domenica 18 ottobre 2020

Quale graphic novel vi consiglio

La morte di Capitan Marvel.

Il capolavoro assoluto del grande o forse dovrei dire l'immenso Jim Starlin. Durante lo scontro col villain Nitro il grande capitano Kree inala un gas cancerogeno che lo porterà alla morte. Immaginate di essere uno degli esseri piú potenti al mondo, capace di fronteggiare e battere anche Thanos ma non potete nulla contro un nemico che devasta il vostro corpo e vi conduce alla morte. Come vi sentireste? É quello che racconta Starlin nel volume; il suo senso di impotenza, la sua disperazione nel dover accettare il suo destino lo rendono piú umano e fragile di tutti noi. Lettura obbligata per chi pensa che i supereroi e i fumetti in generale sono solo roba per bambini.



Iron Man: Il demone nella bottiglia. Qui assistiamo ad uno dei peggiori momenti di Tony Stark. La pressione derivante dal suo essere uomo e supereroe e un indistriale circondato da nemici lo fanno sprofondare nel tunnel dell'alcolismo, come suo padre prima di lui. Occorrerà tempo prima che torni ad essere l'uomo di prima e riscoprire la sua umanità, a riappacificarsi coi suoi amici e colleghi ed essere un uomo migliore.



X-Men: Dio ama, l'uomo uccide.

La storia cardine degli X-Men, quella che ha fatto diventare i mutanti di casa Marvel icone di culto del fumetto. Un predicatore fanatico e bigotto crea una setta anti-mutanti con il chiaro scopo di eliminarli. Il sogno di pacifica convivenza di Xavier é messo a dura prova e il professore stesso comincia a dubitare di esso. L'alleanza con Magneto finora visto solo come un semplice villain, i bambini mutanti uccisi e appesi a delle altalene con un cartello con la scritta mutanti sono immagini che i lettori non dimenticano ed evocano le immagini (vere) di persone di colore impiccate agli alberi negli stati del Sud fino agli anni '60. Qui Chris Claremont é al suo meglio. Il bigottismo e l'ipocrisia dell'America vengono messe a nudo e il razzismo giustificato dalla lettura distorta della Bibbia. Se questa graphic novel non basta a convincere che i fumetti non sono cose da bambini allora niente può farlo.


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