Rocky Joe
(あしたのジョー
Ashita no Jō, "Joe del domani") è un manga
pubblicato dalla Kōdansha dal 1968 al 1973 (in Italia dal 2002 dalla
Star Comics) scritto da Asao Takamori (pseudonimo di Ikki Kajiwara) e
disegnato da Tetsuya Chiba. La storia è stata suddivisa
complessivamente in 20
tankōbon.
Dal manga sono stati tratti due anime
televisivi (il primo nel 1971, a manga ancora in corso, composto da
79 episodi, il secondo realizzato nel 1980 e composto da 47 episodi).
I primi 12 episodi della 2ª serie sono un riassunto dell'ultima
parte della prima serie, reso necessario dai quasi dieci anni
intercorrenti tra le due serie.
Nel 1981 ne è stato anche realizzato
un film,
Rocky Joe - L'ultimo round,
mentre nel 1990 è uscito il videogioco
Legend of Success Joe,
basato sul manga. Un live action per il cinema ha infine visto la
luce nel 2011 dal titolo Ashita no Joe
con Tomohisa Yamashita nella parte
del protagonista.
Come esplicitato nel nome stesso, in
questo manga si parla di Joe Yabuki, delle sue scelte, del domani che
si è costruito. Innanzitutto ribadiamo che Joe è un orfano, e un
disadattato. Per avere un domani, è necessario conquistarselo a
prezzo di grandi sacrifici è ripetuto continuamente all'inizio
dell'opera. Ma Joe non riesce ad integrarsi nella società civile, è
più forte di lui. Non ha la pazienza né la costanza; non riesce a
tollerare soprusi o angherie; gli sembra un crimine la
disoccupazione, non riesce a sottostare alle regole.
Oggi la vita è squallida e misera, è
per il domani che noi lottiamo; ma quando arriverà, questo domani,
sarà davvero migliore? Questa è la domanda di fondo che pone
l'opera, e la scelta radicale di Joe di percorrere l'unica strada che
sapeva percorrere, anche se era la stessa dell'autodistruzione, è
piena di risposte difficoltose.
Il protagonista è
Joe Yabuki
(letteralmente "piedi
piccoli"), un giovane tormentato il quale ha trascorso gran
parte della sua ancor breve vita negli orfanotrofi statali (non ha
difatti mai conosciuto i suoi genitori); riesce infine a scappare da
quello di Tokyo. Vagando da un luogo all'altro come un cane randagio,
attraverso le baraccopoli nei bassifondi della città incontra Danpei
Tange, un vecchio
pugile
ed ex allenatore di boxe in
pensione ormai ridotto ad una vita da barbone, sempre a vagabondare
ubriaco nella periferia della città.
Ed è proprio la periferia (luogo
d'esclusione sociale e psicologica) la comprimaria co-protagonista al
principio della storia: una zona che nell'immediato dopoguerra, ai
tempi della ricostruzione e del miracolo economico, era disagiata,
povera e piena di delinquenza organizzata (la famosa yakuza,
la cosiddetta mafia giapponese) e minorile.
I due personaggi principali, Joe e
Danpei, al loro primo incontro (come fosse stato segnato dal destino)
non trovano niente di meglio che prendersi a botte per un futile
motivo. Ma subito dopo aver preso un bel po' di pugni l'ubriaco
ex-pugile rinsavisce di colpo, accorgendosi immediatamente del grande
talento posseduto dal giovane. Prende allora a seguirlo, ripetendogli
continuamente la sua proposta: farsi allenare da lui e diventare un
pugile. Joe all'inizio proprio non vuole saperne, non ci pensa
nemmeno a prendere in considerazione una proposta all'apparenza così
bislacca, fattagli per lo più da un vecchio avvinazzato.
Poi però sembra accettare, tanto per
passar un po' il tempo e sfruttare il suo acquisito tutore; e poter
così disporre di vitto, alloggio e un po' di denaro gratis da
spendere. Danpei lo aiuta e Joe continua a combatter la sua battaglia
esistenziale attraverso le strade dei quartieri più poveri,
giungendo a crear una banda composta dai ragazzini della zona: infine
si mette nei guai per colpa d'una truffa perpetrata ai danni d'una
giovane ereditiera (dopo aver coinvolto anche i bambini del rione), e
finisce in riformatorio.
