giovedì 25 luglio 2019

Claude Frollo

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Claude Frollo è un personaggio del romanzo di Victor Hugo Notre-Dame de Paris, dove appare come l'antagonista principale, per quanto venga dipinto come un tragico anti-eroe.
Arcidiacono della cattedrale di Notre-Dame di Parigi, sacerdote erudito e alchimista solitario, Frollo è l'archetipo dell'uomo intellettuale, appassionato di scienza e religione. La sua improvvisa e tarda passione amorosa per Esmeralda lo porterà a cadere nel peccato e ad abbandonare rapidamente i suoi studi e la sua curiosità sofistica, diventando un essere malvagio e criminale pronto a fare di tutto pur di raggiungere il proprio scopo.

Vicende e ruolo nel romanzo
Introdotto fugacemente nel libro II, le sue vicende personali sono narrate diffusamente nel capitolo II del libro IV, intitolato a suo nome.
Si apprende così che Claude Frollo, nato nel 1446, appartenente a una famiglia di alta borghesia o piccola nobiltà, titolata del feudo di Tirechappe, vassalli del Vescovo di Parigi, fu destinato dai genitori, sin dall'infanzia, allo stato ecclesiastico.
Infatti, educato a leggere sui libri latini, fu rinchiuso dal padre nel collegio de Torchi nell'Université e "lì era cresciuto tra il messale e il lexicon". Ragazzo triste, serio, silenzioso, studiava con ardore senza dedicarsi ad altri svaghi, a differenza dei coetanei. In un primo momento si dedicò alla teologia, poi al diritto canonico, infine alla medicina, alle arti liberali e alle lingue ovvero latino, greco ed ebraico.
Nel 1466, una pestilenza uccise i genitori ed egli si prese cura del fratello Jean, l'unico scampato della propria famiglia e, preso dalla pietà, lui che fino ad allora non aveva amato altro che i libri, riversò tutto il suo affetto sulla creatura, "fu assai più di un fratello per quel bimbo: fu una mamma".
Il pensiero per il fratello non lo distrasse dai suoi studi, anzi, si dedicò con ancor maggiore ardore avendo come unico fine la felicità e il successo di Jean. Del resto, i meriti, il sapere, il suo titolo di vassallo vescovile, gli aprirono le porte della chiesa e a 20 anni, con speciale dispensa, era già prete con il compito di celebrare l'ultima messa.
Una domenica, di ritorno dall'altare, attirato da un gruppo di anziane donne vicino al letto dei trovatelli, vi si avvicinò, scoprendovi un bambino di circa 4 anni, gobbo, deforme e pertanto oggetto del timore popolare che si trattasse del figlio di una strega e in quanto tale, degno del rogo.
Disinteressandosi dell'opinione della piccola folla attorno, stese la sua mano e lo adottò battezzandolo con il nome di Quasimodo, dal giorno in cui lo aveva trovato, era infatti la domenica di Albis o di Quasimodo o in riferimento alla deformità.
Vent'anni dopo, don Claude Frollo, monsignore, arcidiacono di Josas, sempre più contristato e scoraggiato dalla vita scapestrata del fratello Jean, si è viepiù irrigidito dedicandosi ai suoi esperimenti di alchimia in uno studio sito su di una torre di Notre Dame.
Tali studi ben presto cominciarono ad attirare le attenzioni popolari e contribuirono non poco ad accentuare l'isolamento dell'arcidiacono che diventa oramai assai impopolare.
Frollo è talvolta vittima di pensieri passionali, benché abbia fatto voto di castità, s'innamora perdutamente della zingara Esmeralda, che altri personaggi vorrebbero conquistare, come il capitano Phoebus che, con l'intenzione di ucciderlo, Frollo pugnalerà alle spalle. Frollo vede Esmeralda soprattutto come un oggetto da ottenere, non come una persona da amare (tuttavia prova occasionalmente e disperatamente amore nei suoi confronti, che quasi sorpassano la libidine). Nonostante ciò, Esmeralda (che non essendo affatto innamorata e sapendo che è stato lui a cercare di uccidere Phoebus) si rifiuta di sposarlo, mentre lei viene condannata all'esecuzione Frollo prova un sadico piacere quando osserva la giovane al patibolo, in seguito verrà ucciso a sua volta da Quasimodo, che lo spinge giù dalla torre.
Alcune scene sono state riprese da Luc Plamondon e Riccardo Cocciante nel musical Notre-Dame de Paris.

