Paperon de' Paperoni
(Scrooge McDuck), noto anche come
Paperone o zio Paperone
(Uncle Scrooge), è un personaggio
dei fumetti e dei cartoni animati della Disney, ideato da Carl Barks
nel 1947. È apparso come protagonista o comprimario in migliaia di
storie a fumetti realizzate in vari paesi del mondo
e in decine di cartoni animati. La
rivista Forbes lo pone nelle sue periodiche classifiche tra i
personaggi di fantasia più ricchi del mondo, attribuendogli un
patrimonio sino a 44 miliardi di dollari.
È uno dei personaggi Disney più amati
e di maggior successo al mondo, nonostante il suo carattere avaro,
ricalcato sul modello di Ebenezer Scrooge, avido protagonista del
Canto di Natale di Charles Dickens, ne abbia fatto alle origini un
personaggio tutt'altro che simpatico.
Imprenditore, finanziere, manager,
magnate e banchiere, dotato di uno spiccato senso per gli affari, è
definito «il papero più ricco del mondo», è lo zio di Paperino e
appare per la prima volta nella storia Il Natale di Paperino sul
Monte Orso (Christmas on Bear Mountain), pubblicata sul n. 178 di
Four Color.
Nella prima traduzione italiana della
sua storia d'esordio il nome del personaggio è stato tradotto in
Paperone de' Paperini;
inoltre in molte delle prime traduzioni il cognome del personaggio è
scritto "dei Paperoni", anche se ci si riferiva al
nome della sua famiglia come "Paperoni", senza il prefisso
"dei" (cosiddetta particella nobiliare).
«Eccomi qua, nella mia comoda dimora, aspettando che passi il
Natale! Bah! Che stupida festa, in cui tutti si vogliono bene! Ma
per me è diverso! Tutti mi odiano e io odio tutti! E tutti a
comprare regali… Pare che si divertano! Non mi sono mai
divertito, io!» |
(Paperone in Il Natale di Paperino sul Monte Orso) |
Barks si ispira a una figura ricorrente
nel cinema americano, quella dello zio ricco, adattandola alla
famiglia dei paperi, traendo ispirazione dalla striscia a fumetti The
Gumps, creata nel 1917 da Sidney Smith, dove al protagonista Andy si
affianca il ricchissimo zio australiano Uncle Bim. Il modello
dell'avaro è poi il personaggio di Ebenezer Scrooge tratto dal Canto
di Natale di Charles Dickens dal quale Barks prende anche il nome
battezzando il personaggio Scrooge McDuck.
Il personaggio degli esordi è identico
alla sua fonte di ispirazione letteraria, Ebenezer Scrooge: un
vecchio acido, misantropo e piegato dagli anni ma che già fa
intravedere un carattere dedito all'azione. Nella sua storia
d'esordio progetta infatti una trappola particolare per testare il
coraggio di suo nipote che invita insieme a Qui, Quo e Qua a passare
le feste natalizie nella sua baita di montagna e dove poi, a loro
insaputa, li raggiungerà travestito da orso. Nel frattempo i nipoti
se la dovranno vedere con una coppia di veri orsi; una serie di
circostanze convincerà Paperone che i suoi nipoti siano molto
coraggiosi spingendolo ad accordare loro quella fiducia che li
porterà in futuro ad affrontare insieme numerose avventure. Barks
era già da alcuni anni al lavoro per la Western Printing &
Lithographing co., la casa editrice che pubblicava le storie a
fumetti dei personaggi Disney, quando decise di crearne di nuovi;
Paperone è così solo il primo di una lunga serie di nuovi
personaggi grazie ai quali diverrà noto come l'Uomo dei Paperi. Da
allora Barks sviluppò il carattere dei paperi in maniera sempre più
approfondita e particolareggiata, dando loro spessore.
Attraverso le storie di Barks si
assiste poi alla progressiva caratterizzazione del personaggio e del
suo mondo. In Zio Paperone e la fattucchiera fa la sua comparsa
Amelia, la strega napoletana che cerca in tutti i modi di
impossessarsi della Numero Uno, prima moneta guadagnata da Paperone,
per realizzare un amuleto magico. Da allora inizia una lunga sfida
tra i due che periodicamente si rinnova sulle pagine delle varie
pubblicazioni Disney sparse per il mondo come Zio Paperone e la
cassaforte di cristallo, oltre che Zio Paperone in decini e destini,
di Don Rosa che racconta l'origine della moneta dopo aver narrato
nella Saga di Paperon de' Paperoni come era stata guadagnata.
In una storia di Barks, Zio Paperone e
le sette città di Cibola, ispirata alla leggenda delle città
lastricate d'oro cercate invano dai conquistadores spagnoli, i paperi
le trovano mentre erano nel deserto alla ricerca di punte di freccia
indiane. Si possono poi citare: Zio Paperone e il tesoro sottozero,
dove viene menzionata l'avveniristica sostanza per fare i gelati, il
bombastium; Paperon de' Paperoni e la Luna a 24 carati (1958) dove il
papero più ricco del mondo, in competizione con i Bassotti, uno
sceicco arabo e un miliardario texano, cerca di raggiungere un
satellite tutto d'oro che si trova poco oltre la Luna. Giunti sul
satellite si scopre che questo appartiene all'uomo più ricco di
Venere, che baratta il satellite per una manciata di terra, che i
paperi avevano portato a bordo per far stare più tranquillo
Paperino. Paperone, però, ha la sensazione di non aver fatto un buon
affare.
L'anno dopo i paperi sono ancora nello
spazio in Zio Paperone astronauta: Paperopoli è una vera e propria
città del domani, straboccante di astronavi e con una propria
stazione spaziale. Anche Paperone si dà all'esplorazione spaziale
scoprendo un mondo ricco di cibi freschi che però abbandona per
aiutare degli alieni. Altra storia fondamentale è Zio Paperone e il
torneo monetario, che introduce l'antagonista per antonomasia:
Cuordipietra Famedoro. In questa storia il miliardario di Paperopoli
e quello sudafricano ingaggiano una sfida per stabilire chi è il più
ricco dei due.
La ricchezza di Paperone viene resa
visivamente da Barks facendolo vivere in un edificio colmo di sacchi
di banconote e di monete d'oro. Questo edificio era inizialmente
l'ufficio direzionale di Paperone per poi evolversi fino a diventare
un enorme deposito di acciaio (Money Bin), di forma scatolare e
contenente tre ettari cubici di denaro.
Paperone è un papero con le stesse
dimensioni di Paperino, ha basette folte e degli occhiali da vista
perché la sua vista è stata danneggiata dal lavoro di minatore
nello Yukon. È dotato di grande forza fisica (vedi L'argonauta del
Fosso dell'Agonia Bianca). Vestito sempre nello stesso modo con una
finanziera vecchia e logora (inizialmente nera, poi blu o rossa con
risvolti di colore diverso a seconda delle versioni), una tuba a
cilindro per cappello e delle ghette (anche queste blu o rosse,
generalmente l'inverso della finanziera); si accompagna con un
bastone da passeggio (in fondo a questo c'è una punta di calamita
per monete per terra inventata da Archimede Pitagorico) che non gli
serve tanto per passeggiare quanto come strumento di difesa. Quando è
in tenuta da difesa del deposito porta a tracolla un vecchio
spingardino caricato a sale e un elmetto da Marine grigio.
Da bambino sempliciotto crescendo si è
trasformato in un papero brutale e col cuore di pietra, indurito da
una vita faticosa passata a lavorare e piena di fallimenti a causa di
furfanti di cui si era fidato. Pertanto non si fida mai di nessuno se
non occasionalmente dei parenti stretti, che comunque dovranno
faticare per ottenere la sua fiducia. Inoltre odia tutti coloro che
pretendono qualcosa da lui poiché per lui, che si è guadagnato ogni
centesimo col sudore della fronte, sarebbe come un insulto vedere
qualcuno arricchirsi senza fatica. Paperone detesta «quei fannulloni
che non sanno guadagnarsi da vivere», poiché egli stesso ha
sperimentato la povertà, la fame, ma senza mai arrendersi. Paperone
sa che deve il suo successo solo a se stesso e questo lo rende
orgoglioso di ciò che ha costruito al punto da perdere la testa
anche solo all'idea che qualcuno possa derubarlo del suo denaro, che
rappresenta per lui tutte le fatiche affrontate durante la vita,
soprattutto durante la sua difficilissima gioventù. Pertanto si
dimostra duro con chiunque anche se in poche occasioni dimostra di
essere generoso ma sempre di nascosto. Essendo poi il nipote Paperino
un fannullone, dimostra disprezzo per lui e lo dimostra in tante
storie nel quale lo prende a calci nel sedere buttandolo fuori dal
deposito.
