venerdì 31 gennaio 2020

Nick Carter (investigatore)

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Nick Carter è un personaggio immaginario nato nel 1886 nelle dime novel. Si tratta di un investigatore apparso in storie di vari autori stimate nell'ordine delle migliaia.

Biografia
Viene presentato nelle sue stesse opere come il più celebre investigatore del mondo. Addestrato fin dalla tenera età da suo padre, "Old Sim" Carter, presto ne raggiunge e supera i livelli di eccellenza intellettuale e fisica prima che il suo genitore sia assassinato. Proprio la scoperta degli assassini del padre sarà il primo successo investigativo.
In questa stessa avventura, incontra anche Ethel Dalton, che presto diverrà sua moglie, dandogli un figlio, Ralph, prima di essere assassinata. Possiede un alloggio in Madison Avenue, a New York, ma le sue indagini lo portano spesso in giro per il mondo, accompagnato dai fidati aiutanti Chick, figlio adottivo, Patsy, Ten-Ichi e altri.

Caratterizzazione del personaggio
Nick svolge le sue indagini equipaggiato con un kit di attrezzi e travestimenti. Possiede due pistole nascoste installate nelle maniche del suo soprabito, su dispositivi attivati a molla, oltre a due altri revolver. Viene presentato come un personaggio allenato e atletico, sebbene non particolarmente alto. Possiede risorse considerevoli, in particolare appartamenti e rifugi in varie zone di New York e in altre città, dove custodisce ogni genere di attrezzatura per il travisamento, oltre a valori, armi e attrezzi.

Storia editoriale
Fu ideato da Ormond Gerald Smith, ma il primo a raccontare le sue avventure fu John Russel Coryell sul New York Weekly con la storia The Old Detective's Pupil (ossia L'allievo del vecchio detective), pubblicata in 13 puntate a partire dal 18 settembre.
Il personaggio divenne poi titolare di una propria rivista personale, il Nick Carter Weekly, stampata fino al 1915.
Negli Anni Cinquanta le sue storie furono recitate alla radio nel programma Nick Carter, Master Detective.
Dal 1964 e fino al 1990 ci fu un revival delle storie di Carter, divenuto l'agente segreto N3 dell'agenzia Axe nella serie Killmaster, scritta da diversi autori, che conta 261 racconti.

Altri media
Fumetto
Nel 1972, per la trasmissione televisiva Gulp! Fumetti in TV, gli autori Bonvi e Guido De Maria crearono un personaggio con lo stesso nome, vagamente ispirato a quello originario, che fu protagonista di cartoni animati e di fumetti fino al 1981.


giovedì 30 gennaio 2020

The Shadow

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The Shadow (spesso tradotto come l'Uomo Ombra in italiano) è un personaggio creato da Walter B. Gibson, protagonista dagli anni trenta di romanzi e serial radiofonici e che è stato fonte di ispirazione per i successivi personaggi del tipo "giustiziere mascherato", tra cui il supereroe dei fumetti Batman.

Storia
Il personaggio ha origine dal programma radiofonico Detective Stories del 1930, in cui era solo una voce che aveva il compito di presentare le diverse storie, e che concludeva il programma con l'enigmatica frase "The Shadow knows!" ("l'Ombra sa!"). L'alone di mistero che attorniava la voce cavernosa e la sua risata spettrale colpirono il pubblico di radioascoltatori. Il programma riscosse un certo successo, tanto che gli editori Street & Smith (gli stessi che pubblicavano Astounding dedicata alla fantascienza) fecero uscire una rivista popolare dal titolo Detective Stories, un pulp magazine in cui trovavano spazio vari racconti del mistero, che continuò le pubblicazioni fino al 1954. La popolarità del personaggio era tale che gli stessi editori commissionarono ben presto allo scrittore Walter B. Gibson una serie di romanzi. Gibson, con lo pseudonimo di Maxwell Grant, scrisse ben 282 storie su The Shadow, delle oltre 300 che furono pubblicate (nel 1980 firmò l'ultima, con il suo vero nome).
Il maggiore illustratore di The Shadow è stato senza dubbio Edd Cartier (scomparso l'8 gennaio 2009), che per Street & Smith a partire dal 1936 realizzò oltre 800 illustrazioni, rimanendo responsabile fino al 1948 delle strisce a fumetti del personaggio.
Nel 1937 l'Uomo Ombra rientrò nel mondo della radio, stavolta con una propria serie di avventure. La voce del protagonista era inizialmente quella originale di Frank Readick, ma in seguito si cimentò nella parte anche Orson Welles, agli inizi della propria carriera.