Altri media
Il ruolo del personaggio fu cambiato nei film molte volte. Nella versione muta del 1923 Claude Frollo non rappresenta il perfido, ma un buon arcidiacono, e il vero cattivo è impersonato dal fratello più giovane Jehan. Stessa cosa nel film del 1939, in cui Claude è l'arcidiacono della cattedrale di Notre Dame, mentre il fratello Jehan è un importante giudice di Parigi e rappresenta il cattivo. Nelle seguenti versioni (1956 e 1982) Claude Frollo torna ad avere il suo classico ruolo di arcidiacono e cattivo del romanzo.
Attore
Versione
Personaggio


Notre-Dame de Paris
Arcidiacono Claude Frollo
Walter Law
The Darling of Paris
Arcidiacono Claude Frollo
Annesley Healy
Esmeralda
Arcidiacono Claude Frollo
Brandon Hurst
Il gobbo di Notre Dame, versione del 1923
Jehan Frollo
Sir Cedric Hardwicke
Il gobbo di Notre Dame, versione del 1939
Giudice Jehan Frollo
Alain Cuny
Il gobbo di Notre Dame, film 1956
Arcidiacono Claude Frollo
James Maxwell (voce)
Il gobbo di Notre Dame, adattamento del 1966
Arcidiacono Claude Frollo
Kenneth Haigh
The Hunchback of Notre Dame, adattamento del 1977
Arcidiacono Claude Frollo
Derek Jacobi
Il gobbo di Notre Dame, film 1982
Arcidiacono Claude Frollo
Ron Haddrick (voce)
Il gobbo di Notre Dame, adattamento del 1986
Arcidiacono Claude Frollo
Vlasta Vrana (voce)
Quasimodo
Arcidiacono Claude Frollo
Tony Jay (voce)
Il gobbo di Notre Dame, versione Disney del 1996
Giudice Claude Frollo
Richard Harris
The Hunchback, film 1997
Arcidiacono Claude Frollo
Daniel Lavoie
Notre-Dame de Paris, spettacolo del 1998
Arcidiacono Claude Frollo
Richard Berry
Quasimodo d'El Paris
Serge Frollo
Vittorio Matteucci
Notre-Dame de Paris, musical di Cocciante
Arcidiacono Claude Frollo

Versione Disney
Nel film Disney del 1996, Frollo viene descritto non come tragico anti-eroe ma come l'autentico antagonista principale, perdendo buona parte della sua compassione pur mantenendo un'aura di tragico.
È un crudele giudice, inoltre è lui a uccidere la madre di Quasimodo, non salvandolo poi per pura pietà ma perché avvisato dall'Arcidiacono dell'impurità della sua anima. Altra differenza è l'età, infatti questo Frollo sembra essere molto più vecchio della sua controparte letteraria. Nel doppiaggio originale è stato doppiato dall'attore Tony Jay, in quello italiano da Eros Pagni. Per l'aspetto, disegnatori si sono ispirati all'attore Stewart Granger, mentre Gary Trousdale, uno dei registi del film, lo ha descritto come "una persona orribile", mentre il suo doppiatore Tony Jay lo ha paragonato a Hannibal Lecter.
Appare anche nella serie House of Mouse - Il Topoclub, come uno dei tanti clienti del locale. Si è visto poche volte, una volta seduto col Cappellaio Matto e un'altra volta seduto a un tavolo con altri due personaggi (Brontolo di Biancaneve e i sette nani e Grimsby de La sirenetta), ostentando un'espressione indignata. Lo si vede brevemente anche nel film Topolino e i Cattivi Disney, in cui applaude dopo un'esibizione di Topolino, ma non partecipa all'appropriazione dell'House Of Mouse da parte degli altri cattivi. Fa inoltre parte del franchise Cattivi Disney. Appare anche nel videogioco prodotto da Square Enix, Kingdom Hearts 3D: Dream Drop Distance. Qui le vicende del mondo del Gobbo di Notre Dame seguono quelle del film originale Disney. In tale videogioco Frollo è doppiato da Corey Burton.
Il personaggio ha da subito suscitato un notevole impatto presso il pubblico, venendo ricordato come uno degli antagonisti più oscuri e complessi mai ideati per un film Disney.

