mercoledì 24 marzo 2021

Perché molte persone ritengono il fumetto di serie B o per bambini?


Vedi quest'uomo? É lo "psicologo" Fredric Wertham. É lui all'origine di tutto. Iniziò la sua carriera nel dopoguerra perseguitando gli editori di fumetti, specialmente horror, colpevoli secondo lui di influenzare negativamente la psiche dei ragazzi facendoli diventare criminali; roba che se detta oggi fa ridere i polli ma allora le persone gli davano credito. La sua acredine per i mass media e i fumetti in particolare derivava non dalle sue convinzioni ma dalle sue aspirazioni politiche; pensava che se si fosse fatto una fama come moralizzatore sarebbe stato eletto al Congresso USA. Sia come sia il senato degli Stati Uniti aprì un'inchiesta sui fumetti colpevoli, secondo loro, di essere la causa della delinquenza giovanile (e magari anche dei terremoti, delle alluvioni e delle cavallette, perché no?). La foga di Wertham era tale che nel suo libro: La seduzione dell'innocente dipinse Superman come un sadico, il rapporto tra Batman e Robin come una fantasia omosessuale e Wonder Woman come una lesbica perché non riconosceva l'autorità maschile. Molti editori vista l'aria chiusero bottega dedicandosi ad altro mentre altri, DC in testa, istituirono un codice di autocensura per sfuggire ai moralizzatori del senato. L'industria del fumetto subì comunque un duro colpo e non registrò piú gli stessi incassi dell'era pre Wertham, acquistando inoltre la nomea di divertimento per bambini. A complicare le cose bisogna considerare che il fumetto é un'arte povera; anche l'industria discografica e quella televisiva vengono spesso denigrate da chi preferisce la musica classica o le altre arti visive cosidette alte ma le cose si fermano lí. Questo perché sono industrie che muovono miliardi di euro l'anno e nessuno ha interesse a farle chiudere; il fumetto non ha la stessa forza economica delle altre industrie ed anche per questo viene spesso associata al divertimento per bambini, se non peggio. Se facesse ancora registrare gli stessi numeri della Golden Age (1938-1956) allora le cose sarebbero diverse. Pensa che anni fa lo scrittore Neil Gaiman, l'autore di Sandman, vinse il premio Victor Hugo con un episodio della sua creazione, non nella categoria riservata al fumetto ma nella sezione dedicata al romanzo breve. Il giorno dopo una delegazione di scrittori indignati si lamentò della cosa con l'organizzazione del premio che subito cambiò il regolamento per evitare che un fatto simile si ripetesse. Questo ed altro é ciò che il fumetto deve sopportare e tutto per colpa di un deficiente arrivista.






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