I
fumetti gialli
sono fumetti che trattano del
genere giallo. Anche se detective, piccoli ladri, delinquenti e
truffatori sono apparsi nelle tavole e nelle strisce sin dagli albori
del fumetto, gli albi e le serie di genere giallo sono relativamente
poche. La striscia Dick Tracy fu forse la prima a focalizzare
l'attenzione su personaggi e trame legate a una vasta gamma di
gangster. Il fumetto di Chester Gould, nato nel 1931, rappresentava
cattivi grotteschi, metodi polizieschi molto attuali per l'epoca e
una raffigurazione della violenza molto accentuata.
Negli Stati Uniti il genere è noto
come
Crime comics
ed è stato molto popolare fra gli
anni quaranta e cinquanta del Novecento, caratterizzandosi con una
impostazione moralistica e da una rappresentazione verosimile della
violenza e delle attività criminali.
Il fumetto di questo genere si può
fare risalire al 1942 con l'esordio della serie Crime does not pay
pubblicata da Lev Gleason Publications e curata da Charles Biro.
Dopo la seconda guerra mondiale, al
calare delle vendite dei fumetti di supereroi, gli editori reagirono
pubblicando serie a fumetti ispirate nel formato, nei contenuti e nei
soggetti a quanto proposto dalla serie Crime Does Not Pay, portando a
un enorme produzione di fumetti con tematiche gialle. Questo genere
di fumetti, insieme a quelli horror, in particolar modo quelli
pubblicati dalla EC Comics, attirarono l'attenzione per le loro
tematiche forti e questo condusse alla creazione della Comics
Magazine Association of America e all'introduzione nel 1954 del
Comics Code Authority, un codice di regolamentazione che poneva
limiti sui contenuti e decretando in qualche modo l'inizio della fine
di quel particolare filone del genere.
Come per il giallo letterario, anche
nei fumetti le contaminazioni subite dal genere furono molteplici. A
partire dai tardi anni ottanta, diversi autori di fumetti
cominciarono a fondere il genere giallo con altri generi, come il
noir o addirittura con il genere dei supereroi. Alcuni di questi
autori sono Brian Michael Bendis (Sam and Twitch, Jinx, Powers), Ed
Brubaker (Gotham Central), Frank Miller (Sin City), David Lapham
(Stray Bullets).
Un discorso a parte merita il
personaggio di Topolino (Mickey Mouse) che sin dai primi anni 40 del
XX secolo interpreta storie di carattere poliziesco in cui aiuta le
forze dell'ordine a risolvere casi misteriosi. Questa caratteristica
si manterrà anche in seguito e, soprattutto in Italia, verranno
sviluppate storie prettamente poliziesche dagli autori Disney
italiani.
In Italia si sono sviluppati due
diversi filoni discendenti dal genere giallo: i fumetti neri,
sviluppatosi negli anni sessanta con l'avvento di Diabolik,
pubblicato da Astorina, di Satanik e Kriminal, pubblicati dalla
Editoriale Corno; il secondo genere invece è prettamente poliziesco.
Lo ritroviamo nelle serie umoristiche di Benito Jacovitti con i suoi
personaggi Cip l'Arcipoliziotto, Gallina e Zagar, esorditi nel 1945
sul Vittorioso e anche da alcune opere di Nino Cannata. Di genere
realistico negli anni settanta venne pubblicato il commissario Spada
di Gianni de Luca su Il Giornalino e il detective privato Sam Pezzo
ideato da Vittorio Giardino. Negli anni ottanta e novanta, grazie a
Nick Raider e Julia, pubblicati dalla Sergio Bonelli Editore. Sono
state pubblicate diverse graphic novel di genere giallo, come ad
esempio Cacciatori nelle tenebre di Francesco e Gianrico Carofiglio.
Alcuni di questi albi sono ispirati da diverse opere letterarie o
televisive di successo, come a esempio la versione a fumetti de
L'ispettore Coliandro dei Manetti Bros. e Carlo Lucarelli o le
graphic novel ispirate alle opere di Massimo Carlotto.
Tra i manga è nota la serie Detective
Conan ideata da Gōshō Aoyama nel 1994 e tuttora in produzione. In
Giappone viene pubblicato sullo Shōnen Sunday, mentre in Italia il
manga viene pubblicato dalla Star Comics; oppure Death Note, che pur
trattando temi paranormali, conserva la psicologia e il clima tipico
del thriller e il genere giallo viene esplorato dall'autore in ogni
suo aspetto e la struttura dei casi varia infatti da quella del
giallo deduttivo al thriller, dal noir al legal thriller, dall'hard
boiled al poliziesco. La maggior parte dei casi sono relativi a
omicidi e la maggior parte delle indagini sono riconducibili a uno
dei seguenti tipi di casi:
- omicidi a porte chiuse, ispirati dalle opere di Agatha Christie, di Ellery Queen e di John Dickson Carr.
- presunte maledizioni, come quelle presenti in alcuni racconti di Arthur Conan Doyle.
- casi in cui l'assassino è già noto al lettore, nello stile del telefilm Colombo.
- casi svolti quasi interamente in tribunale, presenti tuttavia solo nell'anime come filler.
Uno dei personaggi, l'ispettore Jūzo
Megure, è chiaramente disegnato prendendo ispirazione
dall'iconografia classica riconducibile al commissario Maigret, il
personaggio letterario nato dalla penna dello scrittore belga Georges
Simenon.
Precedente a Detective Conan è
Kindaichi shōnen no jikenbo.
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