lunedì 29 luglio 2019

Asajj Ventress

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Asajj Ventress è un personaggio immaginario della saga fantascientifica di Guerre stellari, creata per la serie animata del 2003 Star Wars: Clone Wars di Genndy Tartarovski e successivamente ripresa in vari media fra cui il film Star Wars: The Clone Wars del 2008 (che segna la sua prima apparizione canonica nella saga a seguito della nuova timeline entrata in vigore nel 2014), la serie omonima ed il libro L'apprendista del Lato Oscuro (di cui è protagonista insieme a Quinlan Vos).
In tutte le versioni della sua storia, Asajj appare come agente del Conte Dooku durante le guerre dei cloni caratterizzata dal combattere con due spade laser con l'impugnatura ricurva ed un'ostica avversaria per Anakin Skywalker ed Obi-Wan Kenobi.

Creazione e concezione
Asajj Ventress venne creata a partire da un concept art partorito dal disegnatore Dermot Power durante la progettazione di una possibile apprendista di Palpatine per Episodio II, successivamente sostituita dal personaggio del conte Dooku. In una prima stesura il personaggio doveva chiamarsi Juno Eclipse (nome che sarà in seguito ripreso per una dei personaggi del videogame Star Wars: Il potere della Forza del 2011) ma venne cambiato perché non considerato abbastanza minaccioso. Secondo quanto rivelato da Leland Chee (webmaster del sito holocron) durante una message board sul sito starwars.com nel 2003 il nome "Asajj" deriva dal personaggio di Lady Asaji, versione di Lady Machbet per il film di Kuruosawa Il trono di sangue.

Apparizoni
Televisione
The Clone Wars
Nella terza stagione della serie The Clone Wars, vengono spiegate le origini di Ventress. Asajj veniva dal pianeta Dathomir, dove vi nacque nel 47 BBY, e apparteneva al clan delle Streghe di Dathomir. Quando era molto piccola fu data in affidamento ad un pirata Siniteen di nome Hal'Stad, allontanandosi dunque dalle sue sorelle. Asajj diventò presto una ragazza senza sentimenti, spietata, spregevole e crudele a causa di un assassino Weequay che uccise Hal'Stad. Fu soccorsa da uno Jedi di nome Ky Narec, che notò grandi abilità nella Forza da parte della piccola. Narec prese poi Asajj come sua apprendista e i due compirono diverse missioni insieme, finché Narec non venne ucciso dallo stesso Weequay che uccise Hal'Stad. A causa di questo, Asajj aveva già tutte le nozioni di un Cavaliere Jedi, ma non era capace di controllare le sue emozioni. Tenne la spada laser dalla lama verde di Ky Narec come ricordo dei tempi passati con lui, più la sua, e sviluppò un intenso odio verso i Jedi, che riteneva responsabili dell'abbandono di Narec.
Quando ormai la ragazza credette di non avere più un futuro davanti a sé venne scoperta dal malvagio conte Dooku, che decise di portarla al Lato Oscuro, prendendola come propria apprendista e agente personale. Ventress, in seguito, rapì il figlio di Jabba the Hutt, facendo credere all'Hutt che il rapimento fosse stato effettuato dalla repubblica, portandolo sul pianeta Teth; successivamente si scontrò con Kenobi sullo stesso Teth. Intraprese anche una missione su Rugosa, luna di Toydaria. Il suo obbiettivo era quello di intercettare il generale e maestro Jedi Yoda, diretto sul pianeta per stipulare un'alleanza con il re Katuunko. Per convincere il re della superiorità dei separatisti, mandò una divisione di droidi contro Yoda e i tre cloni sopravvissuti. Dopo aver assistito alla schiacciante sconfitta dei droidi, ricevette l'ordine da Dooku di uccidere Katuunko. Tuttavia, il maestro Yoda arrivò appena in tempo per disarmarla. Con un abile stratagemma, Asajj riuscì a fuggire, mettendo in pericolo i presenti e costringendo Yoda a salvarli, favorendo la sua fuga.
Fu anche incaricata dell'importante missione di salvataggio del viceré Nute Gunray, sulla nave Tranquillity. Qui dovette scontrarsi con Ahsoka Tano e Luminara Unduli. Riuscì quasi ad uccidere Luminara, che si salvò solo grazie all'intervento di Ahsoka. Tuttavia, anche grazie all'aiuto del capitano Argyus, comandante della guardia del Senato, unitosi ai Separatisti, liberò Gunray. In seguito uccise Argyus, il quale voleva prendersi tutti i meriti del salvataggio.
Completamente indipendente da Dooku (avendola tradita) e dalla CSI, si recò in seguito da Madre Talzin, leader delle Sorelle della Notte, per cercare un degno apprendista, dopo che Dooku l'aveva abbandonata. Ella prese come suo apprendista uno Zabrak del luogo, Savage Opress ma questi, coinvolto in un letale gioco di vendette tra Asajj e Dooku fugge via per poi tornare da Madre Talzin.
Cercò poi di impedire il massacro del suo clan su Dathomir per mano del generale Grievous e degli eserciti della Confederazione Separatista e ordinato da Dooku stesso. Ella duellò con il generale ma nonostante i suoi sforzi tutte le sorelle del clan, eccetto Madre Talzin, furono assassinate. Nonostante poi fosse ossessionata da Obi-Wan, ella lo salvò da Darth Maul ("risorto") e dal suo ex-apprendista Savage Opress sul Turtle Tank su Raydonia. In seguito diventerà una cacciatrice di taglie e, nel 20 BBY, gli venne affidato un importante incarico su Quarzite insieme a Boba Fett, Dengar, Bossk, Latts Razzi e C-21 Highsinger. I sei dovevano trasportare su di un treno Pluma Sodi (la sorella di un Kage del luogo, Krismo Sodi), finita ingiustamente in sposa al tiranno locale di specie Belugan, Otua Blank, ma Bossk, Dengar, Latts e C-21 vennero buttati fuori dal treno a seguito dell'attacco di un commando di Kage, decisi a liberare la prigioniera. In un momento di umanità Asajj decise di liberare Pluma (a seguito del suo dovuto pagamento) e di "consegnare" invece Boba (rinchiuso in un forziere ed imbavagliato) a Blank, dando poi il ricavato al resto del gruppo di cacciatori. Aiutò poi Ahsoka Tano, dopo che essa era stata ingannata e coinvolta in un complotto per toglierla di mezzo. Ventress fornì informazioni alla Tano riguardo al ritrovamento dei nanodroidi esplosivi usati per l'attentato al Tempio Jedi ma, dopo averla lasciata, fu stordita da Barriss Offee (senza che questa si sia mostrata) che le rubò il casco e le sue spade laser.

