martedì 22 ottobre 2019

Gaston Lagaffe

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Gaston Lagaffe è un personaggio immaginario, protagonista dell'omonimo fumetto, ideato e disegnato da André Franquin.
L'avventura di Gaston Lagaffe "l'eroe senza impiego" o "l'antieroe" nasce nel febbraio del 1957 quando viene pubblicato, in una pagina del giornale Spirou, un disegno in bianco e nero rappresentante Gaston. Prima di diventare un fumetto Gaston Lagaffe continua ad apparire nei diversi numeri di Spirou, fino a novembre del 1957 quando si decide di creare una serie di album.
Il primo album di Gaston Lagaffe viene pubblicato nel 1960 e appartiene alla collezione detta "classica".

Aspetto
Gaston è un adolescente di cui non si conosce l'età, ma sicuramente poco più che ventenne. Indossa una polo verde con l'ombelico scoperto e una canottiera bianca da fuori, dei jeans blu e degli espadrillas anch'essi blu. Egli ama molto gli amici, la natura e la moda. Lavora per lo Spirou e ha molti animali domestici. Gaston Lagaffe è considerato uno tra i migliori personaggi dei fumetti usciti in Belgio.


lunedì 21 ottobre 2019

Dilbert

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Dilbert è personaggio immaginario protagonista di una omonima striscia a fumetti comica giornaliera creata da Scott Adams e ambientata in un ufficio e incentrata sui vari aspetti del lavoro impiegatizio, del quale mette in luce vizi e difetti. Dilbert è stato pubblicato su oltre 2500 quotidiani in tutto il mondo, in 65 nazioni e 19 lingue raggiungendo oltre 150 milioni di potenziali lettori.

Genesi del personaggio
Scott Adams, dopo lunghe esperienze lavorative in vari campi, guardando una trasmissione televisiva dedicata all'arte del fumetto, decide di dilettarsi in questo campo. Scrive a Jack Cassidy, protagonista della trasmissione, per sapere da dove iniziare, e questi gli risponde dandogli alcuni consigli. L'inizio però fu fallimentare, ed Adams abbandonò l'idea di disegnare. Qualche tempo dopo, per un caso del destino, Cassidy scrive di nuovo ad Adams chiedendogli come stia andando il suo lavoro sul fumetto e questo interessamento inaspettato lo spinge a mettersi di nuovo all'opera e a completare un personaggio che aveva appena abbozzato anni prima durante le sue noiose riunioni di lavoro, Dilbert, un impiegato che parla abitualmente col suo cane. Scott Adams sfrutta la lunga esperienza lavorativa presso l'azienda telefonica americana Pacific Bell per raccontare l'ambiente lavorativo paradossale ma realistico in cui il suo personaggio si muove. Dilbert lavora in un cubicolo, una scrivania circondata da quattro pareti ad altezza busto che contraddistingue gli uffici statunitensi, dando al personaggio l'aria di un "prigioniero" del lavoro, piuttosto che di un impiegato.
L'8 giugno 1957 (data in cui nacque l'autore) è la data che Adams considera la "nascita" di Dilbert.

Storia editoriale
Nel 1988 la United Feature Syndicate gli propone un contratto e, nel 1989, la striscia appare per la prima volta sui giornali. Nel 1998 appare su Internet la prima striscia comica.