Nelle storie di Don Rosa (Saga di
Paperon de' Paperoni e Una lettera da casa), con una interessante
inversione è Paperino che disprezza, sovente apertamente, Paperone
che in compenso continua a nutrire un grande affetto per lui:
nonostante Paperino sia di indole pigra rivede in lui e nei nipotini
la sua iniziale sete di avventura e di emozioni, provando sincera
ammirazione per come Paperino sia sempre riuscito a conquistare
l'affetto incondizionato dei tre nipotini Qui, Quo e Qua, ma
preferisce tacere tali sentimenti e lasciare che Paperino, cresciuto
nel ricordo di uno zio cinico, disincantato e solitario, provi
disprezzo per lui definendolo più volte un avido miliardario legato
più ai soldi che alle persone. Nonostante ciò comunque, proprio il
contatto coi suoi nipoti ha riacceso in lui l'amore per l'avventura e
abbattuto il muro di pietra eretto intorno al suo carattere: sia pur
restando volitivo e a tratti tirannico, il personaggio che emerge
dalle tavole finali della saga è nuovamente l'avventuroso papero di
Glasgow delle origini e che, pur incapace di grandi slanci di
affetto, cerca di trasmettere ai suoi nipoti l'amore per l'avventura
e la fiducia nelle capacità di costruire insieme un loro futuro.
Descrivendo il lato profondo di
Paperone, Giorgio Pezzin, autore italiano, scrive:
«Paperone è stato a lungo uno dei miei personaggi preferiti,
soprattutto all'inizio della mia attività. Forse perché ero un
po' squattrinato e quindi, frequentandolo, speravo mi restasse
attaccato qualche dollaro. Impossibile, direte voi... ma io so che
Paperone, in realtà, è più generoso di quanto si
pensi. Attaccato al denaro, è vero, ma non per taccagneria, quanto piuttosto con l'amore del collezionista che conosce ogni moneta una ad una e sa che dietro ad ognuna di esse c'è tanto lavoro e passione. Passione che lo ha fatto sempre pensare più lontano degli altri, e anche fatto agire con una certa "etica" negli affari.» |
(Giorgio Pezzin) |
Gli atteggiamenti di Paperone verso i
suoi parenti cambiano radicalmente nella serie televisiva Ducktales,
dove Paperone è stato reso meno taccagno e molto più affezionato ai
suoi nipotini Qui, Quo e Qua; infatti in alcuni episodi si può
notare Paperone rinunciare a tutto il suo patrimonio pur di difendere
i nipotini.
Tra il 1970 e il 1974 Barks realizza
numerose storie per la testata della Western Junior Woodchucks
(Giovani Marmotte). In diverse di queste storie, in cui vengono
trattati temi ambientalistici, Barks decide di impiegare il
personaggio nel ruolo di "cattivo". In diverse di queste
storie infatti riveste il ruolo del miliardario senza scrupoli
disposto a tutto per profitto e giustifica questa sua scelta in una
lettera, datata 11 dicembre 1969 e indirizzata al suo biografo Mike
Barrier:
«Nella storia che ho scritto a settembre [Peril of the Black
Forest, consegnata all'editore il 3 ottobre 1969] ho usato Zio
Paperone nel ruolo di cattivo. Faccio lo stesso in quella che sto
scrivendo [Whale of a Good Deed, consegnata all'editore il 1º
gennaio 1970]. Analizzando tutto quello che voi fan avete scritto
e detto, ho concluso che lo preferivate quando costituiva una
minaccia nelle storie dei Paperi. Quando poi è diventato l'eroe,
con un albo tutto suo [Uncle Scrooge], ho dovuto fare attenzione a
rappresentarlo in modo troppo malvagio.» |
Tuttavia, non sempre in queste storie
il personaggio è completamente negativo. Per esempio, nell'ultima
tavola di Peril of the Black Forest, Paperone si redime rinnegando la
propria decisione di distruggere la foresta dopo aver trascorso una
giornata a contatto con la natura ed essersi reso conto del
patrimonio che costituisce l'ambiente (tra l'altro il respirare
l'aria salubre della foresta lo aveva guarito dal raffreddore cronico
provocato dall'aria inquinata della città).
Paperone diventa un supereroe in un
episodio di DuckTales, "The Masked Mallard" (Il Papero
Mascherato), dove un giornalista da strapazzo mette in giro false
voci sul conto del personaggio per screditarlo. Paperone si trasforma
quindi nel Papero Mascherato, supereroe dalle fattezze molto simili a
Paperinik che combatte il crimine e decide poi di rivelare la sua
vera identità dopo un periodo di buone azioni per la cittadinanza,
così da rimettere in buona luce il suo nome.
Inizialmente Barks impiega il
personaggio nelle storie di Paperino pubblicate sulle testate Walt
Disney Comics and Stories e Donald Duck. Fra il 1947 e il 1952 il
personaggio viene progressivamente caratterizzato: l'abitudine di
tuffarsi nel denaro «come un pesce baleno», farci gallerie come una
talpa e gettarselo in testa, compare per la prima volta in Paperino
esattore (gennaio 1951) e fa la sua seconda apparizione in Paperino e
la pioggia d'oro (marzo 1952). In Zio Paperone e la ghiacciata di
dollari appare per la prima volta il deposito.
Il successo del personaggio spinge la
casa editrice Western a dedicargli un albo speciale di Four Color
Comics incaricando Barks di realizzarela prima avventura di ampio
respiro con il nuovo personaggio Disney: Zio Paperone e la disfida
dei dollari (1952). A questa storia dobbiamo una delle più
spettacolari quadruple del Maestro dell'Oregon. Dopo ulteriori due
numeri di prova di Four Color Comics dedicati al personaggio, la
Western decide di varare Uncle Scrooge, una testata dedicata
interamente a Paperone e la cui numerazione inizia dal n. 4, contando
retroattivamente anche i tre numeri di Four Color Comics.
In questa collana Barks svilupperà
un ciclo di storie dove i nipoti insieme ad altri personaggi
secondari agiscono in funzione del personaggio. Paperone conoscerà
nuovi antagonisti (Zio Paperone e la Banda Bassotti) e viene
introdotta la Numero Uno, una moneta da dieci centesimi di dollaro e
primo guadagno di Paperone da bambino lavorando come lustrascarpe a
Glasgow.
Nella primavera del 1952, Paperon de'
Paperoni è ormai una presenza ben consolidata negli albi
statunitensi. Oltre al suo creatore, anche altri artisti come Murry,
Moore, Thompson stanno lavorando sul papero più ricco del mondo.
Nello stesso anno il direttore di Topolino, Mario Gentilini, dopo
aver pubblicato alcune storie di Barks e altri autori americani,
chiede a Guido Martina, il suo sceneggiatore di punta, di iniziare a
inserire anche nelle storie italiane il personaggio di Paperone.
Martina lo fa esordire in Topolino nella valle dell'incanto,
disegnata da Rino Anzi e pubblicata sul n. 44 del 10 giugno 1952. In
questa storia fa il suo esordio un ricco e imponente maniero che sarà
presente, con alcune variazioni, nelle prime storie di Martina del
personaggio, e vi si mescolano i vari personaggi Disney, proprio come
succede anche negli USA, ma con la differenza che in Italia, prima
che in America, inizia a crearsi un'identità anche per la città di
Topolinia, che, almeno in Italia, nasce proprio in quell'anno.
Le due storie successive, Paperino e le
onorificenze e Le miniere di Re... Paperone, entrambe su testi di
Carlo Chendi e disegni di Luciano Bottaro, sono le prime storie
italiane del personaggio. Quest'ultima edita sugli Albi d'Oro n. 322
del luglio 1952, in formato comic book. Dopo Bottaro toccherà a
Scarpa che negli anni seguenti realizzerà storie come “Paperino e
la leggenda dello Scozzese Volante” (1957) e Paperino e la
Fondazione de’ Paperoni (1958). Da queste prime storie il
personaggio sarà destinato a evolvere, al pari della sua versione
americana, divenendo un modello anche per il resto del mondo.