Fumetti
  • L'Uomo ombra è la trasposizione a fumetti del personaggio dei romanzi, realizzate da vari autori per diverse case editrici.
Film
  • The Shadow Strikes (The Shadow Strikes, 1937), con Rod La Rocque (film di 61 min)
  • International Crime (International Crime, 1938), con Rod La Rocque (film di 62 min)
  • The Shadow (The Shadow, 1940), con Victor Jory (serial di 15 episodi per 258 min)
  • The Shadow Returns (The Shadow Returns, 1946), con Kane Richmond (film di 62 min)
  • L'uomo ombra (The Shadow, 1994), di Russell Mulcahy con Alec Baldwin (film di 108 min)
Influenza culturale
The Shadow è stato fonte di ispirazione per tutti i successivi giustizieri mascherati dei fumetti tra cui anzitutto Batman (1939); più recentemente anche per Alan Moore quando nel 1981 scrisse la graphic novel V for Vendetta. Ha influenzato anche la creazione del personaggio disneyano di Darkwing Duck, il cui stile pesca a piene mani dal vestiario ed il modus operandi di The Shadow. Nel gruppo di eroi pulp guidati da Axel Brass, uno dei personaggi comprimari della serie a fumetti Planetary, creata da Warren Ellis e John Cassady e pubblicato dalla casa editrice Wildstorm, compare anche una versione aggiornata di The Shadow.
Il personaggio è rievocato in alcuni film che si occupano del periodo, tra cui Radio Days.
Il regista Sam Raimi, appassionato da lungo tempo dei fumetti, tentò di adattare The Shadow in un film, ma non riuscì ad assicurarsi i diritti. Così creò un proprio supereroe, Darkman (1990).



mercoledì 29 gennaio 2020

Quando scrissi le musiche di Supergulp! i Fumetti in Tv

SuperGulp



Piero Montanari scrisse alcune musiche del programma che oggi compie 40 anni.

Quarant’anni fa andava in onda su Rai 2 la prima puntata di un programma televisivo che rivoluzionò totalmente il concetto di fruizione dei cartoni animati e dei giornalini a fumetti, che fino a quel momento erano state due espressioni culturali distinte, anche se una nasceva dall'altra. Fu grazie al genio intuitivo e creativo di una squadra di autori composta da Giancarlo Governi, Guido De Maria e Bonvi che fumetti e cartoni si incontrarono in uno straordinario “matrimonio”, celebrato in Tv alle 20:40 di martedì 15 marzo 1977, che conobbe un successo la cui eco è arrivata fino ad oggi, così potente da non doversi spegnere mai. Il meccanismo era semplice come tutte le cose geniali. I fumetti venivano animati a 'passo uno' (soggetti con movimenti molto schematici) con le voci di bravissimi doppiatori fuori campo a leggere il contenuto della nuvoletta, piccoli zoom e leggeri movimenti della macchina da presa, il tutto commentato da musiche ed effetti. Sembra facile a dirsi, ma era davvero un'idea fantastica.
E io cosa c'entro con le musiche di Supergulp? Per mia fortuna ci sono entrato, ed ecco la piccola storia di un incontro... fatale. Giovane musicista, a metà degli anni '70 mi ritrovavo spesso a mangiare alla mensa di uno stabilimento cinematografico sulla piazza di San Giovanni e Paolo al Celio, lo storico Safa Palatino, a poche centinaia di metri da piazza del Colosseo dove ero nato e vivevo. La proprietaria dello stabilimento Tatiana Morigi, bravissima montatrice di grandi attori e registi tra i quali Alberto Sordi, divenne mia buona amica e, tra una polpetta al sugo e l'altra preparate dall'ottima signora Marcella, mi rivelò un giorno la presenza alla Saffa di “un pezzo grosso della Rai”, Giancarlo Governi che proprio lì stava montando con Sordi Storia di un Italiano. “ Dai Piero – mi disse - te lo presento così per te che suoni e fai il musicista si potrebbe creare un'opportunità di lavoro, di collaborazione.”
Avevo iniziato da pochi anni a scrivere musica per immagini, e proprio in quel periodo era uscito il mio primo lavoro di sonorizzazione per la tv, un disco di rock progressivo pieno di atmosfere interessanti, che consegnai prontamente a Governi con la preghiera di ascoltarlo. Qualche giorno dopo ci ritrovammo per mangiare alla mensa di Marcella, e lui mi disse testualmente: “Il suo disco mi è piaciuto molto, le andrebbe di lavorare per un programma che sto per iniziare?” Quel programma era proprio Supergulp!, e Giancarlo mi stava praticamente offrendo, non su un piatto d'argento, bensì davanti ad un  piatto di buonissime polpette al sugo, la possibilità di partecipare ad un glorioso pezzo di televisione che fece storia.
Ovviamente non mi feci scappare l'opportunità e fu così che composi le colonne sonore per Spiderman, I Fantastici Quattro, Thor, Sturmtruppen di Bonvi, Lupo Alberto di Silver ed altri cartoni animati che apparivano nel programma, e iniziai da quel momento una stretta collaborazione con Giancarlo Governi, sfociata in un'amicizia che dura ancora da quel giorno.