Caratteristiche del personaggio
Claude Frollo è un uomo profondamente religioso, che cerca di convincere il popolo di Parigi che le sue cattive azioni debbano essere giustificate in quanto opera della volontà di Dio nonostante sia, nella realtà dei fatti, un crudele funzionario del governo che usa la sua posizione di potere per soddisfare i suoi scopi. Questo lo rende temuto e odiato in tutta Parigi. Frollo è determinato a eliminare gli zingari sparsi per tutta Parigi ricorrendo perfino al genocidio, considerandoli socialmente dannosi. Mostra anche tendenze sadiche, in quanto gode della sofferenza altrui e prova piacere nell'atto della tortura e dell'omicidio. Nonostante sia molto religioso si dimostra anche blasfemo, mostrando disprezzo nei confronti dell'Arcidiacono e tentando di commettere un omicidio nell'amata cattedrale della città. La sua profonda religione lo spinge anche a insegnare a Quasimodo un alfabeto religioso piuttosto deprimente, che ha permesso di dimostrare come, nonostante i suoi metodi oscuri, abbia familiarità con la credenza del "perdono". Ciò è stato evidente nel suo includere, in tale alfabeto, il Perdono come parola rappresentante per la lettera "F" (Forgiveness in originale).
È interessante notare che, mentre la maggior parte dei Cattivi Disney sono ben consci che i loro atti siano sbagliati (e che ciò non gli importa o ne sono orgogliosi), Frollo crede davvero di essere una brava persona. Ciò lo rende un personaggio complesso: rifiuta di ritenersi colpevole di qualunque cosa, crede che tutto ciò che faccia sia nel nome di Dio, anche se ciò comprende assaltare la Cattedrale di Notre-Dame per catturare Esmeralda. Tuttavia, alla fine della canzone Hellfire, Frollo chiede a Dio pietà per Esmeralda per quello che ha intenzione di fare con lei e misericordia per lui per i suoi piani. Inoltre, parte del suo ruolo di tutore per Quasimodo era una penitenza per aver ucciso sua madre, a indicare di come possa effettivamente essere capace di riconoscere le sue colpe, seppur nel suo modo contorto. Il coro mea culpa di Hellfire implica che Frollo riconosce di essere in errore, e implica una forma di disprezzo per sè stesso e per la sua natura.
Apparentemente Frollo è celibe. Tuttavia, si ritrova a desiderare Esmeralda, ma dopo un momento di indecisione finisce per addossare la colpa di questa sua brama a lei, alla stregoneria e al diavolo, piuttosto che accettare che sia lui stesso ad avere l'inclinazione a peccare come tutti gli altri. La sua lussuria lo condurrà alla follia, che alla fine si rivelerà essere la sua rovina. Quando crede che la sua brama per Esmeralda lo stia trasformando in un peccatore in parte ha ragione, poiché è questo a renderlo un assassino e ingiusto nei confronti delle altre persone, arrestando due famiglie e tentando di ucciderne una solo perché non si sono dimostrati disposti a rivelargli dove si trova Esmeralda.
È anche molto crudele con Quasimodo. Rifiuta di concedere al gobbo qualsiasi forma di felicità o libertà tenendolo rinchiuso a Notre-Dame, costringe il giovane a chiamarlo "padrone" e lascia che venga umiliato in pubblico senza preoccuparsi di aiutarlo, come punizione per aver disubbidito ai suoi ordini di non lasciare mai la Cattedrale. Inoltre non mostra amore verso Quasimodo, e lo usa solo come strumento per il suo guadagno personale. Come tale, permette a Quasimodo di vivere solo per paura della dannazione eterna dopo che uccise sua madre sui gradini di Notre Dame. Sembra anche essere una persona piuttosto razionale, come dimostra la scena in cui spiega a Quasimodo che i suoi amici Gargoyles sono fatti di pietra e non possono parlare.
Inoltre, Frollo sembra essere un uomo piuttosto stoico, che appare sempre calmo, controllato e sicuro di sé, e mostra paura solo quando Quasimodo riesce a sopraffarlo dopo aver cercato di pugnalarlo alle spalle, o nel momento precedente alla sua morte; mostra anche un evidente timore quando i molti occhi delle statue di Notre Dame sembrano giudicarlo per aver ucciso una donna innocente. Raramente esibisce umorismo, e ogni volta che lo fa, è sempre un umorismo nero e secco, di tipo stentoreo e sardonico.
Nonostante la sua risolutezza, la vera debolezza di Frollo era il non poter sentire o capire l'amore per un'altra persona. Fu questa crudeltà e abusività a spingere Quasimodo ad avere pochissima lealtà nei confronti del suo padrone e a proteggere l'unica persona che abbia mai mostrato gentilezza nei suoi confronti.
Frollo inoltre sembra avere poco o nessun senso di personalizzazione: con l'eccezione di Quasimodo e Febo - le uniche persone a cui si riferisce per nome -, egli si riferisce ai suoi soldati come "voi", e si riferisce a Esmeralda chiamandola esclusivamente con il nome di "zingara".