In molte storie italiane (ma non solo),
specialmente in quelle di Guido Martina, Paperone è un affarista
cinico, senza scrupoli e machiavellico che pur di raggiungere i suoi
scopi o pur di spendere poco o nulla è disposto a tutto, anche a
barare. Spesso raggira suo nipote Paperino facendogli firmare
contratti che contengono clausole e cavilli scritte in piccolo che lo
costringono a lavorare gratis per lui, oppure a rinunciare alla sua
quota di tesoro. Oppure lo ricatta con la lista dei debiti. In molte
situazioni però, la sua avarizia si rivelerà controproducente. Il
Paperone martiniano è diverso da quello barksiano che, pur essendo
tirchio, dimostra in molte occasioni di essere onesto (per esempio
nella storia Zio Paperone e il torneo monetario in cui potrebbe
vincere la sfida con Famedoro barando ma non lo fa).
Il disegnatore e sceneggiatore Romano
Scarpa ha inventato molti personaggi legati a Paperone come Gedeone
de' Paperoni e Brigitta McBridge. Gedeone è fratello minore di
Paperone e direttore del giornale "Il grillo parlante". È
apparso per la prima volta in Paperino e i gamberi in salmi. Invece
Brigitta è una papera follemente innamorata di Paperone; purtroppo
per lei non è ricambiata. Cerca in alcune storie di costringere in
qualche modo Paperone a sposarla e in una storia disegnata da Massimo
De Vita ci riesce quasi.
Nei primi anni novanta l'autore
statunitense Don Rosa, basandosi sulle precedenti storie a fumetti di
Carl Barks, ha ideato la Saga di Paperon de' Paperoni (The Life and
Times of $crooge McDuck), una lunga e dettagliata opera che narra la
vita e le avventure del papero più ricco del mondo dalla sua
infanzia al successo. Paperon de' Paperoni è dunque l'unico
personaggio Disney che presenta una vera e propria biografia,
completa di date e riferimenti a fatti storici realmente accaduti
(Afferma l'autore: «Io non mi invento mai nomi sciocchi per le
città, e non uso mai nomi buffi o poco precisi per i personaggi
storici. Faccio incontrare a Paperone persone "vere", che
lui incontra attraversando l'America dal 1867 al 1947»). Infatti
generalmente i personaggi Disney non hanno un passato, se non quello
che occasionalmente viene rievocato nelle storie dagli autori. Di
Paperone, invece, si conosce l'anno di nascita (1867), i suoi
genitori e i suoi parenti stretti (di cui viene anche esplicitato il
decesso, caso rarissimo nei fumetti Disney) e si possono datare le
sue avventure.
«Che mi serva di lezione! La vita è piena di lavori duri e ci
saranno sempre dei furbi pronti a imbrogliarmi! Beh, sarò più
duro dei duri e più furbo dei furbi... e farò quadrare i miei
conti!» |
(Un giovane Paperone subito dopo aver guadagnato
la sua Numero Uno.) |
Nato, secondo la genealogia di Don
Rosa, nel 1867, Paperone discende da un nobile clan scozzese caduto
in declino. Il giorno del suo decimo compleanno riceve da suo padre
(Fergus de' Paperoni) un kit da lustrascarpe, nella speranza che
possa fargli guadagnare qualche soldo. Come primo lavoro il giovane
Paperone pulisce le scarpe incrostate di fango a Burt, uno
scavafossi: al termine del lavoro (durato mezz'ora) sviene e il
cliente se ne va, (apparentemente) lasciandogli una moneta da 10 cent
americani (la Numero Uno, totalmente inutile in Scozia). Questo suo
primo lavoro, però, è stato architettato da suo padre Fergus, così
come la ricompensa con un decino americano, trovato dalle sorelle
Matilda e Ortensia tra alcuni spiccioli regalateli da Howard
Rockerduck. Paperone rinviene, guarda la moneta e si rende conto di
essere stato truffato: in questa occasione capisce che per tutto il
resto della sua vita dovrà stare sempre all'erta perché tutti
cercheranno di imbrogliarlo, ed egli per evitare ciò dovrà
dimostrarsi "il più duro dei duri e il più furbo dei furbi".
Ispirato dalla provenienza della moneta, decide di andare a cercar
fortuna in America, ma il viaggio costa molto denaro e i suoi non
possono permetterselo: Paperone è costretto quindi a lavorare ancora
come lustrascarpe (ottimizzando tempi ed energie grazie a degli
apparecchi di sua invenzione) e inoltre arrotonda intraprendendo un
piccolo commercio di torba da ardere, andando di persona a prenderla
nelle paludi durante la notte. In questo periodo Paperone non
dimentica i suoi doveri familiari e contribuisce all'istruzione e
alla crescita delle sorelle versando sempre alla famiglia parte dei
suoi guadagni e non scorda anche le sue radici, proteggendo il
castello del suo clan dal clan rivale, i Whiskervilles. A 13 anni si
arruola in una nave bestiame diretta a New Orleans come mozzo.
In America cerca e trova in breve tempo
suo zio, un vecchio marinaio soprannominato Manibuche De' Paperoni
(Angus). Paperone è convinto di trovarsi davanti un uomo benestante
e invece scopre che lo zio è un perdigiorno che non fa altro che
giocare a carte con un imbroglione di nome Porcello Suinello. Proprio
durante una partita in cui è presente anche Paperone, lo zio
Manibuche vince una barca contro Suinello: zio e nipote decidono di
utilizzarla per dare la caccia al tesoro della nave Drennan White
(una nave statale che trasportava oro per il valore di 100.000
dollari). Sfortunatamente, Suinello origlia il luogo della nave
(conosciuto solo da Manibuche) e cerca di battere Paperone e lo zio
sul tempo, ingaggiando la banda di Cuorenero Bassotto e i suoi tre
figli; al termine dell'avventura (dove Paperone crea per loro un nome
per la loro banda, la Banda Bassotti) trova il tesoro, ma non può
prenderne possesso. In seguito a questa avventura, Manibuche decide
di intraprendere la carriera di scrittore e vende la nave a Paperone,
che comincia come trasportatore fluviale, aiutato da Cacciavite
Pitagorico, un'attività che fallirà a causa dell'affondamento della
nave da parte dei Bassotti e l'avvento della Ferrovia.
Dopo il fallimento sul Mississippi
Paperone cade accidentalmente da un treno dopo aver sgominato Jesse e
Frank James. Solo e sperduto nel Montana, accetta di fare il cowboy
per conto di Murdo McKenzie: qui vivrà una nuova avventura nel
tentativo di sgominare (con successo) la banda dei fratelli McViper e
nella stessa occasione conoscerà Theodore Roosevelt, liberandolo da
una roccia sotto cui era rimasto intrappolato. Durante questo
percorso lavorativo, Paperone e il ritrovato Cacciavite, sono
testimoni e sopravvissuti all'eruzione di Krakatoa (grazie ad
un'invenzione di Pitagorico, inoltre, vengono create le prime multe e
infrazioni stradali della storia).
Alla fine, Paperone andrà per la sua
strada con la sua fidata cavalla Ortensia (chiamata così in onore
del pessimo carattere della sorella). Dopo essersi comprato gli
attrezzi con la dentiera dorata di un suo antenato, tenta la fortuna
come minatore di rame, e, grazie ad un cavillo legale e all'aiuto di
Howard Rockerduck (padre di John, futuro rivale di Paperone), riesce
a diventare proprietario di una grandissima miniera di rame della
collina dell'Anaconda (di sua proprietà. Tale "autogoal" è
stato fatto per lasciare al presuntuoso figlio, meno averi): l'altro
proprietario, Marcus Daly, gli offre 10.000 dollari per rinunciare ai
suoi diritti, ma lui non accetta decidendo di dedicarsi all'impresa
del rame. Sembra la realizzazione dei sogni di Paperone, ma arriva
una lettera da casa che lo avvisa di tornare con tutti i soldi che ha
messo da parte per pagare le tasse arretrate sul castello di
famiglia: Paperone è costretto così ad accettare i 10.000 dollari e
imbarcarsi per la Scozia.
