Cattivik è un personaggio
dei fumetti creato nel 1967 da Bonvi e poi
regalato a Silver.
Il personaggio è comparso su varie
pubblicazioni ed è stato protagonista di una propria testata omonima
edita dal 1989 al 2001; nel 1992 venne realizzato un
videogioco omonimo ispirato al fumetto e, nel 2008, una
serie televisiva animata. Come in molte altre creazioni di Bonvi
quali le Sturmtruppen, le Storie dello Spazio Profondo e
le Cronache del dopobomba, anche in Cattivik sono presenti
elementi di satira politica e sociale.
Cattivik, che secondo una definizione
data dallo stesso Bonvi è «una macchia d'inchiostro: poco importa
cosa sia esattamente, l'importante è che sporchi molto!») è
un ladro in calzamaglia nera dall'aspetto grottesco
impegnato in complessi piani criminosi che non sortiscono mai
l'effetto voluto. Compare sempre vestito con una calzamaglia nera
attillata, vive nelle fogne cittadine dalle quali fuoriesce di notte,
muovendosi saltellando e sghignazzando, per perpetrare furti e rapine
che molto spesso non riesce a portare a termine. Ha un modo di
parlare caratterizzato dal troncamento dell'ultima lettera della
parola che sta pronunciando («n'n rispond' senza il mio avvocat'»).
Bonvi sostenne che, nonostante alla
fine dei suoi colpi, il ladro Cattivik paghi sempre per le sue colpe,
esso «contesta (...) la borghesia, la guerra, il sistema in
generale. Molto ingenuamente, se vogliamo, ma era l'unico nella
stampa per ragazzi». Inoltre all'epoca l'editore non operava nessun
controllo preventivo e «aveva fame di materiale sottopagato e sono
rimaste famose le 200 lire in più corrisposte per ogni tavola in cui
ci fosse anche il lettering e le 300 per il titolo. Per
lui, tutto (purché non facesse proprio schifo) era pubblicabile.
Fagocitò dunque anche Cattivik».
Il personaggio nasce in un periodo nel
quale in Italia riscuotevano un certo successo i fumetti
neri come Diabolik, Kriminal e Satanik, dai
quali prende l'ispirazione per la lettera K del nome. Il
fenomeno dei fumetti neri fu tale che iniziarono a esserci
delle parodie come quelle della Disney che
su Topolino pubblicò le avventure
di Paperinik e Paperinika o come quelle
di Alfredo Castelli che
realizzò Scheletrino e Diabetik mentre al cinema
c'erano film come come Arriva Dorellik diretto
da Steno o Sadik, episodio del film Thrilling.
Bonvi non intendeva però farne una semplice parodia ma, come disse
lui stesso, voleva «fare un personaggio per bambini che fosse
"cattivo" in maniera dichiarata».
L'esordio si ebbe nel 1965 su
un giornale studentesco modenese dove venne pubblicata una prima
breve storia a fumetti realizzata da Bonvi, in cui compariva uno
sghignazzante personaggio chiamato Cattivik che faceva da antagonista
a un gruppo musicale battezzato "I Gatti" che all'epoca
riscuoteva un certo successo nei "tea student's party"
dell'Emilia. Fra i componenti del gruppo c'erano Francesco
Guccini, Maurizio Vandelli, Victor Sogliani, Alfio
Cantarella e Franco Ceccarelli e i quali, senza
Guccini, divennero noti come Equipe 84.
Nel 1970, quando ormai Bonvi era
divenuto un fumettista professionista e pubblicava su varie testate,
Cattivik venne riproposto come protagonista di una serie di storie
brevi sulle pagine di Tiramolla, della casa editrice Edizioni
Alpe. In tutto vennero realizzati 46 episodi di lunghezza
variabile dalle tre alle dieci tavole. Bonvi continuerà a realizzare
personalmente fumetti di Cattivik fino a quando ne affiderà la
realizzazione a Silver per occuparsi solo dei testi. Nel 1972,
cessate le pubblicazioni sulle pagine di Tiramolla, che nel 1976
ristampò la prima produzione in una serie di albi a colori di grande
formato nella collana "Mille Fumetti", il personaggio venne
poi portato avanti dalla Playcomics, società di cui Bonvi era
«proprietario, amministratore delegato, direttore artistico e unico
dipendente» e fondata per organizzare l'enorme lavoro che Bonvi
doveva realizzare con il suo studio. Lo stesso anno, dati i suoi
impegni, rinunciò definitivamente al personaggio regalandone i
diritti a Silver: «Io ero impegnatissimo nell'enorme produzione di
Nick Carter. A Silver il personaggio piaceva. "Lo... l..lo
p-p-posso fare io?", chiese. "Tienilo! È tuo!",
risposi, magnanimo. Se poi l'ha portato avanti egregiamente il merito
è suo perché è bravo».
Silver ne continuerà la pubblicazione
nel 1975, realizzandone sia i testi che i disegni, sulle pagine
del Corriere dei ragazzi dove pubblicava anche le strisce
di Lupo Alberto e, nel 1976, su altre testate come La
Bancarella e nell'inserto a fumetti del quotidiano Il
lavoro o sulla rivista Eureka dell'Editoriale
Corno che darà alle stampe anche alcuni pocket monografici.
Col tempo anche Silver si allontanerà dal personaggio dedicandosi
prevalentemente a Lupo Alberto. Nel Gennaio 1989, la Acme, casa
editrice di cui Silver era titolare, iniziò la pubblicazione
periodica di un albo dedicato a Cattivik nella quale vennero
riproposte tutte le vecchie storie di Bonvi oltre a nuove e inedite
realizzate da un staff di collaboratori come Massimo
Bonfatti, Giacomo Michelon e Giorgio
Sommacal innovando il personaggio e introducendo nuovi
comprimari. A questo nuovo periodo del personaggio contribuiscono poi
gli sceneggiatori Moreno Burattini, Mirko
Maselli, Casty (Andrea Castellan) e Piero Lusso, oltre ai
disegnatori Giorgio Sommacal e Giacomo Michelon. In questo
periodo il personaggio, oltre a rimpicciolirsi, si evolve
graficamente acquisendo a una nuova silhouette a forma di
castagna. Anche con Silver Cattivik tende a una qualche forma di
satira sociale e spesso nelle sue storie compaiono parodie di
personaggi televisivi, cinematografici o di altri fumetti quali a
esempio Michelin Mystere, parodia del personaggio di
Castelli Martin Mystère o i fidanzatini di Peynet. Più
raramente, alla satira di costume si affianca quella politica, come
nella lunga storia "Il Grande Simpatico", incentrata su
SIlvio Berlusconi.
- Nella storia "Cattivik e il furto del fumetto", il criminale penetra furtivamente nell'abitazione dello stesso Bonvi per rubare delle tavole disegnate nel quale vengono narrate le proprie avventure. Sulla scrivania di Bonvi si può notare una lettera sulla quale sta scritto: "Caro Bonvi, l'ultimo episodio di Cattivik è uno schifo. Se in futuro non migliorerà, si ritenga licenziato. Baci, Martini". Questo episodio è opera di Silver all'epoca collaboratore di Bonvi.
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