Il
Maestro Muten
(武天老師,
Muten-Roshi)
è un personaggio della serie di
manga e anime Dragon Ball, scritto dal mangaka Akira Toriyama. Nel
doppiaggio italiano dell'anime, il suo nome è stato tradotto in
Genio delle Tartarughe di mare,
questo nome fu ereditato dal primo doppiaggio edito da Junior TV, nel
quale Muten alla sua prima apparizione si fa chiamare
Genio della Testuggine, con
la differenza però che tale appellativo era solo la traduzione di
Kame Sennin, mentre il nome Muten venne modificato in
Mutenzo. La corretta
traduzione del nome originale, per l'appunto Maestro Muten, è
presente nel doppiaggio Dynit di tutti i film, mentre negli
adattamenti Mediaset solo una volta nel film Il cammino dell'eroe. È
un vecchietto, esperto di arti marziali, proprio per via della sua
forza è stato soprannominato il
Dio delle arti marziali
(武道の神様
Budō no Kamisama). È il fratello della sibilla Baba, e vive
in una casetta su un'isola sperduta in mezzo all'oceano, la Kame
House, insieme alla sua tartaruga Umigame. Fu allievo del Maestro
Mutaito insieme all'Eremita della Gru.
Si presenta come un vecchietto di
statura media, dal fisico mingherlino, calvo con la barba bianca,
veste con camicie colorate, il più delle volte con maniche corte, in
altre occasioni solo con una canottiera bianca. Spesso porta sulla
schiena un guscio di tartarga, inoltre va in giro con il suo bastone
da passeggio dall'aspetto grottesco, e porta sempre gli occhiali da
sole. In occasioni più formali indossa un completo nero, con tanto
di cappello borsalino.
Durante il 21º e il 22º Torneo
Tenkaichi, Muten prende le sembianze di Jackie Chun, indossando un
parrucca grigia ed evitando di portare gli occhiali da sole, in modo
tale da partecipare ai tornei senza farsi riconoscere dai suoi
allievi.
Il motivo della sua lunga vita (ha
un'età superiore ai 300 anni) viene spiegato fin dai primi capitoli
del manga, dove Umigame dice che possiede l'elisir di lunga vita.
Il vecchio Muten ha un'importanza
rilevante soprattutto nella prima parte del manga non solo per aver
creato la tecnica della Kamehameha ("Onda Kamehame",
italianizzata come "Onda Energetica") ma anche perché sia
Goku che il nonno Gohan sono stati suoi allievi, così come lo
Stregone del Toro, Crilin e Yamcha.
Ha un lato depravato che mette in
evidenza ogni qualvolta gli si presenta dinanzi una bella ragazza.
Inoltre trascorre il tempo sull'isola leggendo instancabilmente
riviste che raffigurano donne in bikini o guardando programmi di
ginnastica femminile.
Nonostante sia una brava persona, Muten
non è in grado di salire sulla nuvola d'oro, in quanto non ha un
cuore completamente puro a causa della sua ossessione per le belle
donne. Per questo, per muoversi da un posto ad un altro, richiama
Baby Gamera, una tartaruga che ha la capacità di volare.
La premura e lo spirito di maestro che
nutre verso i suoi allievi si nota bene, e benché sia un vecchio
briccone e adoratore delle donne, quando si tratta di essere seri,
combattere e valutare i propri allievi si dimostra molto
intelligente, saggio e affettuoso.
La sua grande esperienza come
combattente viene più volte messa in luce anche in Dragon Ball Z,
quando ormai i protagonisti e i loro nemici sono di una forza, a dir
poco, estremamente superiore alla sua, mostrando come questi riesca a
comprendere molto prima di altri guerrieri ben più forti ed esperti
come finirà uno scontro e persino cosa pensano i due avversari, come
quando capisce che Goku contro Cell non ha possibilità di vittoria e
che combatte consapevole della sua inferiorità, cosa che quasi tutti
gli altri guerrieri non avevano affatto intuito. Goku ancora adesso,
a distanza di molto anni, lo considera il migliore dei suoi maestri.