Ritornato in Scozia per pagare le tasse
sulla proprietà di famiglia, il clan rivale dei Wiskervilles lo
sfida a duello per poterlo mettere fuori combattimento e per rubargli
i soldi e, di conseguenza, il castello con il suo tesoro nascosto, ma
Paperone riesce a vincere il duello e a pagare le tasse. Durante il
combattimento, Paperone cade in acqua dentro una pesante armatura e
di fatto muore annegato. I suoi avi in Paradiso, però, riuniti in
tribunale lo accolgono e, leggendo sul grande libro del clan che
Paperone sarebbe in futuro dovuto diventare il più avaro papero
della storia, decidono di aiutarlo rispedendolo sulla Terra, e
ricordandogli di avere una monetina (la Numero Uno) che gli servirà
per svitare i bulloni dell'armatura e liberarsi.
Paperone arriva in Sudafrica per
cercare oro e diamante: durante il viaggio soccorre Cuordipietra
Famedoro, trovato legato sul dorso di un bufalo vagante per il
deserto per aver cercato di rubare dei diamanti, ma questo gli ruba
tutto mentre dorme. Paperone si sveglia solamente ore dopo e si rende
conto di essere stato derubato. A quel punto, per la prima volta
nella sua vita, Paperone va in escandescenza, trova Famedoro e lo fa
imprigionare. Non avendo successo con la ricerca dell'oro è
costretto a viaggiare ancora.
Mentre si trova nel mezzo del deserto
australiano conosce Jabiro Kapirgi, un indigeno che in realtà è un
indovino, che lo guida in una meravigliosa caverna piena di
misticismo e di segreti. All'interno della caverna c'è un opale di
enorme valore, e Paperone è combattuto se rubarlo o meno. Durante
un'alluvione perde la Numero Uno; Jabiro lo aiuta a ritrovarla, e
dopo ore di ricerca Paperone decide che la ricchezza che tanto agogna
non vale il prezzo di un tradimento della fiducia di un uomo. Colpito
da queste parole, Jabiro gli fa una profezia, nella quale vede una
Aurora Boreale: questa lo ispira ad andare nello Yukon in cerca di
oro.
Per arrivare in nord America lavora
come fuochista sulla nave La perla del sud, e una volta arrivato
nello Yukon si licenzia e cerca qualcuno che venda materiali per
cercatori: durante questa ricerca incontra il leggendario Wyatt Earp,
il quale rimane estesiato e sorpreso di fronte al papero che è ormai
una leggenda. Wyatt, però, lo mette nei guai, facendogli pagare i
danni con tutti i suoi soldi. Paperone è dunque costretto ad
indebitarsi con il losco e disonesto usuraio Soapy Slick (personaggio
basato sul truffatore Soapy Smith) per poter comprare gli attrezzi
per la corsa all'oro. In seguito cerca e trova un terreno al Fosso
dell'Agonia Bianca e vi lavora per anni con scarsi risultati,
utilizzando quasi tutto il poco oro che riesce a trovare per pagare
le esose rate del prestito concessogli da Soapy Slick; durante questo
periodo vivrà quasi esclusivamente nel suo terreno, andando in città
solo in rarissime occasioni. Durante uno di questi viaggi, giunto a
registrare la concessione e a ritirare la posta da casa, viene rapito
da Soapy e incatenato ad un suo casinò, per poi venire quindi
ridicolizzato davanti a tutti i minatori leggendo le sue lettere: una
di queste riporta che la madre Piumina è deceduta. Pervaso da
diverse emozioni, Paperone distrugge il locale e porta Soapy in
cella.
Dopo alcuni giorni dall'incarcerazione
di Soapy, Paperone trova un'enorme pepita d'oro. Quando torna in
paese a vantarsene con tutti, Paperone conosce Doretta Doremì,
proprietaria del bar Bolla d'Oro, che lo droga e lo deruba di tutte
le sue pepite, ma Paperone si vendica stendendo tutti gli uomini di
Doretta e obbligandola a restituirgli il maltolto. Quando scopre che
le sue più piccole pepite sono state già spese, Paperone prima la
costrinse a firmare un cambiale di 1'000 dollari con tanto
d'interessi, poi la trascinò con sé nella sua concessione per farle
capire la fatica che provano i minatori che deruba. Durante questo
mese di prigionia, Soapy, in libertà vigilata, conosce Wyatt Earp,
Roy Burns e Bat Masterson, che vogliono aprire un locale con l'aiuto
di Doretta. Soapy ne approfitta per metterli contro Paperone, mentre
Butch Cassidy e Sundance Kid, approfittano della confusione per
rubare l'oro di Paperone, rapendo anche Doretta, che stava facendo la
stessa cosa. Dopo che Wyatt riconosce Paperone e capisce il
malinteso, Paperone salva Doretta, che capisce che prova qualcosa per
lei, anche se fa di tutto per nasconderlo.
Mesi dopo, Doretta, per vendicarsi del
mancato interesse di Paperone nei suoi confronti, lo denuncia al
leggendario colonnello Samuel Benfield Steele inventando calunnie
appoggiate dai suoi concittadini che lo invidiano e desiderano
appropriarsi della sua concessione mineraria. Paperone riesce a
difendere le sue miniere e combatte a viso aperto con Steele che
giura di arrestarlo: il suo nome infine viene riabilitato grazie
all'amico di Paperone, Casey Coot, e dopo che Doretta inscena il suo
salvataggio da un incendio alla Bolla d'Oro, quando Paperone sviene
per via di un pezzo di ghiaccio in testa. Quando Paperone si libera
del debito che aveva con Soapy, guadagna finalmente un milione di
dollari. Casey Coot, volendo tornare a casa, vende la proprietà di
suo nonno Cornelius a Paperone in cambio dei soldi del viaggio:
Paperone diventa proprietario di Forte Paperopoli.
Nel corso degli anni continua ad
accumulare oro e decide di investirlo in alcune attività fondando
una banca e diverse imprese (una segheria, una ditta di olio di
pesce, una di trasporti navali e vendendo limonate). Grazie alla
banca finanzia altri cercatori di oro in cambio di parte dei loro
profitti, in seguito lascia Dawson City per seguire altre attività e
intraprenderne di nuove dimostrando di sapersi destreggiare in ogni
tipo di affare grazie al suo fiuto; in questo periodo aumenta
notevolmente la sua ricchezza diventando miliardario e
contemporaneamente peggiora il suo carattere.
Raggiunto il successo, torna a casa, ma
a causa del suo atteggiamento viene schernito da tutti e, capendo di
aver perso il suo lato scozzese, decide trasferirsi con la famiglia
negli Stati Uniti, a Paperopoli. Il padre è l'unico che non accetta,
in quanto troppo vecchio (difatti, la mattina seguente, muore) ma fa
prometter al figlio che si comporterà sempre onestamente. Arrivato
con le sorelle a Paperopoli, fa la conoscenza della famiglia di
Casey, tra cui Nonna Papera e Quackmore Duck (che si fidanza con
Ortensia). Dopo aver cacciato via il primo gruppo delle Giovani
Marmotte dal forte in cima alla sua proprietà, sul colle
Ammazzamotori (appena rinominato a seguito dello schianto della sua
macchina), Paperone è attaccato prima dai Bassotti e poi
dall'esercito americano, avvertito dalle GM. L'attacco termina non
appena Paperone riconosce Roosvelt e spiega il malinteso. Paperopoli
viene industrializzata e viene creato il Deposito.
Dopo diversi viaggi per il mondo con le
sorelle, Paperone cerca di comprare un terreno dallo stregone
africano Matumbo, ma questi rifiuta e scaccia via Paperone,
ridicolizzandolo. Furioso, Paperone fa radere al suolo il suo
villaggio e, usando un travestimento, si fa cedere da Matumbo la
terra per "non darla a Paperone". Quando lo stregone se ne
accorge, gli lancia contro un anatema. Quella sera, le sorelle di
Paperone, disgustate dal suo comportamento, tornano a casa e
Paperone, accortosi del suo errore, si accorge della maledizione di
Matumbo: adesso sarà seguito da Gongoro, uno zombie con un feticcio
avvelenato. Paperone riesce a scappare allo zombie togliendosi il
travestimento, ma lo zombie continua a dargli la caccia. Intanto,
Paperone cerca di tornare a casa per farsi perdonare, ma viene
costantemente sviato da nuove opportunità di arricchirsi: una di
queste è il ritrovamento del primo Uova Fabergé, il Rubino Striato.
