
Paolino Paperino (Donald Fauntleroy
Duck), più noto come Paperino, è un personaggio dei cartoni animati
e dei fumetti della Disney. Ha esordito nel cortometraggio La
gallinella saggia del 1934 e nello stesso anno nei fumetti della
serie Sinfonie allegre e, da allora, è stato protagonista di molti
altri cortometraggi e di innumerevoli storie a fumetti realizzate
oltre che negli Stati Uniti anche in altri Paesi del mondo come
l'Italia e il Brasile. Il successo del personaggio è tale da farlo
diventare testimonial di molte iniziative in varie parti del mondo e
oggetto anche di un diffuso merchandising.
È stato definito «l'antieroe per
eccellenza, l'incarnazione dell'uomo medio moderno, con le sue
frustrazioni, i suoi problemi, le sue nevrosi».
Biografia del
personaggio
È un papero bianco con becco e piedi
arancioni. Solitamente indossa una blusa e un berretto da marinaio.
Secondo l'albero genealogico ideato da Don Rosa in base alle
indicazioni contenute nelle storie a fumetti di Carl Barks è figlio
di Ortensia de' Paperoni (sorella di Paperon de' Paperoni) e
Quackmore Duck (figlio di Nonna Papera). Ha una sorella gemella,
Della Duck, madre di Qui, Quo, Qua.
La prima apparizione del
personaggio risale al 1934 nel cortometraggio La gallinella saggia
diretto da Wilfred Jackson nel quale Paperino è il vicepresidente
del Circolo dei pigri che ha come presidente Meo Porcello. I due si
riveleranno degli inguaribili scansafatiche.
Storia editoriale
L'esordio del personaggio nei fumetti
risale al 16 settembre 1934 nella serie settimanale a fumetti delle
Silly Symphony con una riduzione del suo esordio cinematografico The
Wise Little Hen, nota in Italia come I due fannulloni o Paperino e la
Gallinella Saggia, sceneggiata da Ted Osborne e disegnata da Al
Taliaferro.
Nel 1935 Paperino poi debutta nelle
strisce giornaliere di Topolino disegnate da Floyd Gottfredson
che, alla ricerca di una spalla
per Topolino, mette insieme i due personaggi in storie come Topolino
e il mistero dei cappotti, o, insieme a Pippo, nelle storie Topolino
giornalista e Topolino nella casa dei fantasmi. Il successo di
Paperino
e la contemporanea crescita come
personaggio di Pippo, però, contribuiscono alla separazione tra i
due e alla creazione delle due linee principali dei personaggi
Disney, i personaggi di Paperopoli e quelli di Topolinia, e il
personaggio diviene protagonista di una propria serie di strisce a
fumetti e tavole domenicali con gli adattamenti a fumetti dei
cortometraggi animati. Queste prime strisce, prevalentemente comiche
e auto-conclusive, vennero sceneggiate da Ted Osborne e disegnate da
Al Taliaferro. Il 30 agosto 1936 le tavole domenicali delle Silly
Symphonies cambiano nome prima in Silly Symphony featuring Donald
Duck e poi, dal 22 agosto 1937, in Donald Duck e verranno pubblicate
fino al 5 dicembre 1937, sempre disegnate da Taliaferro
che insieme con lo sceneggiatore
Bob Karp darà poi vita dal 7 febbraio 1938 a una nuova serie di
strisce giornaliere. A parte rare eccezioni, più che altro ispirate
ai cortometraggi con Paperino protagonista, la nuova striscia
quotidiana si compone di sequenze auto-conclusive, nelle quali
vengono sviluppate gag ideate da sceneggiatori provenienti
dall'animazione come Homer Grightman e Roy Williams che si alternano
fino a quando Bob Karp non ne diventa sceneggiatore fisso
occupandosene fino alla morte nel 1975. Il 10 dicembre del 1939
ritorna poi la tavola domenicale Donald Duck sempre disegnate da
Taliaferro con l'aiuto di inchiostratori come Bill Wright, Karl
Karpé, Dick Moores, George Waiss. Da lì in poi il personaggio
continuerà la sua scalata al successo. Lo stesso Taliaferro ne è
artefice e protagonista, disegnandone le strisce giornaliere fino al
18 gennaio 1969, appena due settimane prima della sua morte.
