John Constantine riesce a competere con gli eroi e i villain più potenti della DC non grazie alla forza bruta o al dominio magico assoluto, ma per via della sua astuzia, del suo ingegno strategico e della padronanza della manipolazione. A differenza di maghi di grande calibro come Zatanna Zatara, Constantine non si affida solo alla potenza dei suoi incantesimi: egli eccelle nell’arte della truffa, nell’inganno e nel saper sfruttare le debolezze psicologiche dei suoi avversari.
Un esempio emblematico è narrato in Constantine: The Hellblazer Vol 1 #13 (2016) di Doyle e Tynion IV. In questa storia, John si confronta con Neron, un signore dei demoni noto per scambiare desideri con anime. Neron, convinto del valore inestimabile delle anime di New York City, riesce a prendere il controllo della città. A quel punto, un “contratto magico” impedisce a Constantine di intervenire direttamente per limitare il potere di Neron, lasciandolo apparentemente impotente di fronte alla minaccia.
La risposta di John non è la magia tradizionale, ma la strategia. Riunisce diversi maghi e attua un piano astuto: rende le anime della città prive di valore, alterandone l’ambizione e la curiosità che le rendevano preziose agli occhi di Neron. Il risultato è che Neron, ingannato e privo di alternative, si vede costretto a vendere la città a una fata interessata, soddisfacendo tutti i partecipanti al piano senza infrangere alcuna legge magica.
Questo episodio incarna perfettamente la filosofia di Constantine: egli vince non con la forza, ma con l’intelligenza, l’inganno e la capacità di sfruttare le regole e le debolezze altrui. La sua abilità consiste nel trasformare situazioni apparentemente impossibili in opportunità, facendo leva su alleanze, bluff e tattiche complesse. In battaglie contro avversari molto più potenti di lui, il suo vantaggio non è la magia pura, ma la mente acuta, la conoscenza dell’occulto e la capacità di anticipare ogni mossa del nemico.
In un universo in cui il potere spesso si misura in forza bruta o abilità sovrumane, Constantine dimostra che l’astuzia e la strategia possono ribaltare il corso degli eventi. La sua leggenda non deriva da una supremazia magica incontestabile, ma dalla capacità di piegare le circostanze a suo favore, di leggere gli altri e di trasformare la vulnerabilità in arma. La sua fama, quindi, è un monito: anche in un mondo popolato da dei e demoni, l’intelligenza e la scaltrezza possono uguagliare e talvolta superare qualsiasi potenza.
In definitiva, John Constantine è la prova vivente che il vero potere spesso risiede nella mente: con la giusta combinazione di ingegno, manipolazione e coraggio, persino il più umano dei maghi può tenere testa ai titani della DC. La sua forza non sta nell’essere il più potente, ma nell’essere il più imprevedibile.
Nessun commento:
Posta un commento