martedì 28 gennaio 2020

Zorro

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Zorro (Volpe in lingua spagnola), è un celebre personaggio immaginario, eroico giustiziere mascherato e abile spadaccino, che appare in opere derivate nel Pueblo di Los Angeles durante l'era della California spagnola (1769–1821).
Zorro fece la sua prima comparsa nel romanzo breve La maledizione di Capistrano (The Curse of Capistrano) di Johnston McCulley, scrittore di riviste pulp, pubblicato a puntate nella rivista All-Story Weekly dal 6 agosto del 1919 e ripubblicato come Il segno di Zorro (The Mark of Zorro) in seguito al successo dell'omonimo film del 1920.
È il primo eroe mascherato ad apparire sia in un romanzo di avventura sia nel mondo del cinema, nonché fonte d'ispirazione per vari supereroi (tra i quali il celebre Batman di Bob Kane e Bill Finger).

Personaggio
Zorro è l'identità segreta di Don Diego de la Vega (Don Diego Vega, nel romanzo originale), un giovane uomo che è l'unico figlio di Don Alejandro de la Vega (in origine Don Alejandro Vega), il più ricco proprietario terriero in California, mentre la madre di Diego è morta. In genere è ritratto come un fuorilegge mascherato che difende i cittadini e le popolazioni indigene della California contro funzionari corrotti e tirannici e altri criminali.
Nelle storie, Zorro ha una taglia generosa sulla testa, ma è troppo abile e astuto per essere catturato dalle autorità borbottanti, e si diletta anche a umiliarle pubblicamente. Zorro è un acrobata ed esperto di varie armi, ma quella che impiega più frequentemente è la sua spada, che usa spesso per scolpire la "Z" iniziale sui suoi nemici sconfitti e altri oggetti. È anche un abile cavaliere, il suo fidato destriero è un cavallo nero chiamato Tornado. Nella maggior parte delle versioni, Diego imparò la sua abilità di spadaccino durante l'università in Spagna e creò il suo alter ego mascherato dopo essere stato inaspettatamente convocato a casa da suo padre perché la California era caduta nelle mani di un oppressivo dittatore. Di solito viene mostrato Diego che vive con suo padre in un'enorme hacienda, che contiene una serie di passaggi segreti e tunnel sotterranei, che porta a una grotta segreta che funge da quartier generale per le operazioni di Zorro e come nascondiglio di Tornado. Ispiratosi ad un pirata mascherato che aveva incontrato in Spagna e alla furbizia della volpe, veste i panni di Zorro, un fuorilegge atletico e ironico che agisce per vendicare gli indifesi, punire politici crudeli e aiutare gli oppressi. Al fine di distogliere i sospetti per proteggere meglio il suo segreto, minimizza la sua abilità con la spada e in alcune storie agisce come uno spadaccino piuttosto inetto. Diego è spesso interpretato come un playboy o un giovane libresco e avverso al rischio a cui importa poco di nulla al di fuori dei suoi affari, anche se questo è solo uno stratagemma.
L'aspetto tipico del personaggio è quello di un uomo a cavallo (chiamato Tornado), in indosso un costume nero che comprende un mantello nero, un cappello nero e una maschera anch'essa nera che copre il viso all'altezza degli occhi. L'arma preferita di Zorro è una spada (in realtà è una sciabola moderna) che utilizza spesso per lasciare il suo emblema distintivo, una grossa Z fatta con tre rapidi graffi.
I principali personaggi che compaiono nelle vicende di Zorro sono Lolita Pulido, una nobildonna che non prova nessun interesse per Diego ma che è attratta da Zorro, il Sergente Demetrio Lopez Garcia che è amico di Diego e nemico di Zorro, il servo muto (ma non sordo) Bernardo, il frate Felipe, il padre Don Alejandro De La Vega e un gruppo di nobili chiamati Caballeros.
Dopo il successo del film muto Il segno di Zorro (1920), protagonista Douglas Fairbanks, il romanzo fu riproposto dall'editore Grosset and Dunlap col nuovo titolo di The Mark of Zorro. Fairbanks fu protagonista anche in un seguito: Don X, figlio di Zorro, interpretando il figlio cresciuto di Don Diego, Don Cesar, oltre alla sua parte di Don Diego.
McCulley non aveva idea di quanto successo avrebbe avuto Zorro, così alla fine la vera identità di Zorro venne svelata a tutti e questi divenne presto un personaggio ricorrente in numerose riviste di storie pulp. È stato inoltre protagonista di numerosi film.