I personaggi
Dilbert
È un ingegnere elettronico frustrato in quanto, sempre puntuale e presente in ufficio e onestamente intenzionato a svolgere al meglio il proprio lavoro, deve scontrarsi contro gli ingranaggi arrugginiti del "marketing" e della "leadership". Ogni buona idea viene soppressa e ogni merito non riconosciuto. Eppure Dilbert è tenace nel proprio lavoro, che nessuno ha mai saputo quale sia (è un ingegnere, e lavora col computer, ma gli indizi terminano qui), e fedele suo malgrado alla propria azienda, che nessuno ha mai saputo cosa produca. Da questo clima di indeterminatezza, di terziario avanzato che sa di Kafka, esce uno dei personaggi più significativi del panorama mondiale.
Dilbert porta sempre pantaloni neri, camicia bianca ed una cravatta a righe che non vuole mai stare dritta. Indossa occhiali che nascondono perennemente i suoi occhi, ma che rendono molto più intense le sue espressioni. Nel suo taschino non mancano mai delle penne (per un «backup d'emergenza», a suo dire).
Vive solo in compagnia del suo cane Dogbert, e va a trovare la madre solo quando deve venderle qualcosa o ha bisogno di consigli ovvi o sarcastici. Per un periodo ha anche avuto una fidanzata, ma in generale ha dei grossi problemi nei rapporti sentimentali: è troppo onesto e schietto nell'esprimere i suoi giudizi, e questo lo mette regolarmente nei guai.
La sua carriera lavorativa è perennemente stabile: ha avuto qualche retrocessione ma è riuscito a recuperare, ha avuto qualche promozione ma è riuscito a rovinare tutto. Nessuno sa quale sia precisamente il suo lavoro, e purtroppo a volte non lo sa neanche lui. Si limita a cercare di sopravvivere in un ambiente fatto di cavilli, di "marketing", di "brainstorming" e di generale ottusità.
È un vegetariano e un attivo animalista.

Dogbert
È il cane di Dilbert, ed il suo unico scopo dichiarato nella vita è quello di dominare il mondo e vedere tutti gli uomini ai propri piedi (una volta c'è riuscito, ma poi la cosa lo ha annoiato e si è ritirato dicendo: «Non mi meritate come capo!»).
Dogbert è uno fra i personaggi più sarcastici, taglienti, spietati e graffianti che esistano. E questo rende perfetto il suo rapporto con Dilbert, moralmente onesto e ingenuo fino all'eccesso. Dogbert non gliene lascia passare una, e trova sempre le parole giuste per smontare ogni iniziativa del padrone o per punzecchiarlo ad ogni suo errore.
Ma non c'è solo Dilbert da deridere: il mondo è pieno di persone ingenue da sfottere, e Dogbert non se ne lascia mai scappare l'occasione.
Il suo punto debole è costituito dai gatti: non li sopporta e non sopporta che Dilbert possa anche solo accarezzarne uno. Una volta che è successo, è stato capace di denunciarlo e quando il suo padrone ha cercato di rimediare, gli ha risposto «ma vatti a leggere Garfield, che ti piace tanto!».
Dogbert sembra essere, fra i personaggi del fumetto, il più cosciente di quello che succede e questo lo rende altezzoso e sprezzante in qualsiasi attività svolga: dall'operatore telefonico al consulente aziendale, dal broker finanziario al mago ("Nostradogbert"!).
Nelle strisce italiane il nome è spesso tradotto in Canbert.

Ratbert
È un ratto che si aggira per la casa di Dilbert senza essere stato invitato. Malgrado tutti gli dimostrino disprezzo e derisione, lui continua imperterrito nella sua missione: ottenere affetto e sentirsi finalmente inserito in una famiglia.
Personaggio diventato fisso tardi nella serie, Ratbert è il più ingenuo di tutti, e viene spesso usato quando serve una cavia per qualche esperimento sociologico (se non proprio fisico!). La sua voglia di amore lo rende un personaggio "tragico" e "comico" allo stesso tempo, tanto che la sua presenza nelle strip è aumentata esponenzialmente rispetto agli esordi.

Wally
Impiegato tutt'altro che modello, eterno collega di lavoro di Dilbert, Wally probabilmente non ha mai lavorato in vita sua, e non è un segreto per nessuno. La sua mattinata lavorativa comincia con un lungo caffè, una ciambella ed una visita nei bagni dell'ufficio con tanto di giornale sotto il braccio, ed il resto non conta. La tazzona di caffè è il suo simbolo: la porta sempre con sé, anche alle riunioni con i colleghi.
Wally, nel corso degli anni, è divenuto presenza fissa nelle strip di Dilbert ambientate in ufficio, in quanto è il paradigma del "collega sfaticato", l'"anello debole" della catena aziendale a causa del quale ogni iniziativa o idea si trasforma inevitabilmente in un fiasco.

