sabato 26 gennaio 2019

Perché Robin non ha anche un abito completamente nero come Batman?

"Perché Robin non ha anche un abito tutto nero come Batman?"
La vera risposta è perché Robin è stato creato per diversi motivi
Per chiarire che Batman era il bravo ragazzo; si stava facendo piuttosto cupo.
Robimn doveva essere un delegato del pubblico per i giovani ragazzi e attirarli nella storia.
Detto questo, non appena il Robin diventa troppo vecchio per indossare un perizoma e non sembrare inquietante, gli danno un bel vestito nero. È come colpire la pubertà.





E anche alcuni dei più moderni abiti Robin si sono avvicinati

venerdì 25 gennaio 2019

Supereroe Marvel/Diversi, ma non emarginati

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Supereroi «diversi», ma non emarginati

In questa categoria possiamo, invece, incasellare tutti quei supereroi portatori di una diversità sociale accettata, anche se problematicamente, dall'opinione pubblica.
L'eroe che possiamo senza dubbio assurgere ad emblema di questa condizione, è l'avvocato non vedente Matt Murdock, alias Daredevil, the Man without Fear.
Qualche parola merita di essere spesa per questo eroe, che fu un gran balzo in avanti per la Marvel: si passò a trattare una menomazione senza che questa fosse una sorta di finzione, come nel caso di Thor e, inoltre, si inventò il supereroe che, i suoi problemi, li porta con sé anche dopo la trasformazione e che, dunque, non se ne libera. Certo, Devil può supplire facilmente al suo svantaggio, capovolgendolo in vantaggio, perché, il giorno in cui ha perso la vista a causa di un isotopo radioattivo che lo ha colpito sugli occhi, ha guadagnato un'acutizzazione di tutti gli altri sensi (può riconoscere l'identità o la posizione di una persona, o se la stessa sta per impugnare una pistola, dal battito del cuore). Resta, però, pur sempre un non vedente e ciò gli comporta una serie di privazioni, soprattutto nella vita privata, ma non solo.
Il trucco narrativo di cui si è già parlato a proposito di Superman, persiste. Matt Murdock è un avvocato e lotta, senza mai dubitare, per la legalità. Il pubblico lo sa e, così, l'opinione pubblica rappresentata, lo considera un eroe assolutamente positivo.
In realtà, una forma di autoemarginazione potenziale è presente in quest'eroe notturno e solitario, che lo porterà ad essere protagonista, nei primi anni '90, di una delle saghe più cruente, tragiche e distruttive della figura del supereroe: la saga dell'assassinio di Elektra, che analizzeremo in dettaglio nei paragrafi successivi.
Questa maledizione in nuce, che sfocerà vent'anni dopo la sua creazione, non scalfirà mai, comunque, la positività del suo operato, intaccherà, invece, solo la sua interiorità e la dialettica sarà, quindi, solo soggettiva.
Tutt'altro accadrà, con una dialettica, invece, fra soggetto ed oggetto, con i supereroi emarginati di cui ci occuperemo di seguito.
Un altro eroe “diverso”, ma accettato dal pubblico sarà Black Panther. Il nome già rivela l'origine africana di questo eroe e l'esplicita attenzione nei confronti dell'emancipazione degli afro-americani da parte della Marvel. Il principe T'Challa dell'ipotetico stato africano di Wakanda, ha, anch'egli scelto un percorso allineato, avendo studiato nelle migliori scuole europee ed americane ed avendo accettato di far parte del gruppo governativo di supereroi, ovvero degli Avengers (analizzeremo più oltre la distinzione tra supergruppi governativi e non governativi). Comparve per la prima volta