Biografia del personaggio
Frollo vive nel Palazzo di Giustizia, a Parigi, dove esercita la professione di giudice in modo estremamente autoritario. Pur considerandosi un uomo profondamente religioso, utilizza la sua posizione per perseguitare e arrecare sofferenze al popolo dei gitani, accusandoli di essere "parassiti" e di "vivere al di fuori dell'ordine naturale". Una notte un gruppo di zingari tenta di entrare a Parigi, ma subito si ritrovano intercettati e arrestati dallo spietato giudice e dai suoi uomini. Quando una donna del gruppo tenta la fuga, Frollo la insegue e infine la uccide sui gradini di Notre-Dame, per poi scoprire che ella era la madre di un bambino deforme. Frollo tenta dunque di gettare il bambino in un pozzo, ma viene fermato dall'Arcidiacono di Notre-Dame che lo convince ad allevare il bambino come proprio figlio, come ammenda per i peccati che ha commesso amministrando la legge a modo proprio.
Frollo dunque battezza il bimbo Quasimodo, e lo alleva nel campanile della Cattedrale di Notre Dame, nel tentativo di "proteggere il mondo dalla sua mostruosità". Nonostante la rigida disciplina religiosa e di orientamento del giudice, Quasimodo cresce manifestando ottimismo e spirito libero. Nel corso del ventennio successivo, Frollo continua a guadagnare potere all'interno della città, imprigionando, torturando e uccidendo gli zingari, e cercando nel frattempo di convincere il popolo parigino della loro malvagità. Prima di prendere parte all'annuale Festa dei folli, Frollo incontra il capitano Febo, un soldato leale e giusto, al quale assegna il compito di trovare la Corte dei Miracoli, luogo che gli zingari hanno adibito a nascondiglio.
Nel corso della festa, Frollo fa la conoscenza di una zingara di nome Esmeralda, dalla quale è attratto e al contempo disgustato. Poco dopo, Quasimodo, fuggito dalla cattedrale, viene incoronato Re dei Folli e in seguito pubblicamente umiliato, sotto lo sguardo indifferente del suo tutore. Sarà Esmeralda ad aiutare Quasimodo e a deridere pubblicamente Frollo per la sua indifferenza, scatenando la sua ira e in seguito rifugiandosi nella Cattedrale per sfuggire all'arresto. Quella stessa sera Frollo si rende conto di essersi innamorato della zingara ma, non riuscendo ad accettare ciò, teme che questa attrazione possa tradursi nella sua dannazione eterna. Contemporaneamente Quasimodo aiuta Esmeralda a fuggire dalla Cattedrale, al che Frollo comincia a darle una caccia spietata bruciando e saccheggiando le case zingare di Parigi, con l'intenzione di farla sua o, in caso di un suo rifiuto, eliminarla. Cercherà di sterminare una famiglia innocente credendoli dei traditori, ma un disgustato Febo, opponendosi alla sua volontà, li salva. Frollo dunque accusa Febo di insubordinazione e lo condanna a morte, ma con l'aiuto di Esmeralda il capitano si salva.
Avendo scoperto che Quasimodo ha aiutato Esmeralda a fuggire, Frollo ricorre all'inganno, facendogli credere di aver trovato il nascondiglio degli zingari e minacciando di attaccarlo, affinché il ragazzo si rechi alla Corte dei Miracoli per avvisare Esmeralda del pericolo, e scoprire così la posizione del luogo. Il suo piano va a segno, e Frollo arresta Esmeralda, Febo e gli zingari, e fa incatenare Quasimodo nel campanile della Cattedrale, dopodiché condanna Esmeralda al rogo. Prima dell'esecuzione, l'uomo pone a Esmeralda un ultimatum: diventare la sua donna o morire, ricevendo come risposta uno sputo in faccia. Quando per Esmeralda sembra giunta la fine, Quasimodo riesce a fuggire e a trarre in salvo la ragazza, mentre il popolo di Parigi, incoraggiato dal suo gesto, ingaggia una furiosa battaglia contro gli uomini di Frollo, mentre Quasimodo colpisce i soldati con sassi e mattoni e infine riesce a metterli in fuga riempiendo la piazza sottostante alla Cattedrale con il piombo fuso usato per le campane. Dopo aver sfidato l'Arcidiacono, Frollo raggiunge Quasimodo ed Esmeralda sul campanile e lì tenta di ucciderli, dopo aver rivelato al ragazzo la verità sulla morte della madre (Frollo gli aveva sempre detto che sua madre lo aveva abbandonato per la sua deformità). Dopo aver rischiato di precipitare dal balcone della Cattedrale, Frollo riesce a issarsi su un gargoyle e si appresta a uccidere Esmeralda, ma in quel momento il gargoyle cede al suo peso e si stacca dalla balconata portandolo con sé. Frollo trova così la morte precipitando dalla cattedrale nel piombo fuso della piazza sottostante. Memorabili sono le sue, alquanto ironiche, ultime parole: "Egli castigherà i perversi e li precipiterà in una voragine di fuoco!", accentuate dall'istante in cui la testa del gargoyle prima di spezzarsi sotto il suo peso si anima e, con occhi e fauci fiammeggianti, fa rassomigliare la morte di Frollo a una caduta all'inferno.
Frollo viene poi citato nel sequel, Il gobbo di Notre Dame II, in due occasioni. La prima mentre Clopin annuncia che sta per incominciare il ballo di Esmeralda, tira fuori un pupazzetto simile a Frollo dicendo di fare attenzione a non perdere il cuore per lei. La seconda volta avviene verso la fine del film, quando Madeline chiede a Quasimodo di fidarsi di lei, egli risponde di non avere più fiducia in lei e che aveva già fatto questo errore, riferendosi al suo ex tutore.

Fuoco d'inferno
(EN)
«I feel her, I see her... The sun caught in her raven hair, is blazing in me out of all control...»
(IT)
«La vedo, la sento... Fra i suoi capelli il fuoco c'è e annienta ogni controllo che c'è in me...»


