sabato 14 giugno 2025

Sabretooth: può davvero rigenerare organi e arti perduti?


Nel vasto e complesso universo Marvel, pochi personaggi incarnano l’archetipo del predatore come Victor Creed, meglio conosciuto come Sabretooth. Spietato, brutale e dotato di poteri straordinari, è da decenni una delle nemesi principali di Wolverine. Ma al di là del suo aspetto animalesco e della sua ferocia incontrollabile, ciò che rende Sabretooth davvero temibile è il suo fattore rigenerante. E qui nasce la domanda: può Sabretooth rigenerare organi o arti perduti? Scopriamolo.

Sabretooth è un mutante dotato di un fattore di guarigione avanzato, simile — e in alcune iterazioni persino superiore — a quello di Wolverine. Questo potere gli consente di curare rapidamente ferite, fratture, ustioni, lesioni interne, e di rigenerare tessuti danneggiati o distrutti in tempi straordinariamente brevi. Non è raro vederlo riprendersi in pochi istanti da ferite che sarebbero mortali per chiunque altro.

Questa rigenerazione lo rende immune alla maggior parte di veleni, tossine, droghe e alcol, rendendo inefficaci molti dei mezzi più comuni per neutralizzare un avversario. Inoltre, il suo metabolismo potenziato gli conferisce una resistenza alla fatica sovrumana, permettendogli di combattere o inseguire una preda per giorni senza cedimenti.

Sebbene Sabretooth possa rigenerare ampie porzioni del suo corpo, la questione del rigenerare interi organi o arti amputati è più complessa.

  • Organi interni: in vari fumetti, Victor è stato colpito da proiettili, esplosioni o artigli, riportando danni gravi agli organi interni. In queste circostanze, il suo fattore rigenerante gli ha permesso di guarire completamente, anche da lesioni potenzialmente fatali. Quindi , Sabretooth può rigenerare organi danneggiati o distrutti, anche se la velocità varia in base alla gravità.

  • Arti amputati: la rigenerazione di arti interi perduti è meno documentata. In generale, il suo potere è in grado di riparare tessuti muscolari e ossei complessi, ma nei fumetti canonici non ci sono molte prove esplicite di arti rigenerati da zero, come un braccio o una gamba completamente tranciati. Tuttavia, in alcune versioni alternative o future — come quelle viste in X-Men Forever o Age of Apocalypse — Sabretooth è stato mostrato sopravvivere e rigenerare danni estremi, facendo supporre che con tempo sufficiente possa ricostruire perfino un arto.

Wolverine e Sabretooth condividono lo stesso tipo di mutazione rigenerativa. Tuttavia, la consistenza narrativa tra i due non è sempre omogenea: se da un lato Wolverine è stato mostrato rigenerarsi da uno scheletro carbonizzato, dall’altro Sabretooth viene spesso raffigurato con un fattore di guarigione più “realistico”, anche se comunque sovrumano.

È importante ricordare che entrambi sono stati oggetto di esperimenti genetici e potenziamenti artificiali (come il progetto Arma X), e che questi potrebbero aver amplificato o modificato le loro capacità rigenerative in momenti diversi della loro esistenza editoriale.

, Sabretooth può rigenerare organi danneggiati o distrutti, e probabilmente anche arti perduti, anche se quest’ultima capacità è meno frequentemente documentata nei fumetti ufficiali. Il suo fattore di guarigione lo rende una macchina da guerra implacabile, capace di sopportare ferite devastanti, sopravvivere ad avvelenamenti letali e continuare a combattere quando altri crollerebbero.

