di Seto e di Mokuba tornano nei propri corpi,
Yugi dice all'alter ego di non conoscere neppure il suo nome; Yami
Yugi risponde, lo chiamavano in modi differenti: spirito, Faraone, ma
il suo nome è Yami.
Un nuovo nemico cerca di impadronirsi
del Millennium Puzzle, contenente poteri che il suo possessore non
immagina, e Yugi rischia davvero di perdere l'oggetto magico, insieme
allo spirito. Dopo questo avvenimento, il ragazzino si sente turbato,
ma Yami Yugi gli dice di aver fiducia in lui.
Yami Yugi non ricorda nulla del suo
passato. Sperando di scoprire qualcosa, entra insieme ad Anzu in un
museo in cui è in corso una mostra egizia, e si trova davanti ad una
tavola risalente all'antico Egitto, dove sembrano essere raffigurati
lui e Seto. L'organizzatrice della mostra, Ishizu Ishtar, che
possiede la Millennium Tauk (Collana del Millennio), gli rivela che
egli fu un Faraone che salvò il mondo, e che adesso dovrà farlo di
nuovo. Gli dice anche di partecipare al torneo, per il quale, Yami
Yugi ancora non sa, ha ricevuto un invito; così il ragazzo avrà
delle risposte. Yami Yugi partecipa al torneo della Città dei
Duelli, organizzato da Seto. Affronta uno dei Rare Hunter, la cui
mente, in seguito alla sconfitta, viene posseduta da Marik, che si
presenta così al Faraone, non mostrando però il volto. Il nemico
dichiara di volersi impossessare del Millennium Puzzle e dei poteri
dello spirito che vi abita. Yami Yugi comincia così a comprendere di
quale minaccia stesse parlando Ishizu. Nel corso del torneo, Yami
Yugi affronta diversi avversari, tra cui gli scagnozzi di Marik, i
Rare Hunter. Riesce anche a sconfiggere un nemico nel cui deck Marik
ha inserito Slifer Drago del Cielo, una delle due Divinità Egizie in
suo possesso, facendolo restare senza carte da giocare. In base alle
regole del torneo, Yami Yugi si impadronisce di Slifer Drago del
Cielo, la carta più rara dello sconfitto. Marik, ora, vuole anche
recuperare la sua carta delle Divinità Egizie: per ottenere i poteri
del Faraone, deve possedere il Millennium Puzzle, che è l'oggetto
del Millennio più potente, e le tre carte delle Divinità Egizie, le
più forti creature del Duel Monsters, che solo chi possiede un
legame con gli Oggetti del Millennio sa domare senza correre
pericolo. Anche Seto, in possesso di una Divinità Egizia, vuole
vincere Slifer Drago del Cielo. Per raggiungere il suo scopo, Marik
costringe Yami Yugi a disputare un duello contro Jonouchi. Con la
Millennium Rod (Barra del Millennio), il malvagio controlla la mente
dell'amico di Yugi. Gli avversari hanno una caviglia legata ad
un'ancora, che trascinerà in fondo all'oceano il perdente o entrambi
i ragazzi, se il tempo scadrà senza che il combattimento abbia un
vincitore; ciascuno di loro ha dinnanzi uno scrigno, che in caso di
vittoria si aprirà, mostrando la chiave con cui il duellante potrà
liberarsi. Nel corso della sfida, Yugi chiede all'alter ego di
continuare a duellare al posto suo, sentendo di dover aiutare
Jonouchi con le sue forze. Egli riuscirà a salvare l'amico.
Yami Yugi accede alle finali della
Città dei Duelli, che si svolgono a bordo di un dirigibile della
Kaiba Corporation. Il sorteggio decide che lui e Bakura saranno i
primi a battersi; lo spirito del Millennium Puzzle affronta così
quello del Millennium Ring, e lo sconfigge. Yami Bakura però
continua a vivere: aveva trasferito una parte del suo spirito
all'interno del Millennium Puzzle, dove ora si nasconde. Durante il
volo, Yami Yugi conosce l'aspetto di Marik, il quale, più in là,
gli rivela di essere stato costretto, in qualità di guardiano della
tomba del Faraone, di cui si aspettava il ritorno, a condurre una
vita sacrificata. In Malik nacque per questo un lato oscuro, che è
cresciuto sempre di più, e che Yami Yugi può sconfiggere, salvando
il vero Marik. Ishizu, altra guardiana della tomba, dona la sua
Millennium Tauk, che non le risponde più, all'erede del Faraone,
Yugi.
Il dirigibile vola verso l'isola su cui
Seto ha fatto innalzare la Torre dei Duelli, dove si svolgeranno le
semifinali, ma cambia rotta, controllato da un ragazzino di nome
Noah, che intrappola Yugi e gli altri in un mondo virtuale. Qui i
ragazzi dovranno duellare contro i Big 5, ex soci della Kaiba
Corporation che tentarono di sbarazzarsi di Seto e vennero
intrappolati in un universo digitale dopo la sconfitta contro Yami
Yugi e Kaiba. Essi vogliono ora un corpo per poter fuggire e tornare
nel mondo reale, e si impadroniranno di quello del duellante che
sconfiggono. Yami Yugi batte Konosuke Oshita. Noah darà ai Big 5
un'ultima possibilità per impossessarsi di un corpo, invitando loro
a sconfiggere Yugi, il rivale di Seto, in modo da dimostrare la sua
superiorità rispetto a Kaiba. Gli avversari combattono contro Yami
Yugi e Jonouchi, alternandosi nel corso del duello e usando il corpo
di Honda, che in caso di sconfitta dovranno restituire. Yami Yugi e
Jonouchi vincono, ma quelli non rispettano i patti.
Seto disputa un duello con Noah, che,
in un turno nel quale uno dei due avversari perderà,
indipendentemente dai Life Points rimasti, vince. Noah decide di non
rubare il suo corpo per tornare nel mondo reale: potendone scegliere
un altro, preferisce relegare Seto in questo universo digitale,
perciò trasforma lui e Mokuba in statue di pietra. Yugi si trasforma
in Yami Yugi, che rinfaccia al nemico di aver ottenuto la vittoria
barando. Lo sfida, egli continuerà il duello al posto di Seto, dal
quale eredita, ovvero, le carte e i Life Points, il cui numero è
inferiore rispetto a quello di Noah; parte svantaggiato di molto. In
caso di vittoria, Yami Yugi, non solo dimostrerà la superiorità di
Seto rispetto a Noah, ma porrà anche fine a quest'incubo virtuale.
