Claude Frollo
è un
personaggio del romanzo di Victor Hugo Notre-Dame de Paris, dove
appare come l'antagonista principale, per quanto venga dipinto come
un tragico anti-eroe.
Arcidiacono della cattedrale di
Notre-Dame di Parigi, sacerdote erudito e alchimista solitario,
Frollo è l'archetipo dell'uomo intellettuale, appassionato di
scienza e religione. La sua improvvisa e tarda passione amorosa per
Esmeralda lo porterà a cadere nel peccato e ad abbandonare
rapidamente i suoi studi e la sua curiosità sofistica, diventando un
essere malvagio e criminale pronto a fare di tutto pur di raggiungere
il proprio scopo.
Vicende e ruolo nel romanzo
Introdotto fugacemente nel libro II, le
sue vicende personali sono narrate diffusamente nel capitolo II del
libro IV, intitolato a suo nome.
Si apprende così che Claude Frollo,
nato nel 1446, appartenente a una famiglia di alta borghesia o
piccola nobiltà, titolata del feudo di Tirechappe, vassalli del
Vescovo di Parigi, fu destinato dai genitori, sin dall'infanzia, allo
stato ecclesiastico.
Infatti, educato a leggere sui libri
latini, fu rinchiuso dal padre nel collegio de Torchi nell'Université
e "lì era cresciuto tra il messale e il lexicon". Ragazzo
triste, serio, silenzioso, studiava con ardore senza dedicarsi ad
altri svaghi, a differenza dei coetanei. In un primo momento si
dedicò alla teologia, poi al diritto canonico, infine alla medicina,
alle arti liberali e alle lingue ovvero latino, greco ed ebraico.
Nel 1466, una pestilenza uccise i
genitori ed egli si prese cura del fratello Jean, l'unico scampato
della propria famiglia e, preso dalla pietà, lui che fino ad allora
non aveva amato altro che i libri, riversò tutto il suo affetto
sulla creatura, "fu assai più di un fratello per quel bimbo: fu
una mamma".
Il pensiero per il fratello non lo
distrasse dai suoi studi, anzi, si dedicò con ancor maggiore ardore
avendo come unico fine la felicità e il successo di Jean. Del resto,
i meriti, il sapere, il suo titolo di vassallo vescovile, gli
aprirono le porte della chiesa e a 20 anni, con speciale dispensa,
era già prete con il compito di celebrare l'ultima messa.
Una domenica, di ritorno dall'altare,
attirato da un gruppo di anziane donne vicino al letto dei
trovatelli, vi si avvicinò, scoprendovi un bambino di circa 4 anni,
gobbo, deforme e pertanto oggetto del timore popolare che si
trattasse del figlio di una strega e in quanto tale, degno del rogo.
Disinteressandosi dell'opinione della
piccola folla attorno, stese la sua mano e lo adottò battezzandolo
con il nome di Quasimodo, dal giorno in cui lo aveva trovato, era
infatti la domenica di Albis o di Quasimodo o in riferimento alla
deformità.
Vent'anni dopo, don Claude Frollo,
monsignore, arcidiacono di Josas, sempre più contristato e
scoraggiato dalla vita scapestrata del fratello Jean, si è viepiù
irrigidito dedicandosi ai suoi esperimenti di alchimia in uno studio
sito su di una torre di Notre Dame.
Tali studi ben presto cominciarono ad
attirare le attenzioni popolari e contribuirono non poco ad
accentuare l'isolamento dell'arcidiacono che diventa oramai assai
impopolare.
Frollo è talvolta vittima di pensieri
passionali, benché abbia fatto voto di castità, s'innamora
perdutamente della zingara Esmeralda, che altri personaggi vorrebbero
conquistare, come il capitano Phoebus che, con l'intenzione di
ucciderlo, Frollo pugnalerà alle spalle. Frollo vede Esmeralda
soprattutto come un oggetto da ottenere, non come una persona da
amare (tuttavia prova occasionalmente e disperatamente amore nei suoi
confronti, che quasi sorpassano la libidine). Nonostante ciò,
Esmeralda (che non essendo affatto innamorata e sapendo che è stato
lui a cercare di uccidere Phoebus) si rifiuta di sposarlo, mentre lei
viene condannata all'esecuzione Frollo prova un sadico piacere quando
osserva la giovane al patibolo, in seguito verrà ucciso a sua volta
da Quasimodo, che lo spinge giù dalla torre.
Alcune scene sono state riprese da Luc
Plamondon e Riccardo Cocciante nel musical Notre-Dame de Paris.
