giovedì 27 giugno 2019

Paperino

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Paolino Paperino (Donald Fauntleroy Duck), più noto come Paperino, è un personaggio dei cartoni animati e dei fumetti della Disney. Ha esordito nel cortometraggio La gallinella saggia del 1934 e nello stesso anno nei fumetti della serie Sinfonie allegre e, da allora, è stato protagonista di molti altri cortometraggi e di innumerevoli storie a fumetti realizzate oltre che negli Stati Uniti anche in altri Paesi del mondo come l'Italia e il Brasile. Il successo del personaggio è tale da farlo diventare testimonial di molte iniziative in varie parti del mondo e oggetto anche di un diffuso merchandising.
È stato definito «l'antieroe per eccellenza, l'incarnazione dell'uomo medio moderno, con le sue frustrazioni, i suoi problemi, le sue nevrosi».

Biografia del personaggio
È un papero bianco con becco e piedi arancioni. Solitamente indossa una blusa e un berretto da marinaio. Secondo l'albero genealogico ideato da Don Rosa in base alle indicazioni contenute nelle storie a fumetti di Carl Barks è figlio di Ortensia de' Paperoni (sorella di Paperon de' Paperoni) e Quackmore Duck (figlio di Nonna Papera). Ha una sorella gemella, Della Duck, madre di Qui, Quo, Qua. La prima apparizione del personaggio risale al 1934 nel cortometraggio La gallinella saggia diretto da Wilfred Jackson nel quale Paperino è il vicepresidente del Circolo dei pigri che ha come presidente Meo Porcello. I due si riveleranno degli inguaribili scansafatiche.

Storia editoriale
L'esordio del personaggio nei fumetti risale al 16 settembre 1934 nella serie settimanale a fumetti delle Silly Symphony con una riduzione del suo esordio cinematografico The Wise Little Hen, nota in Italia come I due fannulloni o Paperino e la Gallinella Saggia, sceneggiata da Ted Osborne e disegnata da Al Taliaferro.
Nel 1935 Paperino poi debutta nelle strisce giornaliere di Topolino disegnate da Floyd Gottfredson che, alla ricerca di una spalla per Topolino, mette insieme i due personaggi in storie come Topolino e il mistero dei cappotti, o, insieme a Pippo, nelle storie Topolino giornalista e Topolino nella casa dei fantasmi. Il successo di Paperino e la contemporanea crescita come personaggio di Pippo, però, contribuiscono alla separazione tra i due e alla creazione delle due linee principali dei personaggi Disney, i personaggi di Paperopoli e quelli di Topolinia, e il personaggio diviene protagonista di una propria serie di strisce a fumetti e tavole domenicali con gli adattamenti a fumetti dei cortometraggi animati. Queste prime strisce, prevalentemente comiche e auto-conclusive, vennero sceneggiate da Ted Osborne e disegnate da Al Taliaferro. Il 30 agosto 1936 le tavole domenicali delle Silly Symphonies cambiano nome prima in Silly Symphony featuring Donald Duck e poi, dal 22 agosto 1937, in Donald Duck e verranno pubblicate fino al 5 dicembre 1937, sempre disegnate da Taliaferro che insieme con lo sceneggiatore Bob Karp darà poi vita dal 7 febbraio 1938 a una nuova serie di strisce giornaliere. A parte rare eccezioni, più che altro ispirate ai cortometraggi con Paperino protagonista, la nuova striscia quotidiana si compone di sequenze auto-conclusive, nelle quali vengono sviluppate gag ideate da sceneggiatori provenienti dall'animazione come Homer Grightman e Roy Williams che si alternano fino a quando Bob Karp non ne diventa sceneggiatore fisso occupandosene fino alla morte nel 1975. Il 10 dicembre del 1939 ritorna poi la tavola domenicale Donald Duck sempre disegnate da Taliaferro con l'aiuto di inchiostratori come Bill Wright, Karl Karpé, Dick Moores, George Waiss. Da lì in poi il personaggio continuerà la sua scalata al successo. Lo stesso Taliaferro ne è artefice e protagonista, disegnandone le strisce giornaliere fino al 18 gennaio 1969, appena due settimane prima della sua morte.
Taliaferro introdurrà nelle storie a strisce nuovi comprimari: il 17 ottobre del 1937 fanno il loro esordio i tre nipoti di Paperino, Qui, Quo e Qua (Huey, Dewey, Louie), che ebbero talmente successo che poco dopo apparvero anche nei cortometraggi di Paperino. Seguiranno poi il cugino Ciccio (9 maggio 1938), la fidanzata Paperina (4 maggio 1940) e il professor Pico de Paperis (24 settembre 1961). Fa una fugace apparizione anche lo zio Paperone nel periodo febbraio-marzo 1951, per poi tornare in pianta stabile nel gennaio 1960. Taliaferro crea poi, insieme a Karp, la nonna di Paperino (27 settembre 1943), quindi il sanbernardo Bolivar (17 marzo 1938) e la 313, l'automobile di Paperino (1º luglio 1938). Inoltre Taliaferro inserisce nelle storie gli inside joke, ovvero riferimenti personali o ad altri autori: Nonna Papera era ispirata alla suocera e inoltre, ogni anno, per trentatré anni, inserisce un cuore con i nomi Al e Lucy, sua moglie, nel giorno del loro anniversario o arrivando addirittura a inserire il proprio numero di telefono: scelta infelice visto il gran numero di chiamate ricevute, che lo costringono a cambiarlo