Nel corso del combattimento, Noah si stanca di sentirsi insultato
dagli amici del Faraone, che fanno il tifo per il loro compagno.
Così, decide di pietrificare qualcuno al termine di ogni turno in
cui l'avversario non lo sconfiggerà. Yami Yugi perde tutti, tranne
Yugi, che gli dà forza quando pensa di essere rimasto solo.
Sconfiggendo Noah, libera i suoi amici dall'incantesimo. Noah tenta
ugualmente di rubare il suo corpo, ma il Millennium Puzzle protegge
il ragazzo. Allora compare Gozaburo Kaiba, che rivela a Yami Yugi e
agli altri di aver digitalizzato la propria mente dopo aver perso la
Kaiba Corporation, sottrattagli da Seto, figlio adottivo; ha
sfruttato Noah, di cui è padre biologico, per realizzare il suo
piano: se prima voleva riprendersi l'azienda, ora mira a trasferire
il mondo reale in questo universo digitale, del quale vuole essere il
dominatore. Noah finge di aiutare il gruppo ad uscire dal mondo
virtuale, in cui, come le vittime hanno scoperto, sono prigioniere
solo le loro menti, non i corpi; una volta fuori, i ragazzi potranno
avvertire il mondo della minaccia di Gozaburo. Yami Yugi non si fida,
a differenza del suo alter ego, al quale propone di proseguire al
posto suo. Aveva ragione, ma alla fine Noah si riscatta, e tutti
possono tornare nel loro mondo.
Ricomincia il torneo, sull'isola della
Kaiba Corporation. Yami Yugi, Jonouchi, Seto e Marik sono i finalisti
rimasti, e si affrontano simultaneamente in un duello per decidere
gli abbinamenti delle prossime sfide: i due giocatori che perderanno,
si affronteranno per primi. Il Faraone vuole scontrarsi in semifinale
con Marik, e cerca di proteggere Jonouchi nel corso del
combattimento, perché l'amico non debba affrontare il malvagio nel
prossimo turno: Marik è pericoloso. Jonouchi chiede però a lui di
dimostrargli fiducia, così Yami Yugi cessa di coprirlo. Durante il
combattimento contro Marik, Jonouchi viene privato delle sue energie,
e la sua mente finisce nel Regno delle Ombre. La Millennium Tauk
mostra al Faraone un evento futuro, in cui il sovrano gioca contro
l'amico. L'oggetto del Millennio, però, aveva sbagliato previsione
quando era in possesso di Ishizu, per cui Yami Yugi può attualmente
solo sperare nell'attendibilità di questa premonizione, secondo cui
Jonouchi si riprenderà. Per Yami Yugi è ora giunto il momento di
affrontare Seto sulla Torre dei Duelli, in una semifinale che vede
affrontarsi le due Divinità Egizie. Durante l'ultimo scontro tra le
mastodontiche creature, che si stanno distruggendo vicendevolmente,
una luce abbagliante travolge i duellanti, mentre il Millennium
Puzzle e la Millennium Rod di Marik, spettatore, reagiscono; a causa
degli oggetti del Millennio, Yami Yugi e a Seto hanno una visione: si
ritrovano nell'antico Egitto, devastato dalle tenebre provenienti dal
palazzo del Faraone, il quale, sfidato dallo stregone malvagio
(Seto), si accinge a combattere. Nessuno sa come terminò lo scontro.
Tornati nel presente, Yami Yugi e Seto proseguono il loro duello. Il
primo vince, facendo esultare gli amici, tra i quali Jonouchi, che si
è risvegliato. In base al regolamento del torneo, Yami Yugi ora
sottrae a Seto la sua carta delle Divinità Egizie, Obelisco del
Tiranno.
Nella finale contro Marik, che inizia
un Gioco delle Ombre, Yugi e la parte buona del nemico si riducono a
due ostaggi: ogni volta che i Life Points del loro alter ego
diminuiscono, essi perdono una parte del proprio corpo; senza il
corpo di Yugi, il Faraone rimarrebbe uno spirito vagante. Yami Yugi
deve salvare le vittime di questo duello ed il mondo intero.
Rimasto con un solo Life Point, il malvagio viene vinto dal Marik buono, che si ritira, causando la definitiva eliminazione dell'alter ego. Yami Yugi vince così il torneo della Città dei Duelli e conquista Drago Alato di Ra, la carta delle Divinità Egizie che possedeva Marik. Questo, ora, mostra le incisioni sulla propria schiena: per anni, la sua famiglia ha aspettato il ritorno del Faraone, che salvò il mondo e perse la memoria; il sovrano egizio sapeva che avrebbe avuto bisogno di recuperare i propri ricordi, perciò affidò il suo segreto ad una famiglia, quella degli Ishtar, la quale costituisce la chiave della memoria di Yami Yugi. Le tre carte delle Divinità Egizie, che insieme al Millennium Puzzle svelano il segreto dei poteri del Faraone, mostrano a Yami Yugi, incapace di leggere i simboli sulla schiena di Marik, la tavola che gli fece vedere Ishizu al museo.
Marik, inoltre, cede al Faraone la Millennium Rod ed il Millennium Ring, sottratto a Bakura.
Rimasto con un solo Life Point, il malvagio viene vinto dal Marik buono, che si ritira, causando la definitiva eliminazione dell'alter ego. Yami Yugi vince così il torneo della Città dei Duelli e conquista Drago Alato di Ra, la carta delle Divinità Egizie che possedeva Marik. Questo, ora, mostra le incisioni sulla propria schiena: per anni, la sua famiglia ha aspettato il ritorno del Faraone, che salvò il mondo e perse la memoria; il sovrano egizio sapeva che avrebbe avuto bisogno di recuperare i propri ricordi, perciò affidò il suo segreto ad una famiglia, quella degli Ishtar, la quale costituisce la chiave della memoria di Yami Yugi. Le tre carte delle Divinità Egizie, che insieme al Millennium Puzzle svelano il segreto dei poteri del Faraone, mostrano a Yami Yugi, incapace di leggere i simboli sulla schiena di Marik, la tavola che gli fece vedere Ishizu al museo.