Taliaferro introdurrà nelle storie a
strisce nuovi comprimari: il 17 ottobre del 1937 fanno il loro
esordio i tre nipoti di Paperino, Qui, Quo e Qua (Huey, Dewey,
Louie), che ebbero talmente successo che poco dopo apparvero anche
nei cortometraggi di Paperino. Seguiranno poi il cugino Ciccio (9
maggio 1938), la fidanzata Paperina (4 maggio 1940) e il professor
Pico de Paperis (24 settembre 1961). Fa una fugace apparizione anche
lo zio Paperone nel periodo febbraio-marzo 1951, per poi tornare in
pianta stabile nel gennaio 1960. Taliaferro crea poi, insieme a Karp,
la nonna di Paperino (27 settembre 1943), quindi il sanbernardo
Bolivar (17 marzo 1938) e la 313, l'automobile di Paperino (1º
luglio 1938). Inoltre Taliaferro inserisce nelle storie gli inside
joke, ovvero riferimenti personali o ad altri autori: Nonna Papera
era ispirata alla suocera e inoltre, ogni anno, per trentatré anni,
inserisce un cuore con i nomi Al e Lucy, sua moglie, nel giorno del
loro anniversario o arrivando addirittura a inserire il proprio
numero di telefono: scelta infelice visto il gran numero di chiamate
ricevute, che lo costringono a cambiarlo
Comic book
L'esordio negli albi a fumetti avviene
nel 1942 con la storia "Donald Duck Finds Pirate Gold"
realizzata da Carl Barks e Jack Hannah. Barks ne realizzerà molte
altre fino al 1966 alternandosi con autori come Tony Strobl, Paul
Murry, Jack Bradbury. Più recentemente sono degni di nota autori
come Don Rosa e William Van Horn.
Il Paperino statunitense, comunque, è
un papero sì sfortunato, come nelle storie italiane, ma unisce un
certo carattere arraffone e un po' scansafatiche, caratteristica che
poi manterrà in Italia anche dopo l'avvento di Carl Barks, grazie ai
testi di Guido Martina. Questa visione del personaggio è coerente
con il clima da economia di guerra esistente all'epoca.[senza fonte]
Paperino fu inoltre, come molti altri personaggi dei fumetti
dell'epoca[senza fonte], utilizzato per la propaganda anti-nazista e
anti-fascista (ad esempio in Der Fuehrer's Face e The Spirit of '43).
La differenza con il papero dei nostri giorni è enorme.
La stella di Paperino
sulla Hollywood Walk of Fame
Con Carl Barks si ha la crescita del
personaggio e i successivi approfondimenti nel carattere. Agli inizi
della sua carriera Barks realizza una gag nel corto Modern Inventions
dove una macchina-barbiere rade il fondoschiena di Paperino,
scambiandolo per la sua testa, iniziando una lunga collaborazione con
Jack Hannah col quale prima fa esordire Qui, Quo e Qua nel corto I
nipoti di Paperino e poi realizzando la sua prima storia a fumetti,
Paperino e l'oro del pirata, che è anche la prima storia avventurosa
mai scritta con Paperino protagonista negli Stati Uniti.