Combinato con la sua forza sovrumana, i sensi acuti, l’agilità animalesca e la sua natura predatoria, Sabretooth rappresenta una minaccia costante non solo per Wolverine, ma per chiunque osi affrontarlo. Se mai dovesse essere potenziato ulteriormente — magari con un miglior controllo mentale o un'ulteriore evoluzione della rigenerazione — diventerebbe una creatura davvero inarrestabile.



venerdì 13 giugno 2025

L’arma perfetta: il potere che renderebbe Wolverine davvero inarrestabile

 


Wolverine è già uno dei mutanti più temuti e rispettati del mondo Marvel. Dotato di uno scheletro in adamantio, artigli retrattili indistruttibili, un fattore rigenerante potentissimo e decenni di esperienza militare e marziale, Logan è una macchina da guerra progettata per resistere, colpire e sopravvivere. Ma anche l’arma perfetta ha le sue crepe.

Sì, Wolverine ha delle debolezze. Nonostante la sua reputazione, esistono scenari in cui può essere sconfitto, intrappolato o manipolato. Ed è qui che nasce la domanda: quale potere mutante, se aggiunto ai suoi, lo renderebbe davvero inarrestabile?

Prima di rispondere, analizziamo cosa lo rende vulnerabile:

  • Psiche manipolabile: Wolverine è resistente fisicamente, ma mentalmente può essere condizionato o manipolato da potenti telepati.

  • Mancanza di teletrasporto o mobilità a lungo raggio: È veloce, ma non quanto chi si sposta alla velocità della luce o si teletrasporta in un altro continente in un attimo.

  • Fattore rigenerante sì, ma non immortale: Può guarire, ma non è invincibile. L’adamantio che lo protegge è anche un peso che rallenta la sua resistenza prolungata.

  • Vulnerabilità alla magia e ad alcuni tipi di energia: L’adamantio non protegge da incantesimi o energia cosmica.

Se Wolverine avesse la telepatia di livello Charles Xavier o Jean Grey, diventerebbe una creatura virtualmente invulnerabile, in grado non solo di combattere con il corpo, ma anche con la mente.

Immaginatelo così: una macchina da guerra implacabile che può leggere la mente del nemico, anticiparne le mosse, confonderlo, paralizzarlo mentalmente o persino costringerlo ad arrendersi senza combattere. Logan potrebbe eliminare qualunque avversario prima ancora che alzasse un dito.

Con questa capacità, supererebbe anche una delle sue paure più ricorrenti: perdere il controllo o essere manipolato, come accaduto più volte in passato (Weapon X, controllo mentale da parte di nemici telepatici, ecc.). Dotato della propria armatura mentale, nessuno potrebbe più entrare nella sua testa.

Se non la telepatia, ci sono altri poteri che, uniti a Wolverine, lo renderebbero comunque letale oltre ogni misura:

  • Teletrasporto (Nightcrawler): potersi spostare istantaneamente su qualunque campo di battaglia lo renderebbe inafferrabile.

  • Intangibilità (Shadowcat): immaginate Logan attraversare muri o attacchi senza subirne danni, per poi colpire con precisione chirurgica.

  • Manipolazione del tempo (Tempus): rallentare il tempo in combattimento e curarsi, colpire, reagire prima di chiunque.

  • Controllo elementale (come Storm): aggiungere il potere sulla natura al suo arsenale fisico lo trasformerebbe in una forza della natura.

Wolverine è già un’icona dell’efficienza brutale e della sopravvivenza estrema. Ma se si volesse renderlo davvero inarrestabile, il potere che meglio compenserebbe le sue debolezze è la telepatia. Unendo la forza fisica, l’istinto da predatore e un controllo mentale totale, Logan diventerebbe qualcosa di più di un guerriero: sarebbe una sentenza ineluttabile. Il perfetto equilibrio tra artigli e mente. Una vera arma X, inarrestabile in ogni campo di battaglia — fisico o mentale.



giovedì 12 giugno 2025

Chi è più forte tra Bestia e Wolverine? Una sfida tra intelletto e istinto

Quando si parla di scontri epici tra mutanti, uno dei dibattiti più accesi tra i fan degli X-Men è: chi è più forte tra Wolverine e Bestia (Beast)? La risposta, come spesso accade nel mondo dei fumetti, non è così semplice. Entrambi sono mutanti potenti e unici, ma lo sono in modi radicalmente diversi.

