martedì 23 febbraio 2021

Delle curiosità sui fumetti Marvel

Stan Lee non voleva diventare un fumettista, il suo sogno era scrivere o fare lo sceneggiatore ad Hollywood. Per questo motivo cambiò il suo nome in Stan Lee (il vero nome era Stanley Lieber). Lo fece per non essere riconosciuto in seguito come uno che scriveva fumetti.



In principio il colore di Hulk era il grigio; divenne verde perché sulle tavole il tono di grigio cambiava ogni volta.




Quando propose al suo editore (Martin Goodman) il personaggio di Spider-Man questi gli rispose: Ma sei completamente impazzito? Le persone odiano i ragni, se ne trovano uno lo schiacciano e tu vorresti fare un fumetto su un tizio chiamato Uomo-Ragno? Stan lo sai almeno com'é davvero un supereroe? Ovviamente sappiamo bene com'é andata a finire.


Il personaggio di Gwen Stacy é ispirato a sua moglie Joan mentre la rossa Mary Jane Watson all'attrice Ann-Margret.



Il personaggio che piú gli piaceva era il Dottor Destino.


Per un certo periodo nella redazione della Marvel ha lavorato l'allora aspirante scrittore Mario Puzo, colui che ha scritto Il padrino.



Federico Fellini era un grande ammiratore di Stan Lee e della Marvel.


Quando in edicola uscì il fumetto del Dottor Strange la magia e le arti occulte erano molto di moda. I lettori credevano che le parole che il personaggio pronunciava erano veri incantesimi e scrivevano alla redazione chiedendo come facevano a conoscerli.



Il personaggio di Black Panther é stato il primo supereroe afroamericano ad avere un fumetto tutto suo. Il suo arrivo nelle edicole precedette solo di pochi mesi la nascita del movimento delle Pantere nere.


Gene Simmons, leader del gruppo rock dei Kiss e grande appassionato della Marvel, tartassò per mesi Stan Lee perché voleva comparire in un fumetto Marvel. Alla fine Stan Lee li accontentò pubblicando un albo speciale solo per loro.





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