Lui non vede le arti marziali come un
semplice mezzo per diventare più forti, crede infatti che il loro
fine sia incentrato sulla padronanza che una persona deve avere su se
stessa, tale filosofia si estende anche sul suo approccio alla lotta,
ritenendo che la quiete dello spirito e la tecnica, prevalgano sulla
forza e la potenza.
È molto coraggioso, infatti è pronto
a sacrificare la sua vita pur di aiutare gli altri, nonostante la sua
forza non pecca mai di arroganza, infatti rispetta sempre i suoi
limiti. Nonostante dopo il duello con Tenshinhan avesse affermato che
il suo tempo come guerriero fosse giunto al termine, in Dragon Ball
Super è stato messo in evidenza che a dispetto di tutto è diventato
molto più forte, probabilmente perché si è allenato in segreto.
Anche se cerca di non darlo a vedere è molto orgoglioso e non
tollera che le persone sottovalutino le sue abilità solo per via
dell'età.
Un tempo era allievo del maestro
Mutaito, insieme all'Eremita della Gru. Nell'anime viene narrata la
storia di Muten quando era giovane, raffigurandolo come un bel
ragazzo, con indosso già da allora degli occhiali da sole, ma il suo
carattere era sempre lo stesso. Nel manga l'aspetto di Muten da
giovane è diverso da quello nell'anime, assomigliando più ad un
monaco.
In gioventù scalò per primo la Torre
di Karin per poter bere l'acqua del dio maestoso (impiegando tre anni
per prendere l'acqua da Karin) e ricevette dallo stesso Karin il
bastone Nyoi, e anche la nuvola d'oro (anche se in verità gliel'ha
prestata, non regalata), in cui in groppa possono salire solo le
persone pure di cuore.
Durante l'attacco del Grande Mago
Piccolo (in seguito si scoprirà essere un namecciano, quindi un
alieno), il suo maestro perse la vita ma riuscendo a salvare la
Terra, imprigionando Piccolo grazie all'esecuzione della tecnica
Mafuuba in un thermos, che Muten gettò nell'oceano.
Col passare degli anni egli diventerà
un eccellente maestro di arti marziali dalla grande fama, e per un
certo periodo prenderà come suoi allievi Son Gohan e lo Stregone del
Toro.
Secondo quanto detto da Umigame
dovrebbe aver mangiato una pillola per ottenere la vita eterna, ma
successivamente egli stesso ammette di aver bevuto l'elisir di lunga
vita. Tuttavia, lo stesso Muten rivelerà che persino l'elisir di
lunga vita è soltanto una sua invenzione. In Super si scopre che la
sua vita estremamente lunga è dovuta ad una rarissima erba.
Muten vive insieme alla sua amica
tartaruga Umigame, alla Kame House, in una piccola isola nel mare
dell'est. Incontra per caso Bulma e Goku, quest'ultimo tra l'altro è
il nipote del suo allievo Son Gohan, e gli regala la nuvola d'oro per
aver salvato Umigame, inoltre fa dono a Bulma della sfera del drago
che Muten aveva trovato in fondo all'oceano per avergli fatto
sbirciare sotto la sua gonna. In seguito riappare quando Goku e
Chichi (la figlia dello Stregone del Toro) raggiungono la sua isola
per chiedergli di spegnere l'incendio che circonda il palazzo dello
Stregone del Toro, in cambio di un altro "favore" da parte
di Bulma (che costringerà però Olong ad eseguirlo, sotto le sue
sembianze). Giunto sul luogo, il Maestro Muten libera tutta la sua
energia nascosta e spegne l'incendio, distruggendo però anche il
castello e il Monte Padella sul quale era costruito, con una
Kamehameha lanciata alla massima potenza.