Marik, inoltre, cede al Faraone la Millennium Rod ed il Millennium Ring, sottratto a Bakura.
Yami Yugi si reca al museo, ed espone
le carte delle Divinità Egizie dinnanzi alla stele, per ricordare il
segreto dei suoi poteri. Una forza oscura, però, assorbe la potenza
delle creature, e congela la tavola, impedendo al Faraone di arrivare
alla verità; da questo momento, le creature del Duel Monsters
invadono la Terra.
Le carte delle Divinità Egizie vengono
in seguito rubate, e per riaverle Yami Yugi affronta Gurimo, che
conosce misteriosamente la sua identità di sovrano egizio.
L'avversario gioca la carta magia del Sigillo di Orichalcos, la quale
isola al suo interno i contendenti, per poi sottrarre l'anima allo
sconfitto; questa magia è più antica rispetto a quella degli
Oggetti del Millennio, perciò Yami Yugi non può contrastare il
Sigillo con il suo Millennium Puzzle. Con sorpresa, il Faraone
constata che Obelisco del Tiranno, il quale, come le altre carte
delle Divinità Egizie, può essere domato solo da chi possiede un
legame con gli Oggetti del Millennio, viene sopraffatto dal potere di
Orichalcos ed obbedisce, perciò, al nemico. Ottiene la vittoria, ma
non gli vengono restituite le sue carte: prima, il ragazzo dovrà
sconfiggere i tre motociclisti che gli hanno fatto incontrare Gurimo,
gli stessi che adesso tornano dall'uomo che li guida per avvisarlo di
aver trovato il Faraone.
Una creatura del deck di Yugi, la
Giovane Maga Nera, compare in un sogno del ragazzino, informando il
sovrano egizio e l'alter ego dell'esistenza di due mondi: quello
degli esseri umani e quello dei mostri del Duel Monsters. Tra essi,
aggiunge, si è aperto un passaggio. La Grande Belva sta risucchiando
i mostri per potersi risvegliare. Nell'antichità, tre draghi
leggendari, protettori del popolo delle creature, la sconfissero, ma
in seguito al loro atto vennero intrappolati nel cristallo. La
leggenda, aggiunge la ragazza magica, narra di tre guerrieri
leggendari, capaci di risvegliare i draghi. La Giovane Maga Nera è
convinta che il Faraone sia uno di questi, e per provarlo lo invita
ad estrarre la spada conficcata nel cristallo che imprigiona una
delle creature. Infatti, Yami Yugi e Yugi riescono a tirare fuori
l'arma, liberando Timaeus, che diventa un mostro del loro deck.
In California, sede dell'Industrial
Illusions di Pegasus, dove Yugi, invitato, ha accettato di recarsi,
lo spirito del puzzle ascolta il discorso pronunciato da un ologramma
dell'inventore del Duel Monsters, al quale è stata sottratta
l'anima; quello parla delle origini del gioco, non risalenti
all'antico Egitto, ma ad Atlantide, e del malvagio Dartz, da sempre
in possesso di un potere che lo rende invincibile, che ruba le anime
degli esseri viventi per risvegliare la Grande Belva, Leviatan, già
sconfitto in passato. Yami Yugi trova l'enigmatica carta bianca che
Pegasus ha voluto lasciargli perché sconfigga il nemico.
Il professor Hopkins, il cui
laboratorio ha sede in California, viene rapito, e per salvarlo Yugi
accetta la sfida di Rafael, che gli ha lasciato un biglietto; il
giovane Mutō indossa la collana da cui pende la pietra di
Orichalcos, posseduta da Gurimo e raccolta al termine del duello con
quello, e lascia il posto a Yami Yugi. Lo sfidante gli rivela che
Arthur è già stato liberato, ma il combattimento inizia ugualmente.
Rafael è convinto che la Terra sia stata rovinata dal malvagio
genere umano, che va distrutto, e riferisce all'avversario che Dartz
gli ha raccontato del Faraone, il quale fu un sovrano crudele, che
causò la distruzione dell'Egitto. Yami Yugi, che ricorda la visione
avuta nella semifinale contro Seto sulla Torre dei Duelli, contrasta
la storia tramandata a Rafael, e sostiene di non ricordare nulla del
proprio passato, ma di sapere che salvò il mondo, gesto che il
destino lo porta di nuovo a compiere; ma l'altro crede che il sovrano
egizio salverà il mondo offrendo la propria anima. Un turno prevede
che i contendenti si scambiano le carte che hanno in mano, e Yami
Yugi ottiene così quella del Sigillo di Orichalcos. Rafael dice che
da sempre Orichalcos ha messo alla prova gli esseri umani, facendoli
affrontare il proprio lato oscuro, e che ergo svela la natura degli
stessi; anticamente, ci fu una guerra tra l'esercito del bene e
quello del male. Cerca di persuadere il Faraone a giocare la carta
del Sigillo. Yami Yugi esita, ma per la salvezza del mondo deve
vincere a tutti i costi, perciò, nonostante le suppliche dell'alter
ego, gioca la carta magia, in presenza della quale Timaeus abbandona
il campo. Il potere di Orichalcos annebbia la sua mente, ed il
sovrano egizio sacrifica senza pietà le sue creature, che diventano
reali all'interno del Sigillo. Il Faraone viene sconfitto, ma Yugi si
sacrifica per salvarlo, ed il Sigillo di Orichalcos prende la sua
anima. Depresso, Yami Yugi si sente in colpa. Rafael torna da Dartz
per informarlo di aver ottenuto l'anima più potente, quella del
Faraone, ma l'altro gli svela la verità.
