Galactus,
il cui vero nome è
Galan,
è un personaggio dei fumetti creato da Stan Lee e Jack Kirby nel
1966, pubblicato dalla Marvel Comics. È noto come il
Divoratore
di Mondi
o anche
il
Distruttore.
La sua prima apparizione è nella storia L'arrivo di Galactus (The
coming of Galactus!) nel n. 48 di Fantastic Four (vol. 1) del marzo
1966, dove compare dopo l'arrivo di Silver Surfer. Recentemente si è
classificato quinto nella classifica dell'IGN dei più grandi villain
nella storia dei fumetti.
Ciò che rende la sua presenza un
pericolo è il fatto che per nutrirsi deve mangiare continuamente
mondi ricchi di vita.
Nonostante questo, Galactus non è un
supercattivo. Non prova nessun piacere o rimorso nel nutrirsi di
pianeti, semplicemente è il suo ruolo nell'ecosistema cosmico.
Utilizzando la sua astronave, assorbe
tutta l'energia vitale presente sulla superficie di essi, per poi
convertirla in un determinato tipo che può assorbire. Tra i pianeti
distrutti vi è anche quello degli Skrull, che in seguito all'evento
si diedero alla guerra e alla conquista di nuovi mondi, specialmente
la Terra.
Prima dell'universo Marvel ne esisteva
un altro, e in questo universo esisteva un pianeta chiamato Taa. Taa
era al culmine del suo splendore quando giunse la fine, sotto forma
di onde di distruzione universale. Alcuni degli abitanti di quel
pianeta, con una navicella, raggiunsero il punto dove scaturiva
quell'energia, volendo morire assieme al loro Universo. Sopravvisse
solo l'alieno Galan, che venne trasformato nel nuovo universo, noto
come Galactus. Sebbene non lo sappia, fu Fenice a chiedere al suo
avatar universale di fondersi con Galan per lasciare una
testimonianza dell'esistenza del mondo di Taa nel nuovo cosmo.
Miliardi di anni dopo il Big Bang, il
nuovo avatar di Galan vagò nello spazio assieme alla sua astronave,
precipitando infine su un pianetino dove vi era uno dei primi
Osservatori, Ecce. Sebbene fosse vulnerabile, Galactus venne
risparmiato, poiché l'alieno doveva mantenere la sua promessa di non
interferire con nessun essere vivente. Questo mentre l'entità si
svegliò per la prima volta, ritornando nello spazio. Trasformando
l'intera navicella in una camera incubatrice, decise di indossare
un'armatura con cui regolare i suoi poteri cosmici e si rimise di
nuovo in letargo per diversi secoli, fino a che raggiunse il pianeta
Archeopia. Gli abitanti del pianeta non lo videro come una minaccia e
non lo disturbarono anche dopo il suo risveglio.
Ottenendo la forma che esiste ancora
oggi, Galactus cominciò a sentire i primi morsi della fame.
Inizialmente preferì mangiare pianeti disabitati, ma col passare dei
secoli, all'aumentare della forza aumentava anche il suo fabbisogno
energetico, costringendolo a distruggere i primi pianeti civilizzati,
tra questi Skrullus, pianeta natale degli Skrull.
Quando Galactus attaccò il pianeta
Zenn La, un umanoide di nome Norrin Radd offrì la sua vita in cambio
della salvezza del pianeta. Venne portato al suo cospetto e
trasformato nel primo araldo del Divoratore di Mondi (escludendo il
ribelle Caduto). Venne chiamato da questi Silver Surfer, a causa
dell'epidermide argentea che lo avrebbe reso invincibile ad ogni
magia o colpo. Nonostante l'aggiunta successiva di araldi, come
Terrax o Nova, il Surfer ha sempre detestato portare alla rovina
mondi civilizzati e quando possibile cerca sempre pianeti disabitati
per il suo signore. I suoi sentimenti verranno mostrati finalmente
durante la prima visita della Terra, dove incontra i Fantastici
Quattro. Inizialmente ostile, diventa alla fine un loro alleato e
assieme all'aiuto di Uatu recupera il Nullificatore Assoluto, arma
tanto potente da uccidere anche Galactus stesso. Riesce a risparmiare
la Terra, ma come punizione è costretto a rimanervi in esilio.
Durante Annihilation, utilizzando un
colpo d'energia, ha distrutto tre sistemi solari ed un osservatore.
Viene catturato da Annihilus, creatore dell'onda di annientamento,
affiancato da Thanos, Aegis e il Tenebroso. Viene liberato da Silver
Surfer e da altri suoi araldi e distrugge l'onda di annientamento.
