Cosa accadrebbe se Peter Parker diventasse finalmente adulto, maturo, e padrone assoluto di ogni sua capacità? Se gli autori decidessero di trattarlo come un personaggio completo, coerente con la sua intelligenza, il suo background e le sue potenzialità fisiche, potremmo trovarci di fronte a uno dei supereroi più formidabili dell’intero universo Marvel. In parte, una risposta ci arriva già da alcune versioni alternative, come lo Spider-Man della saga videoludica firmata Insomniac, ma le possibilità sono ben più vaste.
Prendiamo per esempio lo Spider-Man di Insomniac Games, che rappresenta un Peter Parker nei suoi trent’anni: non più un adolescente in difficoltà, ma un supereroe esperto, efficiente, ancora motivato a combattere il crimine pur portando sulle spalle il peso della responsabilità. In questa versione:
È incredibilmente agile e veloce, capace di superare con disinvoltura qualsiasi ostacolo urbano.
Ha affinato il proprio stile di combattimento, che fonde wrestling, tecniche da Luchador, taekwondo e lotta di strada.
È dotato di una forza sorprendente, in grado di sollevare automobili e scagliare nemici a metri di distanza.
Ha sviluppato una vita personale più stabile, mantenendo un rapporto con MJ e lavorando in ambito tecnologico.
Questo Peter rappresenta un equilibrio tra vita da eroe e vita privata. È credibile, umanamente complesso e già ben al di sopra delle versioni adolescenziali in termini di efficienza sul campo.
Tuttavia, se ci si spinge oltre i limiti imposti dalle esigenze editoriali e si lascia piena libertà al personaggio, Spider-Man potrebbe essere ancora più incredibile.
Parliamo di un Peter Parker adulto, al picco delle sue capacità fisiche e mentali. Ha decenni di esperienza, conosce i suoi nemici come le sue tasche e li manipola abilmente anche sul piano psicologico, usando il suo inconfondibile sarcasmo come arma per destabilizzarli. È uno stile che conosciamo bene: Peter non combatte solo con i pugni, ma anche con le parole.
In questo scenario:
Si troverebbe in grado di tenere testa ai Fantastici Quattro e, in certi contesti, persino a squadre come gli X-Men (escludendo ovviamente membri di potenza cosmica come Xavier o Jean Grey).
Ricorda il suo addestramento nelle arti marziali ricevuto da Shang-Chi, combinandolo con il suo Senso di Ragno, la super-velocità e una forza sovrumana: un mix devastante.
Potrebbe perfezionare il suo Spider-Sense al livello di una sorta di sesto senso predittivo, simile a quello dell’Assassin Spider-Man, grazie ad addestramenti specializzati con Daredevil, Wolverine o persino il Dr. Strange.
Metterebbe davvero a frutto la sua intelligenza scientifica, fondando una propria compagnia tech, sviluppando tute specializzate e potenziamenti genetici personalizzati, come già visto in Spider-Man: Life Story di Chip Zdarsky.
È qui che Spider-Man diventa qualcosa di più di un semplice eroe urbano. Peter è un genio al livello di Tony Stark, Reed Richards e Hank Pym. Se decidesse di dedicarsi pienamente alla scienza e alla tecnologia, diventerebbe uno degli inventori più prolifici e pericolosi del pianeta. I suoi gadget sarebbero più di semplici ragnatele: nanotecnologia, intelligenza artificiale, esoscheletri, e persino bioingegneria sono alla sua portata.
Spider-Man adulto, al massimo delle sue capacità, sarebbe una combinazione unica di forza fisica, abilità acrobatica, intelligenza scientifica e senso etico. Non solo un supereroe in senso classico, ma un personaggio capace di affrontare minacce globali, risolvere crisi con la testa prima ancora che con i muscoli, e creare un’eredità duratura. Se gli autori decidessero di abbandonare per un momento la comfort zone del "Peter eternamente giovane", potremmo davvero assistere alla nascita del vero Uomo Ragno definitivo.