Legends
Con l'acquisizione della Lucasfilm da parte di The Walt Disney Company nel 2012, la maggior parte dei romanzi e fumetti di Guerre stellari prodotti su licenza sono stati inseriti nel brand Star Wars Legends e dichiarati non canonici al franchise nel mese di aprile del 2014.

Clone Wars
Durante le guerre dei cloni, Asajj fu scoperta da Darth Tyranus in un'arena su Rattatak. All'inizio Tyranus dubitava della sua abilità in combattimento, ma quando vide come Asajj aveva ucciso con facilità molti nemici in una arena, si convinse a prenderla come agente operativa. Asajj non credeva però che Dooku sapesse del Lato Oscuro e il conte decise di "illuminarla" battendola in un breve duello, al seguito del quale Dooku distrusse le sue spade laser. In seguito la presentò a Darth Sidious, che le diede il rango di Comandante delle Forze Separatiste, e le diede il compito di uccidere un certo Jedi, Anakin Skywalker. Poco prima della sua partenza, Dooku le offrì in dono due nuove spade laser dalla lama rossa dall'elsa ricurva, molto simili alla sua, le quali erano appartenute alla sua ex-allieva Komari Vosa.
Ventress si rivelò ai Jedi su Ohma-D'un, dove prese la testa del Maestro Jedi Glaive, ferì Zule Xiss e uccise quasi Obi-Wan Kenobi. Ventress si mostrò anche su Ruul, dove Mace Windu stava incontrandosi con Sora Bulq e altri Jedi. Kenobi e Ventress si incontrarono alcune settimane dopo, su Queyta. Nonostante avesse il compito di uccidere Skywalker, Asajj divenne presto ossessionata dal suo Maestro Obi-Wan. Riuscì a catturarlo durante la battaglia di Jabiim e a trasportarlo su Rattatak per interrogarlo e nella speranza di poterlo dare in dono al conte Dooku. Kenobi riuscì a fuggire riuscendo anche a prendere la spada di Ky Narec da Asajj, come segno di insulto. Asajj si incontrò con Anakin e Obi-Wan su Vjun, ma fuggì quando vide che in due erano troppo superiori. Ventress venne in seguito mandata ancora ad uccidere Anakin Skywalker, durante la battaglia di Muunilist: il Jedi la seguì fino a Yavin IV, dove i due si affrontarono in un selvaggio duello sul tempio Massassi, al termine del quale Ventress disarmò Skywalker; l'apprendista Sith, però, si lasciò sfuggire la vittoria poiché Anakin riuscì a sottrarle una delle sue spade e, facendo ricorso alla sua rabbia, a costringerla ad indietreggiare fino all'orlo di un baratro, dove la violenza dei colpi di spada del Jedi fece cedere la roccia sottostante, facendo precipitare Ventress nel vuoto (anche se non morirà).
Durante il loro scontro, Obi-Wan aveva imparato molto sul passato di Asajj, giungendo alla conclusione che non fosse malvagia, ma solo ingannata dagli eventi. Così decise di cercarla e di portarla alla Luce.