Nella miniserie Requiem Silver Surfer è
colpito da un male incurabile e torna su Zenn-La, il suo pianeta
natale, per morire. Galactus lo raggiunge per rendergli l'estremo
saluto, dimostrando che Norrin Radd (il nome di Silver Surfer) è
l'unica persona a cui abbia mai tenuto veramente. Dopo aver promesso
a Silver Surfer di non cercare mai più di distruggere Zenn-La,
Galactus crea una stella luminosissima in ricordo del suo araldo.
Galactus sentì cambiare la propria
fame: ora doveva cibarsi di energia vitale. Consumato dalla sua fame
e dalle energie vitali assorbite dalla sua nave, Galactus morì sul
pianeta Shi'ar, dando origine ad una nuova stella. L'osservatore,
tuttavia, ha affermato che la morte di Galactus presto porterà a
enormi conseguenze nell'Universo, non necessariamente gradevoli, ma
molto probabilmente egli entrerà nel corpo di qualcuno di cui
assorbirà le conoscenze fino ad ucciderlo, continuerà così di
corpo in corpo.
Galactus ritorna più affamato che mai
dopo il ferimento di Yggdrasill da parte di Thor. Manda il suo araldo
nel trattare con gli asgardiani riguardo al seme dell'albero,
abbastanza potente da poterlo nutrire per sempre, ma rifiutano
subito, sapendo che in tal modo egli sarebbe divenuto immortale. Come
se non bastasse lo attaccano, ritenendolo una minaccia per tutti i
Nove Mondi. Quando gli asgardiani vengono respinti da dei demoni
cosmici evocati dalle sue mani, Odino parte all'attacco e cerca di
entrare nella sua psiche, cercando di affaticarlo mentalmente.
Entrambi i due esseri divini si stancano velocemente dello sforzo
mentale e il Padre di Tutti colpisce con la testa il suo avversario,
facendolo precipitare sulla Terra. Stufo di venire stuzzicato,
Galactus decide di farla finita e di prendere il seme una volta per
tutte, ignorando anche le umili preghiere di un pastore di nome Mike,
incuriosito dalla sua natura divina. Il tentativo viene però
impedito da Loki che, rinato bambino, precipita all'interno
dell'albero assieme al seme, rendendo impossibile ogni recupero.
L'indomani, dopo una notte di riflessione, Galactus accetta una
tregua con gli asgardiani e a malincuore trasforma il Silver Surfer
in un essere umano, poiché questi vuole controllare il seme e allo
stesso tempo rimanere sulla Terra. Per controbilanciare la perdita,
trasforma il pastore Mike, sotto il suo consenso, in un nuovo araldo
dalla pelle dorata chiamato Praeter.
Dopo gli eventi di Secret Wars,
Galactus viene raggiunto nello spazio dagli Ultimates (Carol Danvers,
Pantera Nera, Miss America, Blue Marvel e Spectrum), la squadra di
eroi terrestri con il compito di trovare una soluzione alle questioni
di portata cosmica prima che insorgano, i quali gli propongono di
risolvere il problema della sua fame perenne: il procedimento riesce
trasformando Galactus nell'esatto opposto di ciò che era, ovvero il
portatore di vita nei mondi sterili da lui divorati in precedenza.
Nella sua nuova veste Galactus si rende conto della nuova condizione
in cui l'universo si trova, riuscendo a percepire Eternità (avatar
rappresentante l'intero universo Marvel) in catene, imprigionato da
una qualche misteriosa entità che punta a prendere il suo posto.
Decide così di convocare nuovamente i responsabili della sua recente
trasformazione, in modo che lo aiutino a risolvere il mistero e
salvare così tutto ciò che esiste.
Galactus è un essere da cui dipende
l'equilibrio dell'Universo intero. Concepito come una forza della
natura cosciente, le sembianze apparenti di Galactus sono il
risultato dell'interpretazione che il cervello degli umani dà a tale
forza.
Generalmente gli esseri senzienti
vedono l'entità come un umanoide corazzato e dal caratteristico
elmetto a due lobi. Sotto l'elmetto si dice che vi sia pura energia,
ma almeno una volta ha mostrato il suo vero volto, molto simile a
quello di Galan.
Essendo un'entità cosmica che
rappresenta l'equilibrio tra la vita e la morte non gli va attribuita
alcuna etica: egli è oltre il bene e male, divora pianeti per pura
esigenza di sopravvivere, sebbene conscio che ciò sia doloroso e
distruttivo. Si è dimostrato capace di sentimenti solo nei confronti
di personaggi come il suo araldo preferito, Silver Surfer.