Giunto a Ripan Taro, dopo altri otto anni di viaggi, senza fare tappa
a Paperopoli, e altri inseguimenti da parte di Gongoro, Paperone
vende il Rubino Striato al re dell'isola, che blocca la maledizione
di Matumbo (e lo zombie) per circa trent'anni. Tornato finalmente a
casa dopo ventisette anni, l'intera città e la famiglia (a cui si
sono aggiunti Paperino e Della) lo accoglie, ma Paperone scaccia via
malamente tutti quanti. L'unica cosa che gli da soddisfazione, anche
se per poco, è lo scoprire che adesso è diventato l'uomo più ricco
del mondo.
All'età di 75 anni, Paperone decide di
chiudere tutto il suo impero, e per 5 anni vive isolato nella sua
villa. Nel Natale del suo ottantesimo anno di vita, Paperone decide
di mettere alla prova il mondo, dicendo che se troverà qualcuno di
coraggioso almeno quanto lui, riaprirà i contatti con il mondo,
invitando Paperino e i figli di Della, Qui, Quo e Qua, sotto la sua
custodia, a passare la viglia nella sua baita a Monte Orso, dove
dovranno restare senza fuggire spaventati dagli orsi. Paperino e i
nipotini superano la prova per pura fortuna, e Paperone li invita per
il cenone di Natale nella sua villa. Prima di cenare, Paperino,
mettendo lo zio al corrente della situazione a Paperopoli e di cosa
la gente crede di lui, dice che è convinto che egli oramai abbia
scialacquato tutte le sue ricchezze e che le sue avventure siano solo
bugie e frutto di deliri senili. Irritato da questo atteggiamento,
Paperone decide di portare i suoi parenti all'interno del deposito
per mostrare loro le sue immense ricchezze e i suoi cimeli;
sfortunatamente viene seguito da Cuorenero e i suoi Bassotti,
composti dai suoi nipoti, che lo catturano e lo derubano. Ovviamente,
vedendo che qualcuno gli sottrae le sue ricchezze, Paperone
moltiplica le sue energie, liberandosi e stupendo i nipotini per il
modo in cui sgomina da solo l'intera banda. Dopo questa impresa.
Paperone si rende conto che il suo tempo non è finito, riapre tutti
i suoi uffici e si rimette in affari, per dimostrare a tutti e a se
stesso che lui è e sarà sempre il numero uno.
La cronologia è basata sulle
narrazioni di Don Rosa in The Life and Times of $crooge McDuck
- 1867: Paperone nasce a Glasgow in Scozia.
- 1877–1880: Paperone inizia l'attività di lustrascarpe e guadagna la Numero Uno, una moneta del valore di dieci centesimi americani, inutile in Scozia, che lo spronerà per il resto della sua vita ad essere "il più duro dei duri e il più furbo dei furbi". Nei tre anni successivi lavora duramente e prende infine la decisione di cercare la fortuna in America, imbarcandosi come mozzo su una nave-bestiame diretta a New Orleans.
- 1880–1882: Paperone arriva negli Stati Uniti, a Louisville, dove incontra suo zio Angus, un imprenditore dalla dubbia reputazione nel campo del trasporto fluviale su battello a vapore lungo il Mississippi. Paperone lo affianca nel tentativo di recuperare il tesoro perduto di una nave affondata affrontando nel corso dell'avventura la Banda Bassotti per la prima volta; in seguito lavorerà insieme allo zio come trasportatore.
- 1882: Lo zio Angus si ritira dall'attività cedendo a Paperone il proprio battello a vapore per una cifra modesta. In seguito Paperone scoprirà che la generosità dello zio è dovuta alla crisi che il trasporto fluviale sta subendo a causa delle nascenti compagnie ferroviarie transcontinentali. Cercando fortuna ad ovest si reca nel Montana, dove trova lavoro come cowboy per il compatriota Murdo MacKenzie, un allevatore di bestiame.
- 1884–1885: Le crescenti difficoltà che Murdo MacKenzie deve affrontare lo costringono a licenziare Paperone, che decide di diventare un minatore, stabilendosi a Butte, in Montana, dove spera di trovare argento. Il terreno è povero di metallo prezioso, tuttavia nasconde immense quantità di rame, il cui prezzo sta inaspettatamente e vertiginosamente crescendo per la sua applicazione nella crescente diffusione della corrente elettrica in tutta la nazione. Nonostante ciò, l'appezzamento di Paperone non è sufficiente a garantirgli la ricchezza che invece raggiungono i proprietari della miniera della Collina dell'Anaconda, Marcus Daly e Howard Rockerduck (padre del futuro rivale di Paperone, John D. Rockerduck). Sarà lo stesso Howard Rockerduck, un papero che ha realizzato la sua fortuna con le proprie mani e che vede in Paperone se stesso da giovane, a svelare al giovane scozzese un oscuro cavillo legale per cui avrebbe diritto alla concessione della Collina dell'Anaconda, che tuttavia è costretto a cedere per tornare in Scozia a causa di gravi problemi familiari. Durante uno dei suoi viaggi, il 27 agosto 1883 Paperone assieme a Cacciavite Pitagorico assiste all'eruzione del vulcano Krakatoa.
- 1886–1889: Paperone viaggia in Sudafrica nella speranza di riuscire finalmente a raggiungere il successo come minatore, cercando ancora l'oro. Tuttavia la concentrazione di metallo prezioso è tale che la sua estrazione sia redditizia solo per le grandi compagnie minerarie, già arricchite dall'estrazione di diamanti. Nel corso della sua avventura farà il primo incontro col suo futuro rivale, il giovane e disonesto boero Cuordipietra Famedoro.
- 1889–1893: Paperone torna negli Stati Uniti in cerca d'oro, senza tuttavia avere fortuna. Nel corso della sua permanenza diventerà noto col nome di Veleno di Pizen Bluff.
- 1893–1896: Ancora una volta alla ricerca dell'oro, Paperone viaggia fino in Australia, senza tuttavia avere successo. Muore lo zio Jake.
- 1896–1899: Paperone arriva in Klondike, dove esplode la Corsa all'oro. La sua indomita tenacia, unita ad una vita di fallimenti ed importanti lezioni, gli conferisce una marcia in più rispetto agli altri scavatori. Per primo, affronta il Ghiacciaio Collo d'Alce dove risiede un mostro che terrorizza i minatori (e che si rivelerà essere un mammuth morto ma preservato integro dalla gelida temperatura ambientale), unico accesso alla Valle dell'Agonia Bianca, dove trova un ricco giacimento d'oro. Nel corso dell'avventura avrà la sfortuna di imbattersi in Soapy Slick, uno strozzino opportunista dei cui soldi ha però bisogno per acquistare gli attrezzi necessari. Conosce inoltre Doretta Doremì, con cui avrà un rapporto controverso e che è riconosciuta come la sua unica vera fiamma.
- 1897: La madre di Paperone muore a 57 anni.
- 1899–1902: Paperone diventa milionario ed espande il suo giro d'affari, compra una banca e fonda diverse imprese.
- 1902: Diventa miliardario e ritorna in Scozia per stabilirvisi. Tuttavia si rende conto di aver perso il contatto con la sua terra natia e decide di portare la sua famiglia con sé in America, il posto che ormai ritiene la sua vera patria. Solo le sorelle accettano di seguirlo a Paperopoli, dove aveva comprato un piccolo appezzamento anni prima, mentre il padre Fergus decide restare a Colle Fosco affermando di essere troppo vecchio per stabilirsi in un altro paese; durante la notte precedente la partenza della sua famiglia, Fergus muore, all'età di 67 anni.
- 1909: Nel corso di un viaggio d'affari in Africa, le sorelle si rendono conto di quanto loro fratello sia cambiato, inasprito da una vita di stenti e fallimenti. In un episodio di eccezionale crudeltà, Paperone fa bruciare un villaggio come ritorsione per il loro rifiuto di concedergli lo sfruttamento minerario della zona. Pur rimanendo un'eccezione nella vita del papero più ricco del mondo, l'evento spingerà le sorelle a tornare a Paperopoli e perseguiterà Paperone per molti anni (anche letteralmente, sotto le spoglie di un Gongoro, una sorta di zombie nato dal maleficio del capo del villaggio distrutto da Paperone).