Wolverine, alias Logan, è noto per il suo fattore rigenerante, che gli permette non solo di guarire rapidamente, ma anche di spingersi oltre i limiti umani senza rischiare danni permanenti. Questo potere gli consente un allenamento continuo e senza sosta, che nel tempo ha reso il suo corpo estremamente forte. Inoltre, lo scheletro rivestito di adamantio – un metallo praticamente indistruttibile – lo rende molto più pesante di un uomo normale. Per spostarsi, saltare e combattere con quel carico addosso, Logan deve possedere una forza fisica eccezionale, sicuramente superiore alla media degli esseri umani e di molti mutanti.

Ma la sua vera forza sta nell’esperienza: conosce oltre 300 stili di combattimento ed è un maestro nell’arte della guerra. In uno scontro corpo a corpo, Wolverine gioca sempre sporco e punta al risultato. I suoi artigli retrattili in adamantio, capaci di penetrare quasi qualsiasi materiale, sono un’arma letale che gli dà un vantaggio in battaglia.

Dall’altro lato c’è Henry "Hank" McCoy, meglio noto come Bestia. Hank possiede una combinazione rara di forza, agilità e intelligenza di livello geniale. È dotato di muscoli potenti, riflessi rapidi, capacità di salto e arrampicata straordinarie, oltre a un’acuta vista e senso dell’olfatto. La sua forza fisica pura supera probabilmente quella di Wolverine, se si guarda solo al sollevamento pesi o alla potenza muscolare.

Tuttavia, Bestia è anche uno scienziato brillante, e spesso affronta i conflitti in modo più strategico. Nonostante sia un combattente esperto, non ha lo stesso addestramento militare di Logan, né la sua esperienza in campo bellico.

In un confronto diretto, Wolverine ha una marcia in più grazie al fattore rigenerante, all’incredibile resistenza al dolore e all’attitudine al combattimento. Anche se Bestia è più forte in senso tecnico e forse più veloce e agile, è difficile che riesca a reggere lo scontro con un avversario che non si stanca, guarisce immediatamente e non esita a colpire a fondo.

E poi, c’è la questione degli artigli. Quando ogni colpo può tagliare carne, osso o acciaio, Bestia dovrebbe mantenere una distanza costante, il che è quasi impossibile in uno scontro ravvicinato.

Wolverine probabilmente ha la meglio nella maggior parte degli scenari, grazie alla combinazione di ferocia, esperienza, capacità rigenerativa e armamento naturale letale. Bestia è un avversario formidabile, più forte e più agile, ma difficilmente in grado di sopravvivere a lungo in un combattimento all’ultimo sangue con Logan.

In altre parole: la mente può essere affilata, ma contro sei artigli di adamantio e una volontà d’acciaio, serve molto di più che intelligenza per uscirne vivi.




mercoledì 11 giugno 2025

Wolverine è più forte di un essere umano medio? Un’analisi tra mito e mutazione

Quando si parla di supereroi, pochi personaggi incarnano la forza bruta e la resistenza come Wolverine, l'iconico mutante degli X-Men. Ma una domanda persiste tra gli appassionati: è davvero più forte di un essere umano medio? La risposta, basata su decenni di fumetti e adattamenti cinematografici, è un inequivocabile sì — e non solo più forte della media, ma anche superiore a molti atleti al loro massimo livello fisico.

Wolverine, il cui vero nome è James Howlett (noto anche come Logan), possiede una serie di abilità mutanti, la più celebre delle quali è il fattore rigenerante. Questo potere non solo gli permette di guarire rapidamente da ferite, traumi e malattie, ma gli consente anche di sostenere e potenziare costantemente la sua massa muscolare. Mentre un corpo umano normale si affatica e ha limiti nella rigenerazione del tessuto muscolare, Wolverine può sottoporsi a sforzi estremi con una capacità di recupero quasi immediata. Questo porta a un aumento naturale della forza fisica, poiché il suo corpo si adatta rapidamente agli stimoli, proprio come un atleta che si allena, ma senza la necessità di recupero.

