domenica 5 dicembre 2021

I Griffin o I Simpson, quale preferisco?

Allora, per rispondere in modo completo, è necessaria una premessa un po' lunga. Cominciamo a dire che i Simpson sono stati fondamentali e i primi a inventare un tipo di sit-com animata anomala.



Matt Groening è un autentico genio: ha inventato nel 1987 la prima famiglia politicamente scorretta d'America, nella quale erano ammesse parolacce, comportamenti scurrili e fuori dagli schemi, nei quali i personaggi (apparentemente) non trasmettevano i classici sani valori dello "spirito americano", ma tutt'altro.

Non era la prima volta in assoluto che nelle sit-com (animate o meno) venissero messi in ridicolo alcuni aspetti della società contemporanea (e statunitense in particolare).

A modo loro, anche "I Flinstones" (in italiano: "Gli Antenati") e "I Jetson" ("I Pronipoti") pur ambientando le rispettive serie nel lontano futuro o nel passato preistorico, mostravano tutte le contraddizioni della realtà odierna.

Lo facevano però con un sottile umorismo, che non sfociava mai nella volgarità o nel sarcasmo più pungente di cui invece erano straimbevuti i Simpson delle primissime edizioni.

A dire il vero un precedente animato c'era: l'ungherese famiglia Mezil (foto da 7 cose che forse non sapevate sulla Famiglia Mezil) che ottenne un ottimo successo anche all'estero, ma che terminò la programmazione nel 1980 (l'ultima serie era del 1978)


Ovvio che fin dall'inizio della loro uscita destarono polemiche a non finire.
Non c'era un solo aspetto della società americana che non veniva criticato o messo in ridicolo: dalla politica al lavoro, dalla scuola alla religione, dalla Sanità alla TV stessa.
Persino i protagonisti erano molto ben lontani da rappresentare i classici personaggi positivi che, solitamente, erano il punto di riferimento per lo spettatore, portato a identificarsi in loro.

Qui abbiamo invece il capofamiglia che assomma in sé tutte le caratteristiche negative che un marito e padre possa avere.
Oltre a non essere attraente fisicamente (è calvo e obeso), è ingenuo, immaturo, poco intelligente. Sul lavoro è svogliato e compie disastri a non finire. Politicamente sembra comportarsi come l'americano medio che vota Trump: ha posizioni a volte razziste, xenofobe, misogine. In chiesa ci va solo per abitudine, ma non conosce nulla né della sua né delle altre religioni (e per questo è sempre in perenne conflitto con il vicino, Ned Flanders, che al contrario è lo stereotipo del perfetto cristiano casa-e-chiesa). Inoltre è possessivo, invadente e poco incline a crescere i figli.
Bart, il figlio primogenito, assomma molti difetti del padre: non ama andare a scuola, compie monellerie tutto il giorno assieme all'amico Milhouse, prende in giro il padre (chiamandolo con il nome proprio) e irride tutti coloro che vengono posti come esempio da seguire, a partire dalla sorella Lisa.
Ad affiancarsi ai protagonisti troviamo tutta una serie di personaggi di contorno, molti dei quali rappresentano gli autentici stereotipi delle categorie americane: abbiamo gli indiani che parlano con il classico accento "asiatico" di Bollywood, gli italo-americani (pizzaioli o gangster), i messicani che parlano solo spagnolo, ecc.

Nonostante le proteste proveniente da più parti, sia negli stessi USA che nei Paesi di esportazioni, i Simpson ebbero fin da subito un grandissimo successo che non è mai venuto meno, tant'è che ora ci troviamo alla 32^ edizione: un autentico record.

Il fatto che personaggi così sopra le righe, irriverenti e scorretti, siano piaciuti così tanto, ha fatto sì che moltissime altre serie vennero create basandosi proprio sui punti di forza di questa serie.

Abbiamo avuto così, nel corso degli anni, Family Guy (I Griffin), American Dad, Daria, South Park, Bob's Burger, Fis for Family, Paradise PD ecc. tutti basati, più o meno, sugli stessi punti di forza dei Simpson.
Dal lato nostro, in Italia, abbiamo avuto la serie "Famiglia Spaghetti", curata da Bruno Bozzetto, che, a mio avviso, avrebbe meritato di più.

Mi concentro ora nell'analizzare il principale concorrente dei Simpson, i Griffin appunto.

Come già anticipato, i Griffin, ideati da Seth MacFarlane nel 1999, riprendono molte tematiche dei Simpson. Il protagonista, Peter Griffin, è una versione ancora più rozza e ignorante di Homer, mentre Stewe (l'ultimogenito) è un Bart più perfido e intelligente.
Un tocco di novità è rappresentato dal cane parlante Brian che, colto e snob, interagisce coi personaggi umani alla pari.

La differenza tra le due serie sta nella costituzione degli episodi.
Mentre nei Simpson esiste una vera e propria trama di ognuno (anche se si gioca spesso con il Mc Guffin ossia la puntata prende una piega diversissima dall'inizio), nei Griffin non esiste un vero e proprio filo logico.
Nella maggior parte di episodi ci sono due o tre sottotrame (a volte neppure collegate tra loro) più una serie di flashback surreali e assolutamente fuori continuity.
Nei Griffin vengono portati all'esasperazione alcuni tratti tipici dei Simpson, come la mancanza di ideali (spesso e volentieri i due coniugi si tradiscono vicendevolmente, cosa che non capita mai nei Simpsons), l'aspetto sessuale (molto più marcato e presente nei Griffin) e, appunto, quello surreale (ci sono delle puntate nelle quali Stewie e Brian viaggiano nel tempo).
Se l'aspetto soprannaturale è presente anche nei Simpson, nei Griffin si può dire che è la norma, così come la società dei Griffin è molto più cupa e pessimistica di quella dei Simpson.
Nei Simpson non è così accentuato il nonsense, sia delle battute che nelle scene, mentre nei Griffin si può dire che questo sia il loro principale punto di forza.
In entrambe le serie abbondano citazioni e riferimenti alla cultura pop americana, anche se, a mio parere, quelle dei Simpson sono un po' più colte e universali, mentre alcune battute e gag dei Griffin solo un americano le può capire.

Trattandosi di due serie longeve, nel corso degli anni molte cose sono cambiate.

A mio avviso i Simpson hanno perso un po' di smalto: un po' è normale, visto che sono in programmazione da così tanto tempo. I personaggi principali sono diventati meno sfaccettati rispetto a prima e il tono della serie è diventato quasi politically correct. Mi ricordo che qualche anno fa persino Famiglia Cristiana (che li aveva sempre bocciati) li promosse!
I Griffin bene o male sono rimasti gli stessi, la verve comica, paradossale e irriverente non è calata cogli anni.

Io personalmente preferisco i Simpson anche perché le storie sono molto più lineari e trovo i personaggi del loro mondo meglio caratterizzati, però è una questione di gusti. Ultimamente però i loro episodi sono scaduti moltissimo, pertanto il mio giudizio è più generale.


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