La creatività di Barks porta la
Western Publishing, editore dei fumetti Disney, a pubblicarne i
lavori nella collana Walt Disney's Comics and Stories, dove realizza
storie di vita quotidiana di non più di dieci tavole, e Four Color,
dove realizza storie di ampio respiro che contribuiranno a porre le
basi per il Paperino avventuroso che, negli anni successivi, andrà a
caccia di tesori accompagnando lo zio Paperone. Del primo gruppo si
ricordano Paperino nel tempo che fu!, dove Paperino e nipoti fanno un
viaggio nella California del 1848, in quelle del secondo abbiamo
Paperino e il mistero degli Incas, una storia che porterà i paperi a
Testaquadra, una città dove tutto è quadrato e le cose rotonde sono
vietate, a parte la bussola del professor Sentimento Cuorcontento di
Sacramento (California), conservata come cimelio nel museo locale
oppure Paperino sceriffo di Valmitraglia nella quale il personaggio
entra a contatto anche con il vecchio west americano, o Paperino e
l'anello della mummia ambientata nell'Egitto, o i misteri dell'Africa
Nera ambientazione di storie come Paperino e il feticcio, Paperino
nell'Africa più nera e Paperino e la valle proibita.
Oltre alle avventure in giro per il
mondo Barks impegna il personaggio in gag dove è impegnato in molti
lavori spesso improbabili (p.e., accordatore di campanelli,
propagandista di farina, venditore di frullini, incantatore di
serpenti) tutti destinati al fallimento. L'unico lavoro "permanente"
è quello di lucidatore di monete al servizio di Paperone pagato «30
centesimi di dollaro all'ora» nonostante l'inflazione.
L'ampia mole di storie e di parenti
creata da Barks gli suggerisce, nel corso degli anni cinquanta, di
realizzare un albero genealogico a suo uso e consumo, dal quale anni
dopo il disegnatore Don Rosa trarrà ispirazione per realizzare
l'albero genealogico dei paperi, dal quale risulta che Paperino è il
figlio di Quackmore Duck, uno dei figli di Nonna Papera, e di
Ortensia de' Paperoni, sorella dello zio Paperone, nonché fratello
gemello di Della Duck, la madre di Qui, Quo e Qua.
Don Rosa
Don Rosa è autore di una originale
analisi e contestualizzazione dell'anima pigra e trascurata del
personaggio con lo spirito avventuroso delle opere di Barks: Paperino
viene presentato nella Saga di Paperon de' Paperoni come un uomo
qualunque incapace di comprendere l'amore dello zio per il denaro che
scambia per avidità e dichiarandogli spesso che le sue avventure
sono frutto di millanteria, ma è anche carico di amore paterno verso
i nipotini e di slanci avventurosi che lo spingono ad accettare i
molteplici lavori e ad accompagnare lo zio Paperone nelle sue
avventure. Questi tratti, secondo Don Rosa, gli hanno consentito di
guadagnare il rispetto dello zio, il quale comunque preferisce
mostrarsi rigido e inflessibile.
La traduzione italiana della Saga di
Don Rosa introduce un elemento giustificativo a posteriori di una
licenza narrativa relativa al nome completo Paolino Paperino: in un
dialogo tra il padre Quackmore e la madre Ortensia, il primo propone
"Paolino" come nome per un loro futuro figlio, ma Ortensia
protesta con veemenza ritenendolo un nome stupido. È pertanto
possibile ipotizzare che la preferenza di Paperino nel non usare mai
il suo nome derivi dalle preferenze materne.
Altri autori
La tradizione avventurosa viene ripresa
da artisti come Don Rosa, Romano Scarpa, Carlo Gentina, quella
domestica vede esponenti in Fabio Michelini, Tony Strobl, Vic
Lockman.
Edizioni estere
In Inghilterra il personaggio esordì
sulla testata Mickey Mouse Weekly in storie realizzate da William A.
Ward dal 1937 al 1940, in Argentina negli anni cinquanta è disegnato
da Luis Destuet, in Brasile da autori come Carlos Herrero, Sergio
Liani e Irineu Soares Rodrigues, in Olanda dal 1974 in poi da autori
come Daan Jippes, Fred Milton e poi Ben Verhagen, Mau Heymans e altri
che crearono storie sul modello barksiano. In Danimarca il gruppo
Egmont produce storie illustrate da Vicar, Branca, Rosa, Rota, Van
Horn, Korhonen e altri artisti di varie nazioni.