Obsession
Il suo destino è incerto: nel fumetto Star Wars: Obsession (da ritenersi non canonico) fu "rianimata" dal conte Dooku su Boz Pity (dopo le ferite riportate nel duello con Anakin su Yavin IV). Affrontò in duello Anakin e Obi-Wan ma venne tradita nuovamente dal conte e ferita gravemente da una delle Gran Guardie. Riuscì però a fuggire dal pianeta rivelando a Obi-Wan le successive mosse dei Separatisti. Ordinò poi ai piloti della nave su cui fu trasportata di portarla il più lontano possibile da Dooku, dai Jedi e dalla guerra. Tale decisione potrebbe averla salvata dall'avvento dell'Impero Galattico e dalla Grande Purga Jedi.

Curiosità
  • Asajj usa un tipo particolare di spada laser chiamato Linksaber: si tratta di due spade laser collegate tra loro mediante un filo; secondo molti maestri Jedi, quest'arma richiede una maestria superiore rispetto sia alle spade laser tradizionali sia a quelle a doppia lama.
  • Sebbene Asajj sia apparsa solo nelle varie opere a fumetti e nelle serie televisive della saga, viene menzionata, insieme a Durge, per la prima volta nel romanzo de La vendetta dei Sith di Matthew Stover (da ritenersi non canonico).
  • Appare inoltre nel videogioco Star Wars: Movie Duels dove affronta in duello Anakin Skywalker, quando questi si reca su Mustafar per eliminare il Consiglio Separatista. In questo caso Asajj utilizza le sue spade laser in modo da ottenerne una sola a doppia lama. Ciononostante il duello tra i due è ovviamente da considerarsi non canonico.
  • Nel fumetto Republic 60: Hate and Fear, oltre a non venire specificata la provenienza di Asajj da Dathomir e di appartenere alle Sorelle della Notte, a venire uccisi furono i suoi genitori e non Hal'Stad, come viene mostrato in Star Wars: The Clone Wars (quest'ultimo è comunque la sola versione ufficiale in quanto il fumetto non appartiene alla continuity ufficiale). In entrambe le versioni, tuttavia, viene soccorsa da Narec.


domenica 28 luglio 2019

Oliver Queen

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«Il mio nome è Oliver Queen. Dopo cinque anni all'inferno, sono tornato con un solo obiettivo: salvare la mia città, e l'ho fatto. Mi sono trasformato in un eroe e ho aiutato le persone, ma è giunta l'ora per me di diventare qualcun altro, di diventare qualcos'altro.»
(Oliver Queen)


Oliver Jonas Queen è un personaggio immaginario, protagonista della serie televisiva statunitense Arrow ed ispirato al fumetto di Green Arrow - Freccia Verde. È interpretato da Stephen Amell.
Oliver è un playboy miliardario che fa ritorno nella sua città, Starling City, dopo aver trascorso cinque anni lontano da casa, alcuni dei quali sull'isola sperduta di Lian Yu ("purgatorio" in cinese). Determinato a combattere il male che affligge la sua città, assume un'identità segreta e trascorre le sue notti a cercare di sconfiggere uomini corrotti e criminali che si approfittano dei più deboli.
Nella prima stagione Oliver ha la missione di eliminare fisicamente i cattivi riportati nella lista lasciatagli dal padre in punto di morte, facendosi chiamare il Giustiziere o l'Incappucciato.
A partire dalla seconda stagione, ispirato dai suoi fedeli alleati John Diggle (ex soldato) e Felicity Smoak (intelligente hacker), oltre che in memoria del suo miglior amico d'infanzia Tommy Merlyn, si ripropone di diventare un vero eroe, non uccidendo più i cattivi ma consegnandoli alla giustizia. Prende così il nome di Arrow.
Nella terza stagione vive una crisi d'identità, convincendosi di non poter essere Arrow e Oliver Queen allo stesso tempo, così al termine della stessa decide di lasciarsi alle spalle la vita da vigilante e di andarsene da Starling City con la donna che ama, Felicity.
Nella quarta stagione prende il nome di Green Arrow e affronta Damien Darhk e l'H.I.V.E. e deve fare i conti con la scoperta di avere un figlio, William, avuto con l'ex amante Samantha Clayton.
Alla fine della sesta stagione deciderà di rivelare al mondo la sua identità segreta per salvare Star City e la sua famiglia. Per questo motivo verrà rinchiuso nel Carcere di Slabside.