- 1909 – 1930: Mentre le sorelle rimangono a Paperopoli gestendo il lavoro d'ufficio dei numerosi affari di Paperone, egli, nel tentativo di ricongiungersi e riappacificarsi con le sorelle, viaggia a lungo, fino al punto da compiere tante deviazioni (in nome del profitto) da dimenticarsi completamente delle sue mancanze come fratello. L'ossessione di diventare il papero più ricco del mondo lo spinge a compiere imprese memorabili e concludere affari eccezionali, al pesante prezzo di perdere di mira l'iniziale intento del suo viaggio.
- 1930: Paperone raggiunge finalmente il suo obiettivo e risulta essere il papero più ricco del pianeta. Il suo deposito trabocca di monete d'oro e ogni genere di tesori. Il papero, sempre più burbero e aspro, fa il suo atteso ritorno a Paperopoli, che grazie ai suoi investimenti è ora una rigogliosa metropoli. Un ulteriore, violento litigio con le sorelle lo allontana definitivamente dalla famiglia.
- 1942: Paperone, persa la sua proverbiale vitalità, decide all'età di 75 anni di ritirarsi dagli affari e di chiudere tutte le sue imprese, depresso e convinto che nessuno sia degno di ereditare le sue ricchezze.
- 1947: Paperone decide di conoscere Paperino, figlio di sua sorella Ortensia, e i suoi nipoti, Qui, Quo e Qua. Nel mostrare l'immensa fortuna che ancora oggi giace nei tre ettari cubici del suo deposito (e che i media ritenevano una leggenda metropolitana) ai nipoti, la espone alla Banda Bassotti. Saranno i piccoli Qui, Quo e Qua a spronare il decrepito zio Paperone a ritrovare l'energia di un tempo. Con la sua ritrovata vitalità, il papero salva la sua famiglia e in essa trova una nuova ragione per tornare il papero attivo e audace di un tempo.
Oltre a dare a Paperone una vera e
propria biografia, Don Rosa ha anche pensato per lui un anno di
morte, il 1967, che è proprio l'anno in cui Carl Barks, creatore di
Paperone, ha smesso di scrivere e disegnare storie a fumetti
vent'anni esatti dopo aver creato il personaggio (anche se in futuro
continuerà ancora ad occuparsene nelle vesti di sceneggiatore).
L'anno appare nella cronologia personale dell'autore nonché in una
vignetta pubblicata nel 1991, che rappresenta la sua tomba. La lapide
reca il motto Fortuna favet fortibus (la sorte aiuta gli audaci);
intorno ad essa stanno Paperino e Paperina invecchiati (probabilmente
sposati visto che entrambi portano un anello al dito), insieme a Qui,
Quo e Qua cresciuti: Paperino lamenta il fatto che nessuno lo
autorizzerà mai a raccontare l'ultima avventura dello zio.
In questo modo, Don Rosa ha introdotto
una concezione realistica del trascorrere del tempo nei fumetti
Disney discostandosi dagli autori che producono storie ambientate nel
nostro "presente" senza mai far invecchiare i personaggi:
«Io non ho percezione di un "mondo Disney" dove i
personaggi non invecchiano mai. Questo mi lascia perplesso. [...]
E non posso capire chi vuole vedere questi personaggi come
creature da favola immortali. Perché dovrebbero essere immortali?
Quando leggo Asterix o Calvin e Hobbes o (riempite il vuoto) non
penso di star leggendo storie su un essere immortale
sovrannaturale. Semplicemente so che le storie si svolgono quando
il personaggio ha un certo aspetto. Calvin non cresce mai, ma non
perché sia immortale [...] Non mi dà però fastidio che si
continui a produrre storie (da parte di altri scrittori e
disegnatori) che mostrano Paperino e Paperone (apparentemente)
vivi nel presente. Va bene -- non sono fatti miei. Io faccio solo
le mie storie. E ho un'idea diversa. Ci sono molti personaggi
classici che sono rimasti famosi per decenni, su cui si continua a
produrre nuove storie... come Sherlock Holmes, o the Shadow, o Doc
Savage. Ma queste nuove storie non sono mai ambientate nel
presente -- le nuove storie di Sherlock Holmes sono ambientate
nell'epoca vittoriana. I film su The Shadow e Doc Savage sono
ambientati negli anni trenta. Quella è l'epoca di quei
personaggi, altrimenti non funzionano. Ecco come io vedo le mie
storie di Paperone, basandomi sul mio modo di vedere i personaggi
di Barks.» |
(Don Rosa) |
In accordo con la sua vignetta e la
propria cronologia, tutte le storie di Don Rosa sono ambientate negli
anni cinquanta, e comunque mai dopo il 1967. A proposito della
vignetta l'autore ha dichiarato:
«Ritengo che la situazione descritta in quella vignetta
[Paperino, Paperina e Qui Quo Qua che visitano la tomba, nda] si
sia svolta nell'anno in cui l'ho disegnata, 1991. Paperone non ha
un grande attaccamento al castello de' Paperoni, a differenza
delle sue sorelle che sono vissute lì, quindi immagino che la
tomba potrebbe essere a Paperopoli. Ma quando provo a immaginare
una storia che non potrò mai raccontare sulla morte di Paperone,
sono orientato a pensare che sia morto in qualche grande
avventura, e che il suo corpo non sia mai stato ritrovato, così
che sembri più drammatico. Quindi la tomba sarebbe solo
simbolica.» |
(Don Rosa) |
Da segnalare comunque un intervento
dell'autore, rivolto ai fan che chiedevano lumi sulla vicenda, che
sembrerebbe palesare l'intento non ufficiale della cosa, come
dimostrano queste sue parole:
«L'uso non autorizzato di quella vignetta è un vero problema.
Voi avete visto quel disegno su un sito web che non ha mai
richiesto il permesso di riprodurre o utilizzare quell'immagine!
Originariamente io lo disegnai come mio contributo a una fanzine
tedesca che aveva invitato molti cartoonists a proporre un'idea
per illustrare la battuta "Ehi, Paperina! Cos'è successo a
Paperone?". Era una specie di gioco - si pensava sarebbe
stato divertente vedere tutte le idee bislacche che i vari
fumettisti avrebbero proposto per illustrare la battuta. Alcune
delle trovate erano divertenti, alcune piuttosto volgari... ma
quanto al mio contributo, dato che ho una visione molto seria di
questi personaggi, ho proposto una scena di ciò che potrebbe
venir detto in un futuro lontano sulla tomba di Paperone. Non
hanno mai spiegato ai lettori l'iniziativa della fanzine per cui
la mia illustrazione fu fatta, così alla fine sembra che mi sia
preso io la responsabilità di mostrare una scena deprimente e
dare una notizia morbosa senza alcuna ragione! Non rinnego
l'immagine che ho mostrato, ma è scorretto nei miei confronti che
non possa spiegare lo scopo originale e il contesto della tavola a
tutti coloro che vedono l'immagine su quei siti non autorizzati.» |
(Don Rosa) |
Autori italiani hanno scritto numerose
storie sul passato di Paperone, le quali però spesso aggiungono
particolari che rendono contraddittoria la biografia nel suo insieme.
Uno degli eventi della biografia che rimane un punto fermo è il
fatto che Paperone si sia arricchito in Klondike alla fine del 1890;
fa eccezione quanto raccontato nel ciclo di storie della Storia e
gloria della dinastia dei paperi (scritta da Guido Martina) nel quale
si narra la storia della famiglia dei paperi dai tempi dell'antico
Egitto fino ai tempi moderni; nell'ultima storia del ciclo si
sostiene che fu il padre di Paperone a fare il cercatore d'oro in
Klondike, Paperon-Papà, che Paperone nacque nel 1897 e che la sua
prima parola pronunciata fu "dollaro". Nella storia "Il
primo miliardo di Zio Paperone" (di Bruno Concina), Paperone
narra ai nipoti di aver fatto, ai tempi del Klondike, il postino e il
cercatore d'oro allo stesso tempo. In alcune delle storie italiane
sul Klondike appare anche Doretta Doremì, di cui Paperone è
innamorato, anche se tenta di non darlo a vedere. In molte storie
italiane, Paperone è il fratello di Nonna Papera. Nella storia "Buon
compleanno, Paperino! " del 1984, furono Paperone e Nonna Papera
a trovare, in una notte di tempesta, un neonato Paperino, appena
uscito dall'uovo, che venne poi ospitato nella fattoria di Nonna
Papera, scenario confermato nella serie di storie Paperino Paperotto.
