sabato 21 maggio 2022

ARPIA SILEN


(Silen - Sirèn - Madame Shilaine - Sirene - Selene - Siren - Silene - Shirenu - シレーヌ)

L'Arpia Silen è una è un demone ed ex-amante di Amon prima che questi venisse rinchiuso nel corpo di Akira Fudo divenendo Devilman. Possiede due antenne sulla testa attraverso le quali invia impulsi elettrici per controllare i suoi due artigli da rapace collocati nelle braccia.

Silen compare nel secondo capitolo del manga, posandosi sul tetto di casa Makimura e giurando di uccidere Devilman.

Dopo aver scatenato una pioggia fittissima e aver fatto velare di nubi la luna, grazie ai suoi poteri mentali, la demone evoca due suoi subordinati, i demoni Agwel e Ghelmer, che scatena contro la famiglia Makimura.

Nell'attesa che i suoi scagnozzi compiano lo sterminio, Silen manifesta una sempre maggiore ansia, temendo e al tempo stesso pregustando lo scontro con Devilman, chiedendosi se sarà capace di sconfiggerlo e riflettendo su quanto Amon (il demone che alberga nel corpo di Akira) sia più forte adesso che non quando era padrone della propria coscienza.

Alla fine, quando Agwel e Ghelmer vengono sconfitti da Akira Fudo, Silen decide di intervenire e attacca Akira trafiggendolo con gli artigli e paralizzandolo con onde elettriche che ne inibiscono i poteri.

Akira pieno di vergogna supplica l'arpia di ucciderlo subito, per non dover sopportare la vergogna della sconfitta, ma Silen gli comunica che lo aspetta una morte molto più lenta e dolorosa, avendo intenzione di consegnarlo nelle mani dei cento generali dell'Inferno.

A questo punto, quando per Devilman sembra giunta la fine, ecco intervenire in suo aiuto Ryo Asuka, che ha inspiegabilmente percepito il pericolo che minacciava l'amico, e che spara due colpi di fucile a Silen dando così ad Akira la possibilità di trasformarsi in Devilman.

Silen, dopo aver sparato un artiglio contro Ryo Asuka (l'arpia può infatti separarsi a piacimento dai suoi artigli) dichiara guerra a Devilman, giurando di ucciderlo al posto dei generali infernali, e i due iniziano così il combattimento.

Dopo una breve colluttazione aerea, i due precipitano nel bosco sottostante dove combattono ferocemente.

Ed è qui che Silen si scopre in difficoltà essendosi privata di un braccio, e con le antenne richiama l'artiglio che, roteando come un frisbee, colpisce Devilman per due volte, mozzandogli un braccio ed aprendogli un profondo squarcio nell'addome.

Devilman allora comprende che l'arpia controlla i suoi artigli rotanti con le antenne e la colpisce estroflettendo le sue corna e catturando le antenne di Silen, su cui trasmette una scarica elettrica, stordendola e facendole perdere il controllo dei suoi artigli.

Ripresasi dall'attacco di Devilman, Silen viene di fatto usata da questi per manovrare l'artiglio rotante a suo piacimento; Devilman indirizza così l'artiglio rotante verso Silen, che rimane trafitta dalla sua stessa arma.

Accecata dalla rabbia, la demoniessa, benché ferita, attacca nuovamente Devilman, ma l'uomo diavolo le strappa un'ala assieme a mezza faccia, riducendola in fin di vita.

A questo punto Silen invoca l'aiuto del re demone Zenon, chiedendogli la forza di sconfiggere Devilman, prima di morire.

Alle suppliche disperate di Silen, Zenon (dopo aver distratto Devilman aizzandogli contro alcuni demoni di basso livello) risponde inviandole Kaim, un enorme demone quadrupede simile ad un rinoceronte con due lunghissimi corni.

Questi è innamorato di Silen e conscio del fatto che lei è ormai condannata, decide di sacrificarsi per farla vivere quel tanto che basta per sconfiggere il suo avversario.

Così dopo averle rivolto la struggente frase "Silen sei bellissima anche coperta di sangue", Kaim si suicida offrendo il suo corpo all'arpia, che non può fare altro che fondersi con esso.

Grazie alla ritrovata forza, Silen si scaglia contro Devilman ferendolo mortalmente e vincendo così il combattimento.

Tuttavia non potrà mai dargli il colpo di grazia, poiché Silen morirà pochi istanti dopo, stroncata dalla ferita mortale inflittale da Devilman.

Il duello si conclude così con Devilman che osserva il cadavere della sua nemica stagliarsi maestosamente contro le luci del tramonto, e non può fare a meno di pensare quanto quel demone spietato e sanguinario sia incredibilmente bello.

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