martedì 29 marzo 2022

Doraemon

 


Doraemon è rappresentato come un gatto robot proveniente dal XXII secolo, venuto ad abitare a Tokyo nel passato per aiutare Nobita Nobi, ragazzo che avrebbe causato ai suoi discendenti numerosi problemi finanziari. È stato fabbricato il 14 luglio 2112 alla fabbrica di robot Matsushiba; alla nascita, avvenuta il 3 settembre, era giallo e bianco, ed aveva le orecchie (come tutti i gatti robot della sua generazione).

Socievole, ottimista, intelligente e sensibile (anche se spesso lunatico e irascibile), è di colore azzurro e bianco; si caratterizza per la campanellina dorata che tiene sempre al collo e per l'assenza delle orecchie, mangiate da alcuni topi. Tale evento ha causato in Doraemon un trauma nei confronti di questi animali, a causa del quale è diventato azzurro. Doraemon è inoltre equipaggiato con una tasca quadridimensionale chiamata gattopone, contenente vari oggetti molto particolari chiamati chiusky (gadget del XXII secolo che sanno fare cose sorprendenti). Il nome di quasi ogni episodio deriva proprio dal chiusky omonimo, anche se spesso ne viene utilizzato più di uno.

Doraemon alloggia a casa della famiglia Nobi, aiutando soprattutto Nobita nella vita di tutti i giorni e cercando di correggere alcune sue abitudini di vita sbagliate, incitandolo ad esempio a non dormire e a fare i compiti. Per aiutare l'amico, Doraemon presta spesso a Nobita dei chiusky, che però talvolta sono usati in modo improprio. Ma i suoi incarichi non si limitano affatto al solo accudimento di Nobita: Doraemon diventa col tempo un componente della famiglia, amato dai genitori del ragazzo quasi come un figlio adottivo; quasi sempre Tamako incarica Doraemon di farle alcune commissioni, sia in casa che fuori. Il gatto robot è infatti in grado di interagire agilmente con la società del passato senza che quasi nessuno trovi strano il suo aspetto, e alcuni personaggi si abituano talmente alla sua presenza da considerarlo uno di loro. Doraemon ha una sorella minore, Dorami, la quale ha un aspetto a lui molto simile. Il cibo preferito di Doraemon sono i dorayaki, merendine giapponesi ripiene alla marmellata di fagioli rossi, che scopre essere deliziosi una volta arrivato nel passato.

Spesso Doraemon viene scambiato per un tasso o un procione, cosa che lo infastidisce notevolmente.

Nonostante si dimostri saggio, onesto, dai ferrei principi e ben più responsabile del suo "padrone" Nobita, Doraemon mostra anche alcune debolezze: infatti oltre alla già citata musofobia, così come la sua estrema golosità per i dorayaki, c'è anche la sua "simpatia" per Mician, una gattina grigia di cui è innamorato e con cui spesso si incontra sui tetti del quartiere (infatti, pur parlando come un umano, Doraemon conosce bene anche la lingua degli animali). Nobita, che ben conosce queste sue distrazioni, talvolta se ne approfitta per evitare di studiare, svolgere i propri doveri o per sottrargli qualche chiusky.

Non di rado Doraemon rimprovera Nobita per il suo comportamento o per la sua indolenza, anche se alla fine lo perdona quasi sempre. Altre volte invece, quando il ragazzo lo inganna o utilizza i gadget contro di lui, non trattiene la rabbia e lo castiga in modo esemplare, avvalendosi spesso della complicità di Gian, Suneo, Shizuka e perfino la mamma di Nobita.

In qualche occasione Doraemon mostra di essere piuttosto smemorato, di fare confusione tra i chiusky o di non ricordare bene a cosa servano. Quando questo accade è proprio Nobita a rimetterci, anche se parte della colpa è sua che fa totale affidamento sull'amico senza mai riflettere.

Pur avendo un rapporto altalenante con Nobita, Doraemon gli vuole molto bene al pari di un fratello maggiore e sogna un futuro roseo per lui, ma proprio per questo lo sprona continuamente a migliorarsi.

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