Per Danpei il ragazzo diventa come un
figlio: smette quasi del tutto di bere, ricomincia a lavorare in
qualità di muratore specializzato, e fa i lavori più duri e
pesanti, questo per potere continuare a mantenere entrambi. Però la
notizia delle molteplici bravate di Joe lo fa trasecolare, rimane
basito: non si era reso conto di quale briccone avesse tra le mani.
Ma con ferrea determinazione sarà lui stesso a snidarlo dal
nascondiglio in cui s'era rifugiato e a consegnarlo così alle
autorità, perché possa mettersi in regola con la legge e maturare,
prendendo finalmente coscienza di sé ed assumendosi la piena
responsabilità per le azioni commesse.
Intanto viene portato in un carcere
temporaneo, ove combatte subito contro Nishi, leader d'un gruppo di
teppisti (e suo futuro miglior amico): insieme vengono poi trasferiti
al vero e proprio carcere minorile. Qui nel riformatorio (ov'è stato
condannato ad un anno e tre mesi di detenzione) a trattamento
speciale per minorenni a miglia di distanza da Tokyo Joe conosce
molti altri ragazzi, riuscendo anche a moderare un poco il suo
caratteraccio, ma non si farà in ogni caso grandi amicizie. L'unico
col quale riesce forse ad aver un buon rapporto è Nishi.
Ma quello che sembra capace di tenergli
fin dall'inizio testa, si dimostra esser Tooru Rikiishi, un prodigio
della boxe che sta finendo di scontar la sua pena; una grandissima
rivalità si sviluppa immediatamente fra di loro. Il suo desiderio di
boxare sgorga improvviso: comincia allora ad accettare le lezioni per
corrispondenza di Danpei (intitolate "Per il domani"), e ad
allenarsi in cella. Si affrontano e se le danno di santa ragione:
questo fatto ispira anche tutti gli altri detenuti i quali uno alla
volta iniziano a praticarla in palestra. Nel frattempo però Danpei
ha iniziato ad allenare il piccolo Aoyama, prendendolo
temporaneamente sotto la sua ala ed abbandonando in apparenza Joe.
Questo fa sì che il ragazzo si senta d'improvviso del tutto
sperduto, teme inoltre ciò che Danpei sta insegnando a quello che
potrebbe anche rivelarsi in futuro come un rivale.
Il nonno di Yoko (la ragazza
precedentemente truffata da Joe) ha organizzato un match all'interno
della prigione ed in semifinale proprio Joe e Ayoma si affrontano. Il
primo attacca aggressivamente ma non risulta esser in grado di colpir
l'avversario che s'è specializzato in velocità e gioco di gambe:
Joe impara di colpo che occorre anche difendersi in modo efficace e
non solo attaccare alla cieca... questo era quello che aveva voluto
insegnargli Danpei col suo "tradimento". In finale si trova
a combattere contro Rikiishi, dominato da quest'ultimo dall'inizio
alla fine; fino a quando all'ultimo round Joe sferra un attacco
micidiale e finiscono entrambi knock-out. Joe e Riki si son fatti
reciprocamente una promessa solenne: d'incontrarsi tornati liberi per
poter combatter ancora uno contro l'altro, ma stavolta in un incontro
ufficiale.
Uscito dal riformatorio ed istruito
costantemente da Danpei, Joe inizia a dedicarsi alla boxe da
professionista disputando i suoi primi incontri. Si trova a dover
combattere contro il campione regionale Wolf, ma prima dell'incontro
Joe lo provoca in una rissa negli spogliatoi del palazzetto dello
sport, insultandolo e denigrandolo. Questo fa sì che Wolf coltivi un
forte rancore e per rappresaglia fa rapire e picchiare a sangue i
bambini amici di Joe; il quale trova a questo punto ad aver ancor più
motivazioni per sconfiggerlo senza pietà. Joe riesce a vincerlo,
guadagnandosi così il diritto di combattere sul ring contro il
professionista Tooru Rikiishi.
È diventato nel frattempo famoso per
essere un pugile brutale e violento, che utilizza le tecniche più
dannose per la salute sua e degli altri, senza alcun riguardo.