Un elemento fondamentale nella valutazione della forza di Wolverine è il suo scheletro ricoperto di adamantio, un metallo fittizio noto per essere indistruttibile. Questo impianto, realizzato grazie a un esperimento militare segreto, rende le sue ossa inviolabili, ma le appesantisce notevolmente. Camminare, saltare e combattere con un peso extra costante implica che Wolverine deve avere una forza ben superiore alla norma solo per mantenere la mobilità. Alcuni esperti stimano che il solo scheletro di adamantio possa pesare oltre 100 kg: ciò significa che ogni movimento che compie coinvolge muscoli estremamente allenati e sviluppati.

Nei fumetti Marvel, Wolverine ha mostrato ripetutamente capacità che vanno ben oltre le possibilità umane. È in grado di:

  • Sollevare massi, ribaltare veicoli o spezzare catene d'acciaio.

  • Combattere per ore senza cedere, grazie alla resistenza sovrumana.

  • Sopportare esplosioni, cadute da grandi altezze e mutilazioni, continuando a combattere come se nulla fosse.

Sebbene non appartenga alla categoria dei “superforzuti” come Hulk o Thor, Wolverine può comunque essere definito "superumano" in termini di forza, soprattutto se paragonato a soldati, marines o atleti professionisti.

Ma al di là delle capacità fisiche, la vera forza di Wolverine risiede nel suo carattere indomabile. La sua resistenza al dolore, la volontà di sopravvivere, e la ferocia in battaglia lo rendono uno dei personaggi più temuti e rispettati dell’universo Marvel. La forza di Logan non è solo nei muscoli, ma nella mente e nel cuore: non molla mai, nemmeno quando tutto sembra perduto.

Wolverine è, senza dubbio, molto più forte di un essere umano medio, sia per caratteristiche fisiche che per la tenacia mentale. La combinazione di fattore rigenerante, scheletro potenziato e addestramento da combattente d’élite lo rendono un guerriero che supera i limiti dell’uomo comune. In un mondo di supereroi dagli straordinari poteri, Logan resta uno dei più temibili non per ciò che può fare, ma per ciò che è disposto a fare.


martedì 10 giugno 2025

A cosa serve lo scheletro di adamantio di Wolverine?


Lo scheletro di adamantio di Wolverine è uno degli elementi più celebri del personaggio nei fumetti Marvel, ma anche uno dei più controversi in termini di bilancio tra vantaggi e svantaggi. Sebbene gli conferisca un’imponente resistenza fisica e lo renda virtualmente indistruttibile, comporta anche un notevole prezzo biologico e funzionale.

In termini narrativi e pratici, lo scheletro di adamantio serve a:

  1. Rendere Wolverine praticamente indistruttibile dal punto di vista osseo
    L'adamantio è uno dei materiali più duri e resistenti dell'universo Marvel. Una volta legato alle ossa di Wolverine tramite il Progetto Arma X, il suo scheletro è diventato incapace di fratture, schiacciamenti o deterioramento, a differenza delle ossa normali.
    Questo significa che:

    • Può subire cadute da grandi altezze senza rompersi nulla.

    • Non teme fratture durante il combattimento, anche contro esseri con forza sovrumana.

    • È immune a metodi di tortura che puntano alla rottura fisica.

  2. In origine gli artigli erano ossei. Il rivestimento in adamantio li trasforma in vere e proprie armi da taglio micidiali, in grado di penetrare quasi ogni materiale, incluso metallo, armature, e in alcuni casi persino le barriere magiche o i campi energetici più deboli.

  3. Ogni pugno di Wolverine ha dietro il peso e la densità di uno scheletro metallico, rendendolo più distruttivo. Inoltre, gli rende estremamente difficile essere immobilizzato o spezzato, anche da avversari dotati di forza sovrumana.