Biografia
Prima del naufragio
Oliver nasce il 16 maggio 1985 da Robert e Moira Queen. Il suo amico fraterno è Tommy Merlyn, anche lui proveniente da una famiglia ricca e agiata. Entrambi sono amici di Dinah Laurel Lance. Durante la loro giovinezza, Oliver e Tommy compiono insieme numerose bravate, come guidare in stato di ebrezza o sotto l'effetto di droghe, assaltare dei paparazzi, rubare un taxi e urinare su un ufficiale di polizia. I due s'imbattono così in McKenna Hall, futura detective con cui Oliver ha una relazione. Ad un party a casa di Tommy, Oliver incontra Sara Lance, la sorella di Laurel, che ha una cotta per lui. Poco dopo però inizia ad uscire con Laurel. In questi anni Oliver è sostanzialmente un playboy ricco e viziato che ama divertirsi e sedurre le ragazze, infrangendo parecchi cuori. Frequenta ben quattro scuole diverse, abbandonandole tutte, mentre inizia a farsi strada nell'azienda di famiglia, la Queen Consolidated. Ad un certo punto Laurel inizia a desiderare qualcosa di più nella sua relazione con Oliver, e spera che lui le chieda finalmente di sposarlo. Oliver sembra essere d'accordo, ma poi si fa prendere dal panico e cerca di sfuggire dalle sue responsabilità. Inizia così a tradire Laurel, prima con Samantha Clayton, una ragazza che finirà per mettere incinta, e poi con Sara. Quando viene a sapere della gravidanza di Samantha, Moira, all'insaputa di Oliver, risolve la questione liquidando la ragazza con due milioni di dollari, imponendole due condizioni: iniziare una nuova vita con il bambino lontano da Starling City (in seguito si scoprirà che si è trasferita a Central City) e dire a Oliver di aver abortito. Successivamente Oliver decide di fare un viaggio con suo padre Robert a bordo del loro yacht, il Queen's Gambit, e porta con sé Sara. I tre s'imbattono presto in un violento nubifragio nel nord della Cina, in seguito al quale Oliver si ritrova su un'isola sperduta, Lian Yu, dove resterà per cinque anni con un solo obiettivo: sopravvivere. Le sue avventure sull'isola e quelle in alcuni altri luoghi (come Hong Kong) nel corso dei cinque anni vengono narrate nella serie attraverso dei flashback.

Ritorno a Starling City
Dopo ben cinque anni dal naufragio, Oliver fa ritorno a Starling City, dove era creduto morto. Qui ritrova la madre Moira, che nel frattempo si è rifatta una vita con Walter Steele, la sorella minore Thea, il suo amico e la sua ex fidanzata Laurel. All'insaputa di tutti loro, Oliver è tornato con l'obiettivo di combattere la corruzione e la criminalità, distruggendo il male che affligge Starling City. Per far questo indossa un costume verde e utilizza arco e freccia, venendo soprannominato "l'incappucciato". Oliver si serve di una lista lasciatagli dal padre su cui sono segnati i nomi dei principali uomini che hanno "tradito la sua città". Se all'inizio Oliver è solo nella sua crociata, in seguito altre due persone si uniscono a lui: prima John Diggle, la sua guardia del corpo, e poi Felicity Smoak, una giovane e brillante hacker che lavora alla Queen Consolidated e che fin dall'inizio mostra di non essere indifferente al fascino di Oliver.

Abilità
Durante i cinque anni trascorsi lontano da casa, Oliver è stato in più luoghi ed ha avuto più mentori, sviluppando varie abilità in diversi campi: Yao Fei e sua figlia Shado gli hanno insegnato l'arte del tiro con l'arco (Kyudo), Slade Wilson a combattere e sopravvivere, Maseo Yamashiro le tecniche di intelligence, di tortura e di assassinio; ha poi completato il suo addestramento perfezionandosi sotto la guida di Talia Al Ghul. Oliver è specializzato in svariati tipi di arti marziali fra cui Muay thai, Escrima, Wing chun, Hapkido, Jujitsu, Ninjutsu, Capoeira, Silat, Ju jitsu brasiliano, Kenjutsu, Sambo, Boxe, Lotta greco-romana, Taekwondo, Jeet Kune Do, Krav Maga e Systema (anche se probabilmente ne conosce di più) e le sue capacità nel tiro con l'arco superano di gran lunga quelle di un cecchino professionista, compreso Floyd Lawton. Le sue prestazioni fisiche sono pari a quelle di un atleta di livello olimpionico: è in grado di saltare da un tetto di un palazzo all'altro e compiere incredibili piroette, schivare ed afferrare frecce in volo, sollevare un uomo adulto e lanciarlo a una distanza di circa due metri da terra, correre molto velocemente, talvolta quasi riuscendo a reggere il confronto con i veicoli. Dopo la formazione con Ra's Al Ghul le sue capacità aumentano ulteriormente. Si è dimostrato anche in grado di tenere testa ad avversari metaumani, come Cyrus Gold che in precedenza aveva abbattuto una porta in titanio rinforzato e spezzato il collo di un uomo con una sola mano e Barry Allen, come abbiamo potuto osservare nell'episodio di The Flash 1x08. Oliver è anche in grado di liberarsi da catene, corde o manette grazie ad un trucco insegnatogli da Anatoly Kniazef durante il periodo trascorso in Russia. Oliver è un poliglotta: ha appreso il cinese da Shado e ad Hong Kong, tale da ingannare un membro della Triade, che analizzando il suo perfetto accento ha erroneamente dedotto che Oliver fosse di nazionalità cinese; inoltre è in grado di parlare anche il russo (imparato da Anatoly Kniezev e perfezionato a Krasnojarsk) e l'arabo, appreso nel periodo trascorso nella Lega degli assassini. Come membro della Bratva ed ex agente della ARGUS, ha accesso ad una grande quantità di segreti e notizie. A causa della sua formazione multiforme, delle sue capacità e del suo carattere ombroso, molti fan hanno intravisto in Oliver una somiglianza più col personaggio di Batman che con Freccia Verde (a cui è ispirato).
L'arma preferita di Oliver è l'arco: nella prima stagione utilizza un arco Take-Down ricurvo, poi rimpiazzato nella seconda stagione da un Oneida Eagle Kestrel. Nei flashback sull'isola lo si vede utilizzare l'arco lungo in fibra di carbonio di Yao Fei, che poi riutilizzerà nella battaglia finale con Malcolm Merlyn. Per quanto riguarda le frecce, oltre a quelle predefinite, Oliver ne utilizza anche altri tipi, da lui stesso progettate, come quelle in titanio, incendiarie, esplosive, elettromagnetiche, a ricerca e diverse varietà di fléchette da lancio. Nonostante prediliga l'arco come arma, Oliver è ugualmente abile anche con le armi da fuoco, dimostrato nell'episodio Corto Maltese quando utilizza una Glock 17 per eliminare alcuni mercenari. È inoltre in grado di usare alla perfezione una grande varietà di armi da taglio e contundenti, come bō, katane, spade, coltelli, karambit, bastoni di rattan ed armi occasionali. In ogni stagione Oliver fa uso di un costume per nascondere la sua identità: all'inizio utilizza un costume verde simile a quello di Yao Fei, e si e spalma sulla zona attorno agli occhi del grasso scuro, spiegando che una maschera inciderebbe negativamente sulle sue capacità di arciere; successivamente però con l'aiuto di Barry Allen e di Cisco riuscirà a trovare un rimedio a questo problema mettendo appunto uno speciale costume realizzato in kevlar polimero più resistente e più leggero del precedente, con una maschera progettata in microfibra comprimibile, in grado di aderire quasi completamente alla pelle, in modo da non ostacolargli la mira. Dalla quarta stagione inizierà ad utilizzare un nuovo costume, provvisto di protezioni.