Abilità
La formazione e l'istruzione di Zorro all'Università Complutense di Madrid, in Spagna, gli hanno dato una moltitudine di abilità.
Zorro è molto intelligente e può pensare in modo tattico sia prima di entrare sul campo di battaglia sia di improvvisare piani nel momento del pericolo e del combattimento. Il più delle volte usa la presa in giro per irritare i suoi avversari, facendogli perdere la mente fredda e rendendoli troppo arrabbiati per essere coordinati in combattimento.
Oltre alle eccezionali capacità tattiche, è specializzato in infiltrazione in strutture o territori nemici pesantemente sorvegliati, spionaggio e ordigni esplosivi improvvisati.
Diego si è allenato in ginnastica acrobatica fin da ragazzo ed è estremamente agile, vigoroso e resistente. Oltre ad essere un eccellente atleta, è molto capace di atterrare da grandi altezze e cadere senza subire danni.
Zorro è un eccezionale spadaccino ed è spesso in grado di difendersi e sconfiggere più nemici contemporaneamente. Il suo stile richiede pochissima forza, ma piuttosto usa l'agilità, la precisione e l'intelligenza di cui è dotato per superare i suoi nemici. È anche famoso per mostrare la precisione sufficiente a incidere la sua Z sugli abiti dei suoi nemici senza ferirli.
Lo stile di Zorro è incredibilmente preciso anche con la frusta, usandola non solo per colpire e disarmare i suoi nemici, ma anche per afferrare e costringere le persone e appendersi a oggetti per oscillare tra i tetti della città.
Sebbene preferisca generalmente usare le armi, Zorro ha dimostrato la sua abilità nel combattimento corpo a corpo in più occasioni.
Anche se non usa molto spesso armi a proiettili, Zorro ha dimostrato di poter usare una pistola piuttosto bene ed è un tiratore molto preciso. È anche abile con un coltello da lancio, un'arma che usa per situazioni disperate.
Zorro si è anche allenato a combattere con il mantello che indossa, che può usare come tappetino da viaggio, tenda e strumento per disarmare un avversario.
Zorro è un cavaliere eccellente e in molte incarnazioni cavalca il proprio cavallo Tornado.

Ipotesi sulla storicità del personaggio
Il personaggio storico più spesso associato con il carattere Zorro è Joaquin Murrieta, la cui vita è stata romanzata in un dime novel del 1854 da John Rollin Ridge. Nel film del 1998 La maschera di Zorro, il personaggio fittizio del fratello di Murrieta, Alejandro (interpretato da Antonio Banderas), prende la parte di Zorro. Come un eroe con un'identità segreta che schernisce i suoi nemici con la firma le sue opere, Zorro trova un predecessore letterario diretto a Sir Percival Blakeney, eroe della serie letterarie La primula rossa dalla baronessa Emma Orczy.
Il paleografo e docente universitario italiano Fabio Troncarelli (1999)[1] identificò Zorro in un personaggio realmente vissuto nel Messico del XVII secolo, cioè Guillén Lombardo alias William Lamport, un avventuriero che aveva comportamenti che ricordano quelli di Zorro. Vi sono anche alcuni altri elementi di convergenza, come l'appartenenza alla Massoneria e l'anticlericalismo. Sempre secondo Troncarelli, l'appartenenza alla Massoneria l'accomuna anche all'autore del personaggio letterario Johnston McCulley e a Walt Disney, che realizzò la serie televisiva dedicata a Zorro. Inoltre i simboli di Zorro, dal mantello nero alla Z, sarebbero simboli legati alla Massoneria.
La sua vita ha ispirato il romanzo Memorias de un impostor, don Guillén de Lampart, rey de México (1872) di Vicente Riva Palacio.