Rikiishi da par suo desidera con tutte le sue forze sconfiggere Joe:
gli brucia ancora molto il pareggio ottenuto contro di lui nel torneo
al riformatorio, avvenuto per doppio K.O. contemporaneo d'entrambi i
pugili, dopo che Joe è riuscito a mettere a segno quello che diverrà
il suo colpo più famoso, il "colpo d'incontro incrociato".
Ma poiché Rikiishi è di tre classi
superiore a Joe prende la drastica decisione di diminuire di peso per
arrivare a potere disputare nuovamente un incontro con Joe nella sua
categoria, quella dei pesi gallo, e vincerlo ufficialmente seguendo
tutte le regole. Affronta così un programma intensivo di calo di
peso: la dieta intrapresa da Rikishi è drammatica, cessa quasi di
mangiare, tanto da diventar quasi pelle e ossa. Per poter meglio
resistere ai morsi della fame si fa perfino rinchiudere a chiave nel
magazzino della palestra dove si allena, di proprietà della bella
Yoko, implicitamente innamorata di Rikiishi.
Per compensare la potenza d'attacco che
ha perduto Rikiishi s'allena senza sosta in uppercut, scagliando
montanti fino a quando non riesce a colpir l'avversario. Alla fine i
due grandi rivali combattono tra di loro, il momento della verità
tanto atteso è finalmente giunto: si affrontano e, nonostante la
debolezza, Rikiishi dimostra un'indubbia superiorità, per tecnica,
forza, e intuito. Joe è sconfitto, ma mentre è in procinto di
stringergli la mano e congratularsi con lui per l'ottimo incontro
disputato Rikiishi, anche a causa dei tremendi colpi ricevuti, delle
cadute e dell'esaurimento generale, muore. Joe la prende malissimo, e
inizia a vagabondare senza meta come un disperato. Questo segna la
fine del primo arco narrativo (anche se la prima serie continua fino
all'incontro con Carlos).
La storia riprende (la seconda serie
riparte dalla morte di Rikishi, ripetendo quel che accadde in
seguito) con un flashback del match tra Joe e Rikishi, come fosse un
lontano ricordo: Joe è ancora profondamente scosso da quell'incontro
(e soprattutto dalle conseguenze che ha portato nella sua vita e in
quella d'altri), sia mentalmente che fisicamente. Alla fine torna a
casa di Danpei, dopo circa un anno e comincia nuovamente ad
allenarsi. Apparentemente sembra non esser cambiato, il talento è
sempre lo stesso, ma dopo le prime vittorie Nishi s'accorge (e lo fa
subito notare anche a Danpei) che, durante i match fin qui sostenuti,
Joe non è stato capace di assestare nemmeno un colpo al volto, come
se avesse un blocco o un qualche impedimento dovuto alla paura.
Joe si rende conto che sta avendo un
problema serio, non riuscendo più a dar colpi al viso: ovviamente è
stata la morte di Rikshi a causargli un tale shock. Gli ci vuole un
po' di tempo per riprendersi, fa leva su sé stesso e cerca di
superar così il trauma; ma riuscire ad ottener questo non è affatto
facile e ciò gli costa tre sconfitte consecutive. Durante l'incontro
con un campione locale, Joe ce la farà finalmente a colpire
l'avversario alle tempie, ma improvvisamente ha un rigetto che lo
spinge a vomitare sul ring e quindi ad esser squalificato. Ciò è
dovuto al senso di colpa ormai interiorizzato: la morte
dell'amico/rivale Rikishi, è stata causata proprio da uno dei suoi
colpi sferrati alla tempia.
Intanto nessuno accetta più di
affrontare il pugile Yabuki, che vede così ben presto dissolversi
nel nulla la sua promettente carriera che pare finita per sempre.
Tuttavia riuscirà infine a vincere le sue paure quando si troverà a
dover affrontare un altro grande campione.
Il destino è infatti pronto a dargli
un'altra occasione, una sfida contro il numero 6 al mondo, il pugile
venezuelano Carlos Rivera. Costui è venuto in Giappone per sondare
l'ambiente, in cerca di un degno rivale e sembra che il detentore del
titolo mondiale dei pesi gallo non abbia il coraggio di misurarsi con
lui, temendone la potenza. Proprio per questo motivo Carlos è
soprannominato il "Re senza corona" e viene considerato da
tutti come un pretendente legittimo alla cintura mondiale, uno
sfidante pericolosissimo per chiunque. Joe si propone e viene
ingaggiato per fare da sparring al campione. Durante un allenamento
particolarmente violento Joe supera il suo complesso e riesce
finalmente a colpire al volto l'avversario.