Alice
Collega di Dilbert e Wally, è uno dei rarissimi personaggi femminili del fumetto. È sempre impegnata a lavorare: non si sa quasi nulla della sua vita privata, né se ne abbia una. In una delle prime strisce ha partorito un figlio in ufficio in quanto non le veniva riconosciuta la maternità. Il suo lavoro è tanto alacre quanto inutile: non viene mai avvertita dei cambi di programma o della sospensione di un progetto, e quindi lavora costantemente "a vuoto". Questo la rende più frustrata rispetto a Dilbert.
I suoi colleghi non le sono d'aiuto, in quanto tendono a rincarare la dose con del sarcasmo, al quale Alice risponde con la violenza fisica: il suo pugno della morte è tristemente famoso in ufficio.

Asok
Eterno "nuovo arrivato" fra i colleghi dell'ufficio, Asok (che in inglese si pronuncia "ah-shook") è un giovane ingegnere indoamericano la cui ingenuità e bontà di cuore è causa di soprusi e vessazioni continue. Ma lui risponde sempre con una invidiabile sopportazione: anche quando un consulente lo insulta chiamandolo «stupido uomo», lui risponde con gioia «ha detto che sono un uomo!».
Non è un impiegato ma solamente uno stagista, malgrado lavori da vari anni per l'azienda, e pertanto non ha i (pochi) diritti che hanno i suoi compagni di lavoro: questo lo rende la vittima predestinata di ogni problema dell'ufficio.

Il capo
Nessuno lo chiama mai per nome, ed in inglese è semplicemente «Pointy-Haired Boss», il «capo dai capelli a punta» (in realtà le punte dei suoi capelli sono aumentate di dimensione nel corso degli anni, e diventate il simbolo di tutti i manager che capitano nella striscia). È il principale nemico nell'ufficio di Dilbert e colleghi, non perché sia cattivo ma semplicemente per la sua idiozia; quello che più li umilia e li frustra; quello che rende inutile i loro lavori e vani i loro sforzi. E tutto con una naturalezza che disarma.
Il personaggio incarna l'idea di capo di cui tutti hanno paura, più che rispetto, che ha in mano i destini di tante vite senza che per lui questo abbia la minima importanza (una volta una raffica di licenziamenti è stata decisa semplicemente dal lancio di freccette!). La sua completa ignoranza in ambito tecnologico è risaputa, eppure si interessa costantemente di ogni aspetto del lavoro dei suoi subalterni.
Una volta, per snellire il proprio lavoro, ha fatto costruire un robot con le proprie sembianze, col solo compito di annuire con lo sguardo perso nel vuoto: l'idea è riuscita perché nessuno ha notato la differenza fra i due.

Catbert
Catbert è il "malvagio direttore" delle risorse umane dell'azienda per la quale lavora Dilbert: ogni decisione infima, ogni pugnalata alle spalle degli impiegati nasce dalla sua mente diabolica. Ha l'aspetto di un gatto con gli occhiali, animale scelto in maniera decisamente appropriata data la sua passione di giocare al "gatto col topo" (ma con gli impiegati).
Fu inizialmente introdotto come controparte "malvagia" dell'ingenuo Ratbert in una serie di strisce, per poi essere cacciato di casa da Dogbert dopo avere riavviato il computer di Dilbert. Il personaggio ebbe tanto successo tra i lettori (furono proprio loro a battezzarlo Catbert) da "costringere" Scott Adams a reintrodurlo nella striscia ufficialmente nel 1995.
Il suo unico divertimento sembra essere quello di inventare delle regole sempre più restrittive per rendere la vita lavorativa dei suoi impiegati più insopportabile di quanto già non sia - operazione spesso coadiuvata dal "Capo dai capelli a punta".
Mentre Dogbert sogna il potere, Catbert lo detiene e lo applica nella sua accezione più cattiva e perfida. Ricatta i dipendenti perché gli grattino la pancia e fa le fusa solamente quando ha concepito qualcosa di veramente malvagio. Nelle strisce italiane il nome è spesso tradotto in Gattbert.