Zorro al cinema
Dalla sua prima apparizione nel 1919 in La maledizione di Capistrano, Zorro è stato uno dei personaggi più soggetto a riproposizioni in infinite opere che sia al cinema che in televisione. Il primo film con protagonista il giustiziere mascherato arrivò nel 1920, Il segno di Zorro con Douglas Fairbanks. Fu un successo grandissimo, e Fairbanks rivesti nuovamente i panni di Don Diego de la Vega in Don X, figlio di Zorro (da notare che allora il culto dei sequel non era ancora sviluppato nell'ambiente cinematografico, anzi esso venne realizzato appositamente in conseguenza dell'enorme successo de Il segno di Zorro).
A partire dagli anni '30 innumerevoli opere cominicarono a sfruttare il personaggio di Zorro. Tra i tanti vanno ricordati Il segno di Zorro (1940) con Tyrone Power, oltre a diversi serial prodotti dalla Republic Pictures. Uno degli adattamenti più noti fu la serie televisiva prodotta dalla Disney nel 1957 con Guy Williams nei panni di Zorro, andata in onda per due stagioni fino al 1959 e ancora oggi uno dei lavori più apprezzati sul celebre eroe.
Anche in Italia il mito di Zorro ebbe vasta risonanza, tanto che tra gli anni '60 e '70 furono prodotti svariati film parodia sulla sua figura, e fu proprio l'Italia a sfruttarne maggiormente il filone in quegli anni mentre gli USA, dopo la fine della serie Disney, non produssero più alcun titolo sul personaggio per svariati anni (a parte un piccolo film per la TV con Frank Langella nel 1974). Fu Duccio Tessari a dirigere proprio una delle trasposizioni più note in Italia, ovvero Zorro con Alain Delon protagonista, che fu un grande successo soprattutto in Cina dove fu uno dei primi film occidentali a essere trasmessi dopo la Grande rivoluzione culturale del 1978.
Vanno ricordate poi le serie a cartoni animati Zorro (le nuove avventure) e La leggenda di Zorro, mentre nei primi anni '90 gli USA produssero una nuova serie-tv originale con Duncan Regehr nei panni di Zorro. Nel 1998, dopo quasi 60 anni dall'ultima trasposizione cinematografica hollywoodiana, uscì La maschera di Zorro prodotto da Martin Campbell e con Anthony Hopkins e Antonio Banderas protagonisti, in una trama completamente nuova. Il successo del film ha portato alla realizzazione di un sequel nel 2005 The Legend of Zorro, a tutt'oggi ultima opera cinematografica sul personaggio.
Nel 2016 è stata creata una nuova serie-tv d'animazione, Zorro - La leggenda di produzione francese.

Influenza culturale
Questo archetipo del giustiziere mascherato può anche essere considerato uno dei primi precursori del supereroe dei comic book americani (Batman su tutti), essendo una persona indipendente e valorosa con un'identità segreta che difende indossando una maschera e che fa del bene per la gente comune servendosi delle sue superiori abilità di combattente. Ha persino un animale simbolo, sebbene chi non parli spagnolo non se ne renda conto, dal momento che il suo nome è la traduzione spagnola di volpe, anche se non è mai stato raffigurato come un emblema.
In sostanza Zorro si è sempre prestato ad essere riadattato per libri di fumetti e strisce a fumetti. Il personaggio più noto ad essere stato evidentemente influenzato da Zorro è Batman, ideato da Bob Kane negli anni trenta: nello stesso svolgimento di Batman, Bruce Wayne viene ispirato da Zorro, dato che i suoi genitori furono uccisi una sera dopo avere visto The Mark of Zorro; come Zorro teneva il suo cavallo nell'interrato della sua casa, così fa Batman con la sua Batmobile nella Batcaverna sotto la sua villa.
Isabel Allende ha fornito la sua versione della leggenda nella biografia fittizia Zorro. L'inizio della leggenda (2005).
Numerosissimi i personaggi che si ispirano o fanno la parodia di Zorro: tra questi anche il Gatto con gli stivali nella serie di film d'animazione Shrek: ha stivali neri e cappello con piuma, una sciabola e parla con accento spagnolo. Inoltre, nel film Shrek 2 ha inciso con la spada una P che sta per "Puss" (il suo nome inglese), parodiando la Z di Zorro. In Shrek 2, Shrek terzo e Il Gatto con gli stivali (spin-off con lui protagonista), nelle versioni originali in inglese e in quella in italiano, il Gatto con gli stivali è doppiato proprio da Antonio Banderas, l'attore che interpreta Zorro in La maschera di Zorro e The Legend of Zorro.
Il video Discomusic, video musicale dell'omonima canzone di Elio e Le Storie Tese tratta dall'album "Craccraccriccrecr" del 1999, mostra i componenti del gruppo vestiti come Zorro.
La serie TV del 2001 La regina di spade narra le avventure di un'eroina mascherata simile a Zorro.
Il personaggio di Roronoa Zoro del celebre manga One Piece è ispirato a Zorro. Entrambi sono abili spadaccini.

Adattamenti
I più noti interpreti di Zorro furono prima Douglas Fairbanks al cinema e soprattutto Guy Williams nella serie televisiva degli anni cinquanta.

