Julian Kedives
(海王ポセイドン
(ジュリアン・ソロ)
Kaioh Poseidon (Julian Solo)), nella traduzione del manga Julian
Solo e
Poseidone, è un personaggio dell'anime
e manga I Cavalieri dello zodiaco. È la reincarnazione del dio dei
mari Nettuno, Poseidone per i greci.
Il termine Kaioh che in giapponese
precede il suo nome significa Re del mare (海王ポ)
o anche Imperatore degli oceani (海皇ポ),
a seconda degli ideogrammi che lo formano.
Nel manga originale, l'autore diede a
Poseidone capelli biondi. Data l'eccessiva preponderanza di toni
giallo oro, compreso quello delle sue vesti, come molti altri
personaggi ha subito un cambio di tinta, per avere un contrasto
maggiore. In questo caso, l'azzurro rappresenta anche un'affinità al
mare.
Secondo quanto narrato dall'Hypermyth
di Kurumada, Nettuno fu la prima divinità a combattere contro Atena,
scatenando così la prima Guerra Sacra per la terra dell'Attica, ed
anche la prima divinità a creare un suo esercito di Cavalieri,
grazie alle conoscenze del popolo di Atlantide, a lui fedele.
Sconfitto più volte da Atena, l'anima di Nettuno fu sigillata in un
vaso dalla dea della giustizia.
Unico erede della ricca famiglia
Kedives, dominatrice del commercio marittimo, in occasione del suo
sedicesimo compleanno conobbe Saori : manifestando l'impressione di
conoscerla già da molto tempo, chiese alla ragazza di sposarlo
ottenendo però un rifiuto. Amareggiato dalla situazione, la notte
stessa notò un bagliore proveniente da Capo Sunio: recatosi alla
fonte della luce incontrò Titis, che lo informò di essere la
reincarnazione del Dio dei mari e lo trascinò nel regno sottomarino.
Una volta giunto nel tempio di Nettuno, edificato dalla stessa
divinità in epoche mitologiche, risvegliò parzialmente il cosmo e i
ricordi di quest'ultimo ; nel periodo a seguire convocò a sua difesa
i sette Generali degli Abissi, la cui potenza era ritenuta pari a
quella dei Cavalieri d'Oro di Atena. Ciò era in realtà parte del
piano di Kanon, fratello di Saga e cavaliere d'oro dei Gemelli : dopo
essere stato rinchiuso a Capo Sunio tredici anni prima — per aver
proposto al gemello di attentare alla vita della neonata Saori —
Kanon si era liberato dalla prigionia, giungendo poi nel regno marino
dove lo spirito di Nettuno si era manifestato a lui. Deciso a
reincarnarsi, come da tradizione, nel corpo di un Kedives il Dio
prese possesso di Julian quando questi aveva tre anni: affidato a
Kanon il comando delle truppe marine, lo spirito intendeva
risvegliarsi completamente tredici anni più tardi per prendere il
controllo del mondo. Volendo approfittare della situazione per fini
personali, Kanon (che nel frattempo divenne a sua volta un Generale
col nome di Sea Dragon) finse di obbedire all'ordine del Dio
progettando invece una lunga guerra fratricida che avrebbe portato
alla caduta di Atena ed al mancato risveglio di Nettuno.
Dopo la battaglia del Grande Tempio —
che aveva causato la morte di ben quattro cavalieri d'oro — i
protettori di Saori dovettero recarsi nel Nord Europa per affrontare
la minaccia proveniente da Asgard, i cui guerrieri erano comandati da
Ilda di Polaris. La sovrana era posseduta da un anello, donatole
dallo stesso Kedives nell'ottica di plagiarne la volontà e
indebolire Atena: grazie anche all'aiuto di Odino gli eroi riuscirono
a fermare Ilda, scatenando le ire di Nettuno che inviò Sirya ad
eliminare i superstiti della battaglia. L'ultimo cavaliere di Asgard
sopravvissuto, Orion, fermò il Generale degli Abissi a costo della
propria vita; quando la pace sembrava ormai prossima a tornare sul
mondo, Saori fu rapita dallo stesso Kedives e trasportata nella sua
reggia marina.
Rifiutato nuovamente l'invito di Julian
a regnare insieme sul mondo, la ragazza accettò di sacrificarsi per
salvare la Terra su cui nel frattempo si stavano abbattendo violente
piogge e maremoti: Kedives aveva infatti deciso di sterminare
l'umanità, per punirla delle sue malefatte, tramite un diluvio.