Fuoco d'Inferno (Hellfire) è la canzone principale cantata da Frollo ed è stata considerata la canzone Disney più oscura, matura e complicata. L'intera canzone è accompagnata dal Confiteor, e incomincia proprio con la preghiera dell'arcidiacono e dei monaci che onorano il Signore nella cattedrale. Successivamente la scena si sposta nella residenza di Frollo, che si rivolge alla Vergine Maria chiedendole come mai la sua anima brucia al pensiero di Esmeralda, proprio a lui che si ritiene un uomo giustissimo e purissimo. Dopodiché si convince che Esmeralda proviene dall'Inferno e che è uno spirito malvagio venuto per portarlo alla dannazione eterna, ma capisce che non riesce a fare nulla per liberarsi dal desiderio che sia sua. Così incomincia ad accusare Dio di aver permesso che il Diavolo si impossessasse della sua anima e chiede nuovamente aiuto a Maria per essere protetto dall'amore verso Esmeralda. In quel momento entra una guardia, che gli dice che Esmeralda è fuggita, notizia seguita dall'attrazione che si trasforma in pura follia: infatti Frollo incomincia a rivolgersi direttamente a Esmeralda, dicendo di essere disposto a bruciare tutta Parigi per trovarla e per poi obbligarla a scegliere o lui o la morte. Frollo conclude la canzone con un'ultima preghiera a Dio accompagnata da un "Ma lei sarà mia, o morirà", per poi svenire sul pavimento.
Per ragioni di musicalità in italiano il riferimento al diavolo non è così esplicito come in altre versioni. Frollo infatti in italiano dice "Che c'entro io/ se vuole Dio/ che non resista al desiderio che sia mia!", mentre in originale è "It's not my fault/if in God's plan/He made the devil so much stronger than a man! (Non è colpa mia/se nel suo piano/ Dio ha fatto il diavolo molto più forte dell'uomo!)". Inoltre nella versione originale dopo aver mandato via la guardia dice "Hellfire!/ Dark fire!/Now gypsy is your turn! (Fuoco d'Inferno!/ Fuoco oscuro!/Ora gitana tocca a te!") mentre in italiano dice "Sei pronta, Gitana?/lo so che tornerai!"
La canzone è opposta alla precedente Luce del Paradiso (Heaven's light) cantata invece da Quasimodo e che paragona Esmeralda a un angelo.


mercoledì 24 luglio 2019

Agente 077

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L’Agente 077 (vero nome Dick Malloy) è un personaggio immaginario protagonista di un'omonima trilogia cinematografica negli anni sessanta. Si tratta di un agente segreto della CIA, interpretato dall'attore Ken Clark. È un rifacimento in versione italiana dell'Agente 007.

martedì 23 luglio 2019

Baphomet

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Baphomet è un personaggio dei fumetti pubblicati dalla Marvel Comics, è un demone di classe superiore.

Biografia del personaggio
Baphomet appare per la prima volta tra le schiere di un gruppo di satanisti, riuniti per tendere una trappola a Daimon Hellstrom. Il demone e i suoi compari, vennero facilmente sconfitti dall'antieroe e rispediti all'Inferno. Le strade di Baphomet e di Hellstrom si incrociano nuovamente quando un nemico di Daimon, il Possessore, cercando di raggiungere l'Inferno attraverso un portale a cui il demone faceva la guardia, si scontra con i due nemici costretti ad una scomoda alleanza. Baphomet ricompare durante la saga "Ultimi Riti", confrontandosi con la strega Salomè che lo distrugge con un formidabile attacco magico. Successivamente, Baphomet viene invocato dal giovane mago Jack Holyoak per contrastare Doc Samson.

Poteri e abilità
Baphomet ha una forza e una resistenza sovrumane, maggiori nelle dimensioni infernali. Può emettere palle di fuoco ed è immune al fuoco infernale.


lunedì 22 luglio 2019

Air-Walker

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Air-Walker, il cui vero nome è Gabriel Lan, conosciuto anche come Gabriel l'Arcangelo, è un personaggio dei fumetti, creato da Stan Lee (testi) e John Buscema (disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione avviene in The Fantastic Four (vol. 1) n. 120 (marzo 1972).
È uno dei diversi araldi di Galactus che si sono alternati nel corso degli anni.