Il ruolo del personaggio fu cambiato
nei film molte volte. Nella versione muta del 1923 Claude Frollo non
rappresenta il perfido, ma un buon arcidiacono, e il vero cattivo è
impersonato dal fratello più giovane Jehan. Stessa cosa nel film del
1939, in cui Claude è l'arcidiacono della cattedrale di Notre Dame,
mentre il fratello Jehan è un importante giudice di Parigi e
rappresenta il cattivo. Nelle seguenti versioni (1956 e 1982) Claude
Frollo torna ad avere il suo classico ruolo di arcidiacono e cattivo
del romanzo.
Attore
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Versione
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Personaggio
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Notre-Dame de Paris
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Arcidiacono Claude Frollo
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Walter Law
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The Darling of Paris
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Arcidiacono Claude Frollo
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Annesley Healy
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Esmeralda
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Arcidiacono Claude Frollo
|
Brandon Hurst
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Il gobbo di Notre Dame, versione del 1923
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Jehan Frollo
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Sir Cedric Hardwicke
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Il gobbo di Notre Dame, versione del 1939
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Giudice Jehan Frollo
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Alain Cuny
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Il gobbo di Notre Dame, film 1956
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Arcidiacono Claude Frollo
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James Maxwell (voce)
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Il gobbo di Notre Dame, adattamento del 1966
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Arcidiacono Claude Frollo
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Kenneth Haigh
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The Hunchback of Notre Dame, adattamento del 1977
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Arcidiacono Claude Frollo
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Derek Jacobi
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Il gobbo di Notre Dame, film 1982
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Arcidiacono Claude Frollo
|
Ron Haddrick (voce)
|
Il gobbo di Notre Dame, adattamento del 1986
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Arcidiacono Claude Frollo
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Vlasta Vrana (voce)
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Quasimodo
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Arcidiacono Claude Frollo
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Tony Jay (voce)
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Il gobbo di Notre Dame, versione Disney del 1996
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Giudice Claude Frollo
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Richard Harris
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The Hunchback, film 1997
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Arcidiacono Claude Frollo
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Daniel Lavoie
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Notre-Dame de Paris, spettacolo del 1998
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Arcidiacono Claude Frollo
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Richard Berry
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Quasimodo d'El Paris
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Serge Frollo
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Vittorio Matteucci
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Notre-Dame de Paris, musical di Cocciante
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Arcidiacono Claude Frollo
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Nel film Disney del 1996, Frollo viene
descritto non come tragico anti-eroe ma come l'autentico antagonista
principale, perdendo buona parte della sua compassione pur mantenendo
un'aura di tragico.
È un crudele giudice, inoltre è lui a
uccidere la madre di Quasimodo, non salvandolo poi per pura pietà ma
perché avvisato dall'Arcidiacono dell'impurità della sua anima.
Altra differenza è l'età, infatti questo Frollo sembra essere molto
più vecchio della sua controparte letteraria. Nel doppiaggio
originale è stato doppiato dall'attore Tony Jay, in quello italiano
da Eros Pagni. Per l'aspetto, disegnatori si sono ispirati all'attore
Stewart Granger, mentre Gary Trousdale, uno dei registi del film, lo
ha descritto come "una persona orribile", mentre il suo
doppiatore Tony Jay lo ha paragonato a Hannibal Lecter.
Appare anche nella serie House of Mouse
- Il Topoclub, come uno dei tanti clienti del locale. Si è visto
poche volte, una volta seduto col Cappellaio Matto e un'altra volta
seduto a un tavolo con altri due personaggi (Brontolo di Biancaneve e
i sette nani e Grimsby de La sirenetta), ostentando un'espressione
indignata. Lo si vede brevemente anche nel film Topolino e i Cattivi
Disney, in cui applaude dopo un'esibizione di Topolino, ma non
partecipa all'appropriazione dell'House Of Mouse da parte degli altri
cattivi. Fa inoltre parte del franchise Cattivi Disney. Appare anche
nel videogioco prodotto da Square Enix, Kingdom Hearts 3D: Dream Drop
Distance. Qui le vicende del mondo del Gobbo di Notre Dame seguono
quelle del film originale Disney. In tale videogioco Frollo è
doppiato da Corey Burton.
Il personaggio ha da subito suscitato
un notevole impatto presso il pubblico, venendo ricordato come uno
degli antagonisti più oscuri e complessi mai ideati per un film
Disney.