Successivamente, Goku e Crilin chiedono
a Muten la possibilità di diventare suoi allievi e lui accetta,
trascorrendo 8 mesi ad allenarli per il 21º Torneo Tenkaichi, dove
esperti di arti marziali si battono per stabilire chi sia il più
forte del mondo. Di nascosto da tutti, Muten si iscrive al torneo
travestito e sotto il nome di Jackie Chun, con lo scopo di valutare
sul campo i progressi svolti dai suoi allievi Goku e Crilin e di non
farli vincere, altrimenti non avrebbero continuato i loro
allenamenti, credendosi già abbastanza forti. Dopo essersi
qualificato senza problemi per i quarti di finale, combatte prima con
Yamcha che sconfigge con grande facilità senza nemmeno toccarlo, e
poi col suo allievo Crilin in semifinale, che lo mette un po' in
difficoltà grazie a qualche trucco, ma alla fine la vittoria va a
Muten, che fa svenire il giovane con un colpo ben assestato. Arriva
quindi alla finale con Goku e inizia con quest'ultimo una lotta senza
esclusione di colpi. Addirittura, durante lo scontro, Muten si
ritrova a distruggere la Luna per interromperne la trasformazione in
Scimmione del ragazzo. Alla fine, nonostante la bravura del suo
allievo, riesce comunque a sconfiggerlo.
Più avanti nella storia, Muten decide
di aiutare Goku a combattere contro l'esercito del Red Ribbon,
affrontando il Capitano Dark sconfiggendolo facilmente dopo che era
venuto alla Kame House. Prova a prendere parte anche alla battaglia
finale contro l'esercito, anche se poi il suo aiuto non sarà
necessario, in quanto Goku riesce a sgominare tutta la Red Ribbon da
solo. In seguito, si rivela molto utile durante lo scontro con i
guerrieri di Baba; infatti diviene involontariamente il responsabile
della sconfitta di Suke, l'uomo invisibile, in quanto Crilin gli
mostra il seno di Bulma, causandogli una fortissima epistassi, che
inonda Suke di sangue, rendendolo finalmente visibile agli occhi di
Yamcha, suo avversario, che lo mette definitivamente a tappeto.
Muten prende pure Yamcha come suo
discepolo e, dopo tre anni, si iscrive nuovamente al 22º Torneo
Tenkaichi, ancora una volta sotto le mentite spoglie di Jackie Chun,
dove cerca, con successo, di convincere Tenshinhan e Jiaozi, allievi
del suo rivale, a seguire la via del bene ed abbandonare il loro
malvagio maestro, l'Eremita della Gru. Superate con facilità le
eliminatorie, Muten si qualifica per i quarti di finale dove Jiaozi
usa i suoi poteri su richiesta di Tenshinhan (il quale prima voleva
constatare la sua forza) per far sì che lui combatta contro l'Uomo
Lupo, il quale serba per lui un forte rancore; infatti, a causa della
distruzione della Luna da parte di Muten, l'Uomo Lupo non è più in
grado di trasformarsi in un umano durante il plenilunio. Muten riesce
a vincere l'incontro senza difficoltà e decide di far tornare
normale definitivamente l'Uomo Lupo, tramite una sorta di ipnosi e
facendo guardare a quest'ultimo la testa pelata di Crilin, simile
alla Luna. Nella semifinale affronta Tenshinhan, ma si ritira dopo un
durissimo combattimento alla pari. Infatti capisce che ormai è
giunto il momento di concludere la sua vita di praticante di arti
marziali e lasciare spazio alla nuova generazione. In seguito, quando
l'Eremita della Gru tenta di uccidere Jiaozi per avergli disubbidito,
Muten salva quest'ultimo colpendo il suo antico rivale con una
Kamehameha e scaraventandolo via dagli spalti.