Biografia del personaggio
Gabriel Lan era un capitano di vascello originario del pianeta Xandar, il cui più grande desiderio era quello di esplorare lo spazio sconfinato. Poteva benissimo ambire a fare parte del Nova Corps, un corpo di polizia galattico, ma per l'appunto quello che più desiderava era viaggiare e conoscere nuovi mondi. Decise che il suo vice comandante sull'astronave Way-Opener doveva essere Pyreus Kril, con cui stabilì una buona amicizia. Ma durante il rientro a Xandar da una missione un raggio di teletrasporto lo portò al cospetto di Galactus, il divoratore di mondi, che gli propose di divenire il suo nuovo araldo, dopo il tradimento di Silver Surfer. Comprendendo che poteva realizzare al meglio il suo grande desiderio di esplorare il cosmo illimitato Gabriel accettò la proposta senza indugio e fu trasformato in Air-Walker ottenendo una frazione del potere dello stesso Galactus.
Così Air-Walker compì il suo lavoro di cercatore di mondi per soddisfare la fame di Galactus per diversi anni, pur sentendosi responsabile e colpevole per le vittime del Divoratore, allo stesso tempo in qualche modo comprese la sofferenza e la situazione in cui si trovava lo stesso Galactus, costretto a suo modo a cibarsi dell'energia dei pianeti. Durante la loro collaborazione i due esseri divennero amici e discussero parecchie volte dell'immensità e della bellezza del cosmo.
Sfortunatamente la nave di Galactus fu attaccata da una flotta da guerra degli Ovoidi che temevano un'aggressione del Divoratore di Mondi, Air-Walker si lanciò all'attacco dell'esercito nemico ma finì per essere neutralizzato, e neppure Galactus riuscì a salvarlo poiché troppo debole per via della fame che ormai lo attanagliava e decise di fuggire da quel settore dello spazio.
Ma successivamente decise di trasferire la coscienza del suo araldo in una copia robotica perfetta, priva di sentimenti e di desideri, che spedì sulla terra per riportargli Silver Surfer. Qui si scontro non solo con Silver Surfer ma anche con i Fantastici Quattro, e alla fine fu sconfitto e distrutto. Poco dopo l'androide fu recuperato da Machinesmith che provò inutilmente a ripararlo, nonostante la tecnologia del corpo artificiale di Air-Walker fosse molto avanzata rispetto a quella terrestre. Ma proprio quando stava per rinunciare Machinesmith attivò per caso la procedura di auto-riparazione dell'androide. Rimessosi in forze Air-Walker cercò nuovamente Silver Surfer solo per trovare Thor che lo distrusse nuovamente. Nel frattempo Galactus si era procurato un nuovo araldo: il vecchio amico di Gabriel Lan, Pyreus Kril che era diventato Firelord. Questi recuperò i resti dell'androide e li seppellì su un asteroide nelle vicinanze del pianeta Xandar.
Quando Morg, l'ennesimo araldo di Galactus, si dimostrò troppo forte per essere sconfitto Silver Surfer non solo radunò tutti i precedenti araldi in un'unica squadra ma rimise in funzione Air-Walker, che ormai non era altro che un androide senza sentimenti, che contribuì alla sconfitta di Morg. Successivamente sia Firelord che Air-Walker decisero di tornare al servizio di Galactus. Inoltre entrambi contribuirono alla ricostruzione del loro pianeta natale, precedentemente distrutto da Nebula, e alla formazione di una nuova Nova Corps. Ma la minaccia di Morg non era scomparsa del tutto, e il feroce araldo ritornò e distrusse nuovamente il corpo di Air Walker, che però riuscì a trasferire la sua coscienza nei computer dell'astronave di Galactus e continuare a compiere il suo dovere al suo servizio. Ma anche l'astronave fu distrutta e Air-Walker sembrò scomparire per sempre. Però quando Annihilus cercò di conquistare l'universo un versione androide di Air-Walker fu sconfitta dai mandanti dell'invasore alieno, che lo ritenevano inutile ai fini dei piani di Annihilus. Nonostante il salvataggio di Silver Surfer, Air-Walker morì per le ferite ricevute.

Poteri e abilità
Air-Walker possiede una frazione del potere cosmico di Galactus, e può utilizzare tale potere per creare del calore, come forza di concussione, usare il magnetismo e l'elettricità. Questo potere cosmico aumenta anche la sua forza fisica, gli permette di raggiungere delle velocità superiori a quelle della luce, e la pelle del suo corpo è stata modificata per resistere alle intemperie del cosmo. A differenza degli altri araldi Air-Walker non ha mai utilizzato delle armi accessorie. Nella versione androide possiede anche dei circuiti di riparazione automatica.


domenica 21 luglio 2019

Adam X the X-Treme

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Adam X the X-Treme, il cui vero nome è Adam Neramani, è un personaggio dei fumetti creato da Fabian Nicieza (testi) e Tony Daniel (disegni), pubblicato dalla Marvel Comics. La sua prima apparizione risale a X-Force Annual (vol. 1) n. 2 (ottobre 1993).

Biografia del personaggio
Adam Neramani trova lavoro come operaio nell'industria Stronge, appartenente a Martin Stronge. Durante il tempo passato alle dipendenze di quest'ultimo Adam conosce una mutante, Michelle Balters, con cui nasce un'importante amicizia.
Michelle scappa da un impianto di tali industrie vicino Denver. Ad Adam viene dato il compito di rintracciare la ragazza e di convincerla a tornare a lavorare a Denver. Adam è all'oscuro del fatto che il suo capo sta finanziando il progetto Wideawake, il quale dava fondi ad un gruppo di scienziati che dovevano trovare il modo di eliminare il gene X, quel particolare gene che dà vita ai mutanti, così facendo avrebbe eliminato tale razza che lui odiava tanto.
Intanto la squadra per la protezione dei mutanti, X-Force, si mette in moto, e per puro caso, si imbattono in Adam che finalmente svela sua vera identità: è un mutante in grado di muoversi talmente veloce da far vedere ai suoi avversari solo un lampo verde. Così mette fuori gioco tutta la squadra degli X-Force, Shatterstar con la sua potente spada, Rictor con le sue emissioni di scossa, Boomer con le sue esplosioni di plasma e Cable, il comandante con le sue temibili pistole. La storia si conclude quando Adam-X scopre le vere intenzioni del suo capo e si unisce alla X-Force, battendolo.