Edizione italiana
In Italia il personaggio appare per la
prima volta in un supplemento del settimanale Topolino edito dalla
Casa Editrice Nerbini nel 1935 e successivamente, con il passaggio
dei diritti alla Mondadori, guadagna una testata propria con il
settimanale Paperino nel 1937 edito dalla A.P.I. e successivamente
inizia ad apparire su tutte le testate Mondadori che pubblicano
materiale Disney.
Le prime storie realizzate in
Italia apparvero tra il 1937 e il 1940 nel settimanale Paperino
realizzate da Federico Pedrocchi, coadiuvato talvolta da altri autori
come Nino Pagot, nel quale il personaggio era protagonista di storie
lunghe e avventurose molto prima che questo avenisse negli Stati
Uniti dove all'epoca le strisce a fumetti di Al Taliaferro erano
sostanzialmente auto-conclusive e si dovrà aspettare Carl Barks nel
1942 per averne di equivalenti. Oltre che in Italia anche in
Inghilterra c'erano già stati dei tentativi di storie a più ampio
respiro con Paperino protagonista, realizzati da William A. Ward, che
vedevano Paperino in compagnia prima di Donna Duck (un'antesignana di
Paperina, dalle origini messicane) e poi del marinaio Mac, un
personaggio presto dimenticato. In quegli anni era abbastanza
semplice introdurre nuovi personaggi per le storie di Paperino, vista
l'assoluta mancanza di comprimari. Ma quasi nessuno dei personaggi
introdotti da Pedrocchi sopravvisse al suo autore.
Col gli anni decine di altri autori
italiani si occuparono del personaggio a cominciare da Luciano
Bottaro, Giovan Battista Carpi e Romano Scarpa e successivamente
Giorgio Cavazzano, Massimo De Vita e Marco Rota.
Caratterizzazione del
personaggio in Italia
Il personaggio è perseguitato dalla
sfortuna; vive a Paperopoli in una villetta a due piani di proprietà
del ricco zio Paperone con i tre nipotini Qui Quo Qua (affidatigli da
sua sorella Della). Nel suo giardino, tra due alberi è appesa
un'amaca che insieme al divano nel salotto sono i luoghi deputati ai
suoi sonnellini pomeridiani. Spesso al verde, guida una sgangherata
automobile targata 313, le cui origini sono diverse da quelle narrate
nelle strisce di Al Taliaferro. Sempre pieno di debiti e in continua
fuga da orde di creditori, non ha un impiego fisso anche se spesso
svolge lavori precari oppure stravaganti. Ogni tanto compare in veste
di giornalista al Papersera, il quotidiano di Paperopoli. Paperino è
però ritratto anche come un ottimo cuoco; sono famose le sue
frittelle di cui lo zio Paperone riesce a sentire il profumo dal
deposito. È in perenne rivalità con il cugino Gastone Paperone
(Bambo nei primi numeri di Topolino), che al contrario di lui è
sfacciatamente fortunato. È fidanzato con Paperina anche se questa
spesso sembra cedere alle richieste di appuntamenti di Gastone (con,
normalmente, il solo scopo di farlo ingelosire e/o smuoverlo dalla
sua inerzia). Si trova spesso nei guai a causa del cugino Paperoga,
ancora più maldestro di lui. Paperone sfrutta il cronico stato
debitorio di Paperino per costringerlo a lavori massacranti nel
deposito o per farlo partecipare a pericolose spedizioni alla ricerca
di tesori in giro per il mondo. Durante queste avventure capita che
Paperino suggerisca strategie e consigli allo zio che spesso si
rivelano sbagliati (oppure sono mal ascoltati) causando ingenti danni
a Paperone che incolpa perciò il nipote del fallimento dell'impresa
e di solito la storia si conclude con l'inseguimento del nipote per
"spiumarlo vivo". Altre volte Paperone lo inganna
promettendogli una parte del guadagno che poi non gli corrisponde
grazie a clausole contrattuali o a frasi ambigue che lo sollevano
dall'impegno; in quest'ultimo caso il finale può capovolgersi con
Paperino che insegue lo zio truffatore.
