Nel panorama dei vigilanti mascherati dei fumetti, la figura di Rorschach, creato da Alan Moore per Watchmen, spesso viene ridotta a una semplice variazione su un tema già visto: quella di un Batman in versione più cruda, con un cappello di feltro e un impermeabile al posto del classico mantello e cappuccio. Tuttavia, questa definizione rischia di banalizzare un personaggio complesso, che incarna una visione molto più radicale e psicologicamente intensa del vigilante mascherato.
Innanzitutto, è importante ricordare che Alan Moore non progettò Watchmen come una semplice storia di supereroi, ma come una riflessione profonda e spesso cinica sul concetto stesso di eroismo mascherato. Originariamente, Moore avrebbe voluto utilizzare i personaggi della Charlton Comics, come Peter Cannon, Thunderbolt, il Pacificatore, Capitan Atomo e il Blue Beetle nella versione Ted Kord, per poi trasporli in una dimensione più realistica e problematica. Da questi personaggi, nacquero rispettivamente Ozymandias, Nite Owl, il Comico e il Dr. Manhattan, mentre Silk Spectre derivò in parte da Nightshade ma si ispirò maggiormente a Black Canary per motivi di interesse narrativo.
Rorschach, invece, è un personaggio che, per sua natura e concezione, si distacca da questa linea di derivazione diretta. Egli rappresenta ciò che Moore immagina sarebbe un vigilante tipo Batman nella “vita reale”: un individuo tormentato, borderline, in bilico tra giustizia e fanatismo. Non un eroe idealizzato, ma un “pazzo” – come lo stesso Moore ha affermato – mosso da una visione estrema e inflessibile del bene e del male.
Da un punto di vista ideologico, Rorschach è decisamente più radicale e conservatore rispetto a Batman. Questo aspetto si collega alla genesi del personaggio in relazione a The Question, il vigilante creato da Steve Ditko, noto per la sua adesione a ideali oggettivisti ispirati da Ayn Rand. Mentre Batman spesso si muove in un limbo morale, oscillando tra giustizia e vendetta, The Question e quindi Rorschach incarnano una visione più netta, quasi integralista, di giustizia, che non ammette compromessi.
In questo senso, Rorschach non è una mera versione alternativa di Batman, ma piuttosto un’esplorazione più cupa e realistica del “vigilantismo”, portando all’estremo gli aspetti psicologici, morali e sociali del concetto stesso. La sua maschera, che cambia forme come macchie di Rorschach, simboleggia l’ambiguità e la complessità dell’identità, mentre la sua brutalità e il suo rigore inflessibile riflettono un mondo in cui la distinzione tra eroi e anti-eroi si dissolve.
Sebbene Batman, The Question e Rorschach appartengano alla stessa grande famiglia di vigilanti mascherati, il personaggio di Rorschach emerge come una critica e una reinterpretazione più estrema e realistica del mito del supereroe. La sua figura ci costringe a confrontarci con le zone d’ombra del concetto di giustizia e con la fragilità umana che si nasconde dietro ogni maschera.
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