Bob il dinosauro
È un dinosauro che non si è estinto, bensì nascosto! In quanto ad intelligenza è pari a Ratbert, e subisce continuamente, senza rendersene conto, il sarcasmo di Dogbert. Ha avuto un figlio, il piccolo Rex, che appena nato è già più intelligente di lui.

Elbonia e gli Elboniani
La repubblica di Elbonia è una nazione fittizia creata da Scott Adams per fornire a Dilbert e agli altri personaggi un campo d'azione in una "terra straniera generica" senza il rischio di offendere qualche paese realmente esistente. È situata nell'Europa dell'Est, ha recentemente abbandonato il comunismo ed è estremamente arretrata da tutti i punti di vista. La sua economia si basa quasi unicamente sul fango, che copre praticamente il 100% del suo territorio, tanto da essere usato anche per costruire le case.
Culturalmente molto arretrata, ha subito per molti anni una guerra civile tra i mancini e i destrorsi, guerra combattuta però senza alcuno spargimento di sangue poiché nessuno si rese conto che era permesso usare delle armi. Il governo è composto da una giunta militare di destrorsi che continuano la loro discriminazione verso i mancini.
È in continua tensione con il suo paese confinante, Kneebonia, arrivando anche a minacciarne il bombardamento atomico tramite dei missili nucleari (lanciati con una fionda).
Nella striscia vi sono anche dei vaghi riferimenti ad una nazione chiamata Elbonia del Nord - probabilmente ispirata alla Corea del Nord - che è stata però distrutta da un raggio laser prodotto dalla compagnia per la quale lavora Dilbert; il manuale di istruzioni del laser fu manomesso apposta da Tina (la scrittrice di manuali tecnici), in un attacco di rabbia presole una volta venuta a conoscenza dell'atteggiamento estremamente discriminatorio degli Elboniani verso le donne.
In Elbonia è ambientata una striscia spin-off di Dilbert, chiamata Plop: The Hairless Elbonian ("Plop: L'Elboniano Senza Peli"). Le strisce narrano le disavventure di Plop, un ragazzino elboniano totalmente privo di peli e quindi visto come "diverso" in un paese dove tutti gli abitanti hanno folte capigliature e lunghe barbe (donne comprese). Le strisce (28 in tutto) sono considerate un semplice esperimento dell'autore, e non sono state mai pubblicate ufficialmente al di fuori del web.
Gli abitanti di Elbonia sono un popolo tecnologicamente, culturalmente e politicamente arretrato, che ha rapporti regolari con la ditta di Dilbert grazie alla loro manodopera a basso costo. Infatti gli ingegneri elboniani sono straordinariamente economici, vista la loro completa e assoluta incapacità. Più volte Dilbert è stato incaricato di istruirli, ma sempre senza successo.

Altri media
Nel 1999 appare una serie animata di Dilbert di due stagioni per un totale di 30 episodi da 30 minuti ciascuno.



domenica 20 ottobre 2019

Zora la vampira

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Zora la vampira è un personaggio immaginario dei fumetti italiani ideato da Renzo Barbieri e protagonista di una omonima testata di genere erotico/horror pubblicata dalla Edifumetto in diverse serie dal 1972 al 1985. Dal fumetto nel 2000 ne è stata tratta una trasposizione cinematografica.

Biografia del personaggio
Zora è figlia del professor Pabst, uno studioso che durante una spedizione in Transilvania, ritrova il cadavere del Conte Dracula e lo trasporta fino a Londra dove viene resuscitato involontariamente dalla ragazza stessa che, dopo essere stata morsa dal conte, diventa una vampira. Grazie a un filtro la ragazza, diversamente dagli altri vampiri, riesce a sopravvivere alla luce del sole e a dare quindi la caccia al malvagio Conte.

Genesi del personaggio
L'aspetto fisico di Zora è stato in parte ispirato da Catherine Deneuve, come è ben visibile sulla copertina del primo numero.
Il personaggio nasce sulla scia di un omologo personaggio, Jacula, edito dalla ErreGI dal 1969 e sempre ideato da Barbieri.

