Vedi quest'uomo? É lo "psicologo"
Fredric Wertham. É lui all'origine di tutto. Iniziò la sua carriera
nel dopoguerra perseguitando gli editori di fumetti, specialmente
horror, colpevoli secondo lui di influenzare negativamente la psiche
dei ragazzi facendoli diventare criminali; roba che se detta oggi fa
ridere i polli ma allora le persone gli davano credito. La sua
acredine per i mass media e i fumetti in particolare derivava non
dalle sue convinzioni ma dalle sue aspirazioni politiche; pensava che
se si fosse fatto una fama come moralizzatore sarebbe stato eletto al
Congresso USA. Sia come sia il senato degli Stati Uniti aprì
un'inchiesta sui fumetti colpevoli, secondo loro, di essere la causa
della delinquenza giovanile (e magari anche dei terremoti, delle
alluvioni e delle cavallette, perché no?). La foga di Wertham era
tale che nel suo libro: La seduzione dell'innocente dipinse Superman
come un sadico, il rapporto tra Batman e Robin come una fantasia
omosessuale e Wonder Woman come una lesbica perché non riconosceva
l'autorità maschile. Molti editori vista l'aria chiusero bottega
dedicandosi ad altro mentre altri, DC in testa, istituirono un codice
di autocensura per sfuggire ai moralizzatori del senato. L'industria
del fumetto subì comunque un duro colpo e non registrò piú gli
stessi incassi dell'era pre Wertham, acquistando inoltre la nomea di
divertimento per bambini. A complicare le cose bisogna considerare
che il fumetto é un'arte povera; anche l'industria discografica e
quella televisiva vengono spesso denigrate da chi preferisce la
musica classica o le altre arti visive cosidette alte ma le cose si
fermano lí. Questo perché sono industrie che muovono miliardi di
euro l'anno e nessuno ha interesse a farle chiudere; il fumetto non
ha la stessa forza economica delle altre industrie ed anche per
questo viene spesso associata al divertimento per bambini, se non
peggio. Se facesse ancora registrare gli stessi numeri della Golden
Age (1938-1956) allora le cose sarebbero diverse. Pensa che anni fa
lo scrittore Neil Gaiman, l'autore di Sandman, vinse il premio Victor
Hugo con un episodio della sua creazione, non nella categoria
riservata al fumetto ma nella sezione dedicata al romanzo breve. Il
giorno dopo una delegazione di scrittori indignati si lamentò della
cosa con l'organizzazione del premio che subito cambiò il
regolamento per evitare che un fatto simile si ripetesse. Questo ed
altro é ciò che il fumetto deve sopportare e tutto per colpa di un
deficiente arrivista.
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