giovedì 11 aprile 2019

Cattivik

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Cattivik è un personaggio dei fumetti creato nel 1967 da Bonvi e poi regalato a Silver.
Il personaggio è comparso su varie pubblicazioni ed è stato protagonista di una propria testata omonima edita dal 1989 al 2001; nel 1992 venne realizzato un videogioco omonimo ispirato al fumetto e, nel 2008, una serie televisiva animata. Come in molte altre creazioni di Bonvi quali le Sturmtruppen, le Storie dello Spazio Profondo e le Cronache del dopobomba, anche in Cattivik sono presenti elementi di satira politica e sociale.

Caratterizzazione del personaggio
Cattivik, che secondo una definizione data dallo stesso Bonvi è «una macchia d'inchiostro: poco importa cosa sia esattamente, l'importante è che sporchi molto!») è un ladro in calzamaglia nera dall'aspetto grottesco impegnato in complessi piani criminosi che non sortiscono mai l'effetto voluto. Compare sempre vestito con una calzamaglia nera attillata, vive nelle fogne cittadine dalle quali fuoriesce di notte, muovendosi saltellando e sghignazzando, per perpetrare furti e rapine che molto spesso non riesce a portare a termine. Ha un modo di parlare caratterizzato dal troncamento dell'ultima lettera della parola che sta pronunciando («n'n rispond' senza il mio avvocat'»).
Bonvi sostenne che, nonostante alla fine dei suoi colpi, il ladro Cattivik paghi sempre per le sue colpe, esso «contesta (...) la borghesia, la guerra, il sistema in generale. Molto ingenuamente, se vogliamo, ma era l'unico nella stampa per ragazzi». Inoltre all'epoca l'editore non operava nessun controllo preventivo e «aveva fame di materiale sottopagato e sono rimaste famose le 200 lire in più corrisposte per ogni tavola in cui ci fosse anche il lettering e le 300 per il titolo. Per lui, tutto (purché non facesse proprio schifo) era pubblicabile. Fagocitò dunque anche Cattivik».

Storia editoriale
Il personaggio nasce in un periodo nel quale in Italia riscuotevano un certo successo i fumetti neri come Diabolik, Kriminal e Satanik, dai quali prende l'ispirazione per la lettera K del nome. Il fenomeno dei fumetti neri fu tale che iniziarono a esserci delle parodie come quelle della Disney che su Topolino pubblicò le avventure di Paperinik e Paperinika o come quelle di Alfredo Castelli che realizzò Scheletrino e Diabetik mentre al cinema c'erano film come come Arriva Dorellik diretto da Steno o Sadik, episodio del film Thrilling. Bonvi non intendeva però farne una semplice parodia ma, come disse lui stesso, voleva «fare un personaggio per bambini che fosse "cattivo" in maniera dichiarata».
L'esordio si ebbe nel 1965 su un giornale studentesco modenese dove venne pubblicata una prima breve storia a fumetti realizzata da Bonvi, in cui compariva uno sghignazzante personaggio chiamato Cattivik che faceva da antagonista a un gruppo musicale battezzato "I Gatti" che all'epoca riscuoteva un certo successo nei "tea student's party" dell'Emilia. Fra i componenti del gruppo c'erano Francesco Guccini, Maurizio Vandelli, Victor Sogliani, Alfio Cantarella e Franco Ceccarelli e i quali, senza Guccini, divennero noti come Equipe 84.
Nel 1970, quando ormai Bonvi era divenuto un fumettista professionista e pubblicava su varie testate, Cattivik venne riproposto come protagonista di una serie di storie brevi sulle pagine di Tiramolla, della casa editrice Edizioni Alpe. In tutto vennero realizzati 46 episodi di lunghezza variabile dalle tre alle dieci tavole. Bonvi continuerà a realizzare personalmente fumetti di Cattivik fino a quando ne affiderà la realizzazione a Silver per occuparsi solo dei testi. Nel 1972, cessate le pubblicazioni sulle pagine di Tiramolla, che nel 1976 ristampò la prima produzione in una serie di albi a colori di grande formato nella collana "Mille Fumetti", il personaggio venne poi portato avanti dalla Playcomics, società di cui Bonvi era «proprietario, amministratore delegato, direttore artistico e unico dipendente» e fondata per organizzare l'enorme lavoro che Bonvi doveva realizzare con il suo studio. Lo stesso anno, dati i suoi impegni, rinunciò definitivamente al personaggio regalandone i diritti a Silver: «Io ero impegnatissimo nell'enorme produzione di Nick Carter. A Silver il personaggio piaceva. "Lo... l..lo p-p-posso fare io?", chiese. "Tienilo! È tuo!", risposi, magnanimo. Se poi l'ha portato avanti egregiamente il merito è suo perché è bravo».
Silver ne continuerà la pubblicazione nel 1975, realizzandone sia i testi che i disegni, sulle pagine del Corriere dei ragazzi dove pubblicava anche le strisce di Lupo Alberto e, nel 1976, su altre testate come La Bancarella e nell'inserto a fumetti del quotidiano Il lavoro o sulla rivista Eureka dell'Editoriale Corno che darà alle stampe anche alcuni pocket monografici. Col tempo anche Silver si allontanerà dal personaggio dedicandosi prevalentemente a Lupo Alberto. Nel Gennaio 1989, la Acme, casa editrice di cui Silver era titolare, iniziò la pubblicazione periodica di un albo dedicato a Cattivik nella quale vennero riproposte tutte le vecchie storie di Bonvi oltre a nuove e inedite realizzate da un staff di collaboratori come Massimo Bonfatti, Giacomo Michelon e Giorgio Sommacal innovando il personaggio e introducendo nuovi comprimari. A questo nuovo periodo del personaggio contribuiscono poi gli sceneggiatori Moreno Burattini, Mirko Maselli, Casty (Andrea Castellan) e Piero Lusso, oltre ai disegnatori Giorgio Sommacal e Giacomo Michelon. In questo periodo il personaggio, oltre a rimpicciolirsi, si evolve graficamente acquisendo a una nuova silhouette a forma di castagna. Anche con Silver Cattivik tende a una qualche forma di satira sociale e spesso nelle sue storie compaiono parodie di personaggi televisivi, cinematografici o di altri fumetti quali a esempio Michelin Mystere, parodia del personaggio di Castelli Martin Mystère o i fidanzatini di Peynet. Più raramente, alla satira di costume si affianca quella politica, come nella lunga storia "Il Grande Simpatico", incentrata su SIlvio Berlusconi.

Curiosità
  • Nella storia "Cattivik e il furto del fumetto", il criminale penetra furtivamente nell'abitazione dello stesso Bonvi per rubare delle tavole disegnate nel quale vengono narrate le proprie avventure. Sulla scrivania di Bonvi si può notare una lettera sulla quale sta scritto: "Caro Bonvi, l'ultimo episodio di Cattivik è uno schifo. Se in futuro non migliorerà, si ritenga licenziato. Baci, Martini". Questo episodio è opera di Silver all'epoca collaboratore di Bonvi.


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