Storia editoriale
Pubblicato nel caratteristico formato tascabile dalla Edifumetto di Renzo Barbieri per 288 numeri divisi in cinque serie dal 1972 al 1985.
  • prima serie: settembre 1972 - dicembre 1972, 6 volumi;
  • seconda serie: gennaio 1973 - dicembre 1973, 23 volumi;
  • terza serie: gennaio 1974 - dicembre 1974, 24 volumi;
  • quarta serie: gennaio 1975 luglio 1981, 167 volumi;
  • quinta serie: luglio 1981 - settembre 1985, 68 volumi.
Le storie vennero scritte da Renzo Barbieri e Giuseppe Pederiali (Rubino Ventura) e disegnato quasi per tutti gliepisodi da Birago Balzano affiancato da Giuseppe Montanari, Giovanni Romanini e Saverio Micheloni. In Francia, edito da Elvifrance, l'edizione ha avuto un maggiore successo, continuando nella pubblicazione anche dopo l'interruzione nel 1985 della serie italiana originale.
Successivamente sono state realizzate altre serie ispirate al personaggio come Zora Nuova serie, la ristampa Super Zora e supplementi ad altre testate, albi e raccolte. Le storie sono state riproposte nelle raccolte tematiche edite negli anni 2000, Vietato ai minori, edito da Rizzoli, e Maledette vi amerò, edito da Neri Pozza.



sabato 19 ottobre 2019

La Compagnia della forca

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La Compagnia della forca è una serie umoristica a fumetti con ambientazione medievale scritta e disegnata da Magnus (Roberto Raviola) con la collaborazione di Giovanni Romanini.

Storia editoriale
L’idea per la serie nacque durante una conversazione fra Magnus e Romanini mentre i due erano in treno per una delle trasferte che periodicamente compivano fra Milano e Bologna alla fine del 1975 quando collaboravano stabilmente con la Edifumetto di Renzo Barbieri. Il tema del nuovo fumetto traeva ispirazione dal genere medievale che andava di moda al cinema e in televisione in quel periodo grazie a film come Brancaleone e ad alcuni sceneggiati televisivi trasmessi dalla Rai. L'editore concesse a Magnus ampia libertà creativa e decise di pubblicare un fumetto umoristico nella speranza di raggiungere parte dei lettori di Alan Ford, serie creata da Magnus stesso con Max Bunker, e che era uno dei maggiori successi del periodo. Decise quindi di realizzare una collana di ventiquattro episodi da centoventi pagine ciascuno nello stesso formato di Alan Ford pubblicato dalla Editoriale Corno. Le trame vennero abbozzate da Magnus già nella primavera del 1976 e la sceneggiatura dei primi sette episodi furono completate entro la fine dello stesso anno, mentre le tavole furono finite entro il giugno del 1977, con Magnus che abbozzava i disegni rifiniti e inchiostrati poi da Romanini. La storia è ambientata in un medioevo fantastico, inizialmente senza puntuali riferimenti storici, anche se nelle storie successive Magnus prese ispirazione dei suoi viaggi nei Balcani ambientando le vicende in un'epoca e in luoghi storicamente e geograficamente ben delineati. Per i personaggi Magnus si ispirò graficamente alla cerchia degli amici degli autori. Crumb, ad esempio, era ispirato a Magnus stesso e Bertrando a Romanini, mentre Euriante alla moglie di quest’ultimo e Lattemiele a Carlo Conti, responsabile amministrativo della Edifumetto. Occhidolci fu isirato dal disegnatore Marco Buldrini e il consigliere Nar-Mun all'editore Barbieri.
La serie si compone di 18 volumi pubblicati dall'aprile del 1977 al settembre dell'anno successivo per l'etichetta Edizioni GEIS. La pubblicazione mensile fu interrotta e solo nel luglio del 1979 fu pubblicato un volume conclusivo, doppio, edito dalla Edifumetto. La serie venne così chiusa anticipatamente rispetto ai 24 volumi inizialmente programmati e gli ultimi sei albi programmati vengono condensati nel numero finale che richiese a Magnus sei mesi di lavoro per terminare e completare la storia.
La serie è stata ristampata più volte. Una prima volta nel 1988 in 10 volumi da Alessandro Distribuzioni, poi dalla Granata Press tra il 1992 e 1996 in 20 volumi. Infine nel 2005 in una nuova edizione di 10 volumi dalla Panini Comics Rizzoli Lizard ha poi pubblicato le storie due volumi cartonati usciti nel 2015 e nel 2016 all'interno di una iniziativa dedicata al lavoro di Magnus.

