venerdì 9 aprile 2021

Quali sono alcune curiosità sui Puffi


«Alti due mele o poco più», come cantava Cristina D’Avena, i Puffi crescono, ma non invecchiano mai, con il loro caratteristico cappellino bianco, la pelle blu e quello spirito di solidarietà e di amicizia che li fa vivere in armonia nelle loro casette a forma di fungo a Pufflandia, i Puffi compiono 60 anni.


1. Puffi non è il loro vero nome
I buffi folletti blu nascono nel 1958 dalla fantasia del fumettista belga Pierre Culliford, in arte Peyo.
Il nome Strunfi, traduzione del termine belga Schtroumpf, inventato da Peyo, fu cambiato in Puffi dopo un anno dall'arrivo in Italia nel 1963 perché ricordava una parolaccia.
Il nome Puffi apparve per la prima volta nel 1964 sul Corriere dei Piccoli e fu scelto per la sua assonanza con l'aggettivo buffo.


2. Esiste un puffo, uno solo, senza cappello
Agli esordi, i Puffi apparvero come personaggi secondari della storia La flûte à six schtroumpfs (Il flauto a sei puffi), nella striscia di fumetti Johan & Pirlouit (in Italia John e Solfamì), che Peyo realizzava per Le Journal de Spirou.
L'autore non avrebbe dato seguito alla cosa, ma il successo riscosso dai piccoli folletti blu lo convinse a continuare.
Il primo racconto con i Puffi come protagonisti fu pubblicato sul numero 1107 de Le Journal de Spirou, si intitolava I Puffi Neri (Les Schtroumpfs noirs) ed è l'unico in cui compare un Puffo senza cappello.


3. Prima ci sono stati i gadget, poi il cartone
Alla fine degli anni '70 negli Stati Uniti i gadget dei Puffi spopolarono: pupazzetti in miniatura, peluche, accessori a tema ebbero un così grande successo che si decise di farne una serie animata (così seguita da aggiudicarsi diversi premi Emmy).


4. Quanti anni ha Grande Puffo
Nell'universo Puffo, ogni Puffo fa un mestiere. C'è il più saggio e il più vecchio Grande Puffo, che ha 542 anni ed è l’unico in grado di preparare pozioni magiche.
Ci sono Puffo Golosone (cuoco), Puffo Inventore, Puffo Pittore...
I Puffi vivono tutti insieme nella foresta di Pufflandia, dentro funghi dal tetto rosso.
Sono molto golosi di bacche - le puffbacche - che raccolgono fuori dai confini del sicuro villaggio rischiando di essere catturati da Gargamella.
In ogni episodio s'innesca un'avventura, in cui sono protagonisti diversi amici e nemici dei Puffi: Madre Natura, Gargamella, Bue Grasso, Padre Tempo, John e Solfamì, Lenticchia, Birba, Gherardo, Omnibus, Baldassarre e tantissimi altri.
Ogni avventura però ha il suo lieto fine e si conclude con la Festa del Villaggio e l'immancabile danza dei Puffi.


5. Ma quanti sono i puffi?
I puffi nei fumetti di Peyo sono 99.
Con l'episodio Il centesimo puffo, si arriva a 100.
In seguito, nella serie animata si aggiungono Grande Puffo, Puffetta, Baby Puffo, Nonno Puffo e Nonna Puffa.
Fino a un totale di 105.


6. Come è nato il linguaggio dei Puffi
Il nome Shtroumpfs viene da un equivoco: durante una cena Peyo chiese al vicino di passargli il sale, ma non ricordandosi il nome gli disse, in francese, qualcosa che in italiano suonerebbe come «Passami il… puffo».
Così l'amico rispose: «Tieni il tuo puffo, e quando avrai finito di puffarlo, me lo ripufferai!».
Peyo decise di inserirle il termine nella sua serie di fumetti, Johan et Pirlouit e creò molti neologismi utilizzandolo a volte come verbo (puffare) altre volte come aggettivo (puffoso).
Lo straordinario "linguaggio puffo" fu studiato addirittura dal grande Umberto Eco che nel settembre 1979, su Alfabeta n. 5., pubblicò il saggio Schtroumpf und Drang, dedicato alla semantica della lingua dei Puffi.


7. Puffetta aveva i capelli neri (quando era cattiva)
La prima versione grafica dei puffi li ritraeva meno armonici e tondeggianti e con cinque dita per mano anziché quattro.
Anche il cappello bianco si accorcia nel tempo.
L'unico Puffo femmina, Puffetta, creata da Gargamella per spiare i Puffi, aveva inizialmente i capelli lunghi neri.
Fu nel passaggio dal male al bene che Grande Puffo la trasformò in una vera Puffa biondissima.
Più avanti per tacere alcune polemiche sul fatto che nel villaggio Puffetta fosse l’unica femmina in mezzo a tanti uomini, fu ideata Bontina, con lentiggini, due trecce rosse e la salopette rosa.
Come Puffetta, anche Bontina all'inizio era un personaggio cattivo, infiltrato da Garmella nel villaggio per seminare zizzania… ma come sempre, poi, il lieto fine.


8. Non sono alti due mele
«Alti due mele o poco più» non è realmente la loro altezza, ma la traduzione del detto francese haut comme trois pommes, usato in Francia per indicare le persone basse.
L’altezza dei Puffi rimane un mistero: di certo sono piccoli, rispetto ai funghi in cui vivono, al resto della natura circostante e allo stesso Gargamella, che ha le dimensioni di un umano.


9. Ci sono una trentina di singoli a tema Puffi
La grande fortuna dei Puffi fu merito in gran parte del successo riscosso dalla serie animata.
È con Hanna & Barbera che inizia il boom di una serie che dal 1981 è andata avanti per quasi dieci anni.
In Italia, al successo della serie animata ha contribuito l'uscita del 45 giri con la sigla del cartone, seguito poi da un 33 giri dal titolo Arrivano i Puffi, interpretato da Victorio Pezzolla, musicista argentino naturalizzato italiano, creatore di colonne sonore e spot televisivi.
Fu poi scelta Cristina D’Avena, regina delle sigle tv, che ha inciso circa una trentina di singoli a tema Puffi (il primo ha ottenuto il Disco d’Oro per aver superato le 500mila copie vendute).
Nel mondo, i dischi dei Puffi hanno venduto circa 30 milioni di copie.


10. Il successo al cinema
Lo sbarco al cinema nel 2011 con I Puffi, film d'animazione di grande successo, seguito dallo speciale natalizio intitolato I Puffi - A Christmas Carol.
Nel 2013 arrivano I Puffi 2 e nel 2017 I Puffi - Viaggio nella foresta segreta.



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