Nelle storie realizzate in Italia
Paperone ha avuto tre alter ego come giustiziere mascherato in storie
pubblicate su Topolino n. 1027, n. 1632 e n. 2078. Nella prima, "Zio
Paperone e il Pescecane Mascherato" (scritta da Jerry Siegel),
si veste come Zorro e, munito di armi inventate da Archimede
Pitagorico, scende in campo a difendere i ricchi di Paperopoli
vessati dalle tasse con l'aiuto di Paperino, ma viene presto
scoperto. Nella seconda storia "Paperinik e il mistero di Tuba
Mascherata" (scritta da Massimo Marconi e disegnata da Massimo
De Vita): avendo necessità di una scorta per un carico di oro,
Paperone decide di pensarci da solo nei panni di "Tuba
Mascherata": si inventa un costume (una palandrana nera) e come
arma ha un cannone arrugginito che sbuca dalla tuba e costringe i
giornalisti del suo giornale a diffondere voci incoraggianti su
questo nuovo supereroe; l'alter ego è estremamente maldestro ma,
nonostante ciò, riesce per pura fortuna a sconfiggere i Bassotti.
Nella terza storia, "Paperone supereroe", si fa costruire
una tuta in grado di conferirgli superpoteri da Archimede in modo da
poter raccogliere le monetine cadute a terra. La tuta funziona
perfettamente ma raccogliere monete diventa una ossessione e pertanto
decide di togliersela. Nella storia "Paperinik e la battaglia
delle pizze" (pubblicata sul n. 266 dell'Almanacco Topolino)
Paperone si traveste da Paperinik allo scopo di pubblicizzare (senza
il consenso dell'eroe mascherato) le sue immangiabili pizze
industriali.
Il personaggio è apparso, oltre che
nei fumetti, anche in alcuni cartoni animati e film d'animazione. La
prima apparizione di Paperone in forma animata (fatta eccezione per
una breve apparizione cameo nella serie TV Il club di Topolino) fu
nel cortometraggio del 1967 Paperone e il denaro, in cui insegna ai
nipoti alcuni principi basilari della finanza.
In seguito fece un'apparizione come
Ebenezer Scrooge nel film cortometraggio Canto di Natale di Topolino
(Mickey's Christmas Carol, 1983), una versione animata del famoso
romanzo di Charles Dickens Canto di Natale. È anche apparso nel
cartone Pippo e lo sport in Calciomania del 1987.
Paperone è protagonista, insieme ai
suoi nipotini, della serie a cartoni animati DuckTales - Avventure di
paperi e del film lungometraggio Zio Paperone alla ricerca della
lampada perduta. Alcuni episodi della serie si ispirano a storie a
fumetti di Carl Barks. In questa serie, il cui primo episodio andò
in onda negli Stati Uniti il 18 settembre 1987, a Paperone vengono
affidati gli adorabili nipotini Qui, Quo e Qua dopo che Paperino si
arruola nella Marina degli Stati Uniti.
Tale serie fu prodotta prima della Saga di Paperon de' Paperoni di Don Rosa, per cui la storia di come Paperone giunse in America e quella della sua famiglia si discosta non poco da quella dei fumetti.
Tale serie fu prodotta prima della Saga di Paperon de' Paperoni di Don Rosa, per cui la storia di come Paperone giunse in America e quella della sua famiglia si discosta non poco da quella dei fumetti.
Paperone appare anche in un episodio di
Raw Toonage, in due cortometraggi della serie Mickey Mouse Works, in
alcuni episodi (specialmente "House of Scrooge") di House
of Mouse - Il Topoclub e nei film Il bianco Natale di Topolino - È
festa in casa Disney e Topolino: Strepitoso Natale!. L'ultima
apparizione del personaggio è nella serie Disney "Topolino",
nell'episodio "Il primo amore di Pippo" del 2015.
Il personaggio torna a ricoprire il
ruolo del secondo protagonista, insieme ai suoi nipoti, nel 2017
nella serie DuckTales, reboot dell'originale.
Sono state fatte delle stime della
ricchezza accumulata da Paperone che è oggetto di disputa fra alcuni
autori, che spesso lo indicano utilizzando unità di misura da loro
inventate: Carl Barks la stima in «1 multiplujilione, 9
obsquatumatilioni, 623 dollari e 62 centesimi», mentre Don Rosa
nella Saga di Paperon de' Paperoni la quantifica in «5
multiplujilioni, 9 impossibidilioni, 7 fantasticatrilioni di dollari
e 16 centesimi»; invece, nella storia a fumetti "Zio Paperone e
il dollaro pesante", il capitale ammonterebbe a "1200
fusomilioni" (il fusomilione è definito sempre nella storia
come una cifra talmente alta da fondere un calcolatore); uno dei
termini più classici per definire la quantità dei dollari di
Paperone è "45 fantastiliardi".
La rivista Forbes pubblica annualmente
la lista delle persone più ricche del mondo e in aggiunta ha
iniziato a pubblicare anche la Forbes Fictional Fifteen, ovvero una
classifica dei miliardari nel mondo della finzione comprendente tra
gli altri Gordon Gekko, Lex Luthor, Bruce Wayne e Charles Montgomery
Burns. In questa classifica gli autori non potendo stimare i
possedimenti sconfinati di Paperone hanno deciso di prendere in
considerazione esclusivamente il denaro accumulato all'interno del
deposito, i famosi tre acri cubici di denaro e per questo Paperone è
quarto nella classifica del 2002, essendo stato il suo patrimonio
valutato in 8,2 miliardi di dollari. Nel 2005 la stima è stata
confermata, mentre nel 2006 è stata corretta a 10,9 miliardi di
dollari, una sovrastima che lo ha portato al terzo posto della
classifica. Paperone conquista la prima posizione nel 2007 in seguito
al rialzo del prezzo dell'oro con un patrimonio di 28,8 miliardi di
USD. Altri autori hanno stimato che la fortuna contenuta nel solo
deposito ammonterebbe a un totale di 2.556 miliardi di dollari. Di
sicuro si sa che Paperone divenne miliardario nel 1902 e che è, da
molti anni, il più ricco del mondo, più di chiunque altro sia nella
realtà che nella leggenda o finzione, sia del presente che del
passato, in quanto le sue ricchezze totali, costituite da azioni,
obbligazioni, immobili, imprese industriali e commerciali, banche,
assicurazioni, miniere, materie preziose e da tanto altro che non è
contenuto nel deposito, sono sconfinate, dilatate all'inverosimile e
(quasi) illimitate, caratterizzate da un tasso di crescita annuo
grandissimo e costante.
Avversari
Nelle storie di Paperone c'è sempre
qualcuno contro cui deve combattere: da chi cerca di derubarlo agli
imprenditori concorrenti (soprattutto questi ultimi nei primi anni
cambiavano da storia a storia ma in seguito gli autori si sono
soffermati particolarmente su alcuni personaggi). Addirittura nella
storia Paperone e l'ultima avventura i tutti i suoi nemici si alleano
per sconfiggerlo.
- Cuordipietra Famedoro è uno spregevole e disonesto miliardario boero. Paperone lo conosce per la prima volta casualmente in Sudafrica mentre è in cerca dell'oro. Il primo incontro tra i due avviene in circostanze molto turbolente perché Famedoro è legato sul dorso di un bufalo come pena per aver tentato di rubare dei diamanti, Paperone ignaro lo salva e accetta di essere accompagnato e guidato fino alla sua meta in cambio del vitto; purtroppo Famedoro approfitta della notte per scappare con tutti gli averi di Paperone, che, non dandosi per vinto, lo insegue fino a quando non lo ritrova e lo fa imprigionare. Famedoro è di origine umile, ed esattamente come Paperone si costruisce da solo la sua fortuna definendosi un Self-Made, ma a differenza di questo costruisce il suo impero grazie a truffe, imbrogli, raggiri e ad ogni genere di scorrettezza. Famedoro è l'antagonista preferito degli autori americani, mentre in Italia il suo ruolo è stato soppiantato da Rockerduck, ed è caratterizzato da un odio personale (reciproco per altro) verso Paperone, oltre che da una concorrenza imprenditoriale.