Terzo fratello Summers
Nelle intenzioni degli autori che introdussero questo personaggio, Adam doveva essere il fratello perduto di Ciclope e Havok, frutto dell'unione della loro madre, Kathrine Summers, con l'imperatore Shi'ar D'Ken, avvenuta dopo la cattura di quest'ultima assieme al marito da parte della flotta spaziale Shi'ar. L'idea che i Summers avessero (almeno) un terzo fratello era stata già introdotta in X-Men n.23 del 1993, in cui il supercriminale Sinistro, in un dialogo con Ciclope, fa menzione ai suoi fratelli, mentre al tempo l'unico fratello conosciuto di Ciclope era Havok.
In seguito all'allontanamento di Fabian Nicieza dalla Marvel nel 1995 questa linea narrativa venne abbandonata, finché la miniserie Genesi Letale del 2006, scritta da Ed Brubaker, chiarì che il terzo fratello Summers era in realtà Vulcan. Da allora le origini di Adam X non sono state ulteriormente chiarite, e sebbene la storia narrata in Genesi Letale sia in apparente contraddizione con la discendenza diretta di Adam da Kathrine (che era già incinta di Vulcan al momento della cattura, e muore poco dopo, in seguito allo stupro perpetrato da D'Ken), rimangono tuttavia alcuni indizi di un legame tra Adam e la famiglia Summers: egli è infatti un ibrido umano-Shi'ar, e Kathrine e Christopher Summers sono stati probabilmente gli unici terrestri ad aver avuto in quel periodo un contatto con l'impero Shi'ar. Inoltre, in X-Men n.39, Adam incontra sulla terra il suo supposto nonno materno, Philip Summers, e grazie all'intermediazione telepatica di Jean Grey, scopre una particolare connessione (non meglio chiarita) con l'anziano terrestre.

Poteri e abilità
Poiché è un ibrido Shi'ar/umano possiede le caratteristiche e le capacità di entrambe le razze. La sua forza supera di poco quella di un normale essere umano e la sua resistenza è in molte occasioni come quella umana. I riflessi di Adam, invece, sono largamente superiori sia a quelli umani che a quelli Shi'ar.
Oltre a essere un ibrido, Adam è anche un mutante con il potere di incendiare gli elettroliti nel sangue ossigenato dei nemici, causando una quantità di danni variabile. Può semplicemente dare la sensazione che il calore corporeo sia cresciuto come incenerire una persona all'istante. Il suo potere funziona solo se può accedere direttamente al sangue del nemico, perciò si porta appresso delle spade Shi'ar, dette lame Thet'je, con cui può arrecare ferite da taglio agli avversari ossigenandogli così il sangue in maniera da rendere possibile l'utilizzo del suo potere. Allo stesso scopo il suo costume è rivestito di varie lame.
Per scatenare il suo potere Adam usa la parola chiave "Burn" (Brucia): quando lo fa i suoi occhi assumono il colore rosso.


sabato 20 luglio 2019

Hana Asakura

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Hana Asakura (麻倉 花 Asakura Hana) è il protagonista del manga Funbari no Uta (Le terme di Funbari), il seguito di Shaman King, di "The last words 300" e "L'epoca di Hana", gli ultimi capitoli rispettivamente di Shaman King Kanzenban e Mentalité, e di Shaman King Flowers.

Il personaggio
Hana, o Ann, è il figlio di Yoh e Anna, che è stato concepito quando erano minorenni, lui, probabilmente, di meno di 16 anni, lei un po' più piccola. Ma mentre il padre e la madre compaiono nell'anime tratto dal manga Shaman King, Hana è solo un personaggio delle pagine di Hiroyuki Takei. Ha 6 anni, è uno sciamano e possiede la Futsuno Mitama no Tsurugi di Yoh, quella che nella nostra versione dell'anime è nota come Cimelio o Spada Cremisi. Vive a Funbari Onsen con Tamao, ora diciannovenne, che si prende cura di lui mentre il padre e la madre del bambino sono via. Hana non conosce chi siano i suoi veri genitori. Dopo la rivelazione di Tamao, crede che lei sia sua madre; la ragazza gli nasconderà la verità solo fino a quando Yoh e Anna torneranno. Il piccolo Asakura, insieme a Ryu, vuole radunare i cinque Guerrieri Leggendari, di cui fa parte il padre. Ne "L'epoca di Hana" di Mentalitè, Hana è cresciuto e ha 13 anni. È molto aggressivo.
In Funbari no Uta il suo spirito custode non compare, ma nello speciale Mentalité il ragazzino è protetto da Amidamaru, lo spettro che affianca suo padre in Shaman King.

Fisionomia
Hana in Funbari no Uta
Hana somiglia molto al padre. Ha i capelli biondi, che tendono ad un castano molto chiaro. Il taglio è simile a quello di Yoh: capelli indisciplinati, riga laterale, frangia divisa come quella del padre, ma spostata sul lato e più corta, che scende a ciocche sul viso e sugli orecchi. Gli occhi sono tutti neri, ma in Mentalité appaiono castano chiari (Yoh in alcune immagini di Shaman King ha gli occhi neri, in altre castani, di una tonalità chiara). Ha uno sguardo espressivo che somiglia molto a quello del padre. Indossa una salopetta arancione, con un pantalone lungo fin sotto le ginocchia che scende largo e arrotolato, e una tasca sul petto. Ha delle scarpe di colore nero lunghe fino alle caviglie. Nere sono anche le polsiere.