Per salvare Yugi, il sovrano ed i suoi
amici non possono combattere con le armi in loro possesso, serve
aiuto; occorrono prove per avvisare della minaccia incombente sul
mondo, ma sembra che i nemici le abbiano distrutte tutte, anche le
rovine che Arthur trovò in fondo all'oceano. In base alle iscrizioni
da lui rinvenute, esprime il professore, egli pensa che quei malvagi
siano discendenti di Atlantide, il continente sommerso, e che gli
stessi abbiano distrutto ciò che è rimasto della civiltà dei loro
avi perché nelle rovine era racchiusa la storia spiacevole, da
mantenere segreta, di Atlantide. L'uomo dice che ad Atlantide regnava
la pace finché un Re malvagio non evocò una terribile creatura;
Yami Yugi è perplesso, ricorda le parole di Rafael, secondo cui il
Faraone fu responsabile della distruzione dell'Egitto. Quel sovrano
attinse forza da una misteriosa pietra, che a sua volta riceveva
forza da un altro mondo. Arthur aggiunge di aver depositato una copia
delle iscrizioni in un museo della Florida: Yami Yugi e gli altri si
recheranno lì per recuperarla.
I vagoni del treno si staccano,
separando gli amici. La parte del veicolo in cui si trovano Yami Yugi
ed Anzu continua a correre senza essere pilotata. Il treno è stato
dirottato da Insector Haga e Dinosaur Ryuzaki, che hanno accettato il
potere di Orichalcos per riscattarsi e devono eseguire il compito
assegnato loro da Dartz, ovvero rubare le anime del Faraone e di
Jonouchi. Insector Haga sfida Yami Yugi, contro cui vuole ottenere la
rivincita: la sconfitta subita nel Regno dei Duellanti gli costò il
crollo del successo e della popolarità. Il Faraone gioca Timaeus, ma
questi non vuole collaborare, e scompare: l'avversario sostiene che
il sovrano egizio abbia ancora dentro di sé la magia di Orichalcos
e, perciò, non possa contare sull'aiuto del drago leggendario. Ad un
certo punto della sfida, Insector Haga finge di avere l'unica carta
che possa salvare Yugi, e la spezza. Quasi subito rivela che si
trattasse di uno scherzo, ma il contendente non lo perdona, e anche
dopo la vittoria continua ad attaccarlo, finché Anzu non lo supplica
di fermarsi, dicendogli che ormai Insector Haga ha perso, ed il
Sigillo di Orichalcos se l'è portato via.
Il treno esce dai binari e precipita in un burrone, ma Yami Yugi e la sua amica vengono salvati da Ironheart e la nipote Chris. Raccogliendo le carte del Faraone, Ironheart nota Timaeus, e si complimenta con il sovrano egizio per il possesso della creatura. Yami Yugi, però, ritenendo di non esserne degno, affida la carta all'uomo. Il Faraone confessa di aver perso il suo migliore amico, che lo sta cercando per chiedergli scusa, e Ironheart lo conduce presso il Cerchio delle Anime, dove quello può ritrovare Yugi, ma in cui potrebbe rimanere intrappolata l'anima stessa del sovrano egizio, il quale, all'interno del Cerchio, incontrerà spiriti malvagi. Yami Yugi rivede, infatti, anime che cercano vendetta contro di lui, ma le sorpassa deciso, fino ad imbattersi in Yugi. Chiede perdono all'alter ego, dice che senza di lui le tenebre stanno prendendo il sopravvento sulla sua persona, di temere di essere davvero il Faraone malvagio di cui parlava Rafael. Sorprendentemente, l'amico non accetta le scuse, ed invita il sovrano a provare se sia realmente malvagio, sfidandolo a duello. L'altro è costretto ad accettare. Inizialmente, Yami Yugi ha l'impressione che lo sfidante possa avere intenzione di perdere. Nel corso del combattimento, Yugi gioca il Sigillo di Orichalcos e, come aveva fatto l'avversario, sacrifica senza scrupoli i propri mostri. Trovando la forza per respingere il suo attacco, Yami Yugi vince. Yugi gli rivela allora di aver agito in quel modo per aiutarlo: infatti, vincendo contro l'alter ego, il Faraone ha sconfitto le paure e l'oscurità che albergava dentro di sé. L'anima del giovane Mutō svanisce, ma Yami Yugi promette che salverà l'amico.
Il treno esce dai binari e precipita in un burrone, ma Yami Yugi e la sua amica vengono salvati da Ironheart e la nipote Chris. Raccogliendo le carte del Faraone, Ironheart nota Timaeus, e si complimenta con il sovrano egizio per il possesso della creatura. Yami Yugi, però, ritenendo di non esserne degno, affida la carta all'uomo. Il Faraone confessa di aver perso il suo migliore amico, che lo sta cercando per chiedergli scusa, e Ironheart lo conduce presso il Cerchio delle Anime, dove quello può ritrovare Yugi, ma in cui potrebbe rimanere intrappolata l'anima stessa del sovrano egizio, il quale, all'interno del Cerchio, incontrerà spiriti malvagi. Yami Yugi rivede, infatti, anime che cercano vendetta contro di lui, ma le sorpassa deciso, fino ad imbattersi in Yugi. Chiede perdono all'alter ego, dice che senza di lui le tenebre stanno prendendo il sopravvento sulla sua persona, di temere di essere davvero il Faraone malvagio di cui parlava Rafael. Sorprendentemente, l'amico non accetta le scuse, ed invita il sovrano a provare se sia realmente malvagio, sfidandolo a duello. L'altro è costretto ad accettare. Inizialmente, Yami Yugi ha l'impressione che lo sfidante possa avere intenzione di perdere. Nel corso del combattimento, Yugi gioca il Sigillo di Orichalcos e, come aveva fatto l'avversario, sacrifica senza scrupoli i propri mostri. Trovando la forza per respingere il suo attacco, Yami Yugi vince. Yugi gli rivela allora di aver agito in quel modo per aiutarlo: infatti, vincendo contro l'alter ego, il Faraone ha sconfitto le paure e l'oscurità che albergava dentro di sé. L'anima del giovane Mutō svanisce, ma Yami Yugi promette che salverà l'amico.