Film
  • Il segno di Zorro (The Mark of Zorro, 1920) di Fred Niblo e con Douglas Fairbanks.
  • Don X, figlio di Zorro (Don Q Son of Zorro) (1925) di Donald Crisp, sequel del film del 1920, sempre con Douglas Fairbanks
  • The Bold Caballero (1936), con Robert Livingstone
  • La maschera di Zorro (Zorro Rides Again), primo serial cinematografico della Republic Pictures del 1937
  • Zorro (Zorro's Fighting Legion), secondo serial della Republic Pictures del 1939
  • Il segno di Zorro (The Mark of Zorro, 1940), con Tyrone Power
  • La frusta nera di Zorro (Zorro's Black Whip), terzo serial della Republic Pictures del 1944
  • Il figlio di Zorro (Son of Zorro), quarto serial della Republic Pictures del 1947
  • Il doppio segno di Zorro (Ghost of Zorro), quinto e ultimo serial della Republic Pictures del 1949
  • Il sogno di Zorro (1952) con Walter Chiari (film parodia)
  • La sfida di Zorro (The Sign of Zorro, 1958), con Guy Williams. Film Disney di 91 minuti, condensato di alcuni episodi della serie TV 'Zorro' del 1957-59
  • La rivincita di Zorro (Zorro the Avenger, 1959), con Guy Williams. Film Disney di 93 minuti, condensato di alcuni episodi della serie TV Zorro del 1957-59
  • L'ombra di Zorro (1962)
  • Zorro alla corte di Spagna (1962)
  • Zorro e i tre moschettieri (1963) di Luigi Capuano
  • Il segno di Zorro (1963) di Mario Caiano
  • Zorro contro Maciste (1963) di Umberto Lenzi
  • Le tre spade di Zorro (1963)
  • Il giuramento di Zorro (1965)
  • Zorro il ribelle (1966) di Piero Pierotti
  • El Zorro (1968)
  • I nipoti di Zorro (1968) di Marcello Ciorciolini
  • Zorro alla corte d'Inghilterra (1969)
  • Zorro il dominatore (1969)
  • Zorro marchese di Navarra (1969)
  • Zorro, il cavaliere della vendetta (1971)
  • Zorro, la maschera della vendetta (1971)
  • E continuavano a chiamarlo figlio di... (El Zorro justiciero, 1969) di Rafael Romero Marchent
  • Le galanti avventure di Zorro (Les aventures galantes de Zorro) (1972)
  • Il figlio di Zorro (1973)
  • The Mark of Zorro (1974), film TV con Frank Langella
  • Zorro (1975) di Duccio Tessari, con Alain Delon
  • Il sogno di Zorro (1975), con Franco Franchi (film parodia)
  • Ah sì?... E io lo dico a Zzzorro! (1975), con George Hilton (film parodia)
  • Zorro mezzo e mezzo (Zorro, the Gay Blade, 1981) (film parodia)
  • La maschera di Zorro (The Mask of Zorro, 1998) di Martin Campbell, con Anthony Hopkins e Antonio Banderas
  • The Legend of Zorro (2005) di Martin Campbell, con Antonio Banderas.
Dei serial cinematografici degli anni trenta-quaranta compresi nell'elenco nel 1959 venne distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi una versione condensata, con durate di poco superiori all'ora. I film vennero così trasmessi in televisione in Italia, ove quindi furono visti per la prima volta.



lunedì 27 gennaio 2020

Blade

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Blade, il cui vero nome è Eric Brooks, noto anche come il cacciatore di vampiri, l'ammazzavampiri o il "Diurno", è un personaggio immaginario dei fumetti pubblicati negli Stati Uniti d'America dalla Marvel Comics e creato da Marv Wolfman (testi) e Gene Colan (disegni) nel 1973. È apparso originariamente come comprimario nella serie The Tomb of Dracula (vol. 1) n. 10 (luglio 1973), e in seguito è stato protagonista di diverse serie a fumetti.
Il personaggio ha avuto trasposizioni cinematografiche, con una trilogia di lungometraggi, e televisive con una serie nel 2006. Nonostante sia nato come personaggio nei fumetti, ha conosciuto il successo maggiore nelle trasposizioni cinematografiche nelle quali le origini del personaggio sono state modificate e dalle quali è stata tratta una nuova versione a fumetti.