nel 1966 sul numero 52 della serie Fantastic Four e fu, quindi, il primo supereroe africano o afro-americano. Seguiranno Falcon, nel 1969, anch'egli Avenger, e, dunque, non emarginato. Interessante è il caso di Luke Cage, che nel 1972 espliciterà ulteriormente la tematica, essendo originario di Harlem. Cage non sarà un emarginato vero e proprio, ma non sceglierà di combattere il crimine per ideale, quanto per soldi. È interessante notare come il presupposto di essere nato a Harlem lo condurrà, da uomo che vive ai margini della società, ad essere un eroe molto ai confini col concetto stesso di eroe, tanto da autodefinirsi Hero for hire. Ripercorriamo la storia di questo eroe al fine di evidenziare quanto, nel mondo Marvel (come nella vita, appunto) il confine tra bene e male sia estremamente labile. Nel mondo DC la storia seguente avrebbe generato senza dubbio un criminale, qui genera un eroe, ma mercenario. “Luke Cage learned to be a man on the streets of Harlem. Most often, he could be found fleeing the scene of a petty crime with childhood friend Willis Stryker. But as the two matured, Cage took odd jobs to earn money, while Stryker turned to a crime as a profession. The young men also became rivals for the affections of Reva Connors, who chose Cage over Stryker. Insanely jealous, Stryker planted two kilograms of heroin in Cage's apartment and tipped off the police. After Cage was arrested and incarcerated, Reva was killed in a mob hit targeting Stryker. From prison, Cage swore vengeance against his former friend. Consumed with rage, he frequently engaged in brawls and attempted escape. Cage's reprehensible behaviour landed him in Seagate, a maximum-security facility in Georgia. He was approached by research psychologist Noah Bernstein, who promised to help him secure parole in exchange for participation in an experiment […]. Once the process had begun, racist correctional officer Albert Rackham […] manipulated the machine's controls hoping to either maim or kill Cage. Rackam unintentionally advanced the experiment beyond its original design, inducing a body-wide mutagenic effect that enhanced Cage's body tissue and strength […]. Returned to New York […] Cage interrupted a robbery at a diner. When the owner offered him a cash reward, Cage was inspired to put his newfound powers to use for profit” (Brady, New York, 2002, p. 101). Troveremo, poi, altri supereroi appartenenti a minoranze etniche, come Shaman in rappresentanza dei nativi americani. Molti di essi saranno mutanti (vedi oltre). Un altro Avenger che merita di essere annoverato nella categoria dei “diversi” ma non emarginati è Iron Man, ovvero Anthony Stark. Anche qui, come in Devil, se c'è un disagio, è tutto interiore, ma il popolo della finzione Marvel non lo emarginerà. Egli, infatti, è uno dei capitalisti più importanti della nazione (finanziatore, dunque, anche degli Avengers), ma è un ex alcolizzato, che non chiuderà mai definitivamente il suo rapporto con la bottiglia (che tiene sempre nel cassetto) e un cardiopatico. Dramma interiore, quindi, ma riconoscimento assoluto da parte del pubblico della sua rettitudine, in quanto capitalista (e, quindi, sicuramente non anti-americano). Nella finzione Marvel Iron Man è, ufficialmente, la guardia del corpo di Stark, ma, in segreto, si tratta di un'armatura per Stark, il quale tra l'altro ha una sorta di dipendenza nei confronti di questa corazza (dopo quella nei confronti dell'alcool) perché vi è un dispositivo che gli regola il cuore.