Caratteristiche del personaggio
Claude Frollo è un uomo profondamente
religioso, che cerca di convincere il popolo di Parigi che le sue
cattive azioni debbano essere giustificate in quanto opera della
volontà di Dio nonostante sia, nella realtà dei fatti, un crudele
funzionario del governo che usa la sua posizione di potere per
soddisfare i suoi scopi. Questo lo rende temuto e odiato in tutta
Parigi. Frollo è determinato a eliminare gli zingari sparsi per
tutta Parigi ricorrendo perfino al genocidio, considerandoli
socialmente dannosi. Mostra anche tendenze sadiche, in quanto gode
della sofferenza altrui e prova piacere nell'atto della tortura e
dell'omicidio. Nonostante sia molto religioso si dimostra anche
blasfemo, mostrando disprezzo nei confronti dell'Arcidiacono e
tentando di commettere un omicidio nell'amata cattedrale della città.
La sua profonda religione lo spinge anche a insegnare a Quasimodo un
alfabeto religioso piuttosto deprimente, che ha permesso di
dimostrare come, nonostante i suoi metodi oscuri, abbia familiarità
con la credenza del "perdono". Ciò è stato evidente nel
suo includere, in tale alfabeto, il Perdono come parola
rappresentante per la lettera "F" (Forgiveness in
originale).
È interessante notare che, mentre la
maggior parte dei Cattivi Disney sono ben consci che i loro atti
siano sbagliati (e che ciò non gli importa o ne sono orgogliosi),
Frollo crede davvero di essere una brava persona. Ciò lo rende un
personaggio complesso: rifiuta di ritenersi colpevole di qualunque
cosa, crede che tutto ciò che faccia sia nel nome di Dio, anche se
ciò comprende assaltare la Cattedrale di Notre-Dame per catturare
Esmeralda. Tuttavia, alla fine della canzone Hellfire, Frollo chiede
a Dio pietà per Esmeralda per quello che ha intenzione di fare con
lei e misericordia per lui per i suoi piani. Inoltre, parte del suo
ruolo di tutore per Quasimodo era una penitenza per aver ucciso sua
madre, a indicare di come possa effettivamente essere capace di
riconoscere le sue colpe, seppur nel suo modo contorto. Il coro mea
culpa di Hellfire implica che Frollo riconosce di essere in errore, e
implica una forma di disprezzo per sè stesso e per la sua natura.
Apparentemente Frollo è celibe.
Tuttavia, si ritrova a desiderare Esmeralda, ma dopo un momento di
indecisione finisce per addossare la colpa di questa sua brama a lei,
alla stregoneria e al diavolo, piuttosto che accettare che sia lui
stesso ad avere l'inclinazione a peccare come tutti gli altri. La sua
lussuria lo condurrà alla follia, che alla fine si rivelerà essere
la sua rovina. Quando crede che la sua brama per Esmeralda lo stia
trasformando in un peccatore in parte ha ragione, poiché è questo a
renderlo un assassino e ingiusto nei confronti delle altre persone,
arrestando due famiglie e tentando di ucciderne una solo perché non
si sono dimostrati disposti a rivelargli dove si trova Esmeralda.
È anche molto crudele con Quasimodo.
Rifiuta di concedere al gobbo qualsiasi forma di felicità o libertà
tenendolo rinchiuso a Notre-Dame, costringe il giovane a chiamarlo
"padrone" e lascia che venga umiliato in pubblico senza
preoccuparsi di aiutarlo, come punizione per aver disubbidito ai suoi
ordini di non lasciare mai la Cattedrale. Inoltre non mostra amore
verso Quasimodo, e lo usa solo come strumento per il suo guadagno
personale. Come tale, permette a Quasimodo di vivere solo per paura
della dannazione eterna dopo che uccise sua madre sui gradini di
Notre Dame. Sembra anche essere una persona piuttosto razionale, come
dimostra la scena in cui spiega a Quasimodo che i suoi amici
Gargoyles sono fatti di pietra e non possono parlare.
Inoltre, Frollo sembra essere un uomo
piuttosto stoico, che appare sempre calmo, controllato e sicuro di
sé, e mostra paura solo quando Quasimodo riesce a sopraffarlo dopo
aver cercato di pugnalarlo alle spalle, o nel momento precedente alla
sua morte; mostra anche un evidente timore quando i molti occhi delle
statue di Notre Dame sembrano giudicarlo per aver ucciso una donna
innocente. Raramente esibisce umorismo, e ogni volta che lo fa, è
sempre un umorismo nero e secco, di tipo stentoreo e sardonico.
Nonostante la sua risolutezza, la vera
debolezza di Frollo era il non poter sentire o capire l'amore per
un'altra persona. Fu questa crudeltà e abusività a spingere
Quasimodo ad avere pochissima lealtà nei confronti del suo padrone e
a proteggere l'unica persona che abbia mai mostrato gentilezza nei
suoi confronti.