sabato 27 luglio 2019

Julian Kedives

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Julian Kedives (海王ポセイドン (ジュリアン・ソロ) Kaioh Poseidon (Julian Solo)), nella traduzione del manga Julian Solo e Poseidone, è un personaggio dell'anime e manga I Cavalieri dello zodiaco. È la reincarnazione del dio dei mari Nettuno, Poseidone per i greci.
Il termine Kaioh che in giapponese precede il suo nome significa Re del mare (海王ポ) o anche Imperatore degli oceani (海皇ポ), a seconda degli ideogrammi che lo formano.

Personaggio
Nel manga originale, l'autore diede a Poseidone capelli biondi. Data l'eccessiva preponderanza di toni giallo oro, compreso quello delle sue vesti, come molti altri personaggi ha subito un cambio di tinta, per avere un contrasto maggiore. In questo caso, l'azzurro rappresenta anche un'affinità al mare.
Secondo quanto narrato dall'Hypermyth di Kurumada, Nettuno fu la prima divinità a combattere contro Atena, scatenando così la prima Guerra Sacra per la terra dell'Attica, ed anche la prima divinità a creare un suo esercito di Cavalieri, grazie alle conoscenze del popolo di Atlantide, a lui fedele. Sconfitto più volte da Atena, l'anima di Nettuno fu sigillata in un vaso dalla dea della giustizia.