Dopo la conclusione del 22º torneo
Tenkaichi, Crilin viene ucciso da Tamburello, un sicario del Grande
Mago Piccolo, e Goku, accecato dalla rabbia, si dirige ad affrontare
il demone, mentre Muten parte insieme a Tenshinhan e Jiaozi alla
ricerca delle sfere del drago per recuperarle prima di Piccolo, il
quale è intento a servirsene per chiedere l'eterna giovinezza. Muten
si ritrova però costretto ad affrontare direttamente il demone e,
conscio di non poter superare Piccolo con le sue capacità
combattive, droga prima Tenshinhan, in modo da farlo astenere dal
combattimento, dopodiché tenta di imprigionare di nuovo Piccolo,
come aveva fatto il suo maestro, utilizzando la tecnica Mafuuba, ma
fallisce a causa di una folata di vento che rovescia il contenitore
durante l'esecuzione. Muten morirà poco dopo a causa dell'esecuzione
della tecnica, che esaurisce tutte le sue energie vitali, non prima
di avvertire Piccolo che verrà comunque sconfitto da «un giovane
ragazzo», chiaro riferimento a Goku. Viene, in seguito, resuscitato
tramite le sfere del drago, insieme a Crilin e Jaozi.
In seguito, dopo tre anni, partecipa
come spettatore al 23º Torneo Tenkaichi, dove si accorge subito
della superiorità di Goku su Tenshinan. Rimane a guardare tutto il
torneo, dal primo all'ultimo incontro, ovvero quello disputato da
Goku e Majunior, poi rivelatosi Piccolo, reincarnazione del Grande
Mago Piccolo.
Cinque anni dopo sulla Terra fa il sui
arrivo Radish, un Saiyan, nonché fratello maggiore di Goku, e
proprio lui a rivelare a Goku di essere un Saiyan e che non è nato
sulla Terra. Muten si offre, insieme a Crilin, per aiutare Goku nella
battaglia contro, ma entrambi vengono fermati da Piccolo che si offre
a sua volta di andare al loro posto, ritenendoli troppo deboli per
partecipare. In seguito esorta Bulma a seguire in elicottero Goku e
Piccolo per vedere l'esito dello scontro con il terribile Saiyan.
Durante lo scontro con Nappa e Vegeta, Muten non partecipa al
combattimento, in quanto rivela che sarebbe solo di intralcio nella
battaglia. Riappare nell'anime quando guarda il combattimento dalla
sua isola prima via TV e poi grazie alla sfera di cristallo della
sorella Baba.
Successivamente, vorrebbe partire per
Namecc insieme a Bulma (più che altro per rimanere solo con lei), ma
per il viaggio viene scelto Crilin. In seguito è uno dei volontari
che dovrebbero partire con Chichi nella missione per salvare Gohan.
Poco prima di partire, però, vengono informati del ritorno di Gohan,
Bulma e Piccolo sulla Terra e la loro missione viene annullata.
Anche nell'arco filler di Garlic Jr. il
Maestro Muten non partecipa al combattimento contro il demone, poiché
la sua mente è controllata dalla polvere magica lanciata da Garlic,
che lo trasforma in un servitore devoto di quest'ultimo, allo stesso
modo di molti altri personaggi.
Un anno dopo, con l'arrivo dei cyborg,
Muten ammette che ormai è passato davvero troppo tempo da quando
veniva considerato l'uomo più forte della Terra, e che le cose
adesso sono ben diverse. Durante lo scontro fra Goku e Cell trasmesso
in TV, è uno dei pochi a intuire lo svantaggio del Saiyan
sull'avversario e afferma che Goku combatte consapevole della sua
inferiorità.
Trascorsi sette anni partecipa come
spettatore al 25º Torneo Tenkaichi, dove è forse l'unico a capire
subito che Mighty Mask in realtà sono Trunks e Goten travestiti.