Joe e Carlos stringono una bella
amicizia, e decidono di affrontarsi in un match regolare che si terrà
il 1º gennaio. L'incontro è avvincente ed equilibrato e termina in
un pareggio. Poco tempo dopo viene finalmente proposto a Carlos di
disputare l'incontro per il titolo mondiale della sua categoria e
affrontare il campione messicano José Mendoza. Costui più che un
pugile sembra un superuomo. In lui è presente la summa di tutte le
caratteristiche del migliore atleta, devastante il suo attacco,
impenetrabile la sua difesa.
Joe viene a sapere che Rivera è stato
battuto dopo appena un minuto e 30 secondi: a quanto pare anche
Carlos, come Rikishi, ha subito gravi conseguenze a causa dei suoi
colpi. La carriera di Joe, rivitalizzata dall'aver pareggiato con
numero 6 al mondo, procede di bene in meglio fino a vincere e
successivamente mantenere, la cintura di campione asiatico. Il
campione del mondo Mendoza, a questo punto, decide di averlo come
sfidante, in quanto "colpevole" di aver sconfitto Rivera
prima che questi potesse misurarsi con lui.
Arrivati a questo punto il fisico di
Joe è molto danneggiato dai colpi ricevuti, e comincia a soffrire
dei sintomi della "sindrome del pugile ubriaco".
Nonostante se ne sia accorto benissimo, e molto prima del medico, Joe
decide di nascondere il suo male per poter finalmente vendicare
Carlos e per poter finalmente diventare campione del mondo dei pesi
gallo. Durante il suo incontro contro José Mendoza, dà tutto se
stesso e anche di più; dopo pochi round di combattimento, durante il
quale subisce molti colpi potenti, diventa cieco da un occhio, ma
impara a riprodurre la tecnica di avvitamento del pugno del suo
avversario, il segreto che rendeva i colpi di Mendoza micidiali.
Danpei, preoccupato per la sua
incolumità, tenta di gettare la spugna, ma Joe lo convince a
rinunciare al suo intento. Mendoza lo colpisce con tutta la sua
forza, sperando di convincerlo ad abbandonare l'incontro, ma Yabuki
ha una tenacia e una resistenza spaventose e non si tira indietro,
anzi, prende l'iniziativa e risponde colpo su colpo al campione. Joe
è quasi catatonico, assente, ma resta in piedi e continua ad
incassare e a rispondere, quasi automaticamente. Mendoza adesso è
spaventato da questo ragazzo che sembra non aver paura di morire e
comincia a sospettare che Joe sia già morto nonostante sia in piedi
ad incassare i colpi: è sotto questo terribile sospetto che a
Mendoza vengono i capelli bianchi dallo spavento, tanto da sembrare
un vecchio alla fine dell'incontro.
«Non c'è più niente da bruciare, solo le bianche ceneri.»
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(Joe, alla fine
dell'incontro con Mendoza, resosi conto di aver speso tutte le
proprie energie come pugile)
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Al termine dell'incontro, il verdetto
premia il pur distrutto Mendoza e Yabuki, sereno dopo aver dato
tutto, consegna i guantoni a Yoko, dicendole che per lui sono stati
tutta la sua vita; pochi istanti prima che l'arbitro proclami la
vittoria di Mendoza, Yabuki resta seduto e muore al proprio angolo
col sorriso sulle labbra.
Nel primo adattamento italiano
dell'anime, così come viene modificata buona parte della trama
originale, alcune scene finali vengono rimontate ed altre tagliate. I
dialoghi cambiano in modo da lasciare intendere l'intenzione di Joe
di sposare Yoko e di continuare a combattere, per riprovare a
diventare campione del mondo.
Nell'edizione italiana del film OAV
Rocky Joe - L'ultimo round, che si focalizza molto sull'ultimo
episodio, viene rispettata la trama e i dialoghi originali
dell'anime. Anche il nome del protagonista viene riportato
all'originale (Jo Yabuki), togliendo dai dialoghi i riferimenti a
"Rocky".