Trama e personaggi
Protagonista della serie è una compagnia di ventura capitanata dal coraggioso sir Percy di Montblanc e composta da personaggi di varia estrazione e intenti, che affrontano nemici in una sequenza di avventure corali senza protagonista fisso; a seguito dello scioglimento della compagnia, verranno narrate anche le vicende dei singoli personaggi in giro per il mondo. A capo della compagnia sta sir Percy di Montblanc, un giovane e imbranato cavaliere della casata dei Montblanc il quale raramente esce vincitore nei vari scontri con gli avversari, spesso finisce in prigione o schiavizzato su qualche nave galea per poi tornare libero e riunirsi agli altri membri della compagnia per lo scontro finale con le forze del male[7]. Gli altri componenti del gruppo sono:
  • Capitan Golia, Magister militum, forte e esperto guerriero;
  • Annalisa di Montblanc, sorella di Percy (e più abile di lui), graziosa fanciulla con modi da maschiaccio e l'abbigliamento in stile Robin Hood, esperta nel tiro con l'arco e spesso riesce a dimostrare la sua superiorità agli sprezzanti colleghi maschi. Di lei si innamoreranno molti personaggi della storia. Nonostante il fratello la ritenga inadatta per la vita militare è, a differenza del fratello stesso, piuttosto in gamba e abile. Dopo lo scontro finale con le forze dell'Oscuro Signore e lo scioglimento della compagnia si accasa con un giovane cavaliere.
  • Bertrando, fromboliere e menestrello (ispirato alle fattezze di Romanini) è un simpatico dongiovanni che per le sue passioni si ritroverà spesso costretto a fuggire inseguito da mariti traditi.
  • Messer Ciacco, vivandiere ed ex boia;
  • Ser Crumb, anziano scudiero di Percy (le cui fattezze ricordano Magnus);
  • Crusca è addetto ai lavori più umili e considerato erroneamente un idiota da Capitan Golia. In realtà è in gamba ma ha un pessimo carattere. A seguito dello scioglimento della compagnia, Crusca farà valere le sue abilità arrivando a comandare un gruppo di predoni ma poi si riunirà agli altri componenti nel finale della storia, dando un valido contributo alla vittoria.
A questo gruppo di mercenari si uniscono spesso anche il Dottor Nadir, uno studioso di scienze orientali, con il suo amico Re Rospo (un rospo), e Lattemiele, un furbo contabile. La compagnia è avversata dall'Oscuro Signore e dai suoi servi, in particolare Crocca, un avvoltoio che fa da voce narrante oltre che protagonista. Compaiono inoltre saggi, monaci corrotti, geni, draghi, sultani, nani, giganti, personaggi storici e di fantasia. Fanno da ricorrente siparietto i battibecchi tra un finto rappresentante dell'imperatore e il suo servo Rosencranz.


venerdì 18 ottobre 2019

Doc Savage

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Doc Savage è uno dei più famosi ed imitati personaggi dei pulp magazine statunitensi. Fu ideato da Lester Dent che scrisse la maggior parte delle 181 storie uscite tra il 1933 ed il 1949, tutte pubblicate dalla Street and Smith. Fino al 1947 la periodicità fu mensile, mentre nei due anni successivi divenne a cadenza irregolare. Dopo i primi due anni a Dent si alternarono autori come Norman Danberg, Alan Hathway e William Bogart.
Conosciuto anche con il soprannome di "Uomo di bronzo", il vero nome di Doc Savage è Clark Savage, Jr. È un medico chirurgo, scienziato, avventuriero, esploratore, ricercatore e, come rivelato in The Polar Treasure, un musicista.
Lester Dent dovette usare lo pseudonimo di Kenneth Robeson, imposto dalla casa editrice, per pubblicare le avventure di questo precursore di Superman.