- John D. Rockerduck è stato creato da Carl Barks nella storia Zio Paperone e la superbenzina, con l'intento di non essere più riutilizzato, ma in seguito il personaggio è stato adottato da molti autori italiani che lo hanno reso l'antagonista per antonomasia di Paperone. I due si incontrano per la prima volta quando John è ancora un bambino e Paperone è ancora giovane (sui 20 anni): in questa occasione John rimprovera al padre Howard di passare troppo tempo con gli scavatori puzzolenti, denotando un carattere snob e viziato (non più presente da adulto). A differenza di Paperone e Famedoro, John Rockerduck non ha dovuto faticare per diventare ricco avendo ereditato le ricchezze di suo padre. Diversamente da Famedoro, la rivalità tra Rockerduck e Paperone sembra limitarsi agli aspetti professionali, non sono rare infatti le occasioni in cui i due collaborano per un obiettivo comune e addirittura si aiutano l'un l'altro, cosa che non accade mai tra Paperone e Famedoro che sembrano detestarsi anche sul piano personale.
- La Banda Bassotti è una famiglia di ladri capitanata da Nonno Bassotto (nei fumetti) e Mamma Bassotto (nella serie televisiva DuckTales). Questi ladri hanno come unico obiettivo quello di riuscire a rapinare il deposito di Paperone, cosa che ovviamente non riescono mai a fare nonostante i numerosi piani e tentativi. Il primo incontro tra Paperone e i Bassotti avviene quando questi aiuta lo zio Manibuche a vincere una gara fluviale; in quell'occasione i Bassotti vengono assoldati dal rivale di Manibuche come equipaggio della sua nave, e lo aiutano cercando di mettere fuori combattimento Paperone e lo zio. I Bassotti vivono in una roulotte o in una casa diroccata (a seconda delle versioni) e si distinguono tra loro dal numero di matricola del carcere (in DuckTales ogni bassotto ha un proprio nome).
- Amelia: è una strega napoletana che vive sulle pendici del Vesuvio (nella prima storia viene anche affermato il nome del paese vicino, Sulfurea); è ossessionata dall'idea di prendere la numero uno di Paperone. Amelia deve ottenere una moneta da ognuno degli uomini più ricchi del mondo, allo scopo di fonderle in un amuleto che renderà lei stessa ricchissima: si reca nell'ufficio di Paperone per comprare una moneta, ma quando viene a conoscenza della Numero Uno, vuole comprarla in quanto essa è quella dotata di maggior potere perché è quella che Paperone ha toccato più volte di tutte le altre. Il rifiuto di Paperone scatenerà le ire della strega che da quel momento diventerà nemica giurata del papero più ricco del mondo. Esattamente come i Bassotti anche lei vede fallire costantemente i suoi piani a causa della determinazione di Paperone nel difendere le sue proprietà.
Oltre ai suoi parenti, Paperone si
avvale della collaborazione di alcune persone che godono della sua
fiducia e talora del suo affetto: costoro ricevono uno stipendio
particolarmente basso e non hanno diritto a ferie se non in rarissime
condizioni.
Nella serie DuckTales appare anche il
suo avvocato.
- Battista: è il tuttofare di Paperone, svolge infatti le mansioni di maggiordomo, cameriere, cuoco, giardiniere e guardia di sicurezza, oltre a fare le pulizie e occuparsi personalmente delle piccole riparazioni domestiche. Le sue capacità di fare il massimo con poco sono eccezionali anche perché il suo principale gli dà un budget per le spese talmente limitato che senza il suo ingegno i due sarebbero costretti a morire di stenti. Battista vive al deposito e serve Paperone a orario continuato, sia di giorno sia di notte, inoltre asseconda tutti i capricci e le bizzarrie del suo principale diventando il suo primo confidente: spesso è lui che in caso di problemi chiama Paperino e i nipotini per assistere il vecchio zio. Battista partecipa occasionalmente anche alle missioni a caccia di tesori di Paperone, ma spesso rimane a casa per proteggere il deposito dagli attacchi dei Bassotti o di Amelia e mantenerlo in ordine in attesa del ritorno del capo. L'aspetto di Battista varia tra una storia e l'altra, secondo il tratto dei diversi disegnatori (come la banda Bassotti). Nella serie animata DuckTales - Avventure di paperi, Battista è sostituito da Archie: come la sua controparte, è maggiordomo/autista di Paperone. È un tipo molto paziente che parla con accento inglese e mostra sempre la classe di un vero maggiordomo. Ha un aspetto più vecchio rispetto a Battista ed è anche più grassoccio.
- Miss Emily Paperett: è la segretaria di Paperone. Si occupa di gestire la fittissima agenda del suo principale e il suo archivio; a differenza di Battista non vive al deposito ma ci lavora soltanto e questo fa sì che il suo rapporto di fiducia con Paperone non arrivi mai allo stesso livello di quello con Battista, sebbene anche Miss Paperett sia un'importante confidente per Paperone.
- Archimede Pitagorico e Pico De Paperis svolgono molto spesso la funzione di consulenti per Paperone. Il primo si occupa di costruire tutte le macchine necessarie al magnate per compiere le sue imprese (talvolta alcune geniali invenzioni di Archimede vengono commercializzate da Paperone che ne ottiene immensi guadagni). Pico compie spesso ricerche per conto di Paperone e lo erudisce ogni qualvolta egli ne abbia bisogno.
- Bentina Beakley: è la governante di Villa de' Paperoni nella serie televisiva Ducktales, dove si occupa della magione e di Qui, Quo, Qua (che la chiamano Tata, in segno di affetto) nonché di sua nipote Gaia, il paperottolo preistorico Bubba ed il suo cucciolo di triceratopo Tootsie. Viene chiamata affettuosamente Tata anche dallo stesso Paperone.
- Fenton Paperconchiglia: Fenton è un personaggio televisivo della serie Ducktales, dove lavora come ragioniere di Paperone. Nei panni del supereroe Robopap è anche la guardia del corpo del miliardario.
Paperon de'
Paperoni è l'ultimo discendente del suo clan a portarne il cognome,
la sorella minore Ortensia si è sposata con Quackmore Duck, avendo
due figli, Della (la madre di Qui, Quo, Qua, di cui si ignora che
fine abbia fatto) e Paperino, che è quindi il parente più prossimo
di Paperone e insieme ai nipotini l'ultimo del clan dei de' Paperoni.
Anche se non sembra, Paperone è molto legato alla sua famiglia[49].
Secondo Don Rosa, Matilda, la sua altra sorella, sarebbe sposata con
il tuttologo Pico De Paperis.
Altri parenti acquisiti di Paperone
sono gli altri figli di Nonna Papera e Humperdink Duck: Dafne Duck ed
Eider Duck (i fratelli di Quackmore Duck, padre di Paperino) e i loro
figli (cugini di Paperino per parte di padre) vale a dire Gastone
Paperone (figlio di Dafne e Gustavo Paperone) e Paperoga (figlio di
Eider e Lulubelle Loon).
Un aspetto interessante in questo
intrico di parentele è il fatto che zio Paperone è fratello della
madre di Paperino, che a sua volta è fratello della madre di Qui Quo
e Qua. Ma dal momento che questo albero genealogico non era
conosciuto con precisione ai tempi delle prime avventure i traduttori
dei fumetti disneyani in arabo si sono trovati di fronte a un
dilemma: infatti in arabo non esiste un termine "generico"
per "zio", ma è necessario specificare sempre se si tratta
di "zio paterno" ('am) o "zio materno" (khal).
Probabilmente a causa dell'"autorevolezza" dei personaggi,
i traduttori optarono per lo "zio paterno", figura di
spicco nella famiglia araba tradizionale: 'Am Dahab "Zio
Paperone", 'Am Butut "Zio Paperino", con una scelta
che si è però rivelata infelice rispetto alle genealogie di Barks e
Don Rosa.
In un episodio della serie televisiva
Ducktales, La sposa portava un abito a righe (The bride wore
stripes), la mamma dei Bassotti (Ma' Bass) riesce a farsi passare per
la moglie di Paperone, tramite delle foto e dei documenti falsi.
Infine si ricorda che nell'episodio 65 (Le nozze di zio Paperone)
viene corteggiato da Milionaria Vanderbucks, la quale ha il solo
scopo di mettere le mani sui suoi soldi.
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