Negli anni, basandosi sulla tradizione
di autori come Guido Martina, Abramo Barosso, Rodolfo Cimino, gli
autori italiani hanno sviluppato una storyline differente da quella
barksiana. Esempio di tale sviluppo (ancora oggi presente nelle
storie del già citato Cimino, in alcune storie scritte da Nino
Russo, nella serie Paperino Paperotto) è Buon compleanno Paperino,
scritta e disegnata nel 1984 da Marco Rota, che presenta una
biografia nella quale Paperino orfano, appena uscito dall'uovo,
trovato da Paperone e da Nonna Papera (i quali successivamente
scopriranno che è effettivamente imparentato con loro). Vive nella
fattoria di quest'ultima per molti anni, per poi trasferirsi a
Paperopoli.
La sfortuna di Paperino è proverbiale
e nella storia Paperin Meschino (parodia del Guerin Meschino)
sceneggiata da Guido Martina e disegnata da Pier Lorenzo De Vita ne
viene fornita una delle molteplici spiegazioni: nel XV secolo una
strega aveva maledetto Paperin, avo di Paperino, e tutti i suoi
discendenti per mille anni. Di conseguenza Paperino e i suoi
discendenti smetteranno di essere perseguitati dalla sfortuna nel
2400 circa.
Alter ego
Paperinik/Pikappa: Guido Martina
cala Paperino in un'atmosfera noir fornendogli l'identità segreta di
Paperinik, eroe mascherato nato nel 1969. Paperino viene dipinto come
non solo scansafatiche ma addirittura dai discutibili principi
morali: maltratta i nipotini, non esita a prendere a calci un
cucciolo indifeso di cagnolino e non si fa scrupolo di ingannare e
derubare l'amico Archimede Pitagorico e lo zio Paperone facendone
incolpare un innocente Gastone. Anche per il linguaggio utilizzato
nelle sue storie alcune sceneggiature di Martina vennero modificate
dopo la loro prima pubblicazione. Negli anni novanta l'alter ego
mascherato di Paperino subirà un'evoluzione tecnologica e dai toni
fantascientifici che sarà protagonista della saga di PK dai toni più
adulti e maturi delle storie classiche.
DoubleDuck/DiDi:
nel 2007 dal lavoro di Fausto
Vitaliano è nato anche un filone alternativo all'agente Qu-Qu 7, la
saga di DoubleDuck. Paperino questa volta non è più al soldo dello
Zione, pronto a difendere la sua futura eredità, ma un vero agente
segreto alle dipendenze dell'Agenzia, una misteriosa organizzazione
di spionaggio para-governativa che ha il compito di debellare tutte
le minacce che mettono a rischio la sicurezza della nazione.
Qu-Qu 7:
oltre a questa Paperino ha
un'altra identità segreta: l'agente segreto della P.I.A. (Qu-Qu 7,
che vuol dire Agente Quasi Qualificato 7).
Paperino Paperotto/PP8:
nel 1999 debutta il personaggio
Paperino Paperotto, che non è altro che Paperino da giovane.
Paperotto vive a Quack Town nella fattoria di Nonna Papera. Tenero,
simpatico, combinaguai, furbo e ingegnoso, Paperotto forma insieme ai
compagni di scuola Louis Cromb, Millicent, Tom e Betty Lou, un gruppo
vivace di amici. Tra il 2006 e il 2007 questa versione di Paperino è
stata titolare di una testata dedicata chiamata PP8 - Paperino
Paperotto, in cui il bambino è a capo della squadra chiamata S.O.S.,
cioè Sopravvivenza Oppressione Scolastica, sotto nome in codice come
l'Agente PP8. Da notare che Paperotto non è ancora sfortunato come
Paperino.
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