giovedì 24 gennaio 2019

Death: L'Incarnazione della Vita e della Morte

 


Death è molto più di una semplice personificazione della morte. Con il suo stile unico e la sua personalità vibrante, è diventata uno dei personaggi più amati e iconici del mondo dei fumetti. Contrariamente alle precedenti incarnazioni del "tristo mietitore", Death è spiritosa, vivace e piena di curiosità verso la vita e la morte stessa. Il suo aspetto da adolescente darkettona aggiunge un tocco di originalità e fascino al personaggio.

Nel 1989, Death fece il suo esordio sulle pagine di "Sandman" come comprimaria, accompagnando il suo fratello minore, Sogno, il protagonista della serie. Tuttavia, con il suo carisma unico e la sua capacità di catturare l'attenzione dei lettori, Death presto ha guadagnato un posto di primo piano, diventando protagonista in varie storie brevi e miniserie.

Ciò che rende Death così affascinante è la sua personalità complessa e multiforme. Non è solo l'incarnazione della morte, ma anche un'entusiasta della vita, con una grande compassione e curiosità per gli esseri viventi. Il suo modo di vedere il mondo offre una prospettiva unica sulla vita e sulla morte stessa, rendendola un personaggio profondo e memorabile.

Con il suo impatto duraturo e la sua popolarità continua tra i fan dei fumetti, Death è diventata un'icona culturale. Il suo stile distintivo e la sua personalità vibrante hanno ispirato generazioni di lettori e artisti, rendendola una delle figure più amate e celebrate nel panorama dei fumetti.

In definitiva, Death non è solo la personificazione della fine, ma anche un tributo alla vita stessa. Con il suo approccio unico e la sua capacità di trovare bellezza anche nella più oscura delle situazioni, ci ricorda che la morte è parte integrante dell'esistenza umana e che ogni momento va vissuto appieno e con gratitudine.


mercoledì 23 gennaio 2019

Invincible: Il Viaggio di un Giovane Eroe!

 


"Invincible" offre un avvincente racconto di formazione di un giovane supereroe, con tutti gli elementi classici e le sorprese che lo rendono unico nel suo genere. Seguiamo il protagonista, un adolescente che scopre di avere incredibili poteri, mentre naviga tra le sfide della vita da supereroe e il peso delle sue responsabilità.

Il viaggio di Invincible inizia quando scopre i suoi poteri e decide di utilizzarli per il bene comune, impegnandosi a proteggere la Terra da minacce sia terrestri che extraterrestri. La sua avventura lo porta ad affrontare nemici potenti e a fare scoperte sorprendenti sul suo passato e sulle sue origini.

Uno dei punti focali della storia è il rapporto di Invincible con suo padre, un membro di una malvagissima razza aliena. Il confronto tra padre e figlio aggiunge un'ulteriore dimensione emotiva alla narrazione, portando a battaglie epiche e momenti di tensione che tengono i lettori sulle spine.

Creato da Robert Kirkman, lo stesso autore di "The Walking Dead", "Invincible" ha rapidamente conquistato il cuore dei lettori e ha stabilito il record di fumetto più venduto della Image Comics. Il suo mix di azione mozzafiato, personaggi ben sviluppati e trame avvincenti ha reso questa serie un punto di riferimento nel mondo dei fumetti.

Con il suo lavoro come supereroe sponsorizzato dal governo, Invincible affronta nuove sfide e avventure, dimostrando sempre il suo impegno per proteggere l'umanità e difendere ciò in cui crede. La sua storia è un viaggio epico di crescita, coraggio e sacrificio, che continua a ispirare lettori di tutte le età in tutto il mondo.


martedì 22 gennaio 2019

Prez Rickard: Il Primo Teen President!

 


Prez Rickard è un personaggio unico nel panorama dei fumetti, rappresentando una fusione bizzarra tra educazione civica e fantasia giovanile. Creato nel 1973 da Joe Simon, già autore di Captain America, Prez è il primo presidente adolescente degli Stati Uniti, un'idea audace che mescola politica e avventura in un cocktail esplosivo di intrattenimento.

Prez affronta le sfide della presidenza con una tenacia e un'incorruttibilità che sorprendono tutti coloro che lo circondano. Nonostante la sua giovane età, dimostra un'intelligenza e una maturità al di là dei suoi anni, affrontando temi scottanti come il controllo delle armi e la convivenza con creature sovrannaturali come vampiri e lupi mannari alla Casa Bianca.

Attraverso le avventure di Prez, i lettori vengono immersi in una lezione di educazione civica avvincente e divertente, che affronta temi importanti come l'attivismo giovanile, la responsabilità civica e il potere della democrazia. Prez è un esempio vivente di come anche un adolescente possa fare la differenza nel mondo e influenzare il corso della storia.

Oltre alla politica e all'educazione civica, Prez offre anche una dose sana di fantasia e avventura, con la presenza di creature sovrannaturali e situazioni improbabili che aggiungono un tocco di divertimento e eccentricità alla storia. Questo mix unico di elementi rende Prez una lettura coinvolgente e sorprendente per lettori di tutte le età.