Comic book
L'esordio negli albi a fumetti avviene nel 1942 con la storia "Donald Duck Finds Pirate Gold" realizzata da Carl Barks e Jack Hannah. Barks ne realizzerà molte altre fino al 1966 alternandosi con autori come Tony Strobl, Paul Murry, Jack Bradbury. Più recentemente sono degni di nota autori come Don Rosa e William Van Horn.
Il Paperino statunitense, comunque, è un papero sì sfortunato, come nelle storie italiane, ma unisce un certo carattere arraffone e un po' scansafatiche, caratteristica che poi manterrà in Italia anche dopo l'avvento di Carl Barks, grazie ai testi di Guido Martina. Questa visione del personaggio è coerente con il clima da economia di guerra esistente all'epoca.[senza fonte] Paperino fu inoltre, come molti altri personaggi dei fumetti dell'epoca[senza fonte], utilizzato per la propaganda anti-nazista e anti-fascista (ad esempio in Der Fuehrer's Face e The Spirit of '43). La differenza con il papero dei nostri giorni è enorme.

La stella di Paperino sulla Hollywood Walk of Fame
Con Carl Barks si ha la crescita del personaggio e i successivi approfondimenti nel carattere. Agli inizi della sua carriera Barks realizza una gag nel corto Modern Inventions dove una macchina-barbiere rade il fondoschiena di Paperino, scambiandolo per la sua testa, iniziando una lunga collaborazione con Jack Hannah col quale prima fa esordire Qui, Quo e Qua nel corto I nipoti di Paperino e poi realizzando la sua prima storia a fumetti, Paperino e l'oro del pirata, che è anche la prima storia avventurosa mai scritta con Paperino protagonista negli Stati Uniti.
La creatività di Barks porta la Western Publishing, editore dei fumetti Disney, a pubblicarne i lavori nella collana Walt Disney's Comics and Stories, dove realizza storie di vita quotidiana di non più di dieci tavole, e Four Color, dove realizza storie di ampio respiro che contribuiranno a porre le basi per il Paperino avventuroso che, negli anni successivi, andrà a caccia di tesori accompagnando lo zio Paperone. Del primo gruppo si ricordano Paperino nel tempo che fu!, dove Paperino e nipoti fanno un viaggio nella California del 1848, in quelle del secondo abbiamo Paperino e il mistero degli Incas, una storia che porterà i paperi a Testaquadra, una città dove tutto è quadrato e le cose rotonde sono vietate, a parte la bussola del professor Sentimento Cuorcontento di Sacramento (California), conservata come cimelio nel museo locale oppure Paperino sceriffo di Valmitraglia nella quale il personaggio entra a contatto anche con il vecchio west americano, o Paperino e l'anello della mummia ambientata nell'Egitto, o i misteri dell'Africa Nera ambientazione di storie come Paperino e il feticcio, Paperino nell'Africa più nera e Paperino e la valle proibita.
Oltre alle avventure in giro per il mondo Barks impegna il personaggio in gag dove è impegnato in molti lavori spesso improbabili (p.e., accordatore di campanelli, propagandista di farina, venditore di frullini, incantatore di serpenti) tutti destinati al fallimento. L'unico lavoro "permanente" è quello di lucidatore di monete al servizio di Paperone pagato «30 centesimi di dollaro all'ora» nonostante l'inflazione.
L'ampia mole di storie e di parenti creata da Barks gli suggerisce, nel corso degli anni cinquanta, di realizzare un albero genealogico a suo uso e consumo, dal quale anni dopo il disegnatore Don Rosa trarrà ispirazione per realizzare l'albero genealogico dei paperi, dal quale risulta che Paperino è il figlio di Quackmore Duck, uno dei figli di Nonna Papera, e di Ortensia de' Paperoni, sorella dello zio Paperone, nonché fratello gemello di Della Duck, la madre di Qui, Quo e Qua.