Esseri dai poteri quasi divini come
Tyrant, Silver Surfer e gli altri suoi araldi sono stati creati con
una piccola parte della sua energia: ciò può dare un'idea del
livello delle sue capacità.
Galactus è il detentore per eccellenza
del Potere Cosmico, di cui dispone in quantità quasi infinite. Ciò
lo rende approssimativamente onnipotente ed è praticamente
invulnerabile. Può creare, distruggere e manipolare qualsiasi corpo
celeste, creare materia ed energia dal nulla e manipolarla a
piacimento, conferire poteri quasi divini a qualsiasi organismo, come
fa coi suoi araldi.
Per le sue dimensioni che può
modificare a piacimento (di solito spaziano dai 25-30 metri a più di
un pianeta), dispone di forza e resistenza incalcolabili: ha
resistito facilmente ai raggi di Thanos, ai colpi di Ego, di Odino,
di Tyrant e anche a quelli dei suoi araldi come Silver Surfer.
Ha sconfitto facilmente Thanos (in quel
momento senza Guanto dell'infinito), Beta Ray Bill e Silver Surfer ed
inoltre è riuscito a sbaragliare senza sforzo tutti i Fantastici
Quattro e Thor insieme. Tuttavia solitamente non serba rancore,
quando ritiene che combattere sia inutile ai suoi scopi si ritira
dallo scontro. A meno che non sia consumato dalla fame ed affrontato
da avversari degni di lui, raramente ha perso una battaglia. Nelle
occasioni in cui è sazio solo le sette più potenti entità
dell'Universo, ossia: Morte, Eternità, Infinità, Oblio, Fenice
Bianca della Corona e le due entità che sono di gran lunga superiori
a tutto il resto, Tribunale vivente ed il Supremo, riescono a vincere
il suo potere ma il suo prestigio è comunque tale che può vedersela
con le quattro Entità Cosmiche quasi alla pari.
Caduto (Deceduto)
Silver Surfer (Destituito e
richiamato due volte; attualmente incaricato per vegliare su un
oggetto di interesse di Galactus)
Air-Walker (Deceduto)
Firelord (Destituito)
Distruttore (Destituito)
Terrax (Destituito)
Nova II (Probabilmente
deceduta)
Morg (Deceduto)
Quattrobraccia (Destituito)
Red Shift (Deceduto)
Torcia Umana (Destituito)
Stardust (Destituito)
Praeter (Attuale araldo)
In Marvel Zombi è stato ucciso con un
cannone a potere cosmico e mangiato dagli zombi, che ne hanno così
acquisito i poteri.
Nell'universo Ultimate è chiamato Gah
Lak Tus ed è una coscienza collettiva costituita da milioni di corpi
robotici dalla forma della testa del Galactus classico. Per
distruggere la vita organica sui pianeti, che odia, si serve degli
araldi argentati e di proiettili che spargono epidemie. È sensibile
alla telepatia umana e il suo 20% viene distrutto da un cannone
alimentato da un big bang. Questa versione è stata assimilata e poi
trasformata nel nuovo Araldo dal Galactus originale dell'Universo
Marvel nella miniserie "Cataclisma", giunto dell'Universo
Ultimate dopo gli sconvolgimenti di "Age of Ultron". Gah
Lak Tus viene trasportato in un universo morente da Rick Jones e qui
apparentemente sconfitto da lui e dagli X-Men dell'Universo Ultimate.
Galactus esiste anche nell'universo
Amalgam, dove viene unito a Brainiac, nemico di Superman, formando
Galactiac.
In questo What if...? Galactus arriva
sulla Terra insieme a Silver Surfer per divorarla e si scontra con
tutti gli eroi e con tutti i criminali, sconfiggendoli. Ma all'arrivo
di Peter Parker (che in questo universo è Hulk), arrivato per
proteggere Zia May, Galactus è costretto a mostrare il suo vero
potere per ucciderlo. Silver Surfer si commuove per il suo sacrificio
e decide di ribellarsi, cacciando via Galactus dal Pianeta.
Nel crossover con la DC Comics
Vendicatori/JLA, Galactus viene evocato dall'alieno DC Krona per
carpirne i segreti dietro la nascita dell'universo: dopo
l'inevitabile scontro, Krona trasforma Galan in un'enorme fortezza,
luogo dello scontro tra gli eroi dei due universi e l'alieno.