Il personaggio
«Quel fatidico venerdì 15 febbraio 1933 [...] fu il giorno in cui comparve in edicola il primo numero della rivista di Doc Savage. [...] Avevo compiuto quindici anni da soli venti giorni, quando vidi per la prima volta su una copertina l'"Uomo di bronzo" dagli occhi dorati, Doc Savage: indossava una camicia strappata e stringeva al petto un piccolo idolo nero, mentre gli davano la caccia tre guerrieri maya che lo spiavano da dietro la colonna di un antico tempio.»
(Philip José Farmer, Doc Savage: una biografia apocalittica, 1973)


Un gruppo di scienziati finanziato da suo padre lo ha appositamente allenato fin dalla nascita nel corpo e nella mente per dargli abilità quasi superumane: grandi forza e resistenza, memoria fotografica, maestria nelle arti marziali e vaste conoscenze scientifiche, da cui il soprannome "Doc". Per mantenere le sue capacità egli si dedica ogni giorno a due ore di intenso allenamento psicofisico. Doc è inoltre un maestro del travestimento e un eccellente imitatore delle voci. "Egli raddrizza torti e punisce i malvagi." Dent descrisse il suo eroe come un misto delle capacità deduttive di Sherlock Holmes, delle eccezionali doti fisiche di Tarzan, dell'istruzione scientifica di Craig Kennedy e della bontà di Abramo Lincoln. Dent descrive Doc Savage come dotato di "spirito cristiano" (Christliness). Il carattere e la visione del mondo di Doc sono mostrati nel suo giuramento, che è il seguente:
(EN)
«Let me strive every moment of my life to make myself better and better, to the best of my ability, that all may profit by it. Let me think of the right and lend all my assistance to those who need it, with no regard for anything but justice. Let me take what comes with a smile, without loss of courage. Let me be considerate of my country, of my fellow citizens and my associates in everything I say and do. Let me do right to all, and wrong no man.»
(IT)
«Che io mi sforzi ogni attimo della mia vita per rendermi migliore e migliore, al meglio delle mie capacità, affinché tutti possano trarre profitto da ciò. Che io pensi al giusto e a dare tutto il mio aiuto a chi ne ha bisogno, senza riguardo per null'altro che la giustizia. Che io possa accettare ciò che viene con un sorriso, senza perdere coraggio. Che io sia rispettoso del mio paese, dei miei concittadini e dei miei collaboratori in tutto ciò che dico e faccio. Che io possa fare il bene a tutti e male a nessuno.»
Il suo quartier generale è all'ottantaseiesimo piano di un grattacielo. Anche se non viene mai detto, lo si identifica generalmente con l'Empire State Building a Manhattan, New York che però conta 85 piani escludendo l'osservatorio. Inoltre in un magazzino in riva al fiume tiene numerosi veicoli che usa nelle sue missioni: auto, aerei, elicotteri (inizialmente un autogiro), un dirigibile e varie imbarcazioni, fra cui un sommergibile.
Possiede in Alaska una base dove ogni tanto si ritira e che ha ribattezzato la Fortezza della solitudine. Nelle storie del Superman pre-Crisis viene mostrata spesso un analogo posto dove il kriptoniano colleziona i reperti delle sue avventure, un omaggio neanche tanto velato al padre putativo di tutti i supereroi.
Nei combattimenti corpo a corpo è solito neutralizzare gli avversari con una stretta sui centri nervosi alla base del collo precedendo di trent'anni la "stretta Vulcaniana" di Star Trek mentre nel romanzo The Vanisher (L' uomo che scompariva) il villain di turno si serve di un apparecchio di teletrasporto.