  4. Il fine di Stryker, nel contesto dei film e della continuità narrativa dell'Arma X, era trasformare Logan in un’arma vivente. Lo scheletro è parte di un pacchetto sperimentale che unisce capacità rigenerative, addestramento militare e invulnerabilità strutturale.

Contrariamente all’immaginario collettivo, lo scheletro di adamantio non è privo di conseguenze negative:

  • Stress costante sul corpo
    Il metallo è incredibilmente pesante. Questo rallenta leggermente i movimenti di Wolverine e impone uno sforzo continuo al suo organismo, che deve compensare il peso aggiuntivo in ogni gesto, corsa o salto.

  • Indebolimento del fattore rigenerativo
    Il suo fattore di guarigione è costantemente al lavoro, anche in condizioni di riposo, per contrastare l'effetto tossico dell’adamantio. Nei fumetti è stato stabilito che il metallo, pur essendo "indistruttibile", non è biocompatibile, e se non fosse per il suo potere mutante, Wolverine sarebbe morto da tempo per avvelenamento da metallo.

  • Maggiore vulnerabilità al magnetismo
    L’adamantio, essendo metallico, lo rende particolarmente vulnerabile a poteri come quelli di Magneto, che ha dimostrato di poterlo immobilizzare o manipolare contro la sua volontà.

  • Impossibilità di passare inosservato
    Lo scheletro rende Logan più facile da individuare tramite strumenti che rilevano metalli o campi magnetici. È meno adatto a missioni stealth rispetto ad altri mutanti.

Wolverine, o meglio Logan, è stato il soggetto ideale per l’infusione di adamantio per due motivi principali:

  1. Fattore di guarigione superiore alla media mutante
    Solo un individuo con un rigeneratore estremamente potente può sopravvivere all’innesto dello scheletro, che è una procedura invasiva, traumatica e potenzialmente letale. In un essere umano normale, l’adamantio causerebbe emorragie interne, rigetto, e morte quasi immediata.

  2. Attitudine al combattimento e alla violenza
    Logan è un soldato, un cacciatore, un killer. Il suo comportamento aggressivo e la sua efficienza sul campo lo rendono il candidato perfetto per diventare un’arma vivente. Lo scheletro non è solo un potenziamento: è un’estensione della sua natura.

Lo scheletro di adamantio di Wolverine serve a massimizzare la sua resistenza fisica e la sua pericolosità offensiva, rendendolo capace di affrontare e sopravvivere a minacce che annienterebbero chiunque altro.
Tuttavia, è un dono avvelenato, che impone un costo costante al suo corpo e ne limita alcuni aspetti naturali come l’agilità o l’anonimato.

In un certo senso, lo scheletro è il simbolo stesso di Wolverine: invincibile, letale, ma condannato a soffrire per la propria natura ogni giorno della sua esistenza.



lunedì 9 giugno 2025

Chi vince, John Constantine, Lucifer, Preacher, Etrigan o Loki?

 

Nel confronto tra John Constantine, Lucifer Morningstar, Jesse Custer (Preacher), Etrigan il Demone e Loki, la domanda non è tanto chi è più carismatico, ma chi domina per puro potere, influenza e controllo metafisico.
E in questo caso, Lucifero se la prende, senza discussioni.

1. Lucifero Morningstar (DC Comics)

Lucifero, creato da Neil Gaiman e sviluppato da Mike Carey, non è solo un arconte ribelle: è uno degli esseri più potenti del multiverso DC, secondo solo alla Presenza (l'equivalente di Dio).
Il suo dominio non riguarda solo il fuoco infernale o la tentazione, ma la manipolazione della realtà a livello ontologico. Può creare universi da zero, ignorare le leggi fisiche, concettuali e metafisiche, e non teme né la morte, né il tempo, né la distruzione.

