giovedì 11 gennaio 2018

“Zodiaco: il crimine scritto nelle stelle”

 

“L’uomo ha sempre cercato nei cieli il proprio destino. Ma cosa accade quando le stelle si allineano per il caos?”
— Riflessione su potere, fatalismo e criminalità organizzata

Nell’universo Marvel, dove l’eroismo si mescola al fantastico e la scienza sfida la mitologia, vi è una minaccia che affonda le sue radici non tanto nella tecnologia o nella magia, quanto nell’archetipo stesso dell’ordine cosmico: lo Zodiaco. Nato come organizzazione criminale e riletto negli anni come entità collettiva, Zodiaco rappresenta una delle forze più enigmatiche, affascinanti e spesso sottovalutate del mondo dei fumetti. La sua prima apparizione risale a The Avengers #72 (1970), creato da Roy Thomas e Sal Buscema per Marvel Comics, e da allora ha assunto diverse incarnazioni, identità e obiettivi.

Zodiaco non è un singolo individuo, ma una costellazione di personaggi, ciascuno ispirato a un segno astrologico, che agisce come cellula del collettivo criminale. La sua rilevanza sta proprio in questa struttura multipla e mutevole, che gli consente di adattarsi, mimetizzarsi, sopravvivere e risorgere ciclicamente, come un’ombra che segue da vicino ogni periodo di instabilità nell’universo Marvel.

L’originale Zodiaco nasce come organizzazione segreta che opera nell’ombra, composta da dodici membri, ognuno dei quali incarna un segno zodiacale e agisce sotto pseudonimi astrologici (come Ariete, Scorpione, Cancro). Fondata da Cornelius Van Lunt (alias Toro), l’associazione persegue obiettivi criminali su scala globale, sfruttando risorse tecnologiche avanzate, manipolazioni finanziarie e alleanze strategiche.

Fin dalle prime apparizioni, lo Zodiaco si è rivelato un avversario ostico per gli Avengers, non tanto per la forza fisica, quanto per la sua struttura occulta, fatta di infiltrazioni, doppi giochi e strategie su più livelli. Dopo la disfatta della formazione originale, il concetto è stato rielaborato in diverse occasioni: negli anni ’90 con versioni più tecnologiche o aliene (come quella androidica creata da Scorpio), nei 2000 con reinterpretazioni cyber-esoteriche e, più di recente, con una versione oscura e psicologicamente disturbante introdotta durante la run di Nick Spencer su Secret Avengers e poi in Moon Knight.

Ogni reincarnazione dello Zodiaco ha mantenuto l’idea centrale: una struttura basata sull’astrologia come codice simbolico, ma usata in chiave criminale, mistica o cospirativa.

Il fascino dello Zodiaco risiede nella sua natura duale: da un lato un’organizzazione concreta, fatta di individui, gerarchie e piani d’azione; dall’altro un’entità simbolica, quasi mitologica, che richiama il concetto di destino, ciclicità, predestinazione. Ogni membro rappresenta un aspetto dell’animo umano (forza, ambizione, vendetta, razionalità, manipolazione) riflesso nelle caratteristiche tradizionali dei segni zodiacali.

Questa scelta non è casuale: lo Zodiaco Marvel mette in scena una forma di psicoanalisi collettiva, dove i tratti della personalità vengono estremizzati e resi archetipici. La tensione interna tra individualità e collettivo, tra scelta e destino, è alla base della loro psicologia. Alcuni membri lottano per emergere come leader (tipicamente Leo o Aries), altri agiscono da orchestratori segreti (Scorpio, Virgo), altri ancora come agenti del caos (Gemini, spesso rappresentato da personaggi ambigui o doppi).

Il tema dell’identità è centrale: dietro ogni maschera astrologica si cela un essere umano, ma la maschera stessa finisce per inglobare e distorcere l’identità originaria. Così, lo Zodiaco diventa metafora del bisogno umano di ordine in un mondo caotico, ma anche del rischio di perdercisi dentro, trasformando il simbolo in gabbia.

Sebbene mai protagonista assoluto di saghe cinematografiche o seriali, lo Zodiaco ha lasciato un’impronta significativa nella continuity Marvel e nella memoria dei fan più attenti. La sua influenza si è manifestata nella struttura di altre organizzazioni criminali successive, come l’HYDRA, l’AIM o gli Illuminati, che spesso ne hanno ripreso l’elemento simbolico o la segretezza gerarchica.

Curiosamente, la simbologia astrologica ha trovato eco anche nella moda e nel design editoriale: le tute dei membri dello Zodiaco, sempre stilizzate in base al segno, hanno ispirato illustrazioni, action figure e collezioni tematiche. Un esempio è la miniserie Zodiac del 2009, scritta da Joe Casey e disegnata da Nathan Fox, in cui si esplora una versione più nichilista e anarchica del concetto.

Nel campo videoludico, sebbene non siano protagonisti, alcuni membri dello Zodiaco sono apparsi come boss o antagonisti secondari in giochi Marvel di strategia e azione, suscitando l’interesse di chi cerca nemici meno convenzionali e più sfaccettati. La loro natura collettiva li rende perfetti per adattamenti a medio termine, come serie TV o miniserie animate.

Ogni membro dello Zodiaco possiede abilità o tecnologie legate al proprio segno. Ariete, ad esempio, utilizza corna potenziate per attacchi frontali devastanti; Scorpione impugna un’arma a forma di pungiglione caricato con energia elettrica; Cancro ha esoscheletri ad alta difesa subacquea; Gemelli può sdoppiarsi o assumere due identità. Queste peculiarità rendono l’organizzazione incredibilmente versatile: a seconda della missione, può agire con forza bruta, astuzia o furtività.

Dal punto di vista del design, lo Zodiaco ha attraversato numerose evoluzioni. Le prime versioni indossavano costumi dai colori sgargianti, ispirati all’estetica anni ’70, ma con il tempo i design sono diventati più cupi e minimali. In alcune versioni moderne, come in Moon Knight vol. 7 (2016), il personaggio di Zodiac — in quel caso un individuo ossessionato dal caos — è rappresentato con un look sobrio ma inquietante: completo nero, maschera astratta, nessun colore identificativo. Un ritorno all’essenziale, che punta più sull’idea che sull’apparenza.

La molteplicità di design riflette la natura fluida dello Zodiaco: può essere rappresentato come culto, esercito, setta, organizzazione militare o confraternita mistica, mantenendo intatta la sua identità concettuale.

Lo Zodiaco Marvel è una delle più originali e complesse costruzioni narrative del panorama supereroistico. Il suo fascino risiede non solo nelle storie in cui appare, ma nella struttura simbolica che incarna: una criminalità che si traveste da cosmologia, un collettivo in cui la personalità individuale si dissolve nel mito astrologico. È un nemico che non si affronta soltanto con la forza, ma anche con la mente — perché ogni membro è parte di un disegno più grande, spesso oscuro e incomprensibile.

In un mondo che cerca costantemente spiegazioni e significati, il vero enigma dello Zodiaco è proprio questo: siamo noi a dare un senso alle stelle… o sono le stelle a dare forma a noi?



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