Nonostante quindi non partecipi più attivamente agli scontri, la sua
esperienza e la sua saggezza gli permetteranno di vedere cose che gli
altri non riescono a vedere e viene sempre trattato con rispetto e
reverenza dai suoi allievi. Muore quando Majin Bu lo trasforma in un
cioccolatino e lo mangia, insieme a coloro che si erano rifugiati nel
Santuario di Dio per scampare al mostro rosa. In seguito viene
riportato in vita con le sfere del drago e dona, assieme agli altri
terrestri, la sua energia alla Sfera Genkidama preparata da Goku per
sconfiggere Kid Bu.
In Dragon Ball Super il personaggio
riveste nuovamente un ruolo più importante nella trama, Muten viene
invitato alla festa di compleanno di Bulma insieme a tutti gli altri
sulla sua nave personale. Assiste poi lo scontro tra il Dio della
distruzione Beerus contro Goku trasformato in Super Saiyan God.
Quando Freezer, resuscitato grazie alle
sfere del drago, si reca sulla Terra per vendicarsi Muten, Crilin,
Gohan, Piccolo, Tenshihan e Jaco affrontano l'esercito del tiranno
spaziale riuscendo a vincere. Assistono poi la battaglia tra Goku e
Vegeta contro Freezer dove quest'ultimo viene sconfitto.
Muten partecipa come spettatore al
torneo indetto da Beerus e suo fratello Champa, il Dio della
distruzione del 6° Universo, che ha in palio le super sfere del
drago.
Tempo dopo Goku si reca da Muten per
chiedergli di insegnargli la tecnica Mafuuba per sigillare Zamasu nel
futuro di Trunks essendo immortale.
Tempo dopo viene reclutato per
partecipare in rappresentanza del 7° Universo insieme a Goku,
Vegeta, Gohan, Piccolo, Tenshinhan, Crilin, C-17, C-18 e Freezer al
Torneo del Potere una battle royale di ottanta guerrieri dove gli
otto universi faranno scendere in campo squadre di dieci combattenti,
e gli universi che verranno sconfitti saranno distrutti. Una volta
cominciato il torneo, Muten decide di combattere in gruppo insieme a
Gohan, Tenshinhan, Crilin e Piccolo, per poi combattere da solo
facendosi valere dando prova che la sua veneranda età non ha affatto
sacrificato la sua forza. Nell'anime dà a Tenshinhan l'opportunità
di sconfiggere The Preecho del 3° Universo, inoltre sconfigge Jium
del 10° Universo, e Ganos, Dercori e Caway del 4° Universo, anche
se quest'ultima si autoelimina, infine combatte insieme a Vegeta
contro Frost e Magetta del 6° Universo, aiutandolo a battere
Magetta, ma arrivato al suo limite si autoelimina dal Torneo del
Potere. Nel manga invece sconfigge facilmente Kahseral dell'11°
Universo, per poi combattere contro Jiren il Grigio, il guerriero più
forte dell'11° Universo riusceno a difendersi egregiamente dai suoi
attacchi ma venendo sconfitto dalla sua soverchiante forza. Alla fine
la sua squadra si aggiudica la vittoria del torneo.
Muten appare molto marginalmente in
Dragon Ball GT, durante il quale il personaggio pronuncia poche
battute. Compare nell'arco di Baby nella scena in cui è l'unico a
riconoscere Goku tornato bambino e poi quando i protagonisti si
riuniscono alla Capsule Corporation per festeggiare il successo sul
nemico.
Nell'ultima puntata, riappare
brevemente quando Goku torna alla Kame House per salutare lui, Crilin
e Umigame prima di partire col drago Shenron, capendo subito che Goku
si è unito al drago dopo aver combattuto contro Crilin per l'ultima
volta ed essere sparito all'improvviso.