  • Controllo totale sulla materia e la realtà

  • Immunità alla morte e alla maggior parte delle forme di danno

  • Conoscenza assoluta del cosmo, superiore a qualsiasi altro essere in lista

In altre parole, se Lucifer vuole, l'incontro finisce prima ancora di iniziare.

2. Jesse Custer / Preacher (Vertigo)

Posseduto da Genesis, un’entità nata dall’unione di un angelo e un demone, Jesse ha il potere della Parola di Dio, che gli consente di imporre la sua volontà a chiunque lo ascolti.

Il suo potere è talmente devastante da costringere persino Dio alla fuga. Ma è anche vero che:

  • Genesis non ha coscienza né volontà, è una batteria di potere.

  • Jesse deve pronunciare la Parola perché abbia effetto.

  • Esseri superiori, come Lucifer, potrebbero essere immuni alla Parola o semplicemente ignorarla sul piano cosmico.

Jesse è potentissimo a livello narrativo, ma non può competere con un essere che può riscrivere la realtà a proprio piacimento.

3. Etrigan il Demone (DC Comics)

Jason Blood, vincolato al demone Etrigan da Merlino, è uno dei demoni più forti del regno infernale. Combattente letale, maestro della magia demoniaca, ha capacità che includono:

  • Manipolazione del fuoco infernale

  • Forza sovrumana

  • Incantesimi oscuri

  • Immortalità

Ma nonostante la sua potenza in battaglia, Etrigan è un demone guerriero, non un'entità cosmica. In uno scontro magico ad alto livello, può essere sopraffatto sia da Lucifer che da Jesse, e perfino da Constantine in uno scenario ben architettato.



4. Loki (Marvel Comics)

Il dio dell'inganno e della magia, figlio adottivo di Odino, è un personaggio estremamente versatile. Il suo arsenale comprende:

  • Magia illusoria

  • Mutaforma

  • Teletrasporto

  • Manipolazione mentale

  • Conoscenza di rune e incantesimi ancestrali

Ma per quanto Loki sia astuto, non è il più potente. Anche nel Marvel Universe viene spesso superato da entità cosmiche (come Dormammu, Surtur, Mephisto o Eternity).
È un trickster, e il suo vantaggio risiede nella manipolazione, non nello scontro diretto. Contro Lucifer, non ha possibilità.

5. John Constantine (DC Comics)

L’Hellblazer è uno dei maghi più pericolosi del multiverso DC, ma non per pura forza bruta. Il suo vero potere è l’inganno, la conoscenza, il sacrificio degli altri.
Ha:

  • Truffato demoni maggiori

  • Ingannato il Primo della Caduta

  • Evitato la morte più volte

  • Manipolato angeli, demoni e perfino entità cosmiche

Ma John gioca su un altro piano. Lui vince se riesce a evitare il confronto, a stringere patti, a fare leva sul peccato o sul desiderio. Contro Lucifer, probabilmente si inginocchierebbe con un ghigno e una sigaretta già accesa in bocca. Sa di non poterlo battere — ma proverebbe comunque a fregare anche lui.

Classifica di forza (dal più potente al meno)

  1. Lucifer Morningstar — Incontestabile.

  2. Jesse Custer (con Genesis) — Potenza divina, ma limitata dal mezzo umano.

  3. Etrigan — Demone potente ma superabile.

  4. Loki — Esperto di magia ma vulnerabile su vasta scala.

  5. John Constantine — Letale con l’inganno, ma fisicamente il più debole.



In uno scontro diretto, Lucifer domina, e non per "magia", ma per un dominio assoluto sulle leggi che regolano la realtà stessa. Nessun trucco, parola divina o magia nórdica può realmente piegarlo.

Come ha detto una volta nella sua serie a chi gli chiedeva quanto fosse potente:

“Posso creare un universo intero dal nulla. Quindi… abbastanza.”

E quando la Morte stessa dice che non può toccarti, il gioco è finito.











domenica 8 giugno 2025

Chi vincerebbe, l'Agente 47 (film Hitman: Agent 47) contro John Wick (serie di film John Wick)?