Frollo inoltre sembra avere poco o
nessun senso di personalizzazione: con l'eccezione di Quasimodo e
Febo - le uniche persone a cui si riferisce per nome -, egli si
riferisce ai suoi soldati come "voi", e si riferisce a
Esmeralda chiamandola esclusivamente con il nome di "zingara".
Biografia del personaggio
Frollo vive nel Palazzo di Giustizia, a
Parigi, dove esercita la professione di giudice in modo estremamente
autoritario. Pur considerandosi un uomo profondamente religioso,
utilizza la sua posizione per perseguitare e arrecare sofferenze al
popolo dei gitani, accusandoli di essere "parassiti" e di
"vivere al di fuori dell'ordine naturale". Una notte un
gruppo di zingari tenta di entrare a Parigi, ma subito si ritrovano
intercettati e arrestati dallo spietato giudice e dai suoi uomini.
Quando una donna del gruppo tenta la fuga, Frollo la insegue e infine
la uccide sui gradini di Notre-Dame, per poi scoprire che ella era la
madre di un bambino deforme. Frollo tenta dunque di gettare il
bambino in un pozzo, ma viene fermato dall'Arcidiacono di Notre-Dame
che lo convince ad allevare il bambino come proprio figlio, come
ammenda per i peccati che ha commesso amministrando la legge a modo
proprio.
Frollo dunque battezza il bimbo
Quasimodo, e lo alleva nel campanile della Cattedrale di Notre Dame,
nel tentativo di "proteggere il mondo dalla sua mostruosità".
Nonostante la rigida disciplina religiosa e di orientamento del
giudice, Quasimodo cresce manifestando ottimismo e spirito libero.
Nel corso del ventennio successivo, Frollo continua a guadagnare
potere all'interno della città, imprigionando, torturando e
uccidendo gli zingari, e cercando nel frattempo di convincere il
popolo parigino della loro malvagità. Prima di prendere parte
all'annuale Festa dei folli, Frollo incontra il capitano Febo, un
soldato leale e giusto, al quale assegna il compito di trovare la
Corte dei Miracoli, luogo che gli zingari hanno adibito a
nascondiglio.
Nel corso della festa, Frollo fa la
conoscenza di una zingara di nome Esmeralda, dalla quale è attratto
e al contempo disgustato. Poco dopo, Quasimodo, fuggito dalla
cattedrale, viene incoronato Re dei Folli e in seguito pubblicamente
umiliato, sotto lo sguardo indifferente del suo tutore. Sarà
Esmeralda ad aiutare Quasimodo e a deridere pubblicamente Frollo per
la sua indifferenza, scatenando la sua ira e in seguito rifugiandosi
nella Cattedrale per sfuggire all'arresto. Quella stessa sera Frollo
si rende conto di essersi innamorato della zingara ma, non riuscendo
ad accettare ciò, teme che questa attrazione possa tradursi nella
sua dannazione eterna. Contemporaneamente Quasimodo aiuta Esmeralda a
fuggire dalla Cattedrale, al che Frollo comincia a darle una caccia
spietata bruciando e saccheggiando le case zingare di Parigi, con
l'intenzione di farla sua o, in caso di un suo rifiuto, eliminarla.
Cercherà di sterminare una famiglia innocente credendoli dei
traditori, ma un disgustato Febo, opponendosi alla sua volontà, li
salva. Frollo dunque accusa Febo di insubordinazione e lo condanna a
morte, ma con l'aiuto di Esmeralda il capitano si salva.
Avendo scoperto che Quasimodo ha
aiutato Esmeralda a fuggire, Frollo ricorre all'inganno, facendogli
credere di aver trovato il nascondiglio degli zingari e minacciando
di attaccarlo, affinché il ragazzo si rechi alla Corte dei Miracoli
per avvisare Esmeralda del pericolo, e scoprire così la posizione
del luogo. Il suo piano va a segno, e Frollo arresta Esmeralda, Febo
e gli zingari, e fa incatenare Quasimodo nel campanile della
Cattedrale, dopodiché condanna Esmeralda al rogo. Prima
dell'esecuzione, l'uomo pone a Esmeralda un ultimatum: diventare la
sua donna o morire, ricevendo come risposta uno sputo in faccia.