Biografia del personaggio
Origini
Eric Brooks è un ibrido nato dalla relazione tra un vampiro ed una umana. Dopo poco tempo, sua madre cominciò a diventare un vampiro e fu costretta a lasciare il figlio in un orfanotrofio per evitare che potesse seguire lo stesso destino. Cresciuto, scappò dall'orfanotrofio e dovette vivere di furti. Durante un inseguimento, si trasformò in un vampiro e fece scappare i suoi inseguitori dopo averne tramortito uno. Con il tempo scoprì di non avere i punti deboli dei vampiri e si fece allenare per anni da Quincy Harker per controllare la sete di sangue. A seguito di questo allenamento egli, sotto il nome di battaglia di "Blade", inizia la sua crociata anti-vampiro con la speranza di poter ritrovare la madre, nel frattempo diventata la sanguinaria regina dei vampiri e dimentica del suo passato. In questa versione è meticcio, porta sempre giacca in pelle e pantaloni lunghi da biker ed ha una moto che ha modificato per poter salire dappertutto. In più ha una relazione con il capo della polizia di Forest Hills.

La versione successiva alla trasposizione cinematografica
Nella trasposizione cinematografica sono state modificate le origini del personaggio e a queste modifiche è stata successivamente adeguata la sua rinnovata versione a fumetti. In questa versione Eric Brooks nasce a Soho, in Gran Bretagna, il 24 ottobre 1929. Malgrado questo dimostra una trentina d'anni perché i suoi poteri da vampiro lo mantengono molto più giovane.
La mamma di Eric, Tara Brooks, una prostituta, che stava per dar alla luce il figlio, fu portata all'ospedale e fu soccorsa da un dottore. Il dottore si chiamava Diacono Frost e in realtà era un vampiro. Frost la morse e la uccise; inavvertitamente trasmise i suoi poteri al bimbo. Ne uscì fuori Eric, un superuomo immune ai morsi dei vampiri. Eric si allenò ben presto, divenendo un campione nei combattimenti corpo a corpo e, inoltre, divenne un esperto nel saper maneggiare ed usare qualsiasi arma, sia da fuoco sia bianca.
Un giorno tornando a casa da scuola, Eric vide un vecchio uomo aggredito da una gang di vampiri. Eric riuscì a salvarlo e scoprì che il vecchio era Jamal Afari, un amante della musica jazz che suonava la tromba e, soprattutto, un cacciatore di vampiri. Afari allena Eric e lo educa anche sulla musica. In poco tempo Eric diventa un cacciatore di vampiri molto abile. Ma ben presto scopre che le sue capacità sono anche una maledizione, e in poco tempo perde sia il mentore sia la sua fidanzata. Decide di non mandare tutto all'aria e comincia ad inseguire Dracula tra Asia Minore ed Europa. E durante questo periodo Eric adotta il nomignolo di "Blade".

Tomb of Dracula
Blade localizza Dracula a Parigi e qui fa la conoscenza di Quincy Harker, il figlio di Jonathan Harker. Blade aveva sentito parlare di Quincy ma non lo aveva mai incontrato. Blade instaura un'amicizia solida e allo stesso tempo litigiosa, per via del suo carattere burbero, con Quincy, Rachel Van Helsing (pronipote del ben più famoso Van Helsing), Taj Nital e Frank Drake. Essi sono un gruppo di cacciatori di vampiri in erba, chiamati i Drac Pack, che hanno come obiettivo l'uccisione di Dracula. Blade non entra nel gruppo ma si servirà del loro aiuto molte volte.
Dopo una battaglia terminata male contro Dracula, Blade decide di abbandonare il gruppo e di andare in cerca di colui che uccise sua madre. Così fa la conoscenza di Hannibal King, un detective che fu morso dal Diacono Frost molti anni prima, e che ora ha deciso di dare la caccia ai vampiri. I due stringono un'alleanza per cercare il loro nemico comune: Diacono Frost.

I Nightstalkers
Negli anni successivi Blade, Hannibal King e Frank Drake diventano molto amici del Dottor Strange così da assisterlo nell'esecuzione della Formula Montesi, la quale conduce alle pagine del Darkhold, un libro magico che ha dato vita a tutti i vampiri. Grazie al libro distrugge Dracula e tutti i vampiri sulla Terra per un breve lasso di tempo. Blade, King e Drake formano un'agenzia, la Borderline Inc. che fallisce ben presto.
Il Dottor Strange decide di riunire la vecchia squadra e di chiedere a Blade, King e Drake di riformare la Borderline Inc. I tre decidono di chiamarsi Nightstalkers, una nuova squadra all'interno dei Figli della Mezzanotte di Strange, in grado di combattere tutti gli attacchi soprannaturali alla Terra. Infatti il team combatte nemici come Darkholders, Hydra's DOA, Lilin e Varnae, il signore dei vampiri. Le cose non vanno bene per sempre e la Formula Montesi si risveglia, causando molti danni al gruppo. Dopo aver ristabilito l'ordine e aver affrontato Zarathos, i Nightstalkers continuano ad affrontare i vampiri. La tragedia però è dietro l'angolo: dopo un combattimento violento contro Varnae, muore uno dei suoi vecchi soci del Drac Pack: Taj Nital, vampira ora alleata di Varnae. In suo onore, Blade decide di ritornare il semplice cacciatore di vampiri solitario che era e di dare la caccia al risorto Diacono Frost.
Blade continua la sua caccia tra New Orleans e New York. Infatti Blade ha seguito Morbius, il vampiro vivente, nella grande mela dove ha stretto un'alleanza con l'Uomo Ragno. Qui Blade fu morso da Morbius e il risultato fu una nuova forma di supervampiro: il Daywalker (il Diurno, in italiano). Blade ha continuato a dare la caccia ai vampiri, collaborando persino con lo S.H.I.E.L.D., per creare dei cloni di vampiri operativi al servizio del bene; ha però lasciato il progetto prima che fosse completato, dopodiché ha dovuto combattere di nuovo Dracula, circostanza durante cui ha anche modo di conoscere Noah Van Helsing.
Blade ha incontrato il Punitore in occasione di un'escalation di vampiri a New Orleans, con Luke Cage, Fratello Voodoo e Pantera Nera, successivamente Blade ha ricevuto anche l'invito al matrimonio tra Pantera Nera e Tempesta degli X-Men, nello stato di Wakanda.