Serie classica e film
Unico erede della ricca famiglia Kedives, dominatrice del commercio marittimo, in occasione del suo sedicesimo compleanno conobbe Saori : manifestando l'impressione di conoscerla già da molto tempo, chiese alla ragazza di sposarlo ottenendo però un rifiuto. Amareggiato dalla situazione, la notte stessa notò un bagliore proveniente da Capo Sunio: recatosi alla fonte della luce incontrò Titis, che lo informò di essere la reincarnazione del Dio dei mari e lo trascinò nel regno sottomarino. Una volta giunto nel tempio di Nettuno, edificato dalla stessa divinità in epoche mitologiche, risvegliò parzialmente il cosmo e i ricordi di quest'ultimo ; nel periodo a seguire convocò a sua difesa i sette Generali degli Abissi, la cui potenza era ritenuta pari a quella dei Cavalieri d'Oro di Atena. Ciò era in realtà parte del piano di Kanon, fratello di Saga e cavaliere d'oro dei Gemelli : dopo essere stato rinchiuso a Capo Sunio tredici anni prima — per aver proposto al gemello di attentare alla vita della neonata Saori — Kanon si era liberato dalla prigionia, giungendo poi nel regno marino dove lo spirito di Nettuno si era manifestato a lui. Deciso a reincarnarsi, come da tradizione, nel corpo di un Kedives il Dio prese possesso di Julian quando questi aveva tre anni: affidato a Kanon il comando delle truppe marine, lo spirito intendeva risvegliarsi completamente tredici anni più tardi per prendere il controllo del mondo. Volendo approfittare della situazione per fini personali, Kanon (che nel frattempo divenne a sua volta un Generale col nome di Sea Dragon) finse di obbedire all'ordine del Dio progettando invece una lunga guerra fratricida che avrebbe portato alla caduta di Atena ed al mancato risveglio di Nettuno.
Dopo la battaglia del Grande Tempio — che aveva causato la morte di ben quattro cavalieri d'oro — i protettori di Saori dovettero recarsi nel Nord Europa per affrontare la minaccia proveniente da Asgard, i cui guerrieri erano comandati da Ilda di Polaris. La sovrana era posseduta da un anello, donatole dallo stesso Kedives nell'ottica di plagiarne la volontà e indebolire Atena: grazie anche all'aiuto di Odino gli eroi riuscirono a fermare Ilda, scatenando le ire di Nettuno che inviò Sirya ad eliminare i superstiti della battaglia. L'ultimo cavaliere di Asgard sopravvissuto, Orion, fermò il Generale degli Abissi a costo della propria vita; quando la pace sembrava ormai prossima a tornare sul mondo, Saori fu rapita dallo stesso Kedives e trasportata nella sua reggia marina.
Rifiutato nuovamente l'invito di Julian a regnare insieme sul mondo, la ragazza accettò di sacrificarsi per salvare la Terra su cui nel frattempo si stavano abbattendo violente piogge e maremoti: Kedives aveva infatti deciso di sterminare l'umanità, per punirla delle sue malefatte, tramite un diluvio. Finché Saori fosse tuttavia riuscita a resistere all'interno del tempio — dopo essere stata imprigionata dallo stesso Dio — il pianeta non sarebbe stato in pericolo: intanto, anche i cavalieri di Atena giunsero nel regno per tentare di salvare la Dea. Nelle ore successive Seiya, Shun, Shiryu, Ikki e Hyoga sconfissero cinque Generali: Baian di Sea Horse, Io di Scilla, Krisaore, Lemuri e Isaac di Kraken furono annientati, mentre le loro colonne vennero abbattute. Gli scontri avevano però indebolito gravemente i cavalieri, circostanza che giovò a Kanon: ancora protetto dall'identità di Sea Dragon, questi fece sparire Ikki — unico cavaliere ancora in forze — ed era ormai prossimo al compimento del suo piano. I sospetti di Sirya (sopravvissuto alla battaglia con Orion) circa il suo vero nome parvero rappresentare un'ulteriore minaccia, ma il Generale fu presto costretto a difendere la sua colonna dall'assalto di Shun. Shaina, intervenuta in aiuto dei cavalieri, fu la prima a raggiungere il palazzo di Nettuno ma il Dio la sconfisse senza neppure doversi muovere dal trono.
Anche Seiya, Shiryu e Hyoga entrarono nel palazzo ma vennero abbattuti dal Dio. : in loro soccorso giunse l'armatura d'oro del Sagittario, indossata da Seiya. Kanon iniziò a manifestare preoccupazioni, poiché i continui assalti a Kedives avrebbero potuto risvegliare lo spirito del Dio vanificando il suo piano di conquista ; la ricomparsa di Ikki e la conversione di Sirya — sconfitto da Shun e resosi conto della verità — posero definitivamente termine ai suoi progetti. Intanto, lo spirito di Nettuno fu ridestato dalla battaglia con Seiya: colpito dalla freccia d'oro del Sagittario , il Dio prese completo possesso della volontà di Kedives. Il sopraggiungere di altre due armature d'oro, quelle della Bilancia e dell'Aquario, permisero ai cavalieri di tenere testa allo spirito: un assalto combinato mise inoltre Nettuno fuori combattimento. Seiya riuscì infine ad abbattere la colonna in cui Saori era tenuta prigioneria: risvegliatasi, la fanciulla usò i suoi poteri di Dea della giustizia per fermare Nettuno e sigillarlo nell'anfora.
Risvegliatosi su una spiaggia, il giovane Kedives non conservò ricordo degli avvenimenti.

Episode G
Nettuno fa anche una piccola comparsa in Episode G, nelle poche scene in cui viene narrato il mito della nascita del Minotauro. Fu proprio il dio del mare a far sì che la moglie del Re Minosse concepisse col toro di Creta il mostro del Labirinto.

