Nel panorama fumettistico contemporaneo, pochi universi narrativi si estendono con la profondità e la complessità dell’Universo Marvel. Un multiverso sterminato, frammentato in infinite realtà alternative, linee temporali divergenti e dimensioni in costante collisione. Ma se ogni universo ha un perimetro, è lecito chiedersi: esiste un centro? Una radice da cui tutto si dirama? Una manciata di personaggi — alcuni noti, altri enigmatici — sembrano risiedere proprio in quel crocevia di forze cosmiche e narrazioni.
Quattro figure emergono come presenze cardine al centro simbolico e metafisico del cosmo Marvel:
Ted Sallis (Uomo-Cosa), Franklin Richards, Wanda Maximoff e il Tribunale Vivente. Analizzarne la natura significa interrogarsi non solo su chi tiene in equilibrio questo universo, ma su cosa significhi davvero essere “centrali” in una realtà dove tutto è in movimento.
Apparentemente un mostro vegetale che ricorda i classici horror degli anni '70, l'Uomo-Cosa è in realtà uno dei personaggi più cruciali del Multiverso. Ted Sallis, scienziato trasformato in creatura a seguito di un esperimento fallito, è divenuto il guardiano silenzioso del Nexus di Tutte le Realtà: un punto cardine, localizzato nelle paludi della Florida, da cui è possibile accedere a ogni dimensione esistente.
Il suo ruolo non è attivo in senso tradizionale. Non vi è deliberazione o strategia nell'Uomo-Cosa, ma una forma di istintiva protezione. Tutto ciò che prova paura brucia al suo tocco, e chi minaccia l'equilibrio del Nexus viene annientato. La sua esistenza, tra coscienza e inconscio, lo pone come custode inconsapevole ma determinante: una creatura liminale posta esattamente nel cuore pulsante del multiverso.
Franklin Richards: il costruttore di universi
Figlio di Reed Richards e Susan Storm, Franklin Richards ha avuto, sin dalla sua introduzione, un’aura di eccezionalità. Mutante di livello omega, possiede la capacità — documentata e reiterata — di creare universi interi. Ma è un altro aspetto della sua essenza che lo rende potenzialmente uno degli esseri più “centrali” del cosmo Marvel: la sua natura di Essere Nexus in alcune realtà alternative.
Un Essere Nexus è una costante multiversale: un’entità che esiste in ogni possibile linea temporale e realtà parallela, mantenendo coerenza e consapevolezza. Sebbene la continuity mainstream (Terra-616) non abbia mai esplicitamente confermato questa sua natura, le implicazioni sono chiare: Franklin potrebbe essere un architetto cosmico onnipresente, una costante laddove tutto è mutevole. Una “radice” vivente del multiverso.
Wanda Maximoff: l’Essere Nexus riconosciuto
Se Franklin è una possibilità, Wanda Maximoff — la Scarlet Witch — è una certezza. Nell’universo principale della Marvel, Wanda è l’Essere Nexus riconosciuto, ovvero il fulcro magico e metafisico della sua realtà. La sua esistenza incarna il punto d’equilibrio tra caos e ordine.
Wanda non è solo una mutante: è una fonte vivente di magia del caos, capace di alterare la realtà con la sola forza di volontà. Il suo ruolo nel ciclo narrativo di House of M è emblematico: con tre parole — “No more mutants” — ha alterato radicalmente l’intera composizione genetica del pianeta, riducendo drasticamente la popolazione mutante. Questo potere, unito al suo status Nexus, la rende un punto focale della realtà stessa, una colonna portante la cui instabilità può far crollare l'intero universo narrativo.
Il Tribunale Vivente: l’equilibrio oltre i confini del multiverso
Ma se esiste una figura in grado di trascendere anche le realtà alternative, quella è il Tribunale Vivente. Apparso per la prima volta nel 1967, il Tribunale è una entità cosmica suprema: giudice, bilancia e boia della realtà, il cui compito è mantenere l’equilibrio tra tutte le forze esistenti.
Non appartiene a una singola dimensione: esiste simultaneamente in tutte le realtà, vegliando sull’interezza del Multiverso. Il suo volto triplice — ciascuno rappresentante un aspetto del giudizio — lo rende una personificazione dell’equità cosmica. Nessuna legge lo vincola, se non quella dell’armonia assoluta. Le sue decisioni sono irrevocabili. È intervenuto per impedire fusioni di universi, ha annientato interi mondi per mantenere l’equilibrio e si è scontrato con entità come Eternità e Infinito.
Interessante notare che, nell’universo alternativo 19141, il ruolo del Tribunale è stato assunto da Adam Warlock, a sottolineare come anche questa funzione possa mutare forma, pur restando centrale nel cosmo.
In un Multiverso come quello Marvel, il concetto di “centro” non è né fisico né univoco. Esistono centri narrativi, metafisici, cosmologici. Il Nexus di Tutte le Realtà è un crocevia spaziale; Franklin Richards, una presenza onnipervasiva; Wanda Maximoff, una calamita narrativa ed energetica; il Tribunale Vivente, una coscienza oltre il tempo e lo spazio.
In definitiva, il centro dell’Universo Marvel non è un punto, ma una rete di punti. Un equilibrio dinamico tra potere e responsabilità, magia e scienza, follia e giudizio. Un equilibrio che, come ben sanno i lettori affezionati, può essere infranto con un solo gesto, una sola decisione… o una sola parola.
Nel cuore del caos, Marvel continua a raccontare storie che riflettono le tensioni dell’universo stesso: non lineare, non stabile, ma eternamente affascinante.
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