Rafael trova il Faraone, ma non può
entrare nel Cerchio delle Anime: sarebbe rischioso; in contatto con
il seguace, Dartz gli ordina di usare la sua pietra di Orichalcos,
mentre lui evoca un mostro, che compare dinnanzi a Yami Yugi, nel
Cerchio della Anime. Gli spiriti mostrano al Faraone scene
dell'antica guerra di cui parlava Rafael, combattuta tra i soldati
dell'Orichalcos, di cui faceva parte il mostro, e l'esercito del
bene, del quale Ironheart e Chris erano membri. L'anziano lottava con
Timaeus contro l'uomo misterioso (Dartz) che volava sul dorso della
Grande Belva.
Attualmente, il mostro dell'esercito di Orichalcos duella con Yami Yugi. Ironheart, Chris ed il suo fedele cane, che si rivela essere una creatura del Duel Monsters, vengono colpiti dai fulmini di Dartz per portare Timaeus al Faraone, bisognoso del drago leggendario per vincere. Questa volta, Timaeus aiuta il sovrano egizio, che sconfigge e fa sparire l'avversario.
Dinnanzi ad una pietra, sulla quale sono incise le figure di Ironheart, Chris ed il suo cane, che lottano insieme ai draghi leggendari, Yami Yugi ed Anzu parlano ora di quelli come spiriti che combattono contro Dartz da millenni. Il Faraone si impegnerà anche per loro.
Attualmente, il mostro dell'esercito di Orichalcos duella con Yami Yugi. Ironheart, Chris ed il suo fedele cane, che si rivela essere una creatura del Duel Monsters, vengono colpiti dai fulmini di Dartz per portare Timaeus al Faraone, bisognoso del drago leggendario per vincere. Questa volta, Timaeus aiuta il sovrano egizio, che sconfigge e fa sparire l'avversario.
Dinnanzi ad una pietra, sulla quale sono incise le figure di Ironheart, Chris ed il suo cane, che lottano insieme ai draghi leggendari, Yami Yugi ed Anzu parlano ora di quelli come spiriti che combattono contro Dartz da millenni. Il Faraone si impegnerà anche per loro.
Yami Yugi ed Anzu si ricongiungono a
Jonouchi ed Honda, e tornano nella loro città a bordo
dell'elicottero di Seto. Gli uomini rimasti fedeli a Kaiba, mandati
in Florida, riescono ad inviare al computer di Seto la foto delle
iscrizioni che il Faraone e gli altri cercavano, nonostante
l'aggressione degli scagnozzi di Dartz. Serve un miglioramento della
qualità, ottenibile con un'elaborazione effettuata dal computer
centrale della Kaiba Corporation, di cui Dartz è attualmente
proprietario; con l'aiuto di Rebecca, che con il suo portatile viola
i sistemi di sicurezza dell'edificio, Yami Yugi e Seto, affrontando i
mostri dell'esercito dell'Orichalcos, raggiungono il computer
centrale dell'azienda. Ingrandiscono la foto da inviare al portatile
di Rebecca, perché il professor Hopkins la riceva: l'iscrizione
parla del risveglio di un serpente nero e della rinascita di un
paradiso, che lo studioso pensa possa essere Atlantide; nel simbolo
di Orichalcos, Seto riconosce lo stemma di una compagnia finanziaria,
La Paradias, di cui Dartz è proprietario. Quest'ultimo appare
improvvisamente dinnanzi al Faraone e Kaiba; Yami Yugi lo sfida a
duello, e gioca la carta del drago leggendario, come fa anche Seto,
ma il nemico scompare. Il Faraone è perplesso: Dartz è lo stesso
individuo che combatté anticamente contro Ironheart, ed è ancora
vivo.
Raggiunti gli altri al camper, Yami
Yugi e Seto vengono a sapere che ormai la polizia è sotto il
controllo dell'Orichalcos, perciò non possono contare sul suo aiuto.
Cercando Jonouchi ed Honda, che si sono allontanati, il gruppo si
imbatte ancora nei mostri dell'Orichalcos. Ritrovato Honda, Yami Yugi
continua a cercare, insieme a lui e ad Anzu, Jonouchi, ma lo
raggiunge quando l'amico ha già perso l'anima. Il sovrano egizio
vuole ora sfidare Dartz, ma giunto alla Paradias si imbatte in
Rafael, che gli consegna la carta del drago leggendario di Jonouchi.
Nel corso del duello, cerca di aiutare l'avversario a liberarsi
dall'influenza del potere di Orichalcos. Avendo successo, il Sigillo,
alimentato dalle tenebre del cuore, scompare prima che possa
catturare l'anima di chi lo aveva giocato, Rafael, sconfitto.
L'edificio della Paradias adesso sta crollando, ma l'elicottero di
Seto giunge a proposito. Yami Yugi aiuta Rafael, stremato dallo
scontro, a raggiungere il veicolo, ma l'altro lo allontana per non
farlo soccombere insieme a lui, e prima di precipitare gli consegna
un chip per computer, che mostra l'ubicazione dell'isola segreta dove
dimora Dartz. Mentre il gruppo del Faraone vi si dirige, un
elicottero militare affianca quello di Seto, e si fa seguire. Dopo
l'atterraggio, un ufficiale della marina rivela ai ragazzi che da
tempo Dartz viene controllato, ma non si è ricavata prova che
dimostri i suoi piani. Il malvagio vuole realizzare il suo scopo
sfruttando il gioco del Duel Monsters, per cui l'ufficiale chiede
aiuto a Yami Yugi e Seto.
Raggiunta l'isola, Yami Yugi e gli
altri incontrano Dartz, il quale, dopo aver collezionato per tutti
questi anni tante anime, ha bisogno di quelle del Faraone e di Kaiba
perché Leviatan si risvegli. Ne segue un duello a tre. Il Sigillo di
Orichalcos, giocato da Dartz, provoca una visione, durante la quale
Yami Yugi e l'alleato vedono Atlantide e ascoltano la storia
raccontata dal nemico, l'antico sovrano di quel continente, scelto, a
sua detta, dall'Orichalcos per eliminare il malvagio genere umano e
rendere la Terra un paradiso. Nel corso dell'attuale duello, Dartz
mette in campo le anime di Yugi, Jonouchi, Mai e Pegasus, controllate
dal potere di Orichalcos. Yami Yugi non vuole attaccare i suoi amici:
teme che le loro anime vengano eliminate. Ad un certo punto del
combattimento, Seto, convinto che si tratti di un trucco
dell'avversario, attacca, chiedendo fiducia al suo alleato; gli amici
del Faraone vengono così eliminati dal gioco.