Poteri
Come dio del mare, Nettuno gode del completo controllo sull'elemento dell'acqua. Fu lui a fondare la reggia degli abissi e a poggiare la volta del mare su sette colonne. Può scatenare inondazioni e diluvi in ogni parte del mondo, tali da far sì che il mondo venga ricoperto dalle acque entro 40 giorni (nel manga classico scopriamo che fu lui a causare il Diluvio Universale narrato dalla Bibbia). È lui che spedisce le armature d'oro nell'Elisio per aiutare i Cavalieri nella battaglia contro Thanatos (che in quell'occasione afferma di percepire un cosmo pari in potenza a quello di Hades) ed è sempre lui a creare con i suoi poteri le armature dei generali degli abissi e la lancia di Krisaore. Nel IV film (attraverso il cosmo del suo alleato Lucifero) si dimostra in grado di provocare fortissimi maremoti. In quanto divinità, possiede inoltre il potere di respingere qualsiasi attacco scagliato contro di lui facendolo ritornare indietro contro chi l'ha scagliato (come fa con i vari colpi dei Cavalieri e la freccia d'oro lanciata da Pegasus). Come attacchi, Nettuno può lanciare micidiali sfere di energia a mani nude, o potenti raggi di energia tramite il suo Tridente. Inoltre con la solo energia emanata dai suoi occhi può distruggere le armature altrui (come fa con quelle di Pegasus, Shiryu e Hyoga).
In Episode G, si dimostra inoltre in grado d'influenzare la mente umana, poiché è stato lui a spingere la moglie di re Minosse (Pasifae) a farsi possedere dal toro di Creta ed a concepire così il Minotauro.

Adattamento italiano
Nell'edizione italiana Julian/Nettuno è uno dei personaggi della serie con più doppiatori. Questo perché durante la serie di Asgard si scelse di ridoppiare i flashback in cui lo spirito del dio parla ad Hilda, anziché utilizzare l'audio della prima versione. È inoltre uno dei pochi dei greci ad essere chiamato nell'edizione italiana dell'anime col suo nome romano (le altre sono Discordia, che appare nei film, e talvolta Zeus), a differenza delle traduzioni dei manga dove (ad esclusione dell'edizione Granata Press di quello classico) viene sempre chiamato Poseidone.

Altri media
  • Nei musical anche Poseidone è interpretato da un membro degli SMAP come i cinque protagonisti, per la precisione da Takuya Kimura
  • Compare anche come personaggio nel videogioco per PSP di Saint Seiya Omega.
  • Il personaggio appare anche come personaggio giocabile nei videogiochi per Playstation 3, Saint Seiya Brave Soldiers e Saint Seiya Soldiers' Souls.
  • Del personaggio sono state realizzate due action figure della linea myth cloth, una riferita alla sua versione anime e una dotata di trono e colorata come nel manga (versione OCE).




venerdì 26 luglio 2019

Ade

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Ade (Hades) è un personaggio immaginario, antagonista principale del film Hercules, lungometraggio animato prodotto dalla Walt Disney. È basato sulla omonima figura del dio appartenente alla mitologia greca, signore dell'Oltretomba.

Caratterizzazione del personaggio
Il personaggio, pur ispirandosi al dio dell'oltretomba della mitologia greca, nell'adattamento cinematografico, è una rappresentazione notevolmente differente dall'originale: invece di essere un tipo serio e isolato dal mondo umano in compagnia della sua moglie Persefone, è invece ora una divinità sarcastica, istrionica e astuta, tuttavia molto permalosa. Ade è stufo del proprio lavoro, tanto che deciderà di mirare al trono dell'Olimpo e quindi alla sconfitta di Zeus, suo fratello. Nel suo intento sarà aiutato dalle Parche, che riuscirà a persuadere a rivelargli il futuro, dai suoi due scagnozzi Pena e Panico e dai possenti Titani, raffigurati nel film come quattro rozzi e stupidi giganti rappresentanti ciascuno un elemento della natura, e non come i parenti di Zeus.
Come altri cattivi della Disney, Ade dimostra di essere un ottimo oratore e un eccellente ingannatore: è un dio irascibile, scaltro, astuto e molto abile nel tessere piani e convincere le persone a fare il suo volere tramite frasi lunghe ma veloci, elaborate e convincenti. È un chiacchierone, un uomo d'affari e, occasionalmente, un adulatore. Odia il fratello Zeus, il quale gli ha rifilato l'incarico di dio della morte, che Ade non gradisce poiché è un lavoro a tempo pieno, mentre tutti gli altri dei possono spassarsela sull'Olimpo. Tende a perdere la pazienza facilmente e a lasciarsi andare a violenti accessi di rabbia, salvo poi tornare calmo e composto.
In un primo momento, i registi avevano pensato a Jack Nicholson per doppiare Ade, ma non riuscirono ad accordarsi con questi per il compenso. La parte andò invece a James Woods, il quale improvvisò molto della caratterizzazione e della personalità.