Pur essendo dotato di una struttura
corporea molto gracile, il Maestro Muten è dotato di facoltà
fisiche eccezionali: la sua forza gli permette di spostare grandi
massi nonché di sollevare un uomo massiccio da terra afferrando con
sole due dita la punta di un coltello da lui impugnato senza il
minimo sforzo. La sua velocità non è da meno: pur essendo fuori
allenamento, si dimostra capace di percorrere 100 metri in 5,6
secondi (ossia di muoversi a 64,2857 km/h) ed inoltre dimostra di
essere perfettamente in grado di afferrare al volo una raffica di
proiettili. In tale forma Muten ha un livello di combattimento di
139.
Oltre a ciò, egli è dotato della
capacità di incrementare, tramite concentrazione, la sua massa
muscolare per aumentare la sua potenza, come mostra nello scontro con
Tenshinhan o, in maniera ancor più estrema, quando sfoggia il
massimo della sua forza per distruggere il Monte Padella, e in
un'altra occasione la Luna, con una Kamehameha alla massima potenza.
Le sue capacità analitiche nella lotta
sono straordinarie, probabilmente è il migliore tra i guerrieri
terrestri, inoltre durante il Torneo del Potere dimostra un notevole
miglioramento nelle arti marziali, riuscendo persino a mettere in
difficoltà avversari più forti di lui avvelendosi della sola
esperienza nel combattimento, riuscendo anche a rivaleggiare nello
scontro corpo a corpo contro un combattente del calibro di Frost, le
sue abilità nella lotta lasciano esterrefatto persino il Dio della
distruzione Beerus. Nel manga di Dragon Ball Super Muten affronta
Jiren riuscendo a schivare i suoi attacchi con facilità, tale
abilità come affermato da Whis assomiglia molto all'Ultra Istinto
sebbene sia molto lontano dalla tecnica reale. Tale abilità è
dovuta al fatto che Muten avendo molti anni di esperienza nel
combattimento è riuscito ad apprendere le basi che portano al totale
controllo dell'Ultra Istinto ma essendo solo le basi infatti non è
in grado di controllarla e alla fine Jiren riesce a colpire e a
sconfiggerlo.
Sebbene prediliga il combattimento a
mani nude, in diverse circostanze ha usato il suo bastone da
passeggio dimostrando una notevole maestria nell'adoperarlo come
arma.
In ogni caso le sue abilità
trascendono le semplici capacità fisiche; egli infatti è un
combattente estremamente esperto ed ha a disposizione un vasto
repertorio di tecniche:
Kamehameha: nota anche come
Onda Energetica nel doppiaggio italiano, è un colpo di sua
invenzione perfezionato nell'arco di cinquant'anni. Consiste nel
concentrare il Ki nel palmo delle mani e spararlo poi fuori sotto
forma di raggio.
Zanzoken: più nota come
Tecnica delle Immagini Residue, essa consiste nel muoversi tanto
rapidamente da generare una o più copie della propria immagine
impressa nella retina avversaria.
Tecnica dell'Ubriaco:
stile di combattimento realmente
esistente e noto come Zui Baxianquan (醉八仙拳,
Pugilato degli Otto Immortali Ubriachi), esso consiste nell'imitare
le movenze di una persona ubriaca per rendersi imprevedibili.
Colpo della ninna nanna:
tecnica ipnotica utilizzata su
Goku alla finale del 21º torneo Tenkaichi, consiste semplicemente
nel cantare una ninna nanna a Goku per farlo addormentare sfruttando
il fatto che quest'ultimo sia un bambino molto influenzabile.
Tecnica delle Palme
Fantasmagoriche:
questa tecnica consente nello
sfruttare il Ki per generare un potente fascio elettrico dai palmi
delle mani, utilizzabile per colpire l'avversario. Una volta
raggiunto l'avversario, il colpo lo paralizza e lo solleva da terra,
fra atroci dolori, impedendogli ogni reazione. Essendo un colpo
potenzialmente letale, Muten lo ha utilizzato in sole tre occasioni:
nel già citato scontro con Goku e contro Son Gohan. Utilizzerà
nuovamente questa tecnica nell'anime di Dragon Ball Super nell'arco
narrativo del Torneo del Potere.