Kaiba perde: prima che il Sigillo di Orichalcos catturi la sua anima, egli dice a Yami Yugi di aver combattuto con troppa foga, e lo invita a vincere; la carta del suo drago leggendario passa nelle mani del sovrano egizio. Con l'anima di Seto, Leviatan diventa più forte, e all'apparizione del suo occhio si alza un vento, che travolge i tifosi di Yami Yugi, i quali perdono i sensi. Rimasto solo con il Faraone, Dartz gli rivela di averlo incontrato 5000 anni prima in Egitto e di aver notato la sua grande potenza: il sovrano egizio inventò i Giochi delle Ombre; Dartz capì subito che Yami Yugi fosse l'anima necessaria al risveglio della Grande Belva, ma non era ancora pronto a sconfiggerlo. Millenni dopo, Yugi ricompose il Millennium Puzzle, risvegliando gli spiriti del Faraone e dei suoi antichi nemici (Seto e Yami Bakura).
Nel corso del combattimento, Dartz, in vantaggio, tenta di fare il lavaggio del cervello all'avversario, il quale è rimasto solo, invitandolo a desistere ormai: dice che Yami Yugi sarebbe, in questo modo, più utile ai suoi amici. il Faraone sta per arrendersi. Il malvagio lo spinge a guardare dentro di sé, e mentre il Sigillo di Orichalcos sta per stringersi intorno al sovrano egizio, il Millennium Puzzle protegge il suo possessore: guardandosi dentro, Yami Yugi ha trovato una luce colma d'amicizia, e ha capito che i suoi compagni sono sempre insieme a lui. Il Sigillo si espande di nuovo intorno agli opponenti, ed il Faraone riprende a duellare. Usando la carta datagli da Pegasus, restituisce ai tre draghi leggendari il vero aspetto: le creature, in realtà, sono esseri umani. Con il loro aiuto, vince; Dartz viene inghiottito dalla Grande Belva, che compare momentaneamente alle sue spalle. Ora, le anime di Yugi, Jonouchi e Seto tornano nei propri corpi, ma il continente di Atlantide si innalza dalle acque: lì si troverà Dartz; prima di attraversare il varco che condurrà i guerrieri leggendari a destinazione, Yugi trova le carte delle Divinità Egizie, anche se il Faraone sostiene che esse siano prive di energia, assorbita da Dartz per aiutare Leviatan a risvegliarsi. Ad Atlantide, Yami Yugi, Jonouchi e Seto affrontano Leviatan, risvegliatosi grazie al sacrificio di Dartz, il quale, offrendo la sua energica anima alla terribile creatura, si è fuso con essa. Quando rimane l'unica speranza di salvezza, non essendo ancora stato assorbito completamente da Leviatan, come invece è successo a Jonouchi e Seto, Yami Yugi invita le persone, i cui sentimenti negativi alimentano il potere della Grande Belva, a ricordare le cose buone della loro vita; le anime risucchiate all'interno di Leviatan riescono a sentirlo, e, insieme a Jonouchi e Kaiba, gli offrono la propria luce: così, le Divinità Egizie riacquistano energia, Yami Yugi può evocarle ed i guerrieri leggendari si salvano. In seguito Yami Yugi, abbandonando il corpo dell'alter ego, combatte da solo contro Dartz, mettendo in campo le Divinità Egizie, e lo sconfigge. Jonouchi e Seto attraversano il portale per tornare a casa, ma il Faraone ferma Yugi, sostenendo che non sia ancora finita. Infatti, Dartz, separatosi da Leviatan, compare dinnanzi ai due rimasti. La Grande Belva è ancora viva, e travolge il sovrano egizio con il suo attacco. Immerso nel vortice oscuro del mostro, il Faraone rifiuta l'aiuto dell'amico: si tratta di una prova, egli deve dimostrare che la sua ira è scomparsa. Con la luce dell'amicizia, Yami Yugi elimina la Grande Belva, e Dartz viene liberato dall'influenza del potere di Orichalcos. Lasciando Dartz insieme agli spiriti del padre Ironheart e della figlia Chris, il sovrano egizio e l'alter ego possono lasciare Atlantide. Come se qualcuno ve li avesse guidati, si ritrovano su una spiaggia, dove salutano definitivamente i tre cavalieri leggendari, che tornano a proteggere il mondo delle creature del Duel Monsters. La Giovane Maga Nera li ringrazia e segue i cavalieri. Lo spirito e Yugi vengono raggiunti dai loro alleati, che volano a bordo di un elicottero di Seto.
Kaiba perde: prima che il Sigillo di Orichalcos catturi la sua anima, egli dice a Yami Yugi di aver combattuto con troppa foga, e lo invita a vincere; la carta del suo drago leggendario passa nelle mani del sovrano egizio. Con l'anima di Seto, Leviatan diventa più forte, e all'apparizione del suo occhio si alza un vento, che travolge i tifosi di Yami Yugi, i quali perdono i sensi. Rimasto solo con il Faraone, Dartz gli rivela di averlo incontrato 5000 anni prima in Egitto e di aver notato la sua grande potenza: il sovrano egizio inventò i Giochi delle Ombre; Dartz capì subito che Yami Yugi fosse l'anima necessaria al risveglio della Grande Belva, ma non era ancora pronto a sconfiggerlo. Millenni dopo, Yugi ricompose il Millennium Puzzle, risvegliando gli spiriti del Faraone e dei suoi antichi nemici (Seto e Yami Bakura).