Biografia del personaggio
Ade appare durante i festeggiamenti per la nascita del piccolo Ercole, dove capisce che con la nascita del piccolo esso rischia di perdere definitivamente la possibilità di diventare re degli dei. Perciò, andandosene dalla festa, si ritira nell'Oltretomba per chiedere aiuto alle Parche, le dee custodi dei fili della vita e degli eventi passati, presenti e futuri. Dopo un iniziale rifiuto, accettano di aiutarlo e gli rivelano che un giorno, dopo esattamente diciotto anni, il fratello sarebbe caduto e lui lo avrebbe rimpiazzato; ma Atropo lo avverte per un fattore inaspettato: se Ercole avesse combattuto, per lui non ci sarebbero state speranze. Perciò, mirando allo "spruzzetto di sole", decide di mandare i suoi due diavoletti lacchè, Pena e Panico, a rapirlo, a somministrargli una pozione che lo avrebbe reso mortale e, infine, ucciderlo. I due riescono a rapirlo e fargli bere il liquido, ma spaventati da due esseri umani in arrivo, non riescono a dargli l'ultima goccia, permettendo al semi-dio di non perdere la sua forza sovrumana. Anni dopo, poco prima che la profezia si avveri, Ade, all'oscuro dei fatti, ha alle sue dipendenze Megara, una ragazza che, per salvare la vita del suo fidanzato, vendette l'anima al dio, ma purtroppo il suo ragazzo la tradì così che ella fu costretta a rimanere sua schiava. Scoprendo che il nipote è vivo, Ade decide di usare Megara come esca per riuscire ad attirarlo in trappola, e nel frattempo gli manda addosso tutti i mostri degli Inferi, che vengono però puntualmente sconfitti.
Divenendo celebre a tutti, Ercole sembra invincibile, ma Ade capisce astutamente che il punto debole del nipote è proprio "Meg" e catturandola, si assicura con un patto di un giorno la forza del ragazzo, ottenendo il tempo per liberare i Titani. Lo fa ed assale l'Olimpo, schiavizza gli dei ed intrappola Zeus in un blocco di roccia. Ma proprio quando Ade sta per festeggiare la sua vittoria arriva Ercole, che grazie al sacrificio di Megara ha riavuto la sua forza poiché Ade non ha rispettato il patto: la profezia si avvera. Infuriato per la sconfitta, Ade si dirige nell'oltretomba e raggiunto da Ercole, viene costretto a mostrare il luogo dove l'anima della ragazza sarebbe dovuto stare eternamente: il "Fiume della Morte". Ercole, con un gesto estremo di eroismo, la salva, divenendo nuovamente un dio e con un suo super pugno, scaraventa il perfido Ade nel vortice cadaverico dove alcuni corpi morti lo trascinano negli abissi (sotto lo sguardo non troppo dispiaciuto di Pena e Panico).

Poteri e abilità
Una caratteristica di Ade che salta subito all'occhio è la pirocinesi: proprio come Malefica riesce a controllare perfettamente il fuoco, infatti è sempre avvolto da fiamme blu, che diventano rosse quando si arrabbia. Può usarle anche in battaglia sotto forma di raggi e palle di fuoco, oppure provocando un'immensa esplosione inceneritrice, come fa quando Pena e Panico lo fanno arrabbiare. Oltre a questo, essendo il dio della morte, ha totale controllo su coloro che sono morti: può resuscitarli come può annullare tale resurrezione (come dimostrato nell'episodio in cui incontra Jafar). Può teletrasportarsi, rendersi intangibile (quando Ercole si accorge che Meg è nelle sue mani lo carica ma gli passa attraverso), può creare cose dal nulla (un trono, un bicchiere o un carro volante trainato da una bestia alata), creare catene imprigionanti e sia nella serie TV che in House of Mouse dimostra di essere in grado di cambiare le proprie sostanze esterne (i vestiti) a piacimento. Sempre nella serie animata, dimostra di possedere una vasta gamma di poteri magici quali ridurre una persona (Icaro) in uno stato di limbo tra la vita e la morte con un gesto, conferire ad Achille un valore e un talento superiore a quello di Ercole stesso (inoltre cura le ferite dell'ex-eroe ed elimina il suo storico punto debole), trasformare un magico gallo (in realtà un dio sotto maledizione) in una pizza ecc. Possiede anche una pozione che tramuta gli dei che la bevano in mortali. Essendo un dio, Ade è immortale, e non può essere ucciso in nessun modo (anche se l'unico suo potenziale punto debole è rappresentato proprio dalla sua pozione speciale). Il suo status divino lo rende uno dei più potenti, se non il più potente, tra i cattivi Disney di tutti i tempi: nell'episodio in cui si incontrano, Ade appare più potente di Jafar, in quanto l'ex-visir dimostra di avere paura dei suoi scatti d'ira e, in Kingdom Hearts 2, il dio della morte dimostra di non temere per niente né di avere alcuna considerazione dell'alleanza Gambadilegno-Malefica. Sempre in Kingdom Hearts 2, Ade dimostra di possedere altri poteri oscuri: quando il trio dei protagonisti lo attacca per la prima volta, Ade priva questi dei loro poteri poiché si trovano nel suo regno (tale potere non affligge solo gli dei o coloro che sono protetti da essi, infatti Sora e i suoi amici si immunnizzerrano usando un artefatto magico dell'Olimpo) e di poter controllare gli altri tramite statuette di sua creazione in stile voodoo. Inoltre, nel gioco si nota che quando Ade cambia colore delle fiamme e del corpo quando si arrabbia, anche il suo livello di potere cambia, infatti mentre è in tale forma non può essere ferito in alcun modo (nemmeno dallo stesso Ercole in versione divina, che combatteva insieme ai protagonisti).