La nuova serie
La nuova serie di Blade, iniziata nel settembre 2006 ad opera di Marc Guggenheim e Howard Chaykin, vede il personaggio collegato allo S.H.I.E.L.D. Dracula torna in vita e decide di trasformare un gruppo di ragazzi in vampiri, tramite insegnamento. Grazie alla sua influenza trasforma, per un breve lasso di tempo, l'Uomo Ragno in un vampiro, che farà da insegnante. Tocca di nuovo a Blade fermare questa minaccia. Dopo questa avventura Blade torna ad essere lo spietato cacciatore di vampiri che era prima.

Poteri e abilità
Blade ha tutti i poteri di un vampiro senza tuttavia avere nessun loro punto debole tranne la sete di sangue che placa con un siero. Ogni sua qualità fisica è sovrumana: forza (può alzare fino a 1 tonnellata anche se probabilmente il suo limite massimo è superiore), agilità, velocità, resistenza e riflessi. Con la forza delle gambe è in grado di fare salti di oltre 10 metri di distanza e 6 metri in alto. Blade possiede una forza sovrumana con cui è perfettamente in grado di lanciare un uomo per notevole distanza con un solo pugno o con un calcio. Blade ha un fattore rigenerante che gli permette di guarire da ferite allarmanti; non se ne conosce il limite, ma dopo essere stato morso da Morbius è in grado di rigenerare arti o interi organi. In quanto mezzo vampiro Blade non invecchia oltre una certa età. Blade possiede un'incredibile resistenza contro le offese fisiche riuscendo a sopravvivere a cadute da grandi altezza, esplosioni ravvicinate e colpi da parte di esseri dalla forza sovrumana come Hulk e la sua velocità è oltremodo elevata, quasi invisibile ad occhio umano, capacità che lo rende uno straordinario predatore notturno. Ogni suo senso ha potenza sovrumana, inoltre possiede una sorta di sesto senso che è in grado di percepire attività paranormali. È un esperto in varie forme di arti marziali (nei film:Taekwondo, Karate, Hapkido, Escrima, Shaolinquan, Wushu, Taijiquan e Capoeira) e nell'uso di qualunque arma da taglio, da lancio e da fuoco. Fa utilizzo di un equipaggiamento formato da armi automatiche e semiautomatiche, oltre che paletti d'argento, bombe ultraviolette, aglio, liquido anticoagulante, spade e pugnali di vario genere. Le munizioni che usa sono studiate appositamente per uccidere i vampiri, quindi sono tutte in argento. Blade fa utilizzo anche di proiettili a punta cava ed esplosivi, oltre che giubbotti in kevlar, dispone inoltre di molte risorse e possiede diversi nascondigli in tutti i luoghi in cui è stato, in questo modo, nel caso in cui la sua attuale base venisse scoperta avrebbe un posto dove nascondersi. Oltre all’inglese, parla fluentemente russo, rumeno e la lingua vampirica.

Altre versioni
La versione Ultimate di Blade fa una brevissima comparsa in Ultimate Spider-Man n. 54. Lo si vede inseguire un vampiro nel centro del Queens, ma Spider-Man, credendolo un criminale lo attacca, ricevendo un rimprovero dall'ammazzavampiri. Data la sua breve comparsa non si conosce la biografia e le abilità del personaggio, anche se esteticamente è identico alla versione originale.
Sul primo numero di Ultimate Comics: Avengers lo si vede in copertina, accovacciato su una roccia.