Don Rosa
Don Rosa è autore di una originale analisi e contestualizzazione dell'anima pigra e trascurata del personaggio con lo spirito avventuroso delle opere di Barks: Paperino viene presentato nella Saga di Paperon de' Paperoni come un uomo qualunque incapace di comprendere l'amore dello zio per il denaro che scambia per avidità e dichiarandogli spesso che le sue avventure sono frutto di millanteria, ma è anche carico di amore paterno verso i nipotini e di slanci avventurosi che lo spingono ad accettare i molteplici lavori e ad accompagnare lo zio Paperone nelle sue avventure. Questi tratti, secondo Don Rosa, gli hanno consentito di guadagnare il rispetto dello zio, il quale comunque preferisce mostrarsi rigido e inflessibile.
La traduzione italiana della Saga di Don Rosa introduce un elemento giustificativo a posteriori di una licenza narrativa relativa al nome completo Paolino Paperino: in un dialogo tra il padre Quackmore e la madre Ortensia, il primo propone "Paolino" come nome per un loro futuro figlio, ma Ortensia protesta con veemenza ritenendolo un nome stupido. È pertanto possibile ipotizzare che la preferenza di Paperino nel non usare mai il suo nome derivi dalle preferenze materne.

Altri autori
La tradizione avventurosa viene ripresa da artisti come Don Rosa, Romano Scarpa, Carlo Gentina, quella domestica vede esponenti in Fabio Michelini, Tony Strobl, Vic Lockman.

Edizioni estere
In Inghilterra il personaggio esordì sulla testata Mickey Mouse Weekly in storie realizzate da William A. Ward dal 1937 al 1940, in Argentina negli anni cinquanta è disegnato da Luis Destuet, in Brasile da autori come Carlos Herrero, Sergio Liani e Irineu Soares Rodrigues, in Olanda dal 1974 in poi da autori come Daan Jippes, Fred Milton e poi Ben Verhagen, Mau Heymans e altri che crearono storie sul modello barksiano. In Danimarca il gruppo Egmont produce storie illustrate da Vicar, Branca, Rosa, Rota, Van Horn, Korhonen e altri artisti di varie nazioni.

Edizione italiana
In Italia il personaggio appare per la prima volta in un supplemento del settimanale Topolino edito dalla Casa Editrice Nerbini nel 1935 e successivamente, con il passaggio dei diritti alla Mondadori, guadagna una testata propria con il settimanale Paperino nel 1937 edito dalla A.P.I. e successivamente inizia ad apparire su tutte le testate Mondadori che pubblicano materiale Disney. Le prime storie realizzate in Italia apparvero tra il 1937 e il 1940 nel settimanale Paperino realizzate da Federico Pedrocchi, coadiuvato talvolta da altri autori come Nino Pagot, nel quale il personaggio era protagonista di storie lunghe e avventurose molto prima che questo avenisse negli Stati Uniti dove all'epoca le strisce a fumetti di Al Taliaferro erano sostanzialmente auto-conclusive e si dovrà aspettare Carl Barks nel 1942 per averne di equivalenti. Oltre che in Italia anche in Inghilterra c'erano già stati dei tentativi di storie a più ampio respiro con Paperino protagonista, realizzati da William A. Ward, che vedevano Paperino in compagnia prima di Donna Duck (un'antesignana di Paperina, dalle origini messicane) e poi del marinaio Mac, un personaggio presto dimenticato. In quegli anni era abbastanza semplice introdurre nuovi personaggi per le storie di Paperino, vista l'assoluta mancanza di comprimari. Ma quasi nessuno dei personaggi introdotti da Pedrocchi sopravvisse al suo autore.
Col gli anni decine di altri autori italiani si occuparono del personaggio a cominciare da Luciano Bottaro, Giovan Battista Carpi e Romano Scarpa e successivamente Giorgio Cavazzano, Massimo De Vita e Marco Rota.