Mafuuba:
Tecnica inventata dal maestro di
Muten, Mutaito, tramite essa è possibile sigillare in un
contenitore un avversario troppo potente per poter essere sconfitto.
È una tecnica molto efficace ma estremamente dispendiosa: se non si
possiede una forza spirituale sufficientemente alta, essa risulta
letale per l'utilizzatore. Muten tentò di usarla contro il Grande
Mago Piccolo, morendo nel fallimentare tentativo di sigillarlo.
Nell'anime di Dragon Ball Super, durante il Torneo del Potere, farà
uso più volte di questa tecnica.
Oltre a ciò, Muten mostra di possedere
anche dei poteri telepatici, grazie ai quali è capace di leggere il
pensiero di Nam durante il 21º torneo Tenkaichi. Può persino
comunicare telepaticamente, come quando, prima del 22º torneo, ha
uno scambio mentale di battute con l'Eremita della Gru. Inoltre si è
dimostrato pratico dell'arte dell'ipnosi, con la quale è riuscito a
far sì che l'Uomo Lupo tornasse nella sua forma umana, inoltre
combattendo contro quest'ultimo si è rivelato in grado di
paralizzare tutto il corpo del suo avversario colpendolo in un
determinato punto.
In Dragon Ball Z ha dato prova, in
diverse circostanze, di poter avvertire l'energia spirituale delle
altre persone con la forza della mente.
In quanto Bulma è una bella ragazza,
si trova ad essere sotto gli occhi "pervertiti" di Muten,
il quale più volte le fa proposte indecenti, sperando proprio che la
frivolezza della giovane aiuti.
La prima avviene quando in cambio
di una sfera del drago Muten chiede di vedere le sue mutandine, lei
acconsente alzandosi la veste, mostrando però più del richiesto:
Goku precedentemente, nella sua ingenuità e curiosità, le aveva
sfilato le mutande mentre dormiva (nel manga, la vignetta
rappresenta Bulma vista da dietro e Muten con lo sguardo stupito
verso il lettore), regalando al maestro uno spettacolo ben più
corposo.
La seconda accade quando sorge il
problema di spegnere l'incendio del castello dello Stregone del
Toro, ex allievo di Muten e possessore di una sfera del drago. Muten
accetta di aiutarli solo se Bulma si faccia accarezzare i seni da
lui. La ragazza accetta, ma a insaputa del vecchietto costringe
Olong a trasformarsi in se stessa così da farsi palpeggiare al suo
posto. Tuttavia Olong, per niente entusiasta di questa imposizione,
si prenderà una piccola rivincita, permettendo a Muten di
appoggiare anche il viso sul seno e interpretando una Bulma molto
più disponibile, frivola e indecorosa, proprio con l'intento di
screditare la ragazza e così vendicarsi.
La serie televisiva italiana è stata
censurata molte volte da Mediaset:
Per esempio, quando Yamcha deve
combattere contro il guerriero invisibile di Uranai Baba, Crilin
escogita un modo per sconfiggere l'avversario. Posiziona Bulma
davanti al Maestro Muten e il volto di questo rivolto verso l'area
di combattimento. Crilin all'improvviso abbassa il top di Bulma,
scoprendo così il suo seno e creando una forte epistassi al
vecchietto. Il sangue va tutto sull'uomo invisibile che diventa così
visibile e Yamcha lo colpisce vincendo l'incontro. Questa censura
quindi non fa capire il perché a Muten, nella serie italiana,
accade un'epistassi.
Vi sono poi altre censure: per
esempio quando all'inizio della serie Dragon Ball, Bulma fa la
doccia e viene spiata per sbaglio da Yamcha o quando Bulma è nella
vasca da bagno e le si vede buona parte del seno mentre parla con
Goku.
Ancora, quando Goku tasta le
mutandine di Bulma mentre lei dorme e togliendole scopre che le
donne sono diverse dagli uomini (non aveva mai visto una donna).