Comprimari e avversari
Doc è fiancheggiato nelle sue avventure dai "favolosi cinque", che sono nell'ordine:
  • L'avvocato ed ex generale di brigata Theodore Marley "Ham" Brooks e la sua scimmia Chemistry
  • I l chimico ed ex tenente colonnello Andrew Blodgett "Monk" Mayfair con il suo maialino Habeas Corpus
  • L'ingegnere civile ed ex colonnello John "Renny" Renwick.
  • L'ingegnere elettronico ed ex maggiore Thomas J. "Long Tom" Roberts.
  • L'archeologo e geologo William Harper "Johnny" Littlejohn.
Tutti questi risultano essere stati suoi commilitoni durante la prima guerra mondiale cui partecipò giovanissimo. Saltuariamente compare poi la sua affascinante cugina Patricia, che di solito gestisce un lussuoso salone di bellezza.
Il suo arcinemico, o meglio quello che appare più frequentemente, è John Sunlight, uno dei tanti scienziati pazzi che vogliono conquistare il mondo. Spesso i criminali venivano sottoposti a un delicato intervento chirurgico per curare i loro impulsi malvagi ed essere reintegrati nella società americana.

Storie di altri autori
Altri autori si sono cimentati con l'uomo di bronzo. Tra questi Philip José Farmer ne ha scritto una pseudo biografia apocrifa, Doc Savage: una biografia apocalittica (Doc Savage, His Apocaliptyc Life, 1973) dopo averlo fatto scontrare con Tarzan nel romanzo Festa di morte (A Feast Unknow, 1969, primo di una trilogia, dove i personaggi sono ribattezzati Lord Tiger e Doc Caliban per evitare problemi di copyright) in cui si scopre che entrambi sono fratelli e frutto di esperimenti alieni.

Altri media
Cinema
Nel 1975 il regista Michael Anderson gira il film Doc Savage, l'uomo di bronzo (Doc Savage: The Man of Bronze). Il protagonista era interpretato da Ron Ely, famoso per aver avuto il ruolo di Tarzan in una serie televisiva. La sceneggiatura venne scritta da George Pal che si era ispirato proprio alla biografia fantastica di Philip José Farmer ed il personaggio diventa una sorta di superuomo nicciano con una spiccata fisionomia ariana. Si è parlato più volte di un remake del film da produrre con un budget miliardario, ma il progetto non è stato realizzato. Il 30 maggio 2016 Dwayne Johnson annuncia tramite la sua pagina Facebook di essere il prossimo interprete del personaggio.

Fumetti
A Doc Savage si ispirano dichiaratamente sia il personaggio Tom Strong, creato da Alan Moore per la sua linea di fumetti ABC, sia Warren Ellis che nel serial Planetary lo omaggia con il personaggio di Axel Brass.
Sono stati tratti anche vari fumetti dedicati all'Uomo di Bronzo. Ricordiamo in particolare le serie Doc Savage di soli 8 numeri (ottobre 1972 - gennaio 1974) della Marvel Comics (pubblicata in Italia dall'Editoriale Corno) disegnata da Ross Andru, con l'eccezione dell'ultimo numero realizzato da Rick Buckler, e scritta da Roy Thomas e vari altri scrittori. Anche la DC Comics negli anni ottanta ha dedicato una serie di quattro parti scritta da Dennis O'Neil e disegnata dai fratelli Andy e Adam Kubert, a cui farà seguito l'anno dopo una serie regolare di 23 numeri.
Doc Savage è stato protagonista anche di alcune rare apparizioni sulle testate regolari della Marvel, diventando estemporaneo compagno di avventure della Cosa (Marvel Two-In-One n. 21, 1976) e dell'Uomo Ragno (Giant-Size Spider-Man n. 3, 1975). La sua esistenza nell'universo "principale" della Marvel ci viene confermata dall'Uomo Ragno stesso che ricorda di averne letto le gesta come avventuriero ed eroe operante negli anni trenta. Probabilmente il personaggio non è stato ulteriormente impiegato per questioni legate ai diritti di pubblicazione in quanto detenuto su licenza.
La casa editrice Millennium ha poi pubblicato diverse miniserie dedicate all'Uomo di Bronzo negli anni ottanta senza grande successo. Nella prima metà degli anni novanta la Dark Horse Comics ha pubblicato una miniserie dal titolo Curse of fire God disegnata da Gary Gianni e scritta da Steve Vance, che firma anche il team-up con The Shadow, un'altra icona degli eroi pulp.
Nel romanzo di fantascienza Strada senza fine scritto da Roger Zelazny il dottore infine compare in un breve cameo.