Caratterizzazione del personaggio in Italia
Il personaggio è perseguitato dalla sfortuna; vive a Paperopoli in una villetta a due piani di proprietà del ricco zio Paperone con i tre nipotini Qui Quo Qua (affidatigli da sua sorella Della). Nel suo giardino, tra due alberi è appesa un'amaca che insieme al divano nel salotto sono i luoghi deputati ai suoi sonnellini pomeridiani. Spesso al verde, guida una sgangherata automobile targata 313, le cui origini sono diverse da quelle narrate nelle strisce di Al Taliaferro. Sempre pieno di debiti e in continua fuga da orde di creditori, non ha un impiego fisso anche se spesso svolge lavori precari oppure stravaganti. Ogni tanto compare in veste di giornalista al Papersera, il quotidiano di Paperopoli. Paperino è però ritratto anche come un ottimo cuoco; sono famose le sue frittelle di cui lo zio Paperone riesce a sentire il profumo dal deposito. È in perenne rivalità con il cugino Gastone Paperone (Bambo nei primi numeri di Topolino), che al contrario di lui è sfacciatamente fortunato. È fidanzato con Paperina anche se questa spesso sembra cedere alle richieste di appuntamenti di Gastone (con, normalmente, il solo scopo di farlo ingelosire e/o smuoverlo dalla sua inerzia). Si trova spesso nei guai a causa del cugino Paperoga, ancora più maldestro di lui. Paperone sfrutta il cronico stato debitorio di Paperino per costringerlo a lavori massacranti nel deposito o per farlo partecipare a pericolose spedizioni alla ricerca di tesori in giro per il mondo. Durante queste avventure capita che Paperino suggerisca strategie e consigli allo zio che spesso si rivelano sbagliati (oppure sono mal ascoltati) causando ingenti danni a Paperone che incolpa perciò il nipote del fallimento dell'impresa e di solito la storia si conclude con l'inseguimento del nipote per "spiumarlo vivo". Altre volte Paperone lo inganna promettendogli una parte del guadagno che poi non gli corrisponde grazie a clausole contrattuali o a frasi ambigue che lo sollevano dall'impegno; in quest'ultimo caso il finale può capovolgersi con Paperino che insegue lo zio truffatore.
Negli anni, basandosi sulla tradizione di autori come Guido Martina, Abramo Barosso, Rodolfo Cimino, gli autori italiani hanno sviluppato una storyline differente da quella barksiana. Esempio di tale sviluppo (ancora oggi presente nelle storie del già citato Cimino, in alcune storie scritte da Nino Russo, nella serie Paperino Paperotto) è Buon compleanno Paperino, scritta e disegnata nel 1984 da Marco Rota, che presenta una biografia nella quale Paperino orfano, appena uscito dall'uovo, trovato da Paperone e da Nonna Papera (i quali successivamente scopriranno che è effettivamente imparentato con loro). Vive nella fattoria di quest'ultima per molti anni, per poi trasferirsi a Paperopoli.
La sfortuna di Paperino è proverbiale e nella storia Paperin Meschino (parodia del Guerin Meschino) sceneggiata da Guido Martina e disegnata da Pier Lorenzo De Vita ne viene fornita una delle molteplici spiegazioni: nel XV secolo una strega aveva maledetto Paperin, avo di Paperino, e tutti i suoi discendenti per mille anni. Di conseguenza Paperino e i suoi discendenti smetteranno di essere perseguitati dalla sfortuna nel 2400 circa.

Alter ego
Paperinik/Pikappa: Guido Martina cala Paperino in un'atmosfera noir fornendogli l'identità segreta di Paperinik, eroe mascherato nato nel 1969. Paperino viene dipinto come non solo scansafatiche ma addirittura dai discutibili principi morali: maltratta i nipotini, non esita a prendere a calci un cucciolo indifeso di cagnolino e non si fa scrupolo di ingannare e derubare l'amico Archimede Pitagorico e lo zio Paperone facendone incolpare un innocente Gastone. Anche per il linguaggio utilizzato nelle sue storie alcune sceneggiature di Martina vennero modificate dopo la loro prima pubblicazione. Negli anni novanta l'alter ego mascherato di Paperino subirà un'evoluzione tecnologica e dai toni fantascientifici che sarà protagonista della saga di PK dai toni più adulti e maturi delle storie classiche.

DoubleDuck/DiDi: nel 2007 dal lavoro di Fausto Vitaliano è nato anche un filone alternativo all'agente Qu-Qu 7, la saga di DoubleDuck. Paperino questa volta non è più al soldo dello Zione, pronto a difendere la sua futura eredità, ma un vero agente segreto alle dipendenze dell'Agenzia, una misteriosa organizzazione di spionaggio para-governativa che ha il compito di debellare tutte le minacce che mettono a rischio la sicurezza della nazione.

Qu-Qu 7: oltre a questa Paperino ha un'altra identità segreta: l'agente segreto della P.I.A. (Qu-Qu 7, che vuol dire Agente Quasi Qualificato 7).

Paperino Paperotto/PP8: nel 1999 debutta il personaggio Paperino Paperotto, che non è altro che Paperino da giovane. Paperotto vive a Quack Town nella fattoria di Nonna Papera. Tenero, simpatico, combinaguai, furbo e ingegnoso, Paperotto forma insieme ai compagni di scuola Louis Cromb, Millicent, Tom e Betty Lou, un gruppo vivace di amici. Tra il 2006 e il 2007 questa versione di Paperino è stata titolare di una testata dedicata chiamata PP8 - Paperino Paperotto, in cui il bambino è a capo della squadra chiamata S.O.S., cioè Sopravvivenza Oppressione Scolastica, sotto nome in codice come l'Agente PP8. Da notare che Paperotto non è ancora sfortunato come Paperino.



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