Nel corso del combattimento, Dartz, in vantaggio, tenta di fare il lavaggio del cervello all'avversario, il quale è rimasto solo, invitandolo a desistere ormai: dice che Yami Yugi sarebbe, in questo modo, più utile ai suoi amici. il Faraone sta per arrendersi. Il malvagio lo spinge a guardare dentro di sé, e mentre il Sigillo di Orichalcos sta per stringersi intorno al sovrano egizio, il Millennium Puzzle protegge il suo possessore: guardandosi dentro, Yami Yugi ha trovato una luce colma d'amicizia, e ha capito che i suoi compagni sono sempre insieme a lui. Il Sigillo si espande di nuovo intorno agli opponenti, ed il Faraone riprende a duellare. Usando la carta datagli da Pegasus, restituisce ai tre draghi leggendari il vero aspetto: le creature, in realtà, sono esseri umani. Con il loro aiuto, vince; Dartz viene inghiottito dalla Grande Belva, che compare momentaneamente alle sue spalle. Ora, le anime di Yugi, Jonouchi e Seto tornano nei propri corpi, ma il continente di Atlantide si innalza dalle acque: lì si troverà Dartz; prima di attraversare il varco che condurrà i guerrieri leggendari a destinazione, Yugi trova le carte delle Divinità Egizie, anche se il Faraone sostiene che esse siano prive di energia, assorbita da Dartz per aiutare Leviatan a risvegliarsi. Ad Atlantide, Yami Yugi, Jonouchi e Seto affrontano Leviatan, risvegliatosi grazie al sacrificio di Dartz, il quale, offrendo la sua energica anima alla terribile creatura, si è fuso con essa. Quando rimane l'unica speranza di salvezza, non essendo ancora stato assorbito completamente da Leviatan, come invece è successo a Jonouchi e Seto, Yami Yugi invita le persone, i cui sentimenti negativi alimentano il potere della Grande Belva, a ricordare le cose buone della loro vita; le anime risucchiate all'interno di Leviatan riescono a sentirlo, e, insieme a Jonouchi e Kaiba, gli offrono la propria luce: così, le Divinità Egizie riacquistano energia, Yami Yugi può evocarle ed i guerrieri leggendari si salvano. In seguito Yami Yugi, abbandonando il corpo dell'alter ego, combatte da solo contro Dartz, mettendo in campo le Divinità Egizie, e lo sconfigge. Jonouchi e Seto attraversano il portale per tornare a casa, ma il Faraone ferma Yugi, sostenendo che non sia ancora finita. Infatti, Dartz, separatosi da Leviatan, compare dinnanzi ai due rimasti. La Grande Belva è ancora viva, e travolge il sovrano egizio con il suo attacco. Immerso nel vortice oscuro del mostro, il Faraone rifiuta l'aiuto dell'amico: si tratta di una prova, egli deve dimostrare che la sua ira è scomparsa. Con la luce dell'amicizia, Yami Yugi elimina la Grande Belva, e Dartz viene liberato dall'influenza del potere di Orichalcos. Lasciando Dartz insieme agli spiriti del padre Ironheart e della figlia Chris, il sovrano egizio e l'alter ego possono lasciare Atlantide. Come se qualcuno ve li avesse guidati, si ritrovano su una spiaggia, dove salutano definitivamente i tre cavalieri leggendari, che tornano a proteggere il mondo delle creature del Duel Monsters. La Giovane Maga Nera li ringrazia e segue i cavalieri. Lo spirito e Yugi vengono raggiunti dai loro alleati, che volano a bordo di un elicottero di Seto.
Mokuba raggiunge, in Florida, Yugi ed
amici, ai quali offre un passaggio a bordo di un aereo della Kaiba
Corporation, che condurrà i ragazzi a casa, ma in cambio chiede la
loro partecipazione al torneo organizzato da Seto, il cui vincitore
affronterà il Re dei Duelli, Yugi. A Kaiba Land, la nuova catena di
parco giochi della Kaiba Corporation, il gruppo di amici resta
intrappolato nell'arena in cui i duellanti possono allenarsi sfidando
un computer, causa un sabotaggio del sistema da parte di Siegfried,
il quale vuole vendicarsi di Seto per ragioni misteriose. Per salvare
la situazione, Yami Yugi affronta il computer, usando il deck di Rick
e portandolo, per la prima volta, alla vittoria.
Yami Yugi duella ancora contro Vivian,
sua grande ammiratrice e concorrente ormai fuori gara. La giovane
promette di curare il mal di schiena del nonno di Yugi, se
l'avversario vincerà; in caso contrario, il ragazzo dovrà uscire
con lei (nella versione originale della serie, invece, il patto
prevede che egli diventi schiavo d'amore di Vivian). Yami Yugi
trionfa.
Durante il duello tra Seto e Siegfried,
Yugi ed i suoi amici scoprono che il secondo vuole vendicarsi di
Kaiba, il quale, secondo il nemico, gli avrebbe rubato l'idea degli
ologrammi delle creature di Duel Monsters; il vincitore del torneo è
Leon, che nel corso del combattimento contro Yami Yugi, suo
beniamino, si rivela essere il fratello minore di Sigfried.
Contrariamente alla volontà del parente, però, Leon vuole
combattere in modo onesto contro il Faraone. Quest'ultimo ottiene la
vittoria.
Yugi risvegliò lo spirito di Yami Yugi
quando completò il Millennium Puzzle, all'interno del quale è
nascosta la memoria del Faraone. Quest'ultimo, dopo una lunga attesa,
viaggia nel passato, e riesce finalmente a ricordare il suo nome,
Atem, e a sconfiggere definitivamente il suo antico nemico. Tornato
nel presente, Atem otterrà la libertà della sua anima dal mondo dei
vivi solo se perderà, non di proposito, un duello. Seto si offre di
combattere, ma Yugi si oppone, sostenendo che l'avversario debba
essere lui stesso. Così, Atem e Yugi si scindono, abbandonando il
primo il corpo dell'altro, e si affrontano. Yugi combatte usando le
carte scelte del deck che compose insieme al Faraone, mentre
quest'ultimo ha selezionato, tra le altre dello stesso mazzo, quelle
degli incantatori e delle potentissime divinità egizie. Atem evoca
le ultime in un colpo solo, mettendo l'avversario alle corde. Yugi, a
questo punto, rivela come si sia sentito in tutto questo tempo: Atem
conduceva il gioco, ed egli gli restava dietro, sperando di riuscire
a raggiungerlo. Il ragazzino aggiunge che il giorno desiderato sia
arrivato, che riuscirà anche a superare il suo amico, e per
dimostrarlo distrugge tutte le divinità egizie in una sola mossa. I
due avversari combattono senza esclusione di colpi. Dopo aver perso
persino il Mago Nero, Atem cerca di resuscitare Slifer, divinità
egizia, per finire Yugi, ma l'ultima contromossa dell'alter ego
annulla l'evocazione, e, con l'attacco successivo, Yugi mette fine al
duello. Atem è perciò libero, e lascia il mondo dei vivi fra le
lacrime di tutti.