Hana ne "L'epoca di Hana" (Mentalité)
In questo speciale, Hana è cresciuto ed è diventato un ragazzino. I capelli un po' diversi da quelli che aveva in Funbari no Uta quando era bambino, con una frangia non più divisa, ma raggruppata in tre ciuffi a ciocche lunghe e lisce che gli cadono sul viso. Gli occhi sono castano chiari. Ha un vestito simile a quello di Yoh: porta una maglia nera, con una camicia bianca sbottonata che funge da giacca, a maniche arrotolate sui gomiti. Ha un pantalone verde come quello di Yoh nel manga e nell'anime Shaman King, che scende largo arrotolato sugli zoccoli neri, alti, che sono uguali a quelli del padre nella serie principale.

Storia
Funbari no Uta
Hana vuole radunare i cinque Guerrieri Leggendari: Yoh, il padre, Ren Tao, Horo Horo, Lyserg Diethel, e Chocolove. Con lui Ryu, che ora è al servizio della famiglia Asakura, considerato uno zio dal bambino. I due cercano di liberare Chocolove, detenuto in carcere da otto anni per aver commesso delitti. Ma anche Ryu finisce dietro le sbarre per colpa di Hana, che, dall'altra parte, gli chiede scusa. Per le strade, il figlio di Yoh pensa alla temuta reazione di Tamao, la sua presunta madre. Si avvicinano a lui due uomini per chiedergli informazioni. Il giovane Asakura, non capendo le loro buone intenzioni, sfodera la sua arma, la Futsuno Mitama no Tsurugi ereditata dal padre. Anche lui viene arrestato.

"L'epoca di Hana" (Mentalité)
Cresciuto, Hana dimostra un notevole miglioramento nell'uso del furyoku. Odia studiare, vorrebbe solo combattere come Yoh e i suoi amici. Amidamaru gli consiglia invano di impegnarsi a scuola; nonostante l'aggressiva risposta del tredicenne, crede che, in realtà, l'adolescente sia buono come il padre. Tornato a casa, Hana incontra il figlio di Ren, Men, che viene dalla Cina per un soggiorno da lui di un mese; i due si affrontano in combattimento. Il giovane Asakura fa anche la conoscenza di tre ragazze ingaggiate da Tamao come cameriere, le Hanagumi: Matilda, dalla "paurosa acconciatura", Kanna (Katy nella versione italiana dell'anime Shaman King), la più grande, con il vizio del fumo, e Marion, irascibile con i clienti. Trova, nella propria camera da letto, Horo Horo, che, forse nei sette anni trascorsi da Funbari no Uta, ha costruito una fattoria di alga marimo. Successivamente, per le strade, Hana incontra Hao Asakura, ma non sa di avere di fronte suo zio. Quest'ultimo gli presenta una persona importane, Anna III, la figlia quindicenne di Silva, discendente di Hao e membro dei dieci Pache. La giovane sposerà il figlio di Yoh se lo stesso la batterà in un combattimento.

Famiglia[modifica
Yoh Asakura
Yoh Asakura è il protagonista di Shaman King. In questa serie manga/anime è un ragazzino. In Funbari no Uta è un giovane di 21 o 22 anni, e ha un figlio di nome Hana, che è nato, quando lui ne aveva solo 16, dall'uninone con Anna. Nella serie manga principale Shaman King, prima che Yoh parta per l'America, lui e Anna trascorrono la notte insieme, e di questo sono a conoscenza solo Ren e Amidamaru. Quando il ragazzo affronta l'antenato Yohken Asakura nell'inferno, l'avo gli chiede se ha un bambino, anche se Yoh è ancora solo un ragazzino, lui arrossisce e risponde di no, nonostante Amidamaru avesse sostenuto il contrario. Ma in questo episodio non si fa alcun riferimento preciso ad Hana. Yoh è uno dei Guerrieri leggendari, insieme a Ren Tao, Lyserg Diethel, Horo Horo e Chocolove; pertanto ha ricevuto lo Spirito della Terra, uno dei cinque Spiriti Divini. Il suo spettro custode è Amidamaru, che protegge il figlio in Funbari no Uta. Sua è la Futsuno Mitama no Tsurugi ereditata da Hana. In passato è diventato anche amico di Matamune, che lo ha affiancato quando lo sciamano ha incontrato per la prima volta Anna.

Anna Kyoyama
Anna Kyoyama è uno dei personaggi più importanti di Shaman King. In questa serie è una ragazzina, coetanea di Yoh, di cui è fidanzata e promessa sposa. Tiene molto a lui, tanto che Hana è nato quando lei era un'adolescente, anche se il figlio la conoscerà quando la ragazza avrà 21-22 anni. Prima che Yoh partisse per l'America, ha trascorso la notte con lui. Gli ha chiesto se potevano dormire insieme, e lui ha accettato. Anna è una medium (itako), cioè una sensitiva capace di richiamare gli spiriti dall'oltretomba e di assimilarli ad un corpo.

Curiosità
  • Il nome Hana è formato dalle iniziali dei suoi genitori: «ha» è un'altra pronuncia del kanji di «Yoh» (); «na» sta per Anna (アンナ). Hana significa «fiore», mentre l'«asa» di «Asakura» vuol dire «Cannabis».
  • Hana somiglia molto a Yoh, e Anna III ad Anna.