In definitiva, Prez Rickard è molto più di un semplice fumetto: è un tributo all'ideale giovanile di speranza, coraggio e impegno per un mondo migliore. La sua storia continua a ispirare e intrattenere lettori di ogni generazione, dimostrando che anche i più giovani possono fare una grande differenza nel mondo.


lunedì 21 gennaio 2019

Il Mistero della Palude Senziente: La Trasformazione di Swamp Thing!

 


In una palude avvolta dal mistero e dai segreti, un uomo viene ucciso e il suo corpo finisce nel fango insieme a misteriosi composti chimici. Ma quando il cadavere emerge, non è l'uomo Alec Holland a risorgere, bensì la stessa palude, diventata senziente e convinta di essere lui. Così nasce Swamp Thing, un mostro della laguna assetato di vendetta e in cerca di umanità.

Il grande twist della storia è che Alec Holland non è mai sopravvissuto alla sua morte. È la palude stessa che ha assorbito i suoi ricordi e le sue emozioni, convincendosi di essere lui. Così, ci troviamo di fronte a un mostro che crede di essere un uomo trasformato, desideroso di recuperare un'umanità che in realtà non ha mai posseduto e di vendicare un delitto che non lo riguarda direttamente.

Swamp Thing si trova quindi intrappolato in una lotta interiore tra ciò che crede di essere e ciò che è realmente. Combattendo per riottenere ciò che ritiene la sua umanità perduta, si trova a confrontarsi con le proprie illusioni e i propri demoni interiori, mentre cerca di navigare nel mondo esterno che lo teme e lo respinge come un mostro.

Questo intricato intreccio di identità e vendetta rende la storia di Swamp Thing molto più di un semplice racconto di mostri e orrori. È una riflessione sulla natura dell'essere umano, sull'importanza dell'identità e sulla ricerca di significato in un mondo che spesso sembra alieno e ostile.

Swamp Thing è diventato un'icona del fumetto, amato sia per la sua narrazione avvincente che per le sue profonde tematiche. La sua storia ci ricorda che anche nel fango più oscuro può nascere la speranza e che la vera forza risiede nella nostra capacità di accettare noi stessi per ciò che siamo.


domenica 20 gennaio 2019

Man-Thing: Il Guardiano Empatico della Palude!

 


In una palude avvolta dalle ombre e dai misteri, vive Man-Thing, un essere di pura empatia e istinto. A differenza di altri esseri palustri, Man-Thing non ha ricordi o personalità umani; è semplicemente un guardiano della palude, reagendo alle emozioni degli altri e difendendo la nostra realtà da minacce sovrannaturali.

La caratteristica distintiva di Man-Thing è la sua empatica connessione con le emozioni degli altri. Egli riflette e amplifica le emozioni di chiunque entri in contatto con lui, creando un legame profondo e misterioso con il mondo intorno a lui. Questa capacità lo rende sia un alleato potente che una forza imprevedibile, poiché le sue azioni sono guidate dall'emozione altrui.

Pur essendo un essere di pura empatia, Man-Thing si trova spesso coinvolto in situazioni di pericolo e conflitto. I mostri, i demoni e gli invasori extradimensionali che minacciano la palude lo costringono a difendere la nostra realtà, anche se lui stesso non ha alcun desiderio di combattere. È un guardiano involontario, costretto a navigare tra il mondo umano e quello sovrannaturale.

Nonostante la sua natura empatica, Man-Thing rimane un enigma avvolto nel mistero. La sua vera natura e le sue origini sono oscure e poco comprese, aggiungendo un fascino e un'aura di mistero al personaggio. È un guardiano solitario e silenzioso, che vaga per la palude, vigilando silenziosamente sui confini tra il nostro mondo e l'ignoto.

Man-Thing può non avere la stessa fama di altri eroi della Marvel, ma il suo ruolo unico come guardiano empatico della palude lo rende un eroe in grado di toccare le corde emotive dei lettori. La sua storia è una riflessione sulla natura dell'empatia e sulla forza dei legami emotivi che ci uniscono, anche in mezzo alla più cupa delle paludi.