Atem manca molto a Yugi. Seto,
desideroso di vendicarsi, intende risvegliare il suo spirito per
sconfiggerlo in duello, e rintraccia i pezzi del Millennium Puzzle.
Diva riesce a rubargliene uno, volto invece a impedire il ritorno
dell'antico sovrano, che, secondo la profezia del suo maestro Shadi
Shin, priverebbe lui e gli altri Plana del potere del Cubo Quantico,
pericoloso se usato con paura e odio. Diva vuole creare un mondo
perfetto, ma, animato da sentimenti negativi, sfrutta le sue facoltà
soprannaturali in modo scorretto, provocando la sparizione di persone
che lui reputa indegne, e pensa di scongiurare il risveglio di Atem
distruggendo il corpo di Yugi, che potrebbe ospitare lo spirito del
Faraone.
Jonouchi, vittima di Diva, dopo aver
visto Atem torna da una dimensione in cui, persi i ricordi, rischiava
di scomparire. Dirà di esserci riuscito conservando i ricordi
incancellabili di alcune persone, tra cui Yugi e gli altri amici, per
poi ringraziare il primo, senza fornirgli una spiegazione.
In possesso di un altro pezzo del
Millennium Puzzle, ricevuto da Sera, Yugi accetta, per salvare
Bakura, anch'egli vittima di Diva, di partecipare al torneo di duelli
organizzato da Seto, che intende recuperare i tasselli mancanti
dell'Oggetto del Millennio. Nel duello finale con Kaiba, completa il
Puzzle per dimostrare all'avversario che il risveglio di Atem non
dipende dalla loro volontà, che lo spirito non dimora più nel
manufatto; anche lui aveva provato a ricongiungersi con l'alter ego,
ma invano. Lo scontro viene interrotto da Diva, che, finito in
un'altra dimensione dopo la sconfitta contro Yugi, è stato posseduto
dallo spirito malvagio del Millennium Ring per poi ritornare sulla
Terra e ingaggiare contro il giovane Mutō e il suo avversario un
Duello Dimensionale, in cui i partecipanti rischiano la vita; le
persone iniziano a scomparire, e Seto si sacrifica per permettere al
compagno di far tornare il Faraone. Yugi non si arrende, e continua a
credere nel cuore delle carte, ma, sfinito, sta per accasciarsi.
Allora, interviene Atem, che s'impossessa un'ultima volta del suo
corpo e lo accompagna verso la vittoria che salverà il mondo.
Diversamente da Seto, con il quale si esprime a riguardo, Yugi non
credeva nel suo ritorno.
Il risveglio del Faraone, come profetizzato, priva Diva e gli altri Plana del potere del Cubo Quantico, l'ottavo Oggetto del Millennio.
Il risveglio del Faraone, come profetizzato, priva Diva e gli altri Plana del potere del Cubo Quantico, l'ottavo Oggetto del Millennio.
Nel finale del film, Kaiba, collaudando
una propria invenzione tecnologica, riesce finalmente a raggiungere
Atem per sfidarlo.
Dieci anni dopo, Jaden Yuki (il
protagonista della nuova serie) si imbatte in Yami Yugi, il quale gli
affida la carta di Kuriboh Alato, animata da uno spirito dei duelli,
che poche persone riescono a vedere.
Diplomatosi, Jaden ha intenzione di
lasciare l'Accademia del Duellante, ma prima entra nella stanza dove
è esposto il deck di Yugi, Re dei Giochi; qui rivede Yami Yugi, il
quale, dopo l'incontro con il ragazzo, ha seguito il percorso di
Jaden, divenuto ormai adulto. Yami Yugi constata che l'interlocutore
ha perso, tuttavia, qualcosa d'importante, ma la recupererà
incontrando una persona. Jaden viene successivamente abbagliato da
una luce intensa, e si ritrova a Domino. Incontra Yugi, il quale,
sorprendendolo, sembra non conoscerlo; il giovane Yuki capisce allora
di trovarsi in una dimensione spazio-temporale creata appositamente
per lui e Mutō. Segue un duello, durante cui l'avversario di Yugi
riesce nuovamente a divertirsi, ritrovando la passione per il gioco.
Verso la conclusione della sfida, Yami Yugi, appassionatosi, chiede
all'alter ego di prendere il suo posto. Evoca Slifer Drago del Cielo.
Jaden torna nel presente. È
determinato a diventare più forte: riuscitoci, incontrerà ancora
Yugi.
Il puzzle trovato da Yugi nella sua
cantina non era altro che il Millennium Puzzle proveniente
dall'antico Egitto, il più potente degli Oggetti del Millennio.
Venne trovato nella tomba di un Faraone, nella Valle dei Re, proprio
dal nonno del ragazzino. Al suo interno, il Puzzle nascondeva un
enorme segreto: vi erano stati sigillati lo spirito di Yami Yugi,
Faraone egizio vissuto 3000 anni prima (5000 nella versione americana
e italiana dell'anime), del quale Yugi non è altri che la
reincarnazione, e il potere dei Giochi delle Ombre (Yami no Game in
giapponese). Il Millennium Puzzle conferisce a Yami Yugi il potere
“Mind Crush”, che purifica le anime dal male e dall'oscurità.
Il deck usato da Yami Yugi è composto
da potenti mostri, quali il Mago Nero, il Teschio Evocato o la
Giovane Maga Nera, e da carte magia e trappola, con le quali il
duellante elabora efficaci strategie. Le carte che hanno permesso al
ragazzo, nel corso della prima sfida contro Seto, l'evocazione
dell'imbattibile Exodia il Proibito vengono gettate nell'oceano da
Insector Haga, che teme di venirne sconfitto. Al deck di Yami Yugi si
aggiungono le tre temute Divinità Egizie, ovvero Slifer Drago del
Cielo, Obelisco del Tiranno e Drago Alato di Ra.