Successivamente, incontrando il Maestro Muten con una sfera del
drago, le chiede in cambio della sfera di poter vedere le sue
mutandine, lei acconsente alzando la vestaglia e poiché senza
mutande (tolte prima da Goku mentre dormiva) l'uomo vede anche la
vagina della ragazza (nel manga e nella versione integrale
dell'anime si vede Bulma da dietro che alza la vestaglia, mostrando
quindi il posteriore al lettore).
Tale scena è stata censurata
nella prima e nella quarta ristampa italiana del manga.
Un'altra puntata censurata di
Dragon Ball è quella in cui il Maestro Muten chiede a Bulma di
regalargli l'orologio che rimpicciolisce in cambio di una
capsula-sottomarino che serve a Goku e Bulma e per trovare una sfera
del drago sott'acqua.
Bulma glielo consegna, ben contenta che il
vecchietto non le abbia fatto la solita proposta indecente, poi dice
che deve andare in bagno. Anche il Maestro Muten poco dopo rientra
in casa, dicendo di volere guardare la TV, ma una volta entrato in
casa si rimpicciolisce ed entra di nascosto, passando dalla fessura
della porta, in bagno dove Bulma sta facendo i suoi bisogni.
In
questo modo il Maestro Muten può vedere le sue parti proibite ma
purtroppo per lui la ragazza aveva già finito e si riveste. Come se
non bastasse, il Maestro cade nel WC ed esce dal tombino sulla
spiaggia tutto bagnato.
Diverse altre scene minori dove Muten
esterna i suoi pensieri libidinosi verso Bulma sono state riscritte,
modificandone e riadattando i testi.
Muten è spesso accompagnato da Umigame
(海亀
Umigame, lett. "tartaruga di mare"), nella versione
italiana dell'anime chiamato semplicemente Tartaruga, l'anziano
esemplare maschio di tartaruga che vive insieme a lui nella Kame
House. Nel primo doppiaggio di Dragon Ball edito da Junior TV viene
definita una testuggine d'acqua e rappresentata come una femmina. Il
personaggio appare per la prima volta quando viene incontrato da Goku
e Bulma, che lo trovano sperduto in un bosco e decidono di aiutarlo,
portandolo in mare; Umigame per ricompensarli gli fa conoscere Muten.
Anche se in maniera occasionale, è stato decisivo ed eroico in
alcuni punti della storia. In un episodio, viene rivelato
scherzosamente che il suo livello di combattimento è 0,001. In
Dragon Ball Z, durante l'arco di Garlic Jr., compie mille anni. Viene
rivisto nell'ultimo episodio di Dragon Ball GT, mentre parla con
Crilin. Nell'anime appare anche un suo figlio (di aspetto uguale, ma
molto più piccolo del padre), dal nome sconosciuto. È doppiato in
giapponese da Daisuke Gōri e da Takahiro Fujimoto in Dragon Ball Kai
e in italiano da Massimo Corizza nel 1° doppiaggio della serie
realizzato da Junior TV da Tony Fuochi, Pietro Ubaldi e Mattia
Bressan nelle serie e da Giovanni Battezzato e Tony Fuochi nel
ridoppiaggio dei film realizzato da Mediaset e da Manfredi Aliquò
nel primo doppiaggio dei film realizzato dalla Dynamic Italia.
Oltre a Unigame, l'anziano uomo può
contare anche su un'altra tartaruga di nome Baby Gamera (小ガメラ
Kogamera), nella versione italiana dell'anime chiamata
semplicemente Baby, che però compare molto raramente. Muten se ne
serve come "mezzo di trasporto" infatti Baby Gamera può
roteare attorno a sé e volare, con Muten sul suo dorso. Il suo
aspetto, come il suo nome, lo fanno sembrare una versione in
miniatura del mostro del cinema giapponese Gamera.