 


Il confronto tra Agente 47 e John Wick è uno dei più affascinanti scontri ipotetici tra personaggi d’élite del cinema d’azione. Entrambi rappresentano il vertice assoluto nel loro campo: uno è un assassino geneticamente modificato, l’altro è un sicario leggendario temuto dall’intera malavita globale. Ma se dovessimo decretare un vincitore tra i due, basandoci su logica, capacità e adattabilità, l’Agente 47 ha un chiaro vantaggio nella maggior parte degli scenari.


Perché l'Agente 47 vince 8 volte su 10

1. Vantaggio genetico
47 non è solo un uomo altamente addestrato: è il risultato di ingegneria genetica, progettato per superare fisicamente, mentalmente e tatticamente ogni essere umano. I suoi 47 cromosomi sono il marchio di una razza superiore di assassini, conferendogli riflessi più rapidi, maggiore forza, tolleranza al dolore e resistenza estrema. Wick, sebbene sia in forma eccezionale, resta biologicamente umano.

2. Superiorità nella furtività e nella pianificazione
John Wick brilla nel combattimento frontale. L’Agente 47, invece, non si fa nemmeno vedere. È maestro nel travestimento, nella manipolazione ambientale e nella pianificazione dell’omicidio perfetto. Wick elimina i suoi nemici in combattimenti sanguinosi e spettacolari; 47 li fa sparire senza lasciare tracce.

3. Versatilità assoluta
47 è in grado di uccidere con armi improvvisate, oggetti comuni, trappole ambientali o veleni. Wick usa con abilità ogni arma da fuoco che trova, ma il suo stile dipende in larga parte da pistole e fucili. Se privato di queste, entra comunque in modalità combattimento corpo a corpo... mentre 47 troverà un’arma in ogni stanza, e userà l’ambiente stesso per uccidere.

4. Mente fredda e calcolatrice
Emotivamente, Wick è ancora umano: ama, soffre, vendica. L’Agente 47, invece, è privo di empatia, freddo come una lama, e perfettamente razionale. Questo lo rende meno prevedibile e più difficile da manipolare.

5. Vasta esperienza in eliminazioni mirate
John Wick è una leggenda tra i killer perché affronta chiunque gli si pari davanti. Ma 47 è specializzato nel colpire bersagli inaccessibili, sotto sorveglianza, in luoghi chiusi, affollati, sorvegliati. Entra, elimina, esce. Un confronto diretto è evitabile se può uccidere Wick senza che quest’ultimo se ne accorga.

Tuttavia, in un duello a viso aperto, in campo neutro, con armi pari, Wick ha chance concrete. Il suo addestramento militare, la sopportazione del dolore e la capacità di combattere in condizioni disperate lo rendono un avversario formidabile. È abituato a scontri contro dozzine di nemici e a uscire vivo da vere e proprie guerre urbane.

Inoltre, John Wick ha una motivazione personale e una tenacia che lo rendono quasi inarrestabile quando entra in modalità "vendetta". Se riesce a leggere i movimenti di 47 e a trascinarlo in uno scontro diretto, può vincere grazie a una combinazione di istinto, aggressività e pura resistenza.

In un mondo realistico, non vince chi combatte meglio, ma chi evita lo scontro diretto. L’Agente 47 non ingaggia, agisce nell’ombra. È progettato per neutralizzare bersagli con precisione chirurgica, senza rumore, senza errore.

Wick è un sopravvissuto, un combattente eccezionale, ma entra in gioco quando 47 ha già finito il suo lavoro.

In un confronto su vasta scala, con tempo e preparazione, l’Agente 47 vince nella maggior parte degli scenari.
? In un combattimento istantaneo, ravvicinato e senza coperture, John Wick ha buone possibilità di ribaltare il risultato.

Ma anche qui, 47 preferirebbe non esserci affatto. Perché se si vede, è già troppo tardi.