Quando per Esmeralda sembra giunta la fine, Quasimodo riesce a
fuggire e a trarre in salvo la ragazza, mentre il popolo di Parigi,
incoraggiato dal suo gesto, ingaggia una furiosa battaglia contro gli
uomini di Frollo, mentre Quasimodo colpisce i soldati con sassi e
mattoni e infine riesce a metterli in fuga riempiendo la piazza
sottostante alla Cattedrale con il piombo fuso usato per le campane.
Dopo aver sfidato l'Arcidiacono, Frollo raggiunge Quasimodo ed
Esmeralda sul campanile e lì tenta di ucciderli, dopo aver rivelato
al ragazzo la verità sulla morte della madre (Frollo gli aveva
sempre detto che sua madre lo aveva abbandonato per la sua
deformità). Dopo aver rischiato di precipitare dal balcone della
Cattedrale, Frollo riesce a issarsi su un gargoyle e si appresta a
uccidere Esmeralda, ma in quel momento il gargoyle cede al suo peso e
si stacca dalla balconata portandolo con sé. Frollo trova così la
morte precipitando dalla cattedrale nel piombo fuso della piazza
sottostante. Memorabili sono le sue, alquanto ironiche, ultime
parole: "Egli castigherà i perversi e li precipiterà in una
voragine di fuoco!", accentuate dall'istante in cui la testa del
gargoyle prima di spezzarsi sotto il suo peso si anima e, con occhi e
fauci fiammeggianti, fa rassomigliare la morte di Frollo a una caduta
all'inferno.
Frollo viene poi citato nel sequel, Il
gobbo di Notre Dame II, in due occasioni. La prima mentre Clopin
annuncia che sta per incominciare il ballo di Esmeralda, tira fuori
un pupazzetto simile a Frollo dicendo di fare attenzione a non
perdere il cuore per lei. La seconda volta avviene verso la fine del
film, quando Madeline chiede a Quasimodo di fidarsi di lei, egli
risponde di non avere più fiducia in lei e che aveva già fatto
questo errore, riferendosi al suo ex tutore.
(EN)
«I feel her, I see her... The sun caught in her raven hair, is
blazing in me out of all control...»
|
(IT)
«La vedo, la sento... Fra i suoi capelli il fuoco c'è e
annienta ogni controllo che c'è in me...»
|
Fuoco d'Inferno
(Hellfire) è la canzone
principale cantata da Frollo ed è stata considerata la canzone
Disney più oscura, matura e complicata. L'intera canzone è
accompagnata dal Confiteor, e incomincia proprio con la preghiera
dell'arcidiacono e dei monaci che onorano il Signore nella
cattedrale. Successivamente la scena si sposta nella residenza di
Frollo, che si rivolge alla Vergine Maria chiedendole come mai la sua
anima brucia al pensiero di Esmeralda, proprio a lui che si ritiene
un uomo giustissimo e purissimo. Dopodiché si convince che Esmeralda
proviene dall'Inferno e che è uno spirito malvagio venuto per
portarlo alla dannazione eterna, ma capisce che non riesce a fare
nulla per liberarsi dal desiderio che sia sua. Così incomincia ad
accusare Dio di aver permesso che il Diavolo si impossessasse della
sua anima e chiede nuovamente aiuto a Maria per essere protetto
dall'amore verso Esmeralda. In quel momento entra una guardia, che
gli dice che Esmeralda è fuggita, notizia seguita dall'attrazione
che si trasforma in pura follia: infatti Frollo incomincia a
rivolgersi direttamente a Esmeralda, dicendo di essere disposto a
bruciare tutta Parigi per trovarla e per poi obbligarla a scegliere o
lui o la morte. Frollo conclude la canzone con un'ultima preghiera a
Dio accompagnata da un "Ma lei sarà mia, o morirà", per
poi svenire sul pavimento.
Per ragioni di musicalità in italiano
il riferimento al diavolo non è così esplicito come in altre
versioni. Frollo infatti in italiano dice "Che c'entro io/ se
vuole Dio/ che non resista al desiderio che sia mia!", mentre in
originale è "It's not my fault/if in God's plan/He made the
devil so much stronger than a man! (Non è colpa mia/se nel suo
piano/ Dio ha fatto il diavolo molto più forte dell'uomo!)".
Inoltre nella versione originale dopo aver mandato via la guardia
dice "Hellfire!/ Dark fire!/Now gypsy is your turn! (Fuoco
d'Inferno!/ Fuoco oscuro!/Ora gitana tocca a te!") mentre in
italiano dice "Sei pronta, Gitana?/lo so che tornerai!"
La canzone è opposta alla precedente
Luce del Paradiso (Heaven's light) cantata invece da Quasimodo e che
paragona Esmeralda a un angelo.