martedì 17 maggio 2022

Quando la Disney passò dalla realizzazione di film di animazione in 2D ai film in 3D nei primi anni 2000, cosa ne fu di tutti gli artisti che avevano impiegato fino a quel momento?


Mucche alla riscossa” del 2004 fu, di fatto, l'ultimo film Disney con i cartoni disegnati a mano.


Molti artisti dell'animazione, che avevano lavorato per la Disney Feature Animation per decenni, furono licenziati tra il 2001 e il 2003, quando si concluse la lavorazione di "Mucche alla riscossa".
Fu un periodo stressante. I dipendenti della Disney sospettavano che il cambiamento stesse arrivando. Ma il management li rassicurava: "Oh, continueremo di sicuro ad utilizzare i disegni fatti a mano". E nel frattempo la società riduceva i salari.
Era evidente a tutti che i film realizzati in digitale come "Shrek" e "Monsters" stavano facendo furore al botteghino, mentre "Atlantis - L'impero perduto" e "Il pianeta del tesoro" no.
Eppure gli artisti erano pieni di speranza, in base a ciò che veniva loro detto.
Ma poi è iniziata la scrematura delle linee di staff, e la posizione del management divenne: "Vabbè, creeremo meno parti disegnate a mano, ma le faremo ancora." Quindi il presidente dell'animazione Tom Schumacher tenne varie riunioni con il personale offrendo rassicurazioni ai sopravvissuti ai primi round di licenziamenti.
Ma la strategia della compagnia cambiò di nuovo.
Ai "piani alti" fu deciso che "Mucche alla riscossa" sarebbe stata l'ultimo film disegnato a mano e il ritornello "Li faremo ancora" divenne "Si chiude, grazie per i servizi resi, guidate in modo sicuro.”
Ci furono molte lettere di licenziamento, tuttavia non tutti furono cacciati.
Alcuni animatori che avevano sempre lavorato a mano si riconvertirono in animatori che utilizzavano la computer grafica. Ma molti volevano continuare a disegnare, non diventare "burattinai digitali": così un certo numero di dipendenti si spostò verso la progettazione o lo storyboard, alcuni nella divisione lungometraggi, altri ancora se ne andarono in altri studi di animazione.
Quegli anni hanno segnato una "recessione dell'animazione" negli studi di cartoni animati con sede a Los Angeles.
Oggi, l'occupazione nell'animazione è vicina ai massimi storici. Anche se la produzione di film live-action è sospesa a causa della pandemia, gran parte dell'industria dell'animazione continua a lavorare da casa.


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