Finché Saori fosse tuttavia riuscita a resistere all'interno del
tempio — dopo essere stata imprigionata dallo stesso Dio — il
pianeta non sarebbe stato in pericolo: intanto, anche i cavalieri di
Atena giunsero nel regno per tentare di salvare la Dea. Nelle ore
successive Seiya, Shun, Shiryu, Ikki e Hyoga sconfissero cinque
Generali: Baian di Sea Horse, Io di Scilla, Krisaore, Lemuri e Isaac
di Kraken furono annientati, mentre le loro colonne vennero
abbattute. Gli scontri avevano però indebolito gravemente i
cavalieri, circostanza che giovò a Kanon: ancora protetto
dall'identità di Sea Dragon, questi fece sparire Ikki — unico
cavaliere ancora in forze — ed era ormai prossimo al compimento del
suo piano. I sospetti di Sirya (sopravvissuto alla battaglia con
Orion) circa il suo vero nome parvero rappresentare un'ulteriore
minaccia, ma il Generale fu presto costretto a difendere la sua
colonna dall'assalto di Shun. Shaina, intervenuta in aiuto dei
cavalieri, fu la prima a raggiungere il palazzo di Nettuno ma il Dio
la sconfisse senza neppure doversi muovere dal trono.
Anche Seiya, Shiryu e Hyoga entrarono
nel palazzo ma vennero abbattuti dal Dio. : in loro soccorso giunse
l'armatura d'oro del Sagittario, indossata da Seiya. Kanon iniziò a
manifestare preoccupazioni, poiché i continui assalti a Kedives
avrebbero potuto risvegliare lo spirito del Dio vanificando il suo
piano di conquista ; la ricomparsa di Ikki e la conversione di Sirya
— sconfitto da Shun e resosi conto della verità — posero
definitivamente termine ai suoi progetti. Intanto, lo spirito di
Nettuno fu ridestato dalla battaglia con Seiya: colpito dalla freccia
d'oro del Sagittario , il Dio prese completo possesso della volontà
di Kedives. Il sopraggiungere di altre due armature d'oro, quelle
della Bilancia e dell'Aquario, permisero ai cavalieri di tenere testa
allo spirito: un assalto combinato mise inoltre Nettuno fuori
combattimento. Seiya riuscì infine ad abbattere la colonna in cui
Saori era tenuta prigioneria: risvegliatasi, la fanciulla usò i suoi
poteri di Dea della giustizia per fermare Nettuno e sigillarlo
nell'anfora.
Risvegliatosi su una spiaggia, il
giovane Kedives non conservò ricordo degli avvenimenti.
Nettuno fa anche una piccola comparsa
in Episode G, nelle poche scene in cui viene narrato il mito della
nascita del Minotauro. Fu proprio il dio del mare a far sì che la
moglie del Re Minosse concepisse col toro di Creta il mostro del
Labirinto.
Come dio del mare, Nettuno gode del
completo controllo sull'elemento dell'acqua. Fu lui a fondare la
reggia degli abissi e a poggiare la volta del mare su sette colonne.
Può scatenare inondazioni e diluvi in ogni parte del mondo, tali da
far sì che il mondo venga ricoperto dalle acque entro 40 giorni (nel
manga classico scopriamo che fu lui a causare il Diluvio Universale
narrato dalla Bibbia). È lui che spedisce le armature d'oro
nell'Elisio per aiutare i Cavalieri nella battaglia contro Thanatos
(che in quell'occasione afferma di percepire un cosmo pari in potenza
a quello di Hades) ed è sempre lui a creare con i suoi poteri le
armature dei generali degli abissi e la lancia di Krisaore. Nel IV
film (attraverso il cosmo del suo alleato Lucifero) si dimostra in
grado di provocare fortissimi maremoti. In quanto divinità, possiede
inoltre il potere di respingere qualsiasi attacco scagliato contro di
lui facendolo ritornare indietro contro chi l'ha scagliato (come fa
con i vari colpi dei Cavalieri e la freccia d'oro lanciata da
Pegasus). Come attacchi, Nettuno può lanciare micidiali sfere di
energia a mani nude, o potenti raggi di energia tramite il suo
Tridente. Inoltre con la solo energia emanata dai suoi occhi può
distruggere le armature altrui (come fa con quelle di Pegasus, Shiryu
e Hyoga).
In Episode G, si dimostra inoltre in
grado d'influenzare la mente umana, poiché è stato lui a spingere
la moglie di re Minosse (Pasifae) a farsi possedere dal toro di Creta
ed a concepire così il Minotauro.
Nell'edizione italiana Julian/Nettuno è
uno dei personaggi della serie con più doppiatori. Questo perché
durante la serie di Asgard si scelse di ridoppiare i flashback in cui
lo spirito del dio parla ad Hilda, anziché utilizzare l'audio della
prima versione. È inoltre uno dei pochi dei greci ad essere chiamato
nell'edizione italiana dell'anime col suo nome romano (le altre sono
Discordia, che appare nei film, e talvolta Zeus), a differenza delle
traduzioni dei manga dove (ad esclusione dell'edizione Granata Press
di quello classico) viene sempre chiamato Poseidone.
- Nei musical anche Poseidone è interpretato da un membro degli SMAP come i cinque protagonisti, per la precisione da Takuya Kimura
- Compare anche come personaggio nel videogioco per PSP di Saint Seiya Omega.
- Il personaggio appare anche come personaggio giocabile nei videogiochi per Playstation 3, Saint Seiya Brave Soldiers e Saint Seiya Soldiers' Souls.
- Del personaggio sono state realizzate due action figure della linea myth cloth, una riferita alla sua versione anime e